Attrici nude su Playboy: cinque interpreti che hanno fatto scandalo

Su Playboy, nel corso degli anni, sono comparse varie celebrità e attrici nude: ecco le più famose

È appena venuto a mancare Hugh Hefner, storico fondatore di Playboy e di un impero mediatico che ha pochi eguali al mondo. E se ne è parlato, giustamente, ovunque. Perché quella rivista nacque sicuramente con il primario obiettivo di mostrare celebrità e attrici nude, ma significò – nella storia americana e occidentale – anche molto di più.

Lanciato nel 1953, il magazine fu il primo a pubblicare foto erotiche, e a farne anzi il centro dei suoi interessi. Certo, in ogni numero c’era un buon numero di articoli colti – interviste, brevi saggi, addirittura racconti di grandi autori – ma quello che importava al lettore era soprattutto il “paginone centrale“, dove figurava una foto in formato gigante della playmate del mese.

E molte sono state le VIP che hanno accettato di diventare, per un mese, “conigliette” alla corte di Hugh Hefner. Solo per citarne alcune che non troveranno spazio nel nostro approfondimento, basti pensare a Shannen Doherty, Pamela Anderson, Drew Barrymore, Madonna, Jenny McCarthy, Tia Carrere o Joan Collins.

Il primo numero, quello del 1953, si apriva addirittura con Marilyn Monroe, attrice allora ancora agli inizi e che non aveva posato direttamente per Playboy, visto che le sue foto erano state comprate da un’agenzia di pin-up. Ma da lì in poi il successo della rivista – e delle donne più o meno famose che per essa si spogliavano – è stato inarrestabile.

La crisi dell’erotismo

Oggi che i tempi sembrano cambiati e che la pornografia ha soppiantato l’erotismo e il softcore, certe fotografie che scandalizzavano il pubblico negli anni ’50 fanno un po’ sorridere. Ma, si sa, ogni epoca ha i suoi tabù, e quelli di oggi sono ben diversi di quelli di quaranta, cinquanta o sessant’anni fa.

Ad ogni modo, anche per celebrare un passato che – nel bene e nel male – non tornerà, ci pare interessante scoprire quali sono state le star più famose della storia di Playboy, ovvero le attrici americane e internazionali che hanno posato per la rivista suscitando un grande scandalo. Eccone cinque.

 

1. Kim Basinger

Playboy visse il suo periodo di maggiore popolarità tra gli anni ’60 e gli anni ’70. In quel periodo la rivista riuscì a toccare anche la cifra record dei 7 milioni di copie e costituiva un tassello fondamentale – nel bene e nel male – nella formazione dei giovani americani.

Kim Basinger sulla copertina di Playboy nel 1983Negli anni ’80, quando si fece forte la rivalità di riviste più esplicite e soprattutto dell’home video, la tiratura cominciò a scendere. Ma in redazione si inventarono un nuovo modo per sopravvivere ai cambiamenti del mercato. Iniziarono infatti a fotografare con grande frequenza delle celebrità.

Fino a quel momento, le “conigliette” erano state perlopiù giovani e avvenenti ragazze senza però un gran passato alle spalle. Certo, di tanto in tanto c’era stato qualche servizio su alcune attrici famose, ma le interpreti che si erano prestate a posare senza veli si contavano sulle dita di due mani.

Quando le immagini di nudo divennero popolari anche al di fuori della rivista, la redazione di Playboy fu costretta a dare al proprio pubblico qualcosa di più. E cioè i nudi di VIP, di donne bellissime e soprattutto molto famose.

Un trampolino di lancio

Una delle prime a prestarsi a questo genere di operazioni fu Kim Basinger, che posò per la rivista nel febbraio 1983. Al tempo, l’attrice doveva ancora compiere trent’anni ed era nota perlopiù come modella. Proprio in quell’anno, però, stava cercando di compiere il salto decisivo della sua carriera, diventando attrice professionista.

In quel periodo, infatti, stava per uscire Mai dire mai, il film di 007 in cui lei interpretava i panni della Bond-Girl. Un film che la vedeva recitare contrapposta a Sean Connery e che sarebbe stato il suo trampolino di lancio verso i successi di 9 settimane e ½, Batman e, più avanti, L.A. Confidential.

Il giornale pubblicò varie sue foto senza veli, scattate perlopiù in riva al mare. Ma le dedicò anche un ampio servizio, in cui intervenivano il coreografo Bob Fosse, il regista Roger Vadim e lo stesso Sean Connery, che tornava a vestire i panni di James Bond dopo 12 anni di pausa.

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2. Sharon Stone

Spostiamoci ora un po’ più avanti, in particolare ai primi anni ’90. Tra il luglio 1990 e il dicembre 1992, infatti, Sharon Stone comparve per ben due volte sulla copertina – e, ovviamente, anche nelle pagine interne – di Playboy.

La sua prima apparizione aveva uno scopo ben preciso, concordato tra lei e il suo agente: dimostrare all’industria cinematografica che poteva anche interpretare ruoli sexy. Ovviamente il progetto funzionò. Appena due anni dopo, infatti, fece scalpore nel ruolo che le avrebbe segnato la carriera, quello di Catherine Trammel in Basic Instinct.

È stata lei stessa, in tempi recenti, a rievocare quella scelta e a rimarcare come sia stata decisiva per il suo percorso nel mondo del cinema. «Tutti mi dicevano che non ero sexy e che per questo non riuscivo a trovare incarichi importanti», ha spiegato nell’agosto 2015 ad Harper’s Bazaar [1].

Da Atto di forza a Basic Instinct

In quel 1990 uscì il primo film veramente importante della Stone. Si trattava di Atto di forza, diretto da Paul Verhoeven e tratto da una storia di Philip K. Dick. Accanto a lei, e anzi come vera star della pellicola, recitava Arnold Schwarzenegger, allora all’apice della carriera.

La prima copertina di Playboy dedicata a Sharon Stone

Prima di allora, l’attrice non si era fatta notare più di tanto. Basti pensare che il suo ruolo più importante, nel 1988, era stato quello della giovane Claire Mattson in Scuola di polizia 4, film artisticamente non indimenticabile [2].

In compenso Atto di forza cambiò le carte in tavola, andando molto bene al botteghino e incassando più di 260 milioni di dollari. Per Sharon Stone fu quello un trampolino di lancio quasi inatteso, visto che aveva già 32 anni. E però ben presto quella performance e l’erotismo mostrato su Playboy le permisero di diversificare le partecipazioni e i progetti.

Il già citato Basic Instinct le fruttò una nomination ai Golden Globe e, soprattutto, fama internazionale. Da lì in poi comparve in vari film di ottimo livello, come, solo per fare qualche esempio, Casinò, Basta guardare il cielo e La dea del successo.

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3. Elle Macpherson

Elle Macpherson è una supermodella australiana che ha cominciato a farsi conoscere nella seconda metà degli anni ’80, sbarcando presto anche al cinema. Come attrice, infatti, l’abbiamo vista recitare in Sirene (con Hugh Grant), nel Jane Eyre di Franco Zeffirelli, in Batman & Robin e in L’urlo dell’odio.

Molti di voi, d’altra parte, la ricorderanno anche per alcuni episodi di Friends, la fortunata sitcom americana. In quella sua lunga partecipazione allo show la modella interpretò infatti la nuova coinquilina di Joey, a sua volta modella.

Leggi anche: La donna più bella del mondo tra quelle scelte da People

In America, però, la Macpherson non è tanto ricordata per le sue performance sul piccolo e sul grande schermo, quanto soprattutto per il suo corpo. Non è un caso che il numero di maggio 1994 di Playboy, quello in cui posò senza veli, sia ricordato come uno dei più celebri degli anni ’90.

The Body

L’australiana comparve prima di tutto in una copertina estremamente minimalista, che potete vedere anche qui di fianco. C’erano solo lei in collant, la testata della rivista e la semplice scritta “elle…”. L’attrice, d’altra parte, replicava una posa celebre, che già faceva parlare abbastanza di sé: quella di una famosa foto scattata a Brigitte Bardot negli anni ’60.

La celebre copertina con Elle Macpherson

Fino a quel momento la Macpherson, d’altronde, aveva ampiamente mostrato il suo statuario corpo, ma sempre velandolo dietro ai costumi da bagno. Era infatti spesso stata la modella di riferimento dello Swimsuit Issue di Sports Illustrated, incantando il pubblico americano.

Il fatto che si mostrasse senza nulla addosso attirò immediatamente l’attenzione del grande pubblico. Ma la modella decise di spogliarsi “a modo suo”.

Come ha infatti raccontato qualche anno fa al Daily Telegraph [3], fu lei stessa a decidere come posare. Davanti alle offerte di Playboy, infatti, accettò di svestirsi a patto di avere il completo controllo delle scelte artistiche. E arrivò anche a selezionare il fotografo, individuandolo in Herb Ritts.

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4. Charlize Theron

Più controversa fu l’apparizione di Charlize Theron sulle pagine di Playboy nel maggio del 1999. A quel tempo l’attrice sudafricana aveva appena cominciato a farsi strada ad Hollywood, conquistando ruoli via via più importanti.

Nel 1997 aveva stupito tutti con una sorprendente interpretazione in L’avvocato del diavolo. E proprio in quel 1999 si apprestavano ad uscire due film importanti per la sua carriera: The Astronaut’s Wife, in cui recitava assieme a Johnny Depp, e soprattutto Le regole della casa del sidro.

Solo che, a differenze di Sharon Stone, lei non era un’attrice di secondo piano che cercava di sfondare grazie a un lato sexy che nessuno aveva ancora notato. Tutt’altro. Il lato sexy di Charlize Theron lo conoscevano tutti. Quello che lei cercava era l’esatto opposto, cioè convincere i produttori ad affidarle parti più serie.

Comparire su Playboy, da questo punto di vista, poteva costituire quindi un passo falso, una scelta decisamente poco azzeccata.

Foto a tradimento

Quella apparizione sulla rivista di Hugh Hefner però ha una spiegazione molto particolare. Nella copertina, che vedete qui di fianco, l’attrice appare infatti piuttosto diversa da come siamo abituati a vederla. Quasi irriconoscibile.

Charlize Theron sulla copertina di PlayboySe in giro per il web doveste trovare anche le immagini che erano contenute all’interno di quel numero, vi accorgereste che anche quegli scatti risultano in qualche modo strani. E il motivo è che non furono effettuati nel 1999, quando la Theron doveva ancora compiere 24 anni, ma svariato tempo prima.

In pratica la redazione di Playboy era venuta in possesso di vecchie foto di nudo dell’attrice, realizzate prima che diventasse famosa. E decise di pubblicarle.

Ovviamente Charlize Theron protestò veementemente e si rivolse anche a degli avvocati affinché riuscissero a bloccare la pubblicazione di quelle immagini senza il suo permesso. Ma non riuscì a fare nulla e quelle fotografie andarono perfettamente in stampa.

La sua carriera, comunque, non ne è stata rovinata, anche se è difficile quantificare quale effetto quelle foto possono aver avuto sul suo lavoro e sui suoi ingaggi.

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5. Lindsay Lohan

Concludiamo con quello che, cronologicamente, è stato l’ultimo grande scandalo di Playboy, l’ultima tra le attrici nude della rivista a fare veramente scalpore. Il caso è quello di Lindsay Lohan, che è comparsa sulle pagine del magazine nel gennaio 2012.

Lindsay Lohan su Playboy

Lo scandalo era legato soprattutto al percorso professionale della Lohan. La ragazza, allora venticinquenne, era stata infatti una bambina prodigio della Disney, il volto che la multinazionale americana aveva usato – come in altri casi in passato – per rafforzare la sua immagine di intrattenimento per famiglie basato su buoni valori.

La Lohan aveva infatti recitato, già dalla fine degli anni ’90, in film come Genitori in trappola, Quel pazzo venerdì e Quanto è difficile essere teenager!.

Nel 2004, a 18 anni, aveva poi cercato di smarcarsi dall’immagine di “bambina-Disney”, recitando in Mean Girls. Ovvero in un film – il suo primo – vietato ai minori di 13 anni, anche se comunque diretto a un pubblico giovanile che sembrava crescere con lei. Non era forse più la bella ragazza a modo degli inizi, ma neppure il suo esatto contrario.

I problemi personali e l’omaggio a Marilyn

Dopo quel film, però, per la Lohan iniziarono i veri problemi. Recitò con buon successo in Herbie – Il super Maggiolino e in un paio di film d’autore, ma varie questioni con la legge la portarono presto lontano dal set. Nel 2007 venne arrestata per ben tre volte per guida in stato d’ebbrezza e nella sua auto vennero trovate tracce di cocaina.

Gli arresti e l’alcool

Venne poi arrestata altre volte, o per violazione dei termini della libertà condizionale – in varie occasioni mancò di presentarsi alle terapie di disintossicazione che le erano state imposte dal giudice –, o addirittura per furti.

All’inizio del 2012 si trovava ancora nel pieno di questi problemi, visto che in quello stesso anno sarebbe stata arrestata di nuovo, una volta anche per aver investito un pedone ed essere scappata. Per questo alla stampa americana la sua comparsa su Playboy parve solo l’ennesimo passo verso la rovina della sua carriera.

Leggi anche: Cinque scene erotiche che hanno scosso la TV

L’immagine di copertina di quel numero, però, iniziò a diffondersi su Twitter ben prima dell’uscita della rivista, alimentando un hype inatteso. Lo stesso Hugh Hefner fu costretto a intervenire, annunciando sui social network l’uscita anticipata del numero di Playboy dedicato a Lindsay Lohan.

Quel numero, a sorpresa, venne accolto molto bene dal pubblico e dalla stampa. La Lohan vi si presentava nelle pose e nella pettinatura di Marilyn Monroe, offrendo un omaggio tutto sommato garbato alla grande attrice del passato. E la rivista, in quel mese, vendette molto bene.

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Ecco cinque attrici che hanno posato nude per Playboy: vota la tua preferita.

 

Note e approfondimenti

[1] Ulteriori dettagli su quell’intervista potete leggerli qui.
[2] Qui si vede una scena poi tagliata in cui interagisce col capitano Harris.
[3] Le sue dichiarazioni possono essere lette qui.

 

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