
Vi piacciono le auto che accelerano in fretta ma non avete molti soldi da sborsare? Ebbene, per vostra fortuna esistono anche auto sportive che non vi dissanguano il conto in banca. Vi presentiamo oggi quelle che, di listino, vi permettono di stare al di sotto dei 25.000 euro (o sforano davvero di pochissimo).
Indice
1. Ford Fiesta ST 1.6 182 CV 3p.
Con un prezzo base di soli 21.750 euro, la sportiva più economica disponibile sul mercato italiano sembra essere la Ford Fiesta ST nella versione a tre porte da 182 cavalli.
Un’economicità che però non sembra “farsi pagare” più di tanto: la linea è aggressiva, la ripresa ottima e la tenuta di strada altrettanto significativa, senza parlare dell’assetto, che gli esperti hanno elogiato un po’ su tutte le riviste del settore.
La carrozzeria si presenta subito piuttosto vorace: il doppio tubo di scappamento è sorvolato da un paraurti con mascherina dalla griglia nera, mentre sopra al lunotto un vistoso spoiler ne accentua l’aerodinamicità; sul davanti, poi, i fari allungati e le curve sinuose completano l’opera.
Feroce ma un po’ piccola
Ma non è solo il design a colpire: il motore, che forse non è potentissimo come quello di altre concorrenti, in realtà fa più che bene il proprio dovere e lascia l’impressione di guidare un’auto un po’ vecchia maniera, in cui l’intervento dell’elettronica è tutto sommato limitato alle sole questioni di sicurezza, lasciando una certa libertà nel gestire lo stile di guida.
Da segnalare, infine, gli interni pensati appositamente per chi ama la guida sportiva (coi gommini antiscivolo sui pedali e il volante rivestito di pelle traforata per renderne migliore la presa) e la buona presenza di dotazioni di serie.
Ovviamente, però, ci sono anche alcuni difetti: quelli più evidenti sono la mancanza, sul nostro mercato, di una versione a cinque porte – cosa che può essere piuttosto limitante – e la piccolezza del bagagliaio, uno dei più minuti della categoria.
2. Opel Corsa OPC 1.6 T 210 CV 3p. Nürburgring
Forte di più di 200 cavalli, la Opel Corsa OPC versione Nürburgring è sicuramente uno dei fiori all’occhiello della casa tedesca per quanto riguarda la potenza e la velocità di ripresa del motore, pur rimanendo a un prezzo del tutto accessibile – di listino si parte dai 21.800 euro, solo una manciata di banconote in più rispetto alla Fiesta che abbiamo appena presentato.
A vederla, la versione sportiva della Corsa piace molto: ha un muso sicuro di sé, con quella griglia a maglie particolarmente larghe ma anche due ampie aperture ai lati; girandole attorno si notano i cerchi da 17 pollici e poi, dietro, il doppio scarico e il bello spoiler, che chiude una linea tutt’altro che banale.
Quasi più da corsa che da strada
La cosa più interessante, però, è lo stile di guida. Questo modello, come il nome lascia intuire, è stato messo a punto al Nürburgring, e si nota.
L’uscita dalle curve, in particolare, è veramente velocissima, ma ottimi sono anche la tenuta di strada e l’impianto frenante, tutte cose che consentono una guida sportiva che sulle prime, anzi, se non ci si è abituati può risultare quasi problematica.
Infine, una parola per una volta vorremmo spenderla anche sugli interni. I sedili, infatti, sono particolarmente avvolgenti, dotati di fianchetti molto alti che permettono di trattenere bene il corpo anche nelle accelerazioni e nelle virate più rapide.
Tutto è quindi pensato per dare gas ma – e forse è proprio questo l’unico difetto – poco per la messa in strada nelle condizioni normali di traffico: ad esempio, la sagoma così affusolata restringe il lunotto posteriore e, di fatto, toglie una certa visibilità su quello che accade dietro all’auto.
3. Volkswagen Polo GTI 1.8 3p. BlueMotion Technology
Appena commercializzata nella sua quarta incarnazione, la Volkswagen Polo GTI a tre porte parte da un prezzo di listino di 22.100 euro. La linea è quella della Polo, con qualche aggiunta estetica come il listello rosso sul muso, tipico delle versioni GTI, l’assetto ribassato, il paraurti con prese d’aria maggiorate, oltre allo spoiler posteriore e i cerchi in lega da 17” di serie.
Il motore offre 192 cavalli, in deciso aumento rispetto alla generazione precedente, e prestazioni piuttosto elevate, che però Volkswagen garantisce non incideranno troppo sui consumi.
Per ottenere questo risultato si punta soprattutto sul cambio a 7 marce DSG, un cambio automatico che in Italia è venduto di serie (non è possibile, quindi, ordinare quest’auto con un cambio manuale, cosa che forse lascerà scontenti alcuni appassionati).
Ottima, ma senza troppi optional
D’altro canto, da Wolfsburg assicurano che, con l’aggiunta dello Sport Performance Kit, si possono modificare tranquillamente le impostazioni di serie, garantendo una guida più sportiva e lasciando maggiori libertà all’autista.
Al di là di questo, la nuova Polo manifesta tutti i pregi e i difetti tipici della Volkswagen. Da un lato, appare subito come una scelta solida e sicura, affidabile anche nel lungo periodo e agevole da guidare.
Dall’altro, si sente la mancanza, nell’equipaggiamento di serie, di un buon numero di optional che altre vetture della stessa fascia da tempo includono gratuitamente.
Mancano infatti il cruise control, i fari a led, l’accensione automatica delle luci e del tergicristallo e – però questo è più comprensibile – la videocamera di parcheggio.
4. Peugeot 208 GTi 1.6 THP 200 CV 3p.
Se, in alcune delle macchine che abbiamo presentato finora, ci siamo un po’ lamentati della mancanza di una versione a cinque porte, dell’abitabilità non sempre degna di questo nome e di un bagagliaio ridotto, lo stesso non può dirsi della Peugeot 208 GTi.
Ad un prezzo lievemente superiore (22.200 euro) e comunque sempre con tre sole porte, offre quantomeno un abitacolo più ampio e un bagagliaio spazioso per la categoria.
Ma i pregi non si esauriscono solo agli spazi interni: l’auto francese mette in campo, di serie, vari elementi degni di nota come il clima bizona, i sedili in pelle e tessuto, i sensori di parcheggio, oltre ad offrire un motore di tutto rispetto anche nel confronto con le altre concorrenti, forte di 200 cavalli e di un 1.6 turbo che gratifica di molto il guidatore.
Inoltre i consumi non sono esagerati, cosa da tener presente quando si preme con costanza sul pedale dell’acceleratore.
Una sportiva che non sembra una sportiva
Certo, qualche piccolo difettuccio ce l’ha anche la 208 GTi: in primo luogo, la sua linea esteriore è meno aggressiva di altre concorrenti, tanto che la sua natura sportiva non sembra emergere particolarmente dalla carrozzeria, che altrove è invece molto più estrema.
D’altro canto, anche il suo stile di guida, deciso e performante ma anche sicuro, potrebbe indispettire i puristi, che in genere amano soluzioni più decise. Infine, il cruscotto un po’ rialzato può risultare scomodo per alcuni.
5. Seat Ibiza Cupra 1.4 TSI DSG 3p.
Concludiamo la prima parte della lista con la Seat Ibiza Cupra, venduta di serie a 22.330 euro, che per pregi e difetti ricorda in parte la Peugeot di cui abbiamo appena finito di parlare. La carrozzeria, ad esempio, non è particolarmente grintosa.
Certo, c’è l’estrattore d’aria che dà un tocco racing alla vettura e c’è anche un piccolo spoiler, ma in generale a prima vista non sembra di essere davanti ad un’auto sportiva; anche gli interni, comunque ben assemblati, possono apparire un po’ spartani.
L’auto però, alla prova della strada, fa ampiamente il suo dovere. Il motore è un 1.4 da 179 CV usato anche da altri modelli del gruppo Volkswagen, l’accelerazione e la velocità massima sono di tutto rispetto, la trasmissione del cambio è una delle migliori della categoria e la tenuta di strada è molto elevata, grazie soprattutto al differenziale elettronico di serie.
Grintosa sotto il cofano
Se la linea e gli interni non ci ricordano che siamo davanti ad un’auto sportiva, a soddisfare le nostre esigenze sono però soprattutto i suoni: un attuatore acustico elettrico fa sentire ampiamente il rumore del propulsore, rendendolo più aggressivo.
Infine, ci sembra interessante il navigatore, che viene fornito come optional, sia perché funziona anche se rimosso dalla vettura, sia perché è predisposto per ricevere informazioni sul traffico e per fungere da bloc notes del guidatore.
Altre 7 auto sportive economiche, oltre alle 5 già segnalate
Le cinque che vi abbiamo presentato finora sono, a nostro avviso, le più interessanti auto sportive del mercato. Non sono però le uniche, né devono essere quelle preferite per forza da tutti. Se volete avere una rosa più ampia tra cui scegliere, eccone altre 7 che, pur molto diverse tra loro, potrebbero comunque soddisfare le vostre esigenze.
Abarth 595
Di per sé non è economicissima, soprattutto se si vuole scegliere l’allestimento più sportivo o qualche optional, però la Abarth 595 sicuramente ha stile e grinta da vendere. Come sempre in casa Abarth, infatti, si è lavorato soprattutto sullo scatto e sulla potenza, partendo dalla struttura della Fiat 500.
Ne è uscita una vettura grintosa, che tiene molto bene anche la strada e che dà l’impressione di voler essere veloce fin dal look, grazie all’assetto ribassato, alle prese d’aria frontali e ai sedili avvolgenti. Il difetto principale è che a tratti a pagarne le conseguenze è il confort.
Alfa Romeo MiTo
L’Alfa Romeo MiTo è appena uscita di produzione, ma non è difficile trovarne ancora degli esemplari nuovi a cui puntare, magari anche a prezzi più accessibili. D’altronde, la vettura ha colpito fin dal suo lancio gli osservatori per il suo dinamismo e la sua linea aggressiva e allo stesso tempo particolare.
Molto buone, da questo punto di vista, sia la ripresa che la tenuta di strada; tutte caratteristiche che rendono la guida della MiTo particolarmente piacevole. Un po’ sacrificati, invece, sono altri aspetti, come la visibilità, il bagagliaio e soprattutto l’abitabilità nei sedili posteriori.
Audi A1
Le vetture marchiate Audi non sono certo famose per rientrare nelle fasce di prezzo più basse. La A1, però, nella versione base non eccede troppo nelle richieste economiche e può essere un buon compromesso per chi vuole un’auto affidabile, veloce e solida anche spendendo qualche euro in più, ma senza per forza svenarsi.
Qui la parte del leone la fa il motore, che in tutte le versioni è scattante e grintoso, oltre che ottimamente supportato da tutto l’apparato tecnologico. Per tenere basso il prezzo, si è invece risparmiato su qualche dettaglio, soprattutto per quanto riguarda gli interni.
Hyundai Kona
La Kona non è un’auto sportiva tradizionale. Appartiene, infatti, al segmento delle crossover, anche se è più piccola della media ed è molto curata soprattutto dal punto di vista del design, proprio per avvicinarla, anche all’apparenza, ad un’indole più aggressiva.
Affidabile alla guida e piacevole su strada, la Hyundai Kona si rivela un buon compromesso tra diverse esigenze. Anche gli spazi interni, da questo punto di vista, non sono particolarmente sacrificati. Il prezzo è abbordabile ma le dimensioni e soprattutto le spigolature possono offrire qualche problema in fase di parcheggio.
Nissan Pulsar
Più che una sportiva può sembrare, a prima vista, una berlina, ma se si trova l’allestimento giusto la Nissan Pulsar può regalare varie soddisfazioni anche su strada. La linea è abbastanza moderna anche se non troppo estrema, i consumi sono relativamente contenuti e molto buono è l’apporto della tecnologia, soprattutto in frenata.
Quello che manca, forse, è figlio della scelta di costituire un’auto che funzioni per diverse esigenze. Ad esempio, lo spazio interno è ampio ma non troppo, così come la visibilità. Quello che lascia di più l’amaro in bocca, però, è forse l’assenza di una forte personalità.
Mini 3p
La Mini 3p è una vettura particolarissima, che non ha certo bisogno di presentazioni. Una vettura che si ama o si odia, ma che non lascia mai indifferenti. E che regala ottime prestazioni su strada, grazie a motori brillanti in tutti gli allestimenti e ad uno sterzo molto preciso.
Rispetto alle vecchie versioni, quest’ultima, da poco rinnovata, è un po’ più larga e confortevole all’interno (anche se le dimensioni rimangono minute, e se ne risente soprattutto nel divano posteriore e nel bagagliaio). Il difetto principale però è che la qualità costruttiva si paga e il costo della macchina non è certo indifferente.
Suzuki Swift
Concludiamo con un’altra auto che non ha per nulla l’apparenza di una vettura sportiva, ma che riesce comunque a regalare accelerazioni degne di nota. Stiamo parlando della Suzuki Swift, una city car molto compatta ed economica che però, soprattutto nell’allestimento 1.4, manifesta un’indole vivace.
Perfetta per la città, può infatti essere usata anche nei percorsi extraurbani grazie anche alla precisione costruttiva e ad alcuni dettagli che consentono di spingere sull’acceleratore. I motori – grazie alla generosa dotazione di cavalli – si rivelano inaspettatamente divertenti da guidare.
E voi, quale auto sportiva economica preferite?
Il guaio di queste auto sono due: quasi tutte rimangono a livello di prototipo (vedi auto russe ma non solo) e quasi tutte quelle importate in Italia sono diventate delle normali berline a 4 porte solo un po’ più potenti. Eccetto la 695 Abarth nessuna ha sono 2 posti. Persino le auto a 3 porte sono scomparse (salvo acquistare una coupé). Rimangono la Mini, la Fiesta ST e la 500 Abarth + una Cee’d.