A Trapani le bagnanti hanno fatto da babysitter alla figlia di un’ambulante

Negli ultimi tempi in Italia i giornali ci hanno raccontato diversi episodi di razzismo che si sono verificati nelle nostre spiagge. Anche (facoltosi) turisti stranieri sono stati in qualche caso presi a male parole da alcuni proprietari di stabilimenti, oppure da altri ospiti delle strutture. Per fortuna, però, ci sono anche casi di segno opposto, come dimostra quanto accaduto a Trapani, dove le bagnanti si sono prese in carico la figlia di una venditrice ambulante.

Il fatto è stato raccontato su Facebook da una giovane editor romana in vacanza in Sicilia, Desirè Nica, col post che potete vedere qui di seguito. Post che ha avuto subito una grande eco sul social network, venendo ricondiviso più di 5.000 volte.

Questi i fatti: attorno alle 13 di sabato mattina una venditrice ambulante è scesa sulla spiaggia accompagnata dalla piccola figlia, che evidentemente non sapeva dove lasciare. Sarebbe stato facile, probabilmente, ignorarle, come si fa molte volte con chi si sposta di ombrellone in ombrellone.

Spontaneamente, però, varie donne della spiaggia si sono fatte avanti per offrire un po’ di ristoro alla piccola, considerando anche il caldo che c’era a quell’ora. Fino a quando non è sorta la proposta: hanno assicurato alla madre di prendersi cura della bambina mentre lei andava a vendere la sua merce, tenendola riparata sotto l’ombrellone.

La piccola, così, ha potuto giocare con gli altri coetanei in spiaggia e anche rifocillarsi con loro, senza che si generasse alcun problema. Un momento di solidarietà banale, basilare, che però è bene sottolineare e ricordare, soprattutto oggi.

   

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