Cinque animali domestici strani che è legale tenere in Italia

Il drago barbuto, uno degli animali domestici più strani in circolazione

Di tanto in tanto, ma sempre più spesso, sentiamo parlare su quotidiani e telegiornali di sequestri di animali esotici importati in Italia illegalmente. C’è chi nasconde piccole tartarughe appartenenti a specie in via di estinzione dentro custodie degli occhiali. Chi finge di esportare animali allevati in cattività. Chi riesce a trasportare piccoli pesci tropicali i quali, giunti a destinazione in seguito a lunghi viaggi, si ammalano e poi muoiono.

Animali bizzarri nelle nostre case

La moda di ospitare in casa animali bizzarri è divenuta ormai una pratica consolidata ed è nata per questa ragione la necessità di realizzare una lista contenente gli animali domestici, comprese varie specie tropicali, che è possibile, ed è legale, tenere in Italia.

Fra questi vi sono i più diffusi cani e gatti, i criceti, gli scoiattoli, i pesci e oltre due milioni di rettili di vario tipo. Naturalmente ognuno di essi necessita di un ambiente e condizioni di vita adeguate, in gran parte dipendenti dai luoghi e climi di origine.

Tra i più curiosi, qui ve ne proponiamo cinque: la rana bombina, il geco leopardino, l’insetto stecco indiano, il drago barbuto e il petauro dello zucchero.


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1. Rana Bombina Orientalis

Economiche e molto ricercate

La rana Bombina Orientalis, detta anche ululone dal ventre rosso, tra le più commerciate al mondo, fa parte dell’ordine degli Anuri, in cui rientra quella serie di anfibi che conosciamo come rane, rospi e raganelle.

A decretare il loro successo è il basso prezzo al quale sono vendute e il colore molto vivace, il dorso color smeraldo e nero e il ventre a chiazze nere e rosse.

La Bombina Orientalis, una rana molto particolare

Le sue pupille sono a forma di cuore, le dimensioni piuttosto ridotte (può raggiungere i 6 cm) e pare abbia origini orientali. I primi esemplari vennero infatti trovati in Corea, nel nord est della Cina e nei territori confinanti con la Russia.

Si tratta di un anfibio dalle poche pretese: sono sufficienti un acquaterrario di vetro o plexiglas con una zona d’acqua profonda tra i 20 e i 30 cm e una zona asciutta con sabbia e muschio su cui la rana possa saltare e riposarsi. La temperatura deve essere tra i 20 e i 30 °C ma ne sopporta anche di inferiori.

Il cibo vivo è l’ideale ma con il tempo può abituarsi a piccoli animali morti, stando attenti a non eccedere, visto che c’è il rischio di causare danni al loro fegato.

 

2. Geco leopardino

Direttamente dal deserto

Il geco leopardino, il cui nome scientifico è Eublepharis macularius, è un geco notturno originario dei deserti dell’Asia meridionale (si trovano soprattutto in Afghanistan, Iraq, Iran, India e Pakistan).

In natura vive sulle cime di alti alberi ma è sfavorito dal fatto di non possedere le lamelle mobili (tipiche di altri tipi di gechi) che gli permetterebbero di scalare superfici lisce. In compenso è dotato di unghie su ogni dito.

Un geco leopardino

Vi sono diversi allevamenti nel mondo, se ne possono trovare di varie colorazioni tutte molto belle e particolari, ed è importante essere sicuri di questa scelta in quanto si tratta di un rettile che può vivere fino a venti anni.

Da adulti raggiungono i 18 cm di lunghezza e possiedono una vistosa coda, per questo motivo è importante ospitarli in una teca delle dimensioni adatte e dotate di prese d’aria.

Animali notturni

Necessitano di una temperatura di circa 30 °C e va ricordato che di giorno dormono, e quindi si nascondono dal Sole, e la notte si svegliano per nutrirsi. Mangiano insetti di vario genere e vanno in letargo una volta l’anno.

 

3. Insetto stecco indiano

I maschi sono rarissimi

L’insetto stecco indiano, il cui nome scientifico è Carausius morosus, fa parte dell’ordine degli Phasmatodea (insetti detti fantasma per la loro mimesi) ed è originario del sud dell’India, a differenza di quelli che possiamo trovare nei nostri boschi caratteristici del Mediterraneo nord–occidentale.

Si tratta della specie di insetto stecco più diffusa come animale domestico ed è necessario fare in modo che non scappi, in quanto potrebbe essere infestante e, riproducendosi velocemente, potrebbe causare gravi danni alle colture.

Un insetto stecco indiano fotografato sul ventre

Si nutre, se in cattività, di edera, rovo, ligustro, quercia e rosacee. I maschi di questa specie sono rarissimi, gli unici geneticamente tali si trovano in India.

Infatti le femmine si riproducono asessualmente, senza fecondazione, poiché i nuovi nati sono una sorta di copia, non cromosomicamente identica, della madre.


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Un solo nuovo nato su 10000 nasce maschio, ma comunque restando geneticamente femmina. In casa vanno tenuti in una teca adeguata alle loro esigenze e se spaventati fingono di essere morti.

 

4. Drago barbuto

Uno dei rettili più diffusi nelle case

Il drago barbuto (nome scientifico Pogona) è un rettile originario delle zone desertiche dell’Australia centrale.

Il suo nome deriva dalla barbetta di spine presente alla base del collo, adoperate per spaventare i nemici, e pare sia uno dei rettili più diffusi tra gli animali domestici. Si tratta di un animale territoriale che si ambienta facilmente con l’uomo.

Il drago barbuto, uno degli animali domestici più strani in circolazione

In giovane età ama cibarsi di insetti vivi mentre crescendo predilige bacche e verdure. Le femmine possono raggiungere la lunghezza di 50 cm, i maschi anche 60 cm. Il suo colore è rossastro e può avere macchie gialle o più chiare.

In casa necessita di un spazio grande a sufficienza e con una illuminazione che ricordi le ore di luce delle varie stagioni dell’anno. La temperatura deve essere tra i 35 e i 45 gradi, in base all’età del drago barbuto, e non deve essere toccato troppo per non rischiare che si stressi eccessivamente.

 

5. Petauro dello zucchero

Un animale che sembra volare

Il petauro dello zucchero (nome scientifico Petaurus breviceps), detto anche scoiattolo volante, è originario dell’Australia e dell’Indonesia. Si tratta di un mammifero marsupiale molto carino, socievole e affettuoso. Ama, e da qui il suo nome, i cibi dolci.

Si nutre infatti prevalentemente di frutti zuccherini e più raramente di grilli e locuste. In cattività necessità di ulteriore calcio per le sue ossa.

Il petauro dello zucchero, noto anche come scoiattolo volante

Tra le zampe anteriori e quelle posteriori possiede una membrana che gli permette di planare da un albero all’altro, proprio come se fosse in grado di volare.

È un animale notturno e può vivere fino a dieci anni; necessita di una gabbia bella spaziosa, lontana però da fonti di luce, tenendo conto che durante il giorno, quando si è in casa, andrà lasciato libero per permettergli un movimento maggiore.

 

E voi, quale animale domestico strano preferite?

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