15 marche di borse italiane che vorrai comprare

Alla scoperta delle migliori marche di borse italiane

La moda e il designi italiani sono celebri nel mondo, e giustamente. Quando lo si rileva, però, si pensa di solito sempre ai vestiti, agli abiti maschili e femminili, dimenticando che in realtà la moda è molto più di questo. Lo stile italiano, anzi, emerge anche dalle scarpe, dagli accessori, dagli occhiali, dai cappelli. E, in maniera indiscutibile, anche dalle marche di borse italiane, che ormai sono famose nel mondo al pari di quelle francesi1.

L’Italia, d’altra parte, vanta una tradizione secolare per quanto riguarda la lavorazione della pelle e dei tessuti, che affonda le radici addirittura nelle botteghe medievali. Una tradizione che ha saputo però rinnovarsi col tempo, collegandosi – nel Novecento – all’emergere dell’industria della moda.

Così, in Italia vengono proposti ogni anno centinaia di nuovi modelli di borse, pensati sì tra Milano e Roma, come quasi tutto quello che viene prodotto nel nostro paese, ma realizzati spesso nel mezzo di questa strada, tra l’Emilia e la Toscana. Se infatti nelle due grandi città si concentrano i marchi, è tra Bologna e Firenze che ci sono le manifatture.

Insomma, già da questo primo discorso è evidente come l’industria della moda legata in particolare alle borse sia in Italia molto variegata. Cerchiamo di scoprirla analizzando i principali marchi e cercando di capire quali sono i tratti caratteristici delle diverse collezioni.

 

1. Gucci

Gucci è un colosso della moda italiana, non solo nel settore delle borse. È uno dei marchi che può vantare il maggior fatturato al mondo ed ha alle spalle una storia ormai quasi secolare, visto che la casa di moda è stata creata addirittura nel 1921 a Firenze.

Purtroppo la proprietà non è più italiana: fa parte infatti del gruppo Kering, che ha sede a Parigi e controlla altri pezzi importanti dell’industria del lusso come Saint Laurent, Alexander McQueen, Bottega Veneta ed altri. Ciononostante, la sede principale è ancora a Firenze e il direttore creativo del marchio è pur sempre un italiano, Alessandro Michele.

Le borse di Gucci
Le borse si allineano allo stile di tutto il marchio, manifestando tutte grande eleganza e stile. I designer di Gucci prediligono da sempre forme classiche, rivisitandole in genere con piccoli dettagli, che rendano evidente anche la cura della produzione.

I prezzi, d’altra parte, sono proporzionati alla qualità dei materiali, della realizzazione e del design. Si va così da poche centinaia di euro fino, con vari modelli, a cifre molto alte, attorno anche ai 12-13.000 euro.

La casa organizza le sue borse in varie linee, tra cui le più importanti sono la Dionysus (borsette a spalla o a mano di dimensioni contenute), la GG Marmont (perlopiù in velluto), Sylvie (con borchie) e Ophidia (con striscia verde e rossa).

 

2. Borbonese

Se Gucci è un marchio di moda a tutto tondo, Borbonese, la seconda azienda del nostro elenco, si concentra invece quasi esclusivamente sulle borse. Ma la qualità dei suoi prodotti è talmente importante che, soprattutto grazie agli ultimi rilanci, è ormai molto famosa nel mondo e ricercata anche in Italia.

La società è in realtà molto antica, visto che è stata fondata nel 1910 a Torino. Ha poi vissuto però diverse vicissitudini e cambi di proprietà: negli anni ’70 era una delle case più innovative nel campo degli accessori, mentre negli anni ’80 e ’90 attraversò varie crisi, perlopiù finanziarie.

Le borse Borbonese
Oggi sta vivendo una seconda giovinezza, anche grazie al lavoro della famiglia Mambrini che l’ha acquisita e alla direzione creativa in particolare di Francesca Mambrini. Infatti è riuscita a trovare un grande successo anche all’estero (in particolare in Giappone) e a rimettere ampiamente a posto i conti.

Le borse Borbonese hanno diversi elementi identificativi, frutto anche della storia della società. Ad esempio il loro vero simbolo è la stampa O.P., occhio di pernice, un particolare trattamento della pelle che ne mette in risalto la trama.

Le collezioni manifestano sempre una certa eleganza, con colori semplici e classici e linee ormai consolidate. I prezzi sono in genere abbastanza accessibili, nell’ordine delle poche centinaia di euro.

 

3. Armani

Giorgio Armani è uno stilista che non ha certo bisogno di presentazioni. Col suo stile unico ha saputo conquistare negli anni fama mondiale, e diventare anche una delle persone più ricche d’Italia. Fondata a Milano nel 1975, la sua azienda produce da sempre abiti (da uomo e da donna), ma anche accessori. E tra gli accessori figurano anche delle apprezzate borse.

Negli anni, anzi, la casa di moda ha saputo differenziare le sue produzioni a seconda sia di cosa veniva richiesto dal mercato, sia soprattutto del pubblico di riferimento. Così, se oggi volete comprare una borsa marchiata Armani, potete sceglierla sia all’interno della collezione principale – la Giorgio Armani –, sia in quella dell’Emporio Armani.

Le borse di Armani
Come certamente saprete, all’interno di questa seconda etichetta già dagli anni ’80 la casa milanese propone prodotti più giovanili e trendy, nel caso delle borse anche dai colori più vivaci e originali. Ci si imbatte, quindi, in proposte davvero di tutte le fogge, con materiali spesso diversificati e prezzi relativamente contenuti (qualche centinaio di euro).

Nella linea principale, invece, lo stile è più classico e ricercato, le linee più eleganti e i colori in genere più austeri – anche se non manca, di tanto in tanto, una punta di ironica novità, com’è nello stile Armani. I prezzi in questo caso però sono più alti, visto che viaggiano verso e oltre il migliaio di euro.

 

4. Prada

Prada è uno dei marchi più famosi, non solo in Italia ma in tutto il mondo, per le sue borse. Anzi, in questo caso sono state proprio le borse a precedere l’entrata dell’azienda nel settore della moda a tutto tondo. La casa fu infatti fondata nel 1913 a Milano tramite un negozio di cuoio, valige e appunto borse aperto in Galleria Vittorio Emanuele II.

Tra gli anni anni ’70 e ’90, poi, l’erede della famiglia, Miuccia Prada, ha trasformato il gruppo in un vero e proprio colosso internazionale, capace di guidare non solo la moda ma anche l’economia italiana. Il marchio si è così espanso nei settori degli abiti, dei profumi, degli orologi, degli occhiali.

Le borse di Prada
Le borse, comunque, continuano ad essere uno dei prodotti distintivi di Prada, che investe molta cura nelle sue collezioni. Alla classica linea segnata da una profonda eleganza e da uno stile facilmente identificabile, negli ultimi anni i designer hanno inoltre aggiunto linee più giovanili e sgargianti, segnate dalla provocazione.

La fascia di mercato a cui ci si rivolge è comunque quella del lusso, a volte più elegante e a volte più provocatorio. Non è un caso che le borse costino, in genere, alcune migliaia di euro. Su una fascia di prezzo solo lievemente più bassa si pongono invece le proposte della controllata Miu Miu, lanciata qualche anno fa sempre da Miuccia Prada.

 

5. Trussardi

Concludiamo la prima parte della nostra lista con Trussardi, un’altra storica casa di moda italiana molto attiva sul versante dell’abbigliamento ma ovviamente anche degli accessori. La società fu fondata addirittura nel 1911 occupandosi sì di pelletteria, ma inizialmente soprattutto di guanti.

Tra gli anni ’70 e ’80 l’erede della famiglia, Nicola Trussardi, decise poi di espandere gli interessi dell’azienda, buttandosi sul prêt-à-porter e sfondando sul mercato prima italiano e poi internazionale. Oggi tutto è in mano ai figli e in particolare a Tomaso Trussardi, che ha raggiunto nuovi importanti traguardi di mercato.

Le borse Trussardi
Nel campo delle borse, le varie collezioni cercano di unire praticità ed eleganza. Le linee sono così volutamente semplici, in modo da richiamare un elemento di stile classico, con l’aggiunta solo di tanto in tanto di qualche tocco di novità.

Oltre alle varie decorazioni e alla cura dei dettagli, inoltre, un occhio di riguardo è lasciato anche alla comodità e alla praticità d’uso. I prezzi sono di medio livello, a metà strada tra il lussuoso e l’accessibile: in genere con alcune centinaia di euro ci si può togliere qualche soddisfazione.

 

Altre 10 marche di borse italiane, oltre alle 5 già segnalate

Le borse sono un po’ come le scarpe, anche perché sarebbe bene abbinarle proprio alle scarpe: non ci si può accontentare di un solo acquisto, ma è utile averne diverse per poter variare a seconda delle giornate, delle occasioni e, perché no, anche dell’umore.

Abbiamo quindi deciso di non fermarci solo alle prime cinque marche che vi abbiamo presentato, ma di andare oltre. Eccone altre 10 tipicamente italiane, altrettanto interessanti.

 

Coccinelle

Come abbiamo visto, nel campo delle borse operano case di moda che potremmo definire generaliste, forti di un grande marchio internazionale, e altre più specifiche, specializzate in pelletteria. A quest’ultimo gruppo appartiene Coccinelle, un’azienda che esiste dalla fine degli anni ’70 e che punta, con le sue collezioni, sul cosiddetto “lusso accessibile”.

Le borse di Coccinelle
Controllata da una holding coreana, ha sede nel parmense e uno staff completamente italiano. Le sue borse sono molto rinomate ma costano in genere tra i 100 e i 300 euro.

Moschino

Quello di Moschino è un marchio che, fin dal nome, è sinonimo di fantasia. All’inizio degli anni ’80 Franco Moschino destabilizzò l’ambiente della moda milanese, infatti, lanciando la sua prima collezione e improntandola sul colore e la creatività. A vari anni di distanza dalla scomparsa del fondatore, le borse seguono ancora quell’impronta, mescolando classicità e innovazione.

Le borse di Moschino
Anche nelle scelte più eleganti e raffinate, infatti, con Moschino non manca mai un pizzico di ironia, segnalata a volte da un cuore, altre volte da una scritta. I prezzi sono più che abbordabili, in genere tra i 100 e i 200 euro.

 

Patrizia Pepe

Quello di Patrizia Pepe è uno dei più giovani marchi di moda italiani, visto che è stato fondato a Firenze all’inizio degli anni ’90 da Patrizia Bambi e Claudio Orrea. Ciononostante, ha rapidamente convinto sia gli esperti che il grande pubblico, guadagnandosi spazio sia nell’abbigliamento che nel design degli accessori.

Una borsa double-face di Patrizia Pepe
Le borse della collezione sono raffinate e ricercate, spesso di dimensioni contenute. Da buoni prodotti fiorentini, puntano inoltre molto sulla lavorazione della pelletteria. I prezzi variano solitamente dai 100 ai 400 euro.

Furla

Proviene dal centro Italia, e in particolare da San Lazzaro di Savena, vicino a Bologna, anche Furla, casa di moda che opera nel settore della pelletteria e delle borse già dagli anni ’20 del ‘900. Nonostante questa lunga storia, è stato soprattutto a partire dagli anni ’90 che il marchio ha assunto una dimensione internazionale.

Le borse di Furla
Oggi le borse Furla sono sinonimo di eleganza e stile. Le linee sono chiare e semplici, i colori – anche nei casi di maggior vivacità – sempre scelti con cura ed eleganti. I prezzi vanno di solito dai 200 euro in su.

 

Fendi

La casa romana Fendi è anch’essa sinonimo di qualità italiana nel campo della moda e degli accessori. Il suo target però è ben diverso da quelli dei rivali presentati nei punti precedenti. Da tempo, infatti, Fendi punta soprattutto agli amanti del lusso, con prodotti molto ricercati (e costosi).

Le borse di Fendi
Le borse non sono da meno. Piccole e raffinate, spesso in pelle (ma in collezione ce ne sono anche in pitone e altre pelli pregiate), costano tranquillamente dai 1.000 euro in su.

Valentino

Al settore del lusso ha sempre puntato anche Valentino Garavani, il fondatore di una delle più importanti e storiche case di moda italiane. Anche se non è più lui, da qualche anno, ad occuparsi delle collezioni, lo stile del suo marchio è rimasto lo stesso, votato all’eleganza, a tratti anche alla sfida, e alla sensualità.

Le borse di Valentino
Le borse delle ultime collezioni giocano molto su un’eleganza inconsueta, originale e particolare, che si adatta a tutte le età e a tutte le occasioni. I costi sono però piuttosto elevati, ben al di sopra dei 1.000 euro.

 

Piquadro

Come dicevamo, molte aziende della moda e in particolare della pelletteria hanno vissuto negli ultimi trent’anni un periodo di grande crescita, espandendosi in Italia e all’estero. E se questo vale per i marchi più antichi, è ancora più valido per quelli nati di recente, come Piquadro, azienda fondata nel 1987 nei dintorni di Bologna.

Le borse Piquadro
La società ha proprio nelle borse il suo core-business, tanto è vero che il marchio è ormai sinonimo di qualità non solo in Italia ma anche all’estero, con boutique perfino a Parigi e a New York. Dal punto di vista del design, le linee sono semplici ed eleganti, pensate spesso per un uso in ambito lavorativo e quotidiano. I costi sono di medio livello.

Pollini

Tra i produttori di borse italiani merita sicuramente una menzione anche Pollini, marchio che punta pure sulle scarpe e che in realtà fa capo alla società Aeffe, nata alla fine degli anni ’80. L’azienda, che ha sede in provincia di Rimini, è una creazione di Alberta e Massimo Ferretti e controlla anche i prestigiosi marchi Alberta Ferretti e Moschino.

Alcune borse Pollini
Nel campo delle borse opera soprattutto con Pollini (ma anche con la già citata Moschino), proponendo collezioni che ricercano una semplice eleganza. Le tinte sono perlopiù monocromatiche anche se non banali, le linee essenziali, la vestibilità e la praticità molto sviluppate. I prezzi sono relativamente accessibili, nell’ordine di poche centinaia di euro.

 

Gum

Gum è un marchio di moda piuttosto recente, che punta – come altri – tutto sulle borse. È stato creato infatti da Gianni Chiarini con l’intento di creare una linea di accessori dall’animo sgargiante e scanzonato, che potesse portare una ventata di originalità nel settore.

Le borse di Gum
Le borse di Gum, non a caso, spesso esibiscono colori vivaci e disegni particolari. Anche quando optano per linee più classiche o per tinte più eleganti, non manca mai un dettaglio di rottura, inconsueto e sorprendente. I prezzi sono abbordabili.

Mandarina Duck

Un altro marchio specializzato in borse e che ha sede in Italia è indubbiamente quello di Mandarina Duck, con cui chiudiamo il nostro elenco. A differenza di altri che abbiamo presentato, però, la marca bolognese ora trasferita a Milano realizza soprattutto borse da viaggio e da lavoro.

Le borse Mandarina Duck
Non mancano comunque, nella loro collezione, anche soluzioni più pregiate o stilose, anche se in ogni caso si privilegia la funzionalità. La qualità dei materiali rimane ad ogni modo elevata e, di conseguenza, i prezzi sono abbordabili (ma non popolari).

 

E voi, quale marca di borse italiane preferite?

Ecco cinque ottime marche di borse italiane: vota la tua preferita.

Note e approfondimenti

  • 1 Nel campo della moda italiana, le borse sono uno dei settori che trainano maggiormente il nostro export. Qui trovate qualche dato interessante.

 

Segnala altre marche di borse italiane nei commenti.

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