
La cultura giapponese a volte può sembrarci sia affascinante che enigmatica. Per apprezzarla appieno, dunque, bisogna imparare a conoscerla. Oggi ci addentreremo in quel mondo, scoprendo che le usanze giapponesi, tanto uniche quanto affascinanti, ci possono sorprendere ma anche lasciare incantati.
Il paese del Sol Levante è noto per i suoi paesaggi mozzafiato, l’innovazione tecnologica e, sì, quei fantastici anime e manga che tanto adoriamo. Ma c’è molto di più da scoprire. Le usanze e abitudini giapponesi sono un mix affascinante di antica tradizione e modernità, un tuffo in un’oasi di rispetto e armonia che lascia a bocca aperta.
In questo articolo esploreremo insieme cinque di queste usanze: dall’arte dell’inchino all’importanza del silenzio nei trasporti pubblici, fino alla controversa relazione tra tatuaggi e terme pubbliche. Andiamo!
Indice
1. Il rispetto e l’arte dell’inchino (Ojigi)
Immergiamoci nell’affascinante mondo delle usanze giapponesi con una di quelle più universalmente riconosciute: l’arte dell’inchino, o “Ojigi”. Non si tratta solo di un semplice gesto di saluto; l’Ojigi è molto di più. È una vera e propria espressione di rispetto, gratitudine e umiltà, strettamente radicata nella cultura giapponese.
C’è un certo codice da seguire quando si tratta di fare l’inchino. Non è tanto una questione di “come”, ma piuttosto di “quanto”. L’angolo del tuo inchino, in particolare, può variare a seconda della persona a cui ti stai inchinando.
Ad esempio, un inchino più profondo (di circa 45 gradi) è riservato per le occasioni formali o per mostrare rispetto a una persona di rango superiore. Un inchino più leggero, circa 15 gradi, va bene per un’interazione casuale o tra pari.
L’inchino è una danza di rispetto silenzioso, un’abilità che i giapponesi imparano sin dalla tenera età. E sebbene sia un gesto piccolo e semplice, racchiude in sé l’essenza dell’ospitalità giapponese e il profondo rispetto per gli altri, aspetti fondamentali delle usanze giapponesi. Quindi, la prossima volta che incontri un amico giapponese, perché non provi a salutarlo con un inchino?
2. L’arte del tè (Chadō)
Se c’è un’usanza giapponese che incarna l’essenza di tranquillità, rispetto e bellezza, è sicuramente la Chadō, l’arte del tè. Non pensate a una semplice tazza di tè pomeridiana; questa tradizione secolare è un’esperienza mistica e meditativa, un viaggio di scoperta interiore che combina rituali precisi, arte e filosofia.
La cerimonia del tè giapponese è infatti meticolosamente coreografato. Ogni movimento, ogni piega del kimono, ogni gesto nell’atto di preparare e servire il tè ha un significato simbolico. È come assistere ad una danza silenziosa che celebra l’armonia, il rispetto, la purezza e la tranquillità, principi fondamentali della Chadō.
Il bello della cerimonia del tè non risiede solo nel rituale in sé, ma anche nella connessione che crea. Si tratta di un momento di condivisione e apprezzamento reciproco con gli altri partecipanti e di risonanza con la bellezza della natura, poiché molte cerimonie del tè avvengono in ambienti tranquilli e naturali.
Nelle usanze giapponesi, la Chadō è molto più che un’esperienza estetica. È un invito a rallentare, a godersi l’attimo e a riconnettersi con se stessi e con il mondo che ci circonda. Quindi, la prossima volta che vi capiterà di bere una tazza di tè, perché non provare a farlo in stile giapponese?
3. Tatuaggi e onsen
Avete mai pensato di fare un tuffo in un onsen, le terme naturali giapponesi, per un po’ di relax? Se avete tatuaggi, potreste doverci pensare due volte. Una delle usanze giapponesi che potrebbe sorprendere molti stranieri riguarda infatti il controverso rapporto tra tatuaggi e onsen.
Per capire il perché, dobbiamo fare un viaggio indietro nel tempo e guardare la storia della Yakuza, la famigerata mafia giapponese. In passato, i membri della Yakuza erano noti per i loro elaborati tatuaggi che coprivano gran parte del corpo, simbolo del loro impegno nella vita criminale. Questa associazione ha creato una sorta di stigma attorno ai tatuaggi, tanto da considerarli inappropriati in luoghi pubblici come gli onsen.
Tuttavia, le cose stanno lentamente cambiando. Mentre alcune terme tradizionali mantengono la loro politica di “no tatuaggi”, altre sono diventate più inclusive, riconoscendo che i tatuaggi oggi sono spesso visti come forme d’arte e non come segni di affiliazione criminale.
Tra le usanze giapponesi, questa è sicuramente una delle più controverse. Non dimenticate di controllare le regole del vostro onsen di destinazione prima di partire per il vostro viaggio di relax!
4. Silenzio nei trasporti pubblici
Immaginatevi ora su un treno affollato nel cuore di Tokyo. È l’ora di punta, ma tutto ciò che sentite è un silenzio quasi surreale. Questo non è un film di fantascienza, ma una delle usanze giapponesi più rispettate: il silenzio nei trasporti pubblici.
In Giappone, rispettare il silenzio è considerato una forma di cortesia verso gli altri passeggeri. Che si tratti di un treno, di un autobus o di una metropolitana, è comune che i giapponesi si astengano dal fare telefonate, ascoltare musica senza cuffie o addirittura parlare a voce alta. E sì, questo include anche i gruppi di amici!
Se confrontiamo queste usanze con quelle più rumorose e vivaci dei trasporti pubblici occidentali, la differenza può essere sorprendente. Ma questa è la bellezza delle usanze giapponesi: ci insegnano l’importanza del rispetto verso gli altri, anche in situazioni così quotidiane.
La prossima volta che vi troverete in un treno o in un autobus, pensate a queste usanze giapponesi. Forse il silenzio non è poi così male, vero?
5. Togliere le scarpe
Avete mai pensato di togliere le scarpe prima di entrare in casa? Se la vostra risposta è no, allora siete pronti a scoprire un’altra delle usanze giapponesi che ci sorprendono e ci affascinano allo stesso tempo.
In Giappone, togliere le scarpe prima di entrare in casa non è solo un’abitudine: è un vero e proprio segno di rispetto. E non solo nelle case, ma anche in molte scuole, templi e persino in alcuni uffici. Immaginatevi di entrare in un edificio e di vedere una serie di armadietti pieni di scarpe all’ingresso. È una visione abbastanza comune in Giappone!
Ma perché questa usanza? La risposta risiede sia nella storia che nell’igiene. Tradizionalmente, i pavimenti delle case giapponesi erano rivestiti di tatami, un tipo di stuoia che non può essere pulita facilmente e quindi le scarpe, spesso sporche, venivano lasciate fuori. Oggi, questa usanza persiste, mantenendo le case pulite e rispettando la santità del luogo.
Riflettendo su queste usanze giapponesi, possiamo imparare molto sulla considerazione e il rispetto che questa cultura ha per gli spazi e le persone.
E voi, quale usanza giapponese preferite?
Grazie per la vostra mail sempre bellissima, mi permette di evadere dalla mia routine. Ringrazio il prof per le sue le lezioni. Pur non essendo più una studentessa, purtroppo, le seguo sempre con molto interesse