20 straordinarie canzoni d’amore francesi

Cinque straordinarie canzoni d'amore francese

Pochi sanno raccontare l’amore come i francesi. Da quando il cinema e la musica hanno cominciato a renderci tutti interconnessi, la Francia – in maniera a volte anche stereotipata – sembra essere diventata la patria del trasporto e della passione. Si parla di “bacio alla francese”, si presenta Parigi come la città “più romantica del mondo”. E soprattutto si eseguono, magari soffuse, varie canzoni d’amore francesi che servono a creare l’atmosfera.

Ma appunto, parlando di canzoni d’amore, quali sono le più famose composte in Francia o nei paesi francofoni? Perché tutti ricordiamo le note malinconiche di quei brani, ma raramente riusciamo a richiamarne alla memoria i titoli.


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Oggi cerchiamo di tirare un po’ le somme, dando una panoramica dei pezzi che, dagli anni ’50 ad oggi, hanno fatto la storia della canzone d’amore d’oltralpe. Con una particolare attenzione agli anni ’70 e ’80, spesso ingiustamente trascurati.

 

1. Édith Piaf – Hymne à l’amour

La persona amata e la morte

Cominciamo da lei, dall’«usignolo» di Francia, dalla voce che più ha segnato la musica francese: Édith Piaf. La grande cantante, attiva dagli anni ’30 ai ’60, ha spesso interpretato canzoni d’amore, venate però da una nota di tristezza.

In breve
Scritta nel 1950 dalla Piaf e Marguerite Monnot
Fu ispirata dalla morte del grande amore della Piaf, Marcel Cerdan
Per ascoltarla

Si pensi anche solo al suo brano più celebre, La vie en rose, che risponde agli strali della vita con l’ottimismo di chi crede ancora nell’amore.

Ma non è di quella canzone che vogliamo parlare oggi, anche perché sarebbe forse una scelta troppo banale. Ce ne sono infatti tante altre, altrettanto belle, che meritano di essere scoperte. Come ad esempio Hymne à l’amour, incisa nel 1950. Anche in quel caso, come in molti altri, la Piaf scrisse il testo, mentre la musica fu creata da Marguerite Monnot.

Felicità, ma anche tristezza

Anche qui, l’accorato canto d’amore si vela di un’incredibile tristezza e malinconia. La Piaf, d’altronde, scrisse il brano pochi mesi dopo la morte del grande amore della sua vita, il pugile Marcel Cerdan, scomparso in un incidente aereo.

Edizione italiana di Hymne à l'amour di Édith PiafCosì le prime strofe si presentano come un vero e proprio inno all’amore e alla persona amata. L’ultima, invece, porta in ballo il presagio o la certezza della morte.

«Si un jour la vie t’arrache à moi – cantava la Piaf –, si tu meurs que tu sois loin de moi, peu m’importe si tu m’aimes car moi je mourrai aussi». Che, tradotto, suona così: «Se un giorno la vita ti dovesse portare lontano da me, se muori lontano da me, poco me ne importa se mi ami, perché anch’io morirei».

 
Parole che erano come una lama nel cuore, e a cui la cantante riusciva a dare grande intensità. E che colpivano anche, all’epoca, milioni di donne che avevano perso il loro amore durante la guerra.

 

2. Jacques Brel – Ne me quitte pas

Una delle canzoni d’amore francesi più famose, anche se scritta da un belga

Pochi anni più tardi, nel 1958, usciva un’altra canzone d’amore destinata a fare la storia. Si intitolava Ne me quitte pas ed era firmata da un giovane autore belga, Jacques Brel. Nato nei dintorni di Bruxelles e lì vissuto fino a qualche anno prima, si era da poco trasferito a Parigi e stava cominciando a raccogliere i primi successi.

In breve
Scritta nel 1958 dal belga Brel
Fu incisa anche in italiano come Non andare via
Per ascoltarla

Il brano, che ne sancì la definitiva consacrazione, era una struggente invocazione all’amata. Ne me quitte pas significa infatti “Non lasciarmi”.

La struttura era molto semplice e incisiva: nella strofa il cantante faceva una serie di promesse e invocazioni, volte a far cambiare idea alla donna amata, forse in procinto di lasciarlo. Poi, nel breve ritornello, veniva ripetuto il verso «Ne me quitte pas», con trasporto.

L’importanza dell’atmosfera

Perfetta per essere cantata nei locali francesi degli anni ’50, in penombra, in mezzo al fumo di sigaretta, la canzone ebbe un grande successo.

Ne me quitte pas di Jacques Brel, una delle più famose canzoni d'amore francesiSi accordava, d’altronde, con l’atmosfera esistenzialista e un po’ maledetta che andava di moda all’epoca. E godeva della capacità istrionica di Brel, che la eseguiva quasi come un attore. Ma mostrava, comunque, anche un testo di alto livello, con versi originali e sentiti.

Tra i tanti che l’hanno reincisa, bisogna ricordare almeno gli italiani Gino Paoli (che la tradusse in Non andare via), Ornella Vanoni, Patty Pravo e Gigliola Cinquetti. In inglese fu cantata da Frank Sinatra e in tedesco da Marlene Dietrich. Versioni più recenti, infine, sono quelle di Brian Molko e Céline Dion.

 

 

3. Léo Ferré – Avec le temps

Col tempo, tutto svanirà

C’è un po’ anche d’Italia in questa nostra lista. La troviamo in Léo Ferré e nella sua Avec le temps, una canzone straordinaria, forse la più amata della nostra lista.

In breve
Scritta nel 1970 dal monegasco Ferré
È un pezzo fortemente letterario e malinconico
Per ascoltarla

Perché se le canzoni d’amore francesi hanno una loro identità, delle caratteristiche chiare, lo si deve probabilmente proprio a questo brano, che le racchiude tutte in maniera encomiabile.

Nel pezzo ci sono infatti, potenziati, elementi che già abbiamo visto in questa lista e che ancora vedremo. C’è ad esempio un testo estremamente suggestivo, poetico, che rivela una matrice letteraria. C’è un’interpretazione piena di trasporto, curata e teatrale.


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Su tutto questo, una musica che lascia ampio spazio alla voce, un accompagnamento leggero ma complice, malinconico e struggente.

Da Monaco a Parigi all’Italia

Ferré in realtà non era francese ma monegasco. Nato nel Principato nel 1916, era figlio del direttore del personale del locale casinò e di una sarta italiana. Visse lì la giovinezza e poi si spostò a Parigi, laureandosi e trovando la propria strada nel mondo della musica.

Avec le temps di Léo Ferré

Giunto al successo, negli ultimi vent’anni della sua esistenza però si stabilì proprio in Italia, paese a cui era profondamente legato.

 
Il pezzo racconta la delusione dell’invecchiare, del dimenticare il viso e la voce delle persone amate. «Avec le temps, va, tout s’en va, l’autre qu’on adorait, qu’on cherchait sous la pluie […] avec le temps, tout s’évanouit», cantava Ferré.

Ovvero: «Col tempo tutto se ne va, l’altro che adoravi e che cercavi sotto la pioggia, l’altro che indovinavi dal contorno di uno sguardo […] con il tempo tutto svanirà».

 

4. Francis Cabrel – Je l’aime à mourir

Una ballata ripresa anche da Shakira

Lasciamo il periodo d’oro della canzone francese classica e avviciniamoci ai giorni nostri. Sul finire degli anni ’70, infatti, i classici cantautori d’oltralpe iniziarono, per motivi anagrafici, a fare spazio a una nuova generazione di musicisti. Cantanti e spesso cantautori influenzati più dalla musica americana che dalla Piaf e da Brassens.

In breve
Incisa nel 1979 dal giovane Cabrel
Ebbe un grande successo anche la versione spagnola
Per ascoltarla

Uno di questi si chiama Francis Cabrel. Nato in Aquitania da una famiglia di origini friulane, si innamorò giovanissimo del folk e del blues statunitensi.

Con la sua chitarra esordì a metà anni ’70, grazie al singolo Petite Marie, di buon successo. Quella canzone, dedicata a quella che sarebbe poi diventata sua moglie, rivelava già il suo lato sentimentale e romantico.

Un successo in francese e in spagnolo

Lato che sarebbe emerso a livello internazionale pochi anni più tardi, nel 1979, con Je l’aime à mourir. La canzone era contenuta nel suo secondo disco, ma ebbe un successo strepitoso in Francia, in Canada e poi in tutta Europa.

Je l'aime à mourir, bella canzone d'amore di Francis CabrelA lanciarla all’estero fu anche la traduzione in spagnolo, incisa dallo stesso Cabrel. Versione che di recente è stata ripresa addirittura da Shakira con un singolo live.

Il brano è una ballata pop, una semplice ma efficace dichiarazione d’amore. Il punto di forza è sicuramente la melodia, molto orecchiabile e facile da replicare.

 
Anche il testo, però, contribuisce con lirismo al buon effetto: «Moi je n’étais rien – cantava Cabrel –, et voilà qu’aujourd’hui, je suis le gardien du sommeil de ses nuits. Je l’aime à mourir». Cioè: «Non ero niente, ed eccomi qua ora, sono il guardiano del sonno delle sue notti. Io l’amo da morire».

 

5. Florent Pagny – Savoir aimer

Senza aspettarsi niente in cambio

Chiudiamo con una canzone degli anni ’90 e quindi relativamente recente. Si intitola Savoir aimer e porta la firma di Florent Pagny.

In breve
Risale agli anni ’90
Celebre anche il video col linguaggio dei segni
Per ascoltarla

Sia la canzone che l’interprete non sono particolarmente noti nel nostro paese, ma in Francia hanno spopolato. Il cantante vanta infatti ormai, dopo quasi trent’anni di carriera, 15 milioni di album venduti, mentre la canzone arrivò all’epoca in testa alle classifiche sia in Francia che in Belgio.

Pagny, come anticipavamo, ne è però solo l’interprete. La composizione si deve a Pascal Obispo, che ha collaborato anche ad altri brani del cantante, e al paroliere Lionel Florence. Il testo, come in tutti i casi di questa lista, è particolarmente incisivo.

«Savoir aimer – cantava Pagny – sans rien attendre en retour, ni égard, ni grand amour. Pas même l’espoir d’être aimé». Cioè: «Saper amare senza aspettarsi niente in cambio, né rispetto, né grande amore. Nemmeno la speranza d’essere amato».

Voce, pianoforte e poco altro

Florent Pagny e la sua Savoir aimerCon la voce accompagnata all’inizio solo dal pianoforte, il pezzo cercava di rievocare l’intimità dei brani classici della musica francese. Ma su quell’impianto aggiungeva una melodia pop-rock che richiamava gli esempi americani più che quelli francofoni.

Celebre anche la clip, che ebbe ottimi riscontri in Francia. Vi si vede lo stesso Pagny che invece di cantare traduce le parole del testo nel linguaggio dei segni. Ancora oggi, tra l’altro, Savoir aimer è il singolo di maggior successo della carriera del cantante, che l’ha inserito anche in vari dischi live.

 

 

Altre 15 canzoni d’amore francesi, oltre alle 5 già segnalate

Cinque canzoni non sono poi molte, quando si parla d’amore. E la storia della canzone popolare francese è, bisogna dirlo, anche piena zeppa di brani romantici e memorabili. Per questo abbiamo deciso di “allungare” la nostra lista con altri 15 suggerimenti, che trovate qui di seguito.

 

Édith Piaf – La vie en rose

La vie en rose è sicuramente il brano più celebre di Édith Piaf, come abbiamo già detto nella prima parte della nostra lista. E se là abbiamo deciso di metterlo momentaneamente da parte, qui dobbiamo obbligatoriamente recuperarlo. Perché non c’è canzone d’amore, in Francia, che non parta da qui.

Johnny Hallyday – Que je t’aime

Rilasciata nel 1969, Que je t’aime è una delle canzoni più famose di Johnny Hallyday, il rocker francese venuto a mancare alla fine del 2017. Fu scritta per lui in una notte dall’artista Jean Renard e da Gilles Thibaut, ed ebbe subito un successo clamoroso, conquistando la prima posizione in classifica e rimanendoci per 11 settimane.

 

Serge Gainsbourg e Jane Birkin – Je t’aime… moi non plus

Sempre nel 1969 uscì anche Je t’aime… moi non plus, una delle canzoni più famose (e conturbanti) della storia francese. Lo scandalo fu fortissimo, perché il brano, senza troppe allusioni, raccontava un rapporto sessuale tra due amanti.

Gillian Hills e Jean Bourchety – Zou Bisou Bisou

Considerata una delle più famose dichiarazioni d’amore e addirittura un inno al bacio, Zou Bisou Bisou venne pubblicata per la prima volta nell’estate del 1960. Fu però reincisa più volte ed è famosa anche la versione in lingua inglese cantata dalla nostra Sophia Loren (col titolo Zoo Be Zoo Be Zoo).

 

Yves Montand – C’est si bon

Anche C’est si bon è famosa sia in francese, lingua in cui è stata composta, che in inglese, tanto che è diventata praticamente uno standard jazz. Fu composta nel 1947 da Henri Betti e André Hornez e inizialmente incisa da Angèle Durand. Divenne famosa però nelle versioni di Eartha Kitt e, soprattutto, Yves Montand.

Brigitte Bardot – Moi je joue

Incisa da Brigitte Bardot all’apice del suo successo anche cinematografico, Moi je joue è una delle canzoni-simbolo dell’attrice, tanto che in anni più recenti la frase è stata usata anche come titolo di un suo libro. Fu lanciata sul mercato nel 1964.

 

Renaud – Mistral gagnant

In realtà Mistral gagnant, incisa da Renaud nel 1985, non è semplicemente una canzone d’amore, ma un brano sull’infanzia e la crescita che il cantante aveva deciso di dedicare alla sua piccola figlia Lolita Séchan. Nel corso degli anni ha ispirato anche molte cover di artisti diversi.

Jean-François Michael – Si l’amour existe encore

Si l’amour existe encore è un pezzo datato 1974 ed inciso da Jean-François Michael, un cantante francese dalla velocissima parabola. Scoperto nel 1968, incise solo fino a metà degli anni ’70, ritirandosi poi dalle scene a seguito di una grave malattia e dedicandosi invece al “dietro le quinte” della scena musicale.

 

Céline Dion – Pour que tu m’aimes encore

Prima di sfondare a livello globale con le canzoni in lingua inglese, Céline Dion incideva in francese, essendo canadese. Il suo più grande successo fu la bella canzone d’amore Pour que tu m’aimes encore, registrata nel 1995 su testo e musica di Jean-Jacques Goldman.

Joe Dassin – L’été indien

L’été indien – traducibile come “L’estate indiana” – è il più famoso brano del franco-americano Joe Dassin, ma in realtà c’è in esso molto dell’Italia. Inciso nel 1975, si tratta infatti dell’adattamento in francese di una canzone di Toto Cutugno, Africa.

 

Aya Nakamura – Le passé

Le passé è il brano più recente della nostra lista, visto che risale appena al 2018. È stato inciso da Aya Nakamura, cantante maliana di lingua francese nota soprattutto per la sua hit Djadja, uscita anch’essa sempre nel 2018.

Shy’m – Et si

Et si è uno dei pezzi più famosi di Shy’m, una delle dominatrici delle classifiche francesi degli ultimi anni. Uscito nel 2012 e pubblicato all’interno dell’album Caméléon, è un pezzo in cui la cantante si chiede se il proprio amore durerà per sempre.

 

Marie Laforêt – Mon amour, mon ami

Torniamo agli anni ’60 con Mon amour, mon ami, brano di Marie Laforêt scritto da André Popp ed Eddy Marnay. Laforêt, nata nel 1939 e venuta a mancare nel 2019, era all’epoca all’apice del successo non solo come cantante ma anche come attrice, con una discreta attività anche in Italia.

Carla Bruni – Quelqu’un m’a dit

Carla Bruni è un pezzo d’Italia che ha fatto la storia di Francia, visto che da un lato è sposata all’ex Presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, e dall’altro ha ottenuto grandi successi sia come modella che come cantante. Quelqu’un m’a dit è il suo pezzo (d’amore) più celebre, uscito nel 2002.

 

Josephine Baker – J’ai deux amours

Nonostante fosse americana di nascita, Josephine Baker fu una delle più grandi interpreti dello showbusiness francese. Si spostò in Francia già negli anni ’20, dando scandalo coi suoi balletti seducenti; poi ottenne la nazionalità e si impegnò nelle lotte civili. Nel frattempo, incise anche canzoni memorabili, come appunto J’ai deux amours.

 

E voi, quale canzone d’amore francese preferite?

Ecco cinque straordinarie canzoni d'amore francesi: vota la tua preferita.

 

Segnala altre belle canzoni d’amore francesi nei commenti.

1 COMMENTO

  1. Jacques Brel – La chanson des vieux amants
    Francoise Hardy – premiere rencontre
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