Le 10 auto a benzina che consumano meno nel 2020

Oltre a essere una delle auto che consumano meno, la Suzuki Celerio è anche a buon mercato

Lo sappiamo: di questi tempi bisogna fare attenzione a qualsiasi spesa, soprattutto a quelle che non possiamo tagliare completamente. Per questo confrontiamo le tariffe degli operatori di telefonia, dei fornitori di elettricità e gas o i prezzi dell’elettrodomestico che dobbiamo cambiare. E, ancora di più, facciamo attenzione alle variazioni del prezzo della benzina nei vari distributori.

Sì, perché il costo del carburante – aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni – ormai incide parecchio sui costi di una famiglia, soprattutto se si è costretti a spostarsi con una certa costanza. E quando si sceglie di affidarsi alla benzina, quest’attenzione aumenta.

Così nella scelta di una nuova auto incide sempre di più il dato sui consumi. In prospettiva, infatti, può essere molto utile spendere qualche centinaia di euro in più al momento dell’acquisto, pur di assicurarsi però un’auto che ci farà risparmiare in maniera consistente nell’utilizzo giorno per giorno.

Proprio per aiutarvi ad effettuare una scelta di questo tipo, abbiamo preparato per voi una guida alle auto a benzina che consumano meno. E l’abbiamo fatto considerando sia l’utilizzo in città – normalmente più dispendioso – che quello sui percorsi extraurbani.

La lista è stilata basandosi sui dati forniti dai produttori. Dati che ovviamente sono affidabili fino a un certo punto ma ci danno, a spanne, un’indicazione di massima di dove si è lavorato per farvi spendere meno al distributore. Ecco, dunque, prima di tutto le prime cinque in classifica e poi le altre auto da prendere in considerazione.

 

1. Peugeot 108

Al primo posto troviamo un’auto che ormai da molti anni è sinonimo di utilitaria economica ma allo stesso tempo funzionale e, a suo modo, elegante: stiamo parlando della Peugeot 1081, che nell’allestimento più economico dichiara appena 3,7 litri di consumo ogni 100 chilometri percorsi su tratte miste.

La vettura, come avremo modo di ricordare anche più avanti nel nostro articolo, è stata progetta negli ultimi anni congiuntamente a due “cugine“, la Citroën C1 e la Toyota Aygo, entrambe ben piazzate nella nostra lista. Questo ha permesso di contenere i costi e di offrire comunque una vettura più che valida.

La Peugeot 108
Come dicevamo la versione base – cioè la VTi 72 S&S Active a 3 porte – costa poco più di 12.500 euro e garantisce prestazioni più che dignitose per la città. Con un motore da 998 cm³ e 72 cavalli manifesta anche un discreto brio che permette di guidarla comunque, all’occorrenza, anche fuori dai centri cittadini.

Certo, gli spazi interni non sono straordinari: la lunghezza totale dell’auto è al di sotto dei 3 metri e mezzo e quindi sul divano posteriore si sta sostanzialmente in due, difficilmente in tre. Inoltre anche il bagagliaio non brilla per ampiezza.

Buona dotazione di serie

Quello che ben impressiona, provando la Peugeot 108, è però la buona dotazione di serie, presente quindi anche sui modelli più economici. In primo luogo è ben curato l’aspetto della sicurezza, con sei airbag e sensori di pressione delle gomme.

Anche per questo motivo, il test NCAP le assegna non a caso 4 stelle su 5, un risultato più che discreto per le vetture di questa categoria. Inoltre la maneggevolezza e la tenuta di strada permettono di muoversi agilmente in diversi ambienti senza rischiare praticamente nulla.

Qualche difetto ovviamente emerge analizzandola più nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda le finiture e l’ergonomia di qualche dotazione interna. Il comfort, inoltre, non è sempre adeguato, soprattutto quando si accelera.

Si tratta comunque di difetti che possono essere trascurati quando si considera quanto questa vettura sia in grado di farci risparmiare, sia al momento dell’acquisto, sia poi, a lungo andare, con i consumi molto modesti. Insomma, vale assolutamente la pena di prenderla in considerazione se il budget non è ampio.

 

2. Suzuki Celerio

Al secondo posto nella nostra classifica si piazza la Suzuki Celerio2, citycar giapponese che forse non colpisce particolarmente l’occhio per le linee e per le dotazioni, ma che si rivela molto concreta quando si tratta di risparmiare.

La versione 1.0 Dualjet S&S Cool viene venduta, di listino, a poco più di 11mila euro ma promette un consumo misto, tra percorsi urbani ed extraurbani, di soli 3,9 litri di benzina ogni 100 chilometri. Considerando il serbatoio da 35 litri, con un pieno si spendono circa 50 euro e si fanno circa 900 chilometri.

Oltre a essere una delle auto che consumano meno, la Suzuki Celerio è anche a buon mercatoLa Celerio brilla anche nella gestione degli spazi. All’interno si riesce infatti a stare abbastanza comodi in cinque ma la vettura riesce ad essere comunque compatta con appena 3,60 metri di lunghezza. Il tutto senza tra l’altro sacrificare troppo il bagagliaio.

Taglia sui consumi, ma in parte anche sulle dotazioni

Il motore DualJet di questa nuova versione – un 3 cilindri a 998 cm³ da 68 cavalli – ha permesso di economizzare ulteriormente i costi di gestione, ma ne ha alzato un po’ il prezzo di listino.

Cosa da tenere presente se si considera che le scelte spartane della Suzuki per essere concorrenziale sul mercato hanno portato quest’auto a lesinare sulle dotazioni di sicurezza. La Celerio infatti ottiene solo 3 (su 5) stelle nel Crash Test euro NCAP e vi mancano ad esempio gli airbag a tendina.

Ad ogni modo, per quanto riguarda i consumi è sicuramente tra le prime sul mercato. Il nostro consiglio è di sceglierla se avete intenzione di farne un uso esclusivamente cittadino, dove non c’è il rischio di incidenti di grande portata e dove i consumi possono essere comunque rilevanti.

 

3. Citroën C1

Subito dopo la Celerio si piazza un’altra citycar che, per dimensioni, cerca di assomigliarle: la francese Citroën C1.

L’utilitaria promette infatti un consumo, nel misto tra percorso urbano ed extraurbano, di 3,9 litri ogni 100 chilometri. Cosa che ci permette di dire, fatti due conti, che con un pieno da circa 50 euro si dovrebbero poter percorrere anche in questo caso 900 chilometri.

La Citroën C1, auto a benzina molto economicaLanciata nel 2005 ma più volte rinnovata3, la vettura è prodotta in Repubblica Ceca. Viene anzi realizzata assieme alle due auto gemelle che furono progettate con essa, la Peugeot 108 e la Toyota Aygo, entrambe presenti nella nostra lista.

Citycar rinnovata a meno di 11.000 euro

La versione più economica dal punto di vista del prezzo di vendita e dei consumi è la C1 1.0 VTi 72 S&S a 3 porte, che di listino viene venduta a meno di 11.000 euro. Rispetto alla Celerio è ancora più compatta, con una lunghezza complessiva di 3,47 metri. I posti a sedere, però, sono solo 4 e, appunto, le porte solo 3.

Pensata per il cosiddetto “segmento A” delle piccole citycar adatte per muoversi nel traffico, serve in primo luogo per trovare parcheggio e per andare a fare la spesa. Sceglietela, insomma, se vi muovete spesso da soli per la città e non avete bisogno di scarrozzare altra gente.

Offre infatti in questo caso un motore da 998 cm³ e 72 cavalli che di sicuro non la fanno essere grintosa. In ogni caso, questa scelta permette di contenere i costi e comunque di avere un’auto che fa il suo dovere.

Inoltre, qui le stelle euro NCAP sono 4 e, se ci si può permettere qualche euro in più, si può puntare anche sulla versione col tettuccio apribile.

 

4. Toyota Aygo

Concludiamo la panoramica sulle “gemelle” da cui siamo partiti con la Toyota Aygo, utilitaria iper-compatta che misura meno di 3 metri e mezzo di lunghezza ed è parca, ovviamente, anche sul versante dei consumi. Il dato comunicato dal produttore è infatti di 4,1 litri di benzina per 100 chilometri percorsi nel misto.

Questo significa che con un pieno da circa 50 euro si riescono a fare più di 850 chilometri. L’allestimento più economico, la versione Connect 1.0 VVT-i 72 CV x-cool a 3 porte, d’altronde vi aiuterà anch’essa a risparmiare, visto che costa poco più di 12.500 euro.

La Toyota Aygo
C’è da considerare, inoltre, che la macchina è piccola ma ha un discreto sprint. Monta un motore da 998 cm³ con però 72 cavalli che vi permetteranno di mettere in strada un minimo di brio. C’è infine da dire che la dotazione di sicurezza risulta interessante, per la presenza di airbag e altri dispositivi, anche se la vettura ha ottenuto solo 3 stelle NCAP.

Sempre per concludere il discorso sulle dimensioni, bisogna anche sottolineare che la Aygo si parcheggia con grande facilità, anche se sotto altri punti di vista può risultare un po’ sacrificata, soprattutto per le dimensioni del baule e del divano posteriore (nei due posti davanti, invece, si sta confortevolmente).

Faccia aggressiva

Al di là dei dati, che sono importanti ma non sono tutto, la Aygo gioca le sue carte soprattutto sulla personalità. Già guardandola semplicemente da fuori, infatti, è evidente che non si è davanti a una macchina come tutte le altre.

Le linee del design sono aggressive e originali, sia sul muso che sul retro, e consegnano all’acquirente un’auto sportiva perfino nella forma dei finestrini. Anche l’abitacolo riesce a presentarsi moderno – soprattutto negli allestimenti superiori – nonostante alcuni materiali siano piuttosto economici.

Insomma, alla Toyota sono riusciti a mettere insieme stile ed economia, senza scendere troppo a compromessi (o lasciando questi compromessi non direttamente visibili). Scegliendo poi la vettura con un colore “forte” o con qualche optional in più si può avere una citycar praticamente perfetta, che strizza l’occhio ai giovani.

Certo, magari la casa giapponese non offre un’ampia gamma di scelta per quanto riguarda le motorizzazioni, almeno rispetto alla concorrenza, ma per chi ha le idee chiare l’Aygo è sicuramente una vettura da considerare.

 

5. Ford Fiesta

Più corposa nelle forme ma ugualmente economica nei consumi è infine la Ford Fiesta, che chiude la prima parte della nostra lista. Stiamo parlando infatti di una vettura che ha una buona linea e a una buona adattabilità a diversi contesti, ma che vi garantisce di usare appena 4,1 litri di benzina per percorrere 100 chilometri.

La berlina di Ford è disponibile sia in versione a 3 e 5 porte, con però una spesa iniziale più alta rispetto alle altre vetture che abbiamo visto finora. Si parte infatti, per la versione 1.0 Ecoboost 95 CV 5p. Business, da poco più di 19mila euro, e si va poi a salire.

La Ford Fiesta
In cambio, però, si ottiene un’utilitaria grintosa, con un frontale affusolato abbastanza apprezzato dal mercato. L’aspetto moderno, comunque, si vede anche negli interni, mediamente più curati di quelli delle auto presentate finora e abbastanza comodi.

Bisogna infatti considerare che le dimensioni sono di discreto livello: l’auto supera i 4 metri di lunghezza e anche sul divano posteriore ci si può stare in tre (magari un po’ compressi, se si tratta di adulti). Anche il baule è relativamente ampio.

Bella anche da guidare

A seconda del tipo di motore che vi piace avere – più grintoso o più “risparmioso” –, potete scegliere l’allestimento che più vi aggrada. La versione di cui vi abbiamo parlato noi, la 1.0 più economica, parte comunque da 95 cavalli (con 5 porte): una soluzione più che adeguata.

In ogni caso, qualsiasi motore decidiate di portarvi a casa, l’auto si guida bene in quasi tutte le circostanze, con uno sterzo preciso e una buona insonorizzazione. La Fiesta è infatti giustamente famosa per la sua maneggevolezza e per rispondere molto bene alla guida.

Inoltre Ford ha equipaggiato le sue vetture con una serie di aiuti elettronici che migliorano la sensibilità (e la sicurezza) durante la guida, anche se non tutti sono di serie e vanno a volte aggiunti a parte.

Insomma, una buona scelta per chi ha a disposizione qualche soldo in più da spendere in fase di acquisto (e non vuole una citycar troppo sacrificata), ben sapendo che poi si recupererà l’investimento risparmiando giorno per giorno sulla benzina.

 

Altre 5 auto a benzina che consumano molto poco, oltre alle 5 già segnalate

Dopo aver presentato le prime cinque auto, bisogna anche ammettere che ce ne sono svariate altre che magari consumano lievemente di più di queste prime vetture ma vi si avvicinano molto. È bene quindi dare una panoramica completa e presentarvi, più velocemente, alcune altre macchine che potreste voler tenere in considerazione.

 

Opel Corsa

Anche la Opel ha da offrire un’auto che può stare a buon ragione in questa nostra lista: la classicissima Corsa. Classica però fino ad un certo punto: la sesta generazione, lanciata nel 2017, è profondamente rinnovata rispetto alle precedenti, anche per le “parentele”.

La generazione precedente aveva infatti condiviso parte della meccanica con la Fiat Grande Punto, mentre questa versione più recente è apparentata con la Peugeot 208 – di cui parleremo a brevissimo – e con la DS 3 Crossback, del gruppo PSA di cui ormai Opel fa parte.

La nuova Opel Corsa
La versione più economica, la 1.2, consuma 4,1 litri di benzina ogni 100 chilometri e costa, di listino, poco più di 15mila euro. Il motore in questo caso è un 1.200 a 75 cavalli abbastanza brioso, ma l’auto è sicura e maneggevole anche in curva.

La Corsa ha discrete finiture, una linea apprezzabile e sembra, anche a prima vista, un buon compromesso tra tante diverse esigenze. Permette infatti di risparmiare pur portandosi a casa un’auto elegante e maneggevole, che può comportarsi bene su diversi fondi.

Peugeot 208

Abbiamo appena presentato l’Opel Corsa e ora passiamo alla Peugeot 208, che con essa condivide la meccanica. Anche per questo motivo i consumi sono identici: la casa dichiara che per fare 100 chilometri servono anche in questo caso 4,1 litri di benzina, almeno sul percorso misto.

La cosa che si nota per prima, nel restyling avvenuto pochi anni fa, è il muso, con un disegno particolare di luci e mascherina, che la fa apparire piuttosto aggressiva. Le forme, però, al contempo rimangono morbide, attenuando almeno in parte la prima impressione.

La nuova Peugeot 208
Nonostante si tratti di un’utilitaria, presenta buone finiture e un’altrettanto buona abitabilità. L’unico difetto, casomai, sta nella praticità di alcuni accessori interni e della posizione di guida rispetto ad essi, non sempre al top.

La versione che abbiamo analizzato, la PureTech 75 S&S Like, è a 5 porte e viene venduta a quasi 15.500 euro di listino, con un motore da 1.200 di cilindrata e 75 cavalli. Caratteristiche, queste, che la rendono adatta ad ogni tipo di percorso. Anche il bagagliaio è adeguato, se volete portarla fuori città.

 

Citroën C3

Anche la C3 presenta, oggigiorno, delle linee abbastanza aggressive, molto più dinamiche di quelle, affusolate, che erano presenti nelle versioni precedenti. Ma soprattutto, per quanto riguarda il tema del nostro articolo, può vantare consumi sotto la media, con appena 4,2 litri necessari a fare 100 chilometri su percorso misto.

La versione che abbiamo preso in esame è la PureTech 83 S&S Live, attualmente la più economica del listino, venduta a poco meno di 14mila euro, un prezzo molto interessante. Con quella cifra, infatti, non si porta a casa forse la macchina più economica di sempre sul versante dei consumi, ma un ottimo compromesso tra risparmio e stile.

La Citroën C3
Inoltre bisogna considerare che la Citroën punta molto sulla possibilità di personalizzare la vettura, già a livello di colore. Così, in base agli incroci, la si può rendere un po’ più seriosa oppure un po’ più sbarazzina, e questo vale anche per gli interni.

L’auto è poi anche pratica da guidare e confortevole per i viaggi (anche se si sente qualche vibrazione ai bassi regimi). Un po’ piccolo il bagagliaio, ma con 4 metri secchi di lunghezza c’è almeno qualche facilitazione in fase di parcheggio.

Mitsubishi Space Star

Vale la pena di segnalare, poi, anche la Mitsubishi Space Star4, da non confondere col vecchio modello monovolume commercializzato nei primi anni Duemila. Questa versione più recenti, infatti, non è altro che la Mitsubishi Mirage rimarchiata per il mercato europeo.

In questo caso i consumi dichiarati sono di 4,5 litri ogni 100 chilometri nel percorso misto. Facendo i conti, con un pieno da circa 50 euro (il serbatoio è sempre da 35 litri) si dovrebbe poter viaggiare per quasi 800 chilometri.

La Mitsubishi Space Star
La versione più economica e parca nei consumi è la Space Star 1.0 Invite che costa poco più di 13.000 euro, monta un motore da 999 cm³ e 71 cavalli e presenta cinque porte e un buon comfort all’interno.

Certo, l’automobile giapponese non ha solo pregi. La ripresa non fa rizzare i capelli e le prestazioni sono abbastanza modeste, ma se si vuole spendere poco è uno scotto che bisogna pur pagare. La sicurezza è a 4 stelle (su 5).

L’idea di fondo, come in tutti i modelli precedenti, è quindi che questa auto vada usata soprattutto in città. La Space Star forse però cerca anche di strizzare l’occhio al segmento B, soprattutto nei suoi allestimenti superiori.

 

Audi A1

Finora abbiamo incontrato auto prodotte da case famose per le loro utilitarie e i prezzi contenuti, che quindi negli anni si sono guadagnate una certa fama tra chi cerca un prodotto solido senza spendere troppo.

L’ultima della lista, però, non appartiene di solito a questa categoria. Abbiamo deciso di segnalarvi infatti anche la A1 dell’Audi5, che in realtà presenta più o meno gli stessi consumi dell’Alfa Romeo MiTo ma ad una cilindrata maggiore.

L'Audi A1La berlina tedesca, infatti, secondo la casa di produzione consuma 4,6 litri ogni 100 chilometri sul percorso misto. Visto che il serbatoio è da 40 litri, parliamo di un pieno da circa 55 euro col quale si dovrebbe riuscire a superare gli 850 chilometri di percorrenza.

La versione che consuma meno è SPB 25 TFSI a 3 o 5 porte, che monta un motore da 999 cm³ con però 95 cavalli che garantiscono una certa sportività. I posti a sedere sono 5 e le dimensioni decisamente maggiori rispetto ai modelli che abbiamo analizzato finora, visto che la lunghezza supera di poco i 4 metri.

Anche il prezzo, d’altro canto, non può che essere maggiore, conoscendo anche la qualità degli allestimenti dell’Audi. Il modello che abbiamo analizzato noi parte da 22.200 euro ma è l’unico di questa lista anche a garantire 5 stelle nel test euro NCAP e ad offrire contemporaneamente uno stile veramente raffinato.

 

E voi, quale auto a benzina che consuma poco preferite?

Ecco le cinque auto a benzina che consumano meno: vota la tua preferita.

 

Conosci altre auto a benzina che consumano poco? Segnalale nei commenti.

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