Le cinque chiese più grandi del mondo

La chiesa di San Pietro a Roma è la più grande di tutto il mondo cristiano (foto di Eugene Pivovarov via Wikimedia Commons)
La chiesa di San Pietro a Roma è la più grande di tutto il mondo cristiano (foto di Eugene Pivovarov via Wikimedia Commons)

Per molti secoli, parlare di architettura in Europa voleva dire parlare, essenzialmente, di chiese. Era solo negli edifici sacri, infatti, che i grandi architetti dell’epoca potevano dare libero sfogo alla loro fantasia e ai loro sogni di grandezza, perché solo un committente ecclesiastico – con i suoi fondi e con la raccolta di offerte dai fedeli – poteva assicurare un finanziamento adeguato alle grandi opere. Oggi le cose sono molto cambiate, e i grandi architetti costruiscono grattacieli immensi e maestosi centri commerciali, ma nulla riesce a replicare il senso di austera grandezza delle antiche cattedrali.

Quegli edifici avevano infatti qualcosa di più del semplice valore artistico o delle loro misure. La verticalità aveva un significato spirituale, la pianta richiamava precisi significati, tutto era simbolo di una dimensione ultraterrena. Si respirava, insomma, una commistione tra arte e spirito che oggi, per vari motivi, è impossibile. Non vogliamo essere nostalgici, perché la laicità ha i suoi bei vantaggi, ma è chiaro che l’architettura di oggi ha in buona parte perso quella dimensione alta.


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Una dimensione che, come detto, emergeva soprattutto nelle opere più maestose. In quelle chiese, cioè, che riuscivano a rivaleggiare – per bellezza e misure – con le visioni del Paradiso dei mistici del tempo. Per questo, può essere utile cercare di costruire una classifica delle chiese più grandi del mondo. Una classifica che non è certo semplice, perché le piante irregolari (e il fatto che ogni parrocchia tenda a “gonfiare” le proprie misure) non facilitano il compito. Ma una classifica che si può stendere, e che può riservare qualche sorpresa. Come, ad esempio, che anche in tempi recenti, e in zone che spesso si accusano di essere interessate solo al vile denaro, si sono costruiti edifici sacri tra i più grandi della storia.

 

Basilica di San Pietro a Roma

Il centro del cattolicesimo

La chiesa di San Pietro a Roma è la più grande di tutto il mondo cristiano (foto di Eugene Pivovarov via Wikimedia Commons)
La chiesa di San Pietro a Roma è la più grande di tutto il mondo cristiano (foto di Eugene Pivovarov via Wikimedia Commons)

La chiesa più grande del mondo è anche quella che rappresenta il cuore e il centro della cristianità, o almeno di quella cattolica: la Basilica di San Pietro a Roma. Edificata a partire dal 1506 usando i fondi derivanti dalla vendita di quelle indulgenze che scandalizzarono Martin Lutero, la chiesa fu ultimata e consacrata nel 1626, dopo più di un secolo di dispendiosi lavori. In compenso, tempi così lunghi fecero sì che vi poterono lavorare alcune tra le più grandi personalità del Rinascimento italiano. Solo rimanendo nel campo dell’architettura, non si possono dimenticare i contributi di Giuliano da Sangallo, Bramante, Raffaello, Michelangelo e Bernini, che ne disegnarono gli interni, la facciata e la piazza antistante. È ovviamente il fulcro del cattolicesimo e la sede delle principali cerimonie celebrate dal papa, anche se il titolo di cattedrale della diocesi (e Madre di tutte le Chiese del mondo) spetta a San Giovanni in Laterano.

Le misure ufficiali della Chiesa cattolica parlano di un’area interna di più di 15mila metri quadrati e di un volume di 5 milioni di metri cubi. Come detto, vari furono gli architetti che presentarono progetti e diressero i lavori, tanto che è impossibile identificare un solo autore. Alcune parti del complesso, però, si possono attribuire con certezza: ad esempio la piazza col suo colonnato, opera straordinaria di Gian Lorenzo Bernini. Oppure la cupola di 133 metri di altezza, il “cupolone”, costruita da Giacomo Della Porta su disegni di Michelangelo. E poi il baldacchino del Bernini, il transetto ancora di Michelangelo, la facciata di Carlo Maderno. Senza contare le inestimabili opere d’arte che ci sono all’interno, prima fra tutte la Pietà.

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Basilica di Nostra Signora di Aparecida

Attorno alla statua della Madonna Nera

Basilica di Nostra Signora di Aparecida in Brasile (foto di Valter Campanato/ABr)
Basilica di Nostra Signora di Aparecida in Brasile (foto di Valter Campanato/ABr)

Molto più recente è la seconda chiesa in classifica, che fu consacrata da papa Giovanni Paolo II nel 1980. Stiamo parlando della Basilica di Nostra Signora che sorge ad Aparecida, nello stato di San Paolo, in Brasile. Con i suoi 12mila metri quadrati di estensione e 1 milione e 200mila metri cubi di volume, è la più grande chiesa del continente americano, nonché Santuario Nazionale del Brasile. Il motivo di una costruzione così imponente in una cittadina che ha, in realtà, appena 36mila abitanti è legato alla devozione per la statua della Madonna Nera di Aparecida. Questa statua era, fin dal ‘700, venerata dai brasiliani, che si recavano ogni anno a farle visita, complice il fatto che la cittadina si trova non troppo distante né da San Paolo, né da Rio de Janeiro.

Per questo i missionari della Congregazione del Santissimo Redentore decisero, nel 1945, di costruire una nuova e più grande Basilica. I lavori, affidati a Benedito Calixto Neto e ispirati allo stile neormanico, durarono per circa 35 anni, fino appunto al 1980. Da allora ha ricevuto varie visite pastorali papali: Giovanni Paolo II vi è tornato infatti nel 1991, mentre nel 2007 è stata la volta di Benedetto XVI e nel 2013 di Francesco. D’altro canto, la chiesa è il santuario mariano più grande del mondo, visto che può contenere fino a 45mila persone. È inoltre, secondo le stime della Chiesa cattolica, il quarto santuario in assoluto più visitato al mondo.

 

Cattedrale di Siviglia

La più grande cattedrale gotica del mondo

La gotica Cattedrale di Siviglia
La gotica Cattedrale di Siviglia

Sempre afferente al culto cattolico è anche la Cattedrale di Siviglia, più grande edificio religioso di Spagna. Una cattedrale che, nella sua storia, è stata per circa un secolo la più grande del globo: consacrata nel 1507, superò infatti in quell’anno per dimensioni la Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli, che era da quasi mille anni l’edificio religioso più ampio del mondo. Intitolata a Santa Maria della Sede di Siviglia, la cattedrale fu edificata in stile gotico a partire dal 1401, sul terreno lasciato libero dalla demolizione di una vecchia moschea. L’idea era quella di sancire al massimo grado il ritorno di Siviglia alla cristianità. Già attorno alla metà del Duecento l’edificio musulmano era infatti passato sotto il controllo della diocesi cristiana, ma ci volle più di un secolo prima che fossero pronti i fondi per demolire il tutto e ricostruire.

I lavori però non terminarono al momento della consacrazione. Già a partire dal 1528, infatti, si iniziò ad ingrandire le torri e a creare una serie di dipendenze, lasciandosi influenzare questa volta dallo stile rinascimentale. La canonica fu poi realizzata in epoca barocca, mentre altri lavori furono portati avanti tra ‘700 e ‘800, ora in stile neoclassico, ora in stile neogotico. Il risultato è un edificio dalle dimensioni imponenti, che supera gli 11.500 metri quadrati di area e i 500mila metri cubi di volume. Degne di nota, tra le tante bellezze, sono anche la Giralda – che funge da torre campanaria ed è alta più di 104 metri – e la tomba di Cristoforo Colombo.


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Cattedrale di Saint John the Divine a New York

La più grande chiesa protestante del mondo

La Cattedrale anglicana newyorkese di Saint John (foto di Kripaks via Wikimedia Commons)
La Cattedrale anglicana newyorkese di Saint John (foto di Kripaks via Wikimedia Commons)

Come dicevamo in apertura, oggi le grandi costruzioni architettoniche riguardano, spesso, edifici che hanno ben poco di spirituale. Grattacieli, teatri, palazzetti dello sport: sono queste, in un certo senso, le cattedrali dell’era contemporanea. Non è raro, però, imbattersi ancora in chiese maestose abbastanza recenti, spesso costruite proprio nelle capitali economiche mondiali. Così è anche per la Cattedrale di Saint John the Divine che sorge a Manhattan. New York, infatti, non è solo grattacieli e negozi. In Amsterdam Avenue sorge anzi quella che è la chiesa anglicana (e più in generale protestante) più grande del mondo, superiore anche alla gigantesca Cattedrale di Liverpool e alla londinese St. Paul’s Cathedral.

La chiesa è in realtà ancora incompleta. I lavori cominciarono nel 1892, su progetto degli architetti George Lewis Heins e John LaFarge. L’ispirazione iniziale era abbastanza eclettica, e si richiamava sia all’architettura romanica che a quella bizantina. La direzione dei lavori cambiò però rapidamente, indirizzandosi verso il neogotico, che in Europa era già passato di moda. Fino al 1941 i lavori proseguirono a singhiozzo, ma l’arrivo della Seconda guerra mondiale li interruppe per quasi quarant’anni. In tempi recenti l’edificazione è ripresa, ma si è interrotta più volte per la mancanza di fondi. A mancare, tra le altre cose, è anche il transetto, che tra l’altro è stato colpito qualche anno fa da un pauroso incendio. Oggi le misure ufficiali, comunque, parlano di 11.200 metri quadrati di area e 480mila metri cubi di volume.

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Duomo di Milano

E la classifica delle principali chiese italiane

Piazza del Duomo a Milano con la facciata della cattedrale e l'ingresso di Galleria Vittorio Emanuele II
Piazza del Duomo a Milano con la facciata della cattedrale e l’ingresso di Galleria Vittorio Emanuele II

Al quinto posto della graduatoria troviamo un’altra chiesa italiana, anche se in realtà San Pietro si trova nel territorio della Città del Vaticano. Stiamo parlando del Duomo di Milano. Simbolo del capoluogo meneghino e della sua piazza principale, la Cattedrale milanese fu edificata a partire dal 1386. Nei luoghi in cui sorge ora, esistevano, precedentemente, due chiese: la Cattedrale di Santa Maria Maggiore e la Basilica di Santa Tecla. Esse furono abbattute per far spazio a una nuova e più imponente chiesa, che rivelasse anche al mondo le ambizioni del signore della città, Gian Galeazzo Visconti. Per questo fu scelta una costruzione in marmo ispirata alle forme del tardo gotico. La consacrazione avvenne due volte, nel 1418 e nel 1577: nel primo caso si trattava dell’altare maggiore, nel secondo del presbiterio. In nessuno dei due casi, però, la chiesa era realmente ultimata.

Per un completamento parziale dei lavori, facciata compresa, si dovette infatti aspettare fino al 1932, anche se ancora oggi mancano dei particolari. Nonostante questo, la chiesa è entrata subito nel cuore dei milanesi, prendendo il posto della Basilica di Sant’Ambrogio, che nei secoli precedenti era stata il centro religioso della città. Le misure parlano di 10.186 metri quadrati di area e 440mila metri cubi di volume. Dietro a lei, in Italia, la Basilica di San Paolo fuori le mura di Roma, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze e la Basilica di San Petronio a Bologna.

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