Le cinque fedi cristiane più diffuse

Alla scoperta delle diverse fedi cristiane

Contrariamente a quanto a volte si pensa, il cristianesimo non è solo diviso in una manciata di diverse fedi, ma in una miriade di chiese che si sono separate e differenziate per motivi spesso molto diversi nel corso dei secoli: alla consueta divisione in cattolici, ortodossi e protestanti, infatti, bisogna aggiungere chiese presenti in Oriente e in Africa, oltre alle infinite divisioni nel campo di quel mare magnum che è il protestantesimo, e tutta una serie di sigle minori, ma diffuse a macchia di leopardo in diversi continenti.

Facciamo quindi oggi il punto sulle cinque fedi cristiane più diffuse, cioè quelle che possono vantare il maggior numero di fedeli, almeno secondo le stime.

Noterete delle assenze eccellenti: manca infatti il luteranesimo, che non riesce ad andare più su dell’ottava posizione; mancano anche gli anglicani, sesti; manca infine il calvinismo propriamente detto, che non esiste più nella forma in cui lo avete studiato a scuola ma si è ramificato in una serie di fedi diverse, a volte molto diffuse e altre volte di dimensioni più modeste. Ad ogni modo, ecco la cinquina.

 

1. Cattolicesimo

Un miliardo e duecentomila fedeli

Il cattolicesimo non ha certo bisogno di presentazioni, almeno non in Italia, che da sempre ne è la sede naturale. La chiesa cattolica conta oggi circa 1 miliardo e 200 milioni di fedeli, pari a circa il 50% della totalità dei cristiani.

Circa il 95% di questi si riconoscono nella cosiddetta Chiesa latina, o Chiesa romana, mentre alcune minoranze (nell’ordine complessivamente di alcune decine di milioni di fedeli) fanno parte delle Chiese cattoliche orientali – quelle cioè che seguono il rito alessandrino, il rito armeno, il rito caldeo o il rito bizantino – o di alcune chiese minori presenti soprattutto nelle Filippine e in Cina.

Papa Francesco, guida del cattolicesimo

Gli aspetti fondamentali che distinguono il cattolicesimo dalle altre fedi cristiane sono in primo luogo la struttura gerarchica, che vede il Papa come successore dell’apostolo Pietro e quindi capo della Chiesa; dal punto di vista dottrinale, il cattolicesimo crede nella Trinità, nel libero arbitrio e nella guida dello Spirito Santo.

È religione dominante in paesi come l’Italia, la Spagna, la Polonia, l’Irlanda, la Francia, il Portogallo, il Belgio, l’Austria e praticamente tutto il centro e sud America. È inoltre diffusa comunque con buone percentuali anche nelle Filippine, in Canada e negli Stati Uniti, in Australia e Nuova Zelanda, in Germania, in Olanda, in alcuni paesi dell’est Europa e nella fascia centro-africana (Congo, Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Burundi, Angola, Kenya).

 

2. Pentecostalismo

280 milioni di fedeli

A sorpresa, al secondo posto della graduatoria troviamo il pentecostalismo, fede che da noi è praticamente ignota. Si tratta di una chiesa evangelica che pone particolarmente l’accento sull’importanza del momento in cui lo Spirito Santo scese sugli Apostoli (appunto la Pentecoste) e soprattutto sugli insegnamenti della Bibbia, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento.

I pentecostali credono che lo Spirito sia in grado di dare ai credenti particolari capacità soprannaturali, i cosiddetti “carismi” di cui parlava San Paolo nella prima lettera ai Corinzi, e che quindi i credenti debbano usare queste capacità per andare a evangelizzare gli altri; inoltre pongono grande fiducia nel secondo avvento di Cristo e nell’assunzione in cielo di tutti i credenti, vivi e morti che siano.

La chiesa pentecostale è la seconda più diffusa al mondo all'interno del cristianesimo

A differenza di tante altre fedi, il Movimento Pentecostale ha un’origine piuttosto recente, visto che si è definito nel corso dell’Ottocento a partire da una serie di esperienze maturate principalmente in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

Anche in Italia esistono piccole comunità che furono perseguitate durante il fascismo (anche con l’internamento in campi di concentramento) ma che si sono riorganizzate dopo la guerra. In tutto il mondo il movimento conta circa 280 milioni di fedeli (più del 12% del totale dei cristiani, tra l’altro in rapida crescita), localizzati principalmente nell’Africa sub-sahariana, in America latina – soprattutto in Brasile – e nei paesi in via di sviluppo dell’Asia, con un epicentro in Corea del Sud.

Forte è comunque anche la presenza negli Stati Uniti, in cui ve ne sono circa 20 milioni, e in Gran Bretagna, dove sono stimati attorno al milione di adepti. Stime più precise sono difficili perché all’interno del Movimento Pentecostale si riconoscono più di 700 sigle e chiese diverse.

 

3. Ortodossia

240 milioni di fedeli

Al terzo posto della graduatoria, con circa 240 milioni di fedeli, c’è la Chiesa Ortodossa, diffusissima nei paesi dell’est Europa visto che deve la sua origine alla tradizione dell’Impero Romano d’Oriente, o Bizantino, e ai suoi partriarcati originari (di Gerusalemme, di Antiochia, di Alessandria e di Costantinopoli).

La sua origine secondo gli storici è databile al 1054, l’anno del cosiddetto “grande scisma”, in cui la tradizione orientale si separò da quella occidentale sia per questioni politiche che teologiche, e in particolare per la formulazione del credo.

Un monastero ortodosso

Ovviamente, da lì in poi sia la chiesa romana che quella orientale si ritennero le uniche eredi legittime dell’insegnamento di Gesù Cristo, e non a caso l’aggettivo “ortodosso” significa “di retta, corretta e giusta opinione”.

Questa chiesa non riconosce i dogmi che la Chiesa cattolica introdusse successivamente allo scisma (come l’infallibilità del papa o l’Immacolata concezione), oltre a ritenere che lo Spirito Santo proceda solo dal Padre, e non dal Padre e dal Figlio.

Le varie comunità

Al di là di questo, gli ortodossi non credono ovviamente all’autorità del Papa e si riuniscono perlopiù in chiese autonome l’una dall’altra, riconoscendosi come Chiese nazionali che concedono un primato puramente onorifico al patriarca di Costantinopoli.

Le chiese ortodosse principali sono quella greca e quella russa, ma questo culto è diffusissimo anche in Bulgaria, Romania, ex Jugoslavia, Ucraina, Bielorussia, repubbliche baltiche, Siria, Giordania, Georgia, Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan.

A seguito delle ondate migratorie, comunità consistenti di ortodossi si trovano ormai anche in Italia, Francia, Germania, Finlandia, Svezia, Slovacchia, Stati Uniti, Canada e Australia.

 

4. Battismo

Tra i 75 e i 105 milioni di fedeli

Al quarto posto troviamo un’altra chiesa solitamente etichettata come protestante, ma ben diversa dalle altre fedi a cui viene avvicinata: il battismo, che affonda le sue radici storiche nel puritanesimo inglese, a sua volta derivato da una fusione tra le idee di Giovanni Calvino e l’anabattismo, che si era sviluppato sempre in Svizzera attorno al Cinquecento.

I fedeli di questa chiesa sono stimati attualmente tra i 75 e i 105 milioni. Alla base di una fede che è in realtà molto poliedrica e basata su una miriade di movimenti c’è la convinzione che il battesimo debba essere impartito in età adulta, che ci sia la libertà di coscienza di ogni fedele (che non deve obbedire quindi a nessuna autorità ecclesiale), che la Chiesa debba essere separata dallo Stato e che ogni chiesa locale sia autonoma nella predicazione e nella testimonianza, mancando una organizzazione gerarchica che impartisca ordini e dottrine.

Un pastore battista

Particolarmente diffusa negli Stati Uniti, la chiesa battista vanta nella sua storia predicatori celebri come Martin Luther King; solo negli States i fedeli sono infatti 35 milioni, circa la metà dei battisti presenti in tutto il mondo.

Altre zone di influenza sono la Nigeria, la Repubblica Democratica del Congo, l’India, il Brasile e la Birmania. In Italia questa particolare fede fu importata da alcuni predicatori britannici sul finire dell’Ottocento; perseguitata dal fascismo, si è riorganizzata nel dopoguerra e conta oggi alcune migliaia di adepti.

 

5. Chiese orientali antiche

86 milioni di fedeli

Al quinto posto, infine, si piazzano le cosiddette Chiese orientali antiche, chiese cioè che già nel primo millennio dell’età cristiana si separarono dalla tradizione latina e greca, e per questo vengono chiamate anche Chiese pre-calcedoniane, visto che il discrimine è proprio il Concilio di Calcedonia del 451: queste chiese infatti riconoscono come validi solo i primi tre concili.

Sono generalmente cinque: la Chiesa ortodosso siriaca, diffusa tra la Siria e il Libano; la Chiesa apostolica armena, appunto in Armenia; la Chiesa copta ortodossa, in Egitto; la Chiesa ortodossa etiopica, in Etiopia; e infine la Chiesa ortodossa eritrea, appunto in Eritrea.

Un rito copto ortodosso

Sotto a questo insieme di chiese – simili per principi, anche se autonome l’una dall’altra sia nei riti che in certi precetti dottrinali – si trovano 86 milioni di fedeli: più della metà di essi vivono in Etiopia, stato in cui la Chiesa ortodossa etiopica è religione dominante.

15 milioni di fedeli sono presenti poi in Egitto, 8 milioni in Armenia, quasi 7 in Siria, 2 e mezzo in Eritrea. Inoltre comunità consistenti che si rifanno a queste tradizioni sono registrate in India (dove vi è una chiesa che è diretta filiazione di quella siriaca), in Russia e in Sudan.

 

E voi, quale fede cristiana preferite?

Ecco le cinque fedi cristiane più diffuse: vota la tua preferita.

 

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