
Joker, il nemico di Batman, è uno di quei personaggi che non passano mai di moda. Negli ultimi anni l’abbiamo visto al centro di varie pellicole, impersonato anche da attori diversi, come se il pubblico non fosse mai sazio di vederlo comparire sullo schermo e di lasciarsi inquietare dalla sua storia. E siamo così arrivati ad un punto che quando si parla dell’attore di Joker bisogna stilare un vero e proprio elenco.
Un elenco che, per vostra fortuna, abbiamo pensato noi a stendere. Qui di seguito infatti trovate i cinque attori più importanti che hanno vestito i panni dell’avversario del Cavaliere Oscuro fin dai primi tempi in cui fu portato dai fumetti allo schermo. Scopriamoli assieme.
Indice
1. César Romero
Se avete una certa età, di sicuro ricordate la serie TV di Batman. Fu trasmessa in America dalla ABC dal 1966 al 1968 e più volte proposta anche in Italia nei decenni successivi. Ebbe un successo tale che è ancora oggi considerata uno dei simboli della TV di quegli anni.
Nonostante nei fumetti Batman fosse nato come un personaggio oscuro e violento, questo show televisivo rovesciava però completamente il ruolo del Cavaliere Oscuro. Non più vendicatore, l’alter ego di Bruce Wayne diventava quasi un educatore, che rammentava continuamente ai bambini all’ascolto di fare i compiti e mangiare le verdure.
Il clima kitsch dello show veniva poi esaltato dai combattimenti, in cui i colpi venivano “neutralizzati” da suoni onomatopeici che comparivano sullo schermo, quasi si fosse davvero in un fumetto. E da avversari che erano più pittoreschi che spaventosi.
Tra questi avversari, ovviamente, il ruolo principale era riservato al Joker (e in parte al Pinguino, con cui agiva spesso in coppia), da sempre l’antagonista per eccellenza di Batman e Robin. Che, bisogna dirlo, in quel clima camp ci sguazzava, con la sua faccia da clown.
I baffi sotto al cerone
Per interpretare il “cattivo” era stato scelto César Romero, attore newyorkese di origini spagnole che in gioventù aveva recitato in decine di film, interpretando sempre la parte del latin lover. Con i suoi geni mediterranei e i suoi baffetti, d’altronde, negli anni ’30 e ’40 era considerato uno dei belli di Hollywood.
La sua stella, però, era andata calando con l’invecchiamento, tanto che negli anni ’50 non era andato oltre a qualche apparizione nella serie di Zorro. Accettò quindi di buon grado l’offerta di interpretare Joker, anche se impose alla produzione un suo diktat.
Romero, infatti, non era disponibile a tagliarsi i baffi, che erano sempre stati il suo tratto distintivo. Per questo si optò per una soluzione “alla buona”: si decise di lasciarglieli, cercando di nasconderli col cerone bianco caratteristico di Joker.
L’effetto fu involontariamente comico, perché i baffi continuavano a vedersi (e si scorgono ancora oggi, rivedendo i vecchi filmati). Questa assurdità, comunque, finiva per sposarsi bene col clima generale dello show e anzi ne alimentò, col tempo, il mito.
Romero recitò anche nel film del 1966 dedicato a Batman, tratto dalla serie. Negli anni successivi fu nel cast di film come Il computer con le scarpe da tennis e serie come Falcon Crest. Nato nel 1907, è venuto a mancare nel 1994.
2. Jack Nicholson
Per chi ha una certa età, il Joker ha una e una sola faccia: quella di Jack Nicholson. Il celebre attore americano impersonò il terribile criminale in un solo film, il Batman del 1989, ma riuscì a lasciare un segno profondo negli spettatori, rubando la scena al protagonista Michael Keaton e a Kim Basinger.
D’altronde, la vera star in quella pellicola era effettivamente lui, e questo risultava anche dal contratto. Quando la Warner Bros aveva scelto il giovane Tim Burton come regista, aveva infatti deciso di salvaguardarsi facendo firmare una stella di prima grandezza. E se la parte di Batman era andata a un attore allora poco noto, con Joker bisognava stare attenti.
All’epoca, Nicholson aveva già vinto due premi Oscar (per Qualcuno volò sul nido del cuculo, in cui interpretava un ricoverato in un manicomio, e Voglia di tenerezza), a cui si dovevano aggiungere altre sette nomination.
Questo curriculum gli permise di porre importanti condizioni contrattuali alla Warner. In primo luogo, ottenne un compenso faraonico e una percentuale sugli incassi. Poi, riuscì ad imporre precisi orari per le sue scene, stabilendo di fatto di persona quando lavorare e quanto.
60 milioni di dollari e una performance memorabile
Il contratto di Nicholson – che era stato preferito ad una serie di altri candidati, tra cui Willem Dafoe, David Bowie e Robin Williams – finì per dare all’attore una lauta ricompensa. Il successo al botteghino della pellicola infatti finì per far entrare nelle tasche dell’interprete ben 60 milioni di dollari, all’epoca un record.
Nicholson ottenne anche ottime recensioni. Mancò la nomination agli Oscar, ma ottenne quella ai Golden Globe, ai BAFTA, ai Saturn Awards e a numerosi altri premi minori, peraltro non vincendoli. Ad ogni modo anche l’attore rimase soddisfatto della sua performance, definendola un «pezzo di pop art».
3. Heath Ledger
Il successo di Jack Nicholson nei panni di Joker fu, a suo tempo, così netto che diventò difficile anche solo pensare di poter affidare quella parte a qualcun altro. Chi avrebbe avuto il coraggio di confrontarsi con un mostro sacro del cinema, sapendo che molto probabilmente se ne sarebbe uscito con le ossa rotte?
Fu solo nel 2008, a quasi vent’anni di distanza dal primo Batman, che il personaggio di Joker tornò sul grande schermo, nel film di Christopher Nolan Il cavaliere oscuro, secondo capitolo della trilogia degli anni Duemila.
Fu proprio Nolan a volere fortemente questo nemico, e a cercare un interprete che non temesse i confronti. Lo trovò nel giovane Heath Ledger, non ancora trentenne ma già affermato, soprattutto grazie alla nomination agli Oscar che aveva conquistato per I segreti di Brokeback Mountain.
Per prepararsi alla parte Ledger si chiuse per alcune settimane in una camera d’albergo, leggendo molti fumetti e cercando anche di studiare la parlata e la camminata di altri personaggi iconici come l’Alex di Arancia meccanica o Sid Vicious dei Sex Pistols.
Un Joker tutto nuovo
Ne venne fuori un Joker ben diverso da quello di Nicholson, molto più macabro e inquietante. Non è un caso che lo stesso Jack Nicholson, all’uscita del film, criticò la resa del personaggio, forse perché incredibilmente diversa dalla sua.
Anche il trucco fu pensato per esaltare il realismo più che la pantomima, e a quanto pare Nolan e i costumisti si lasciarono ispirare da alcuni quadri di Francis Bacon e dal look di diverse rockstar.
Ledger, purtroppo, non sopravvisse all’impresa. Poche settimane dopo la fine delle riprese il suo corpo venne ritrovato senza vita nel suo appartamento di New York, a causa degli effetti combinati di sonniferi, ansiolitici e analgesici.
L’interpretazione di Joker divenne, quindi, il suo ultimo lascito. E molti, tramite quel ruolo, hanno voluto omaggiare lui e il suo talento, come dimostra anche l’assegnazione postuma dell’Oscar e del Golden Globe come miglior attore non protagonista.
4. Jared Leto
Mentre le interpretazioni di Joker messe in campo da Jack Nicholson e Heath Ledger, pur diverse, sono state entrambe esaltate dalla critica, diverso è stato l’esito per il lavoro di Jared Leto. L’attore statunitense, infatti, ha convinto una buona parte della stampa ma ha sollevato anche alcuni dubbi.
Un esito così frammisto è ben evidenziato anche dai premi a cui l’attore è stato candidato: da un lato ha conquistato una nomination per il miglior cattivo agli MTV Movie & TV Awards, dall’altro però ne ha ottenuta una anche come peggior attore ai Razzie Awards.
D’altronde, misurarsi con Nicholson e Ledger non è certo facile e il ruolo riservato a Leto era comunque meno importante di quello dei predecessori. L’interprete della Louisiana, infatti, ha messo i panni del supercriminale in Suicide Squad, un film corale in cui ha dovuto dividere la scena con varie altre star.
La pellicola, uscita nel 2016, vedeva nel cast anche altri attori di prima grandezza come Will Smith, Margot Robbie, Cara Delevingne, Viola Davis, Scott Eastwood e altri. Diretto e sceneggiato da David Ayer, il film puntava i riflettori su vari “cattivi” della DC Comics.
La Suicide Squad
La Suicide Squad del titolo, infatti, è una nuova squadra composta da supercriminali che, in cambio di uno sconto di pena, accettano di svolgere missioni suicide per conto del governo. Tra questi criminali c’è Harley Quinn, ex psichiatra del Joker ora innamorata del nemico di Batman.
Proprio il Joker compare nel film per cercare di riprendersi la ragazza e liberarla dagli agenti. Con un trucco innovativo rispetto all’immagine generale di Joker, Leto porta in scena un personaggio fuori dal tempo e dagli schemi, «quasi shakespeariano», secondo la definizione dello stesso attore.
D’altronde, Leto ha confessato di essersi preparato leggendo libri sullo sciamanesimo, ascoltando musica gospel degli anni ’20 e avendo colloqui con medici e psicopatici. Per ottenere la parte, ha superato la concorrenza di vari altri attori, tra cui Ryan Gosling, che oltre a lui era il principale candidato per il ruolo.
5. Joaquin Phoenix
Concludiamo con l’ultimo Joker capace di angosciare il pubblico mondiale, quello interpretato da Joaquin Phoenix nel film completamente dedicato al personaggio. Scritto e diretto da Todd Phillips – con l’ausilio, alla sceneggiatura, di Scott Silver –, il film ha stupito la critica e il pubblico di mezzo mondo, conquistando vari premi.
D’altronde, nessuno probabilmente si aspettava che un tassello così nuovo ed interessante potesse venir posto nella storia di un personaggio ormai abbastanza abusato. E non se lo aspettava, per certi versi, neppure Joaquin Phoenix, che qualche anno prima aveva escluso di poter interpretare il Joker.
A quanto si è saputo, infatti, Phoenix nel corso del tempo ha ricevuto diverse offerte per prendere parte a dei cinecomic, sia con la Marvel che con la DC. Dopo aver rifiutato i ruoli di Hulk e del Dottor Strange, aveva però fatto sapere di essere interessato a lavorare ad un film che si concentrasse su un “cattivo”.
Dalla lista aveva però inizialmente escluso Joker, che a suo dire era già stato analizzato fin troppo in profondità dai registi e dagli attori che l’avevano preceduto. Quando Phillips però si è presentato alla sua porta con la sceneggiatura di Joker, l’attore ha cambiato per fortuna idea.
Una risata patologica
La storia si concentra su un Joker umano, molto umano. Ne racconta infatti le origini, ambientandole all’inizio degli anni ’80, in una sorta di omaggio a Martin Scorsese e Robert De Niro, più volte citati (tramite riferimenti a Taxi Driver, Toro scatenato e Re per una notte) lungo il film.
D’altra parte, Scorsese ha lavorato alla pellicola nelle sue fasi iniziali come produttore e De Niro vi ha addirittura recitato. La parte del leone, però, è stata giustamente riservata a Phoenix, che ha esibito una prova attoriale degna di farlo rientrare a pieno titolo tra i grandi interpreti di Joker.
Merito anche dell’impegno che l’attore ha riversato sul progetto, perdendo vari chili di peso ed elaborando una particolare risata dopo aver a lungo studiato le persone affetto dal disturbo medico della “risata patologica“1.
L’infografica col riassunto finale
Domande e risposte finali
Come si chiama l'attore che fa Joker?
Per la verità vari attori hanno interpretato Joker, il nemico di Batman, nel corso degli anni. I cinque più rappresentativi sono stati César Romero (quello della serie TV anni '60), Jack Nicholson (nel film di Tim Burton), Heath Ledger (in quello di Christopher Nolan), Jared Leto (in Suicide Squad) e Joaquin Phoenix.
Come è morto Heath Ledger, l'attore che aveva appena interpretato Joker?
Heath Ledger è morto il 22 gennaio 2008, poche settimane dopo aver terminato le riprese de Il Cavaliere Oscuro, in cui interpretava appunto Joker. L'autopsia ha rivelato che la morte è avvenuta per «una intossicazione acuta provocata dagli effetti combinati di ossicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxilamina».
E voi, quale attore di Joker preferite?