Cinque appassionanti film di rapine

I migliori film sulle rapine, compreso il recente Inside Man

Il cinema è un ottimo mezzo per stimolare nello spettatore delle emozioni forti. Il buio della sala, il silenzio d’intorno, la totale attenzione dei sensi verso quello che avviene sul grande schermo: tutto concorre a creare un’atmosfera magica e coinvolgente. È anche per questo, d’altronde, che nel mondo del cinema si sono sviluppati generi che in altre forme di narrazione sono poco esplorati, come gli action movie, i film adrenalinici, i disaster movies e altri.

E se di adrenalina vogliamo parlare, un articolo specifico del nostro sito lo meritano anche i film dedicati alle rapine. Il genere ha degli antesignani eccellenti, ma è indubbio che soprattutto negli ultimi anni ha vissuto una sorta di rinascita.

L’adrenalina sul grande schermo

Varie pellicole americane, infatti, si sono concentrate su questo particolare tipo di reato, che è molto brutto da vivere sulla propria pelle ma entusiasmante da seguire quando viene raccontato in un film.

Quel pomeriggio di un giorno da cani è probabilmente il padre da cui sono nati i film di rapina moderni, ma negli ultimi anni, in questo campo, abbiamo visto tutto e il contrario di tutto.


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Col genere si sono cimentati Quentin Tarantino, Michael Mann, Spike Lee ed altri registi di grande esperienza. Registi che hanno voluto mettersi alla prova con storie in cui bisogna dosare con grande efficacia tensione, azione e sentimento. Eccone cinque che ci sembrano particolarmente riusciti.

 

1. Le iene

L’esordio di Quentin Tarantino

Procedendo in ordine cronologico, partiamo dal più vecchio ma forse anche dal più moderno dei film della nostra cinquina, Le iene. Lanciato nel 1992, segnava l’esordio dietro alla macchina da presa di Quentin Tarantino.

Fino ad allora, il giovane cineasta era infatti riuscito a vendere solo qualche sceneggiatura ad Hollywood, ma non ancora a dirigere una pellicola propria. Ed era un film che cambiava le carte in tavola non solo nel genere dei film di rapina, ma del cinema americano in generale.

Le iene, film d'esordio di Quentin Tarantino

La storia vedeva al centro della trama sei rapinatori, radunati dal malavitoso Joe Cabot per compiere un colpo ai danni di un grossista di diamanti.

I sei non avevano mai lavorato assieme tra di loro, ma erano tutti dei professionisti. Per mantenere l’anonimato, ognuno si presentava non con il suo vero nome, ma con un colore (Mr. White, Mr. Orange, Mr. Pink e così via).

Chi ha fatto la soffiata alla polizia?

La rapina finiva subito in un fiasco, a causa dell’immediata irruzione della polizia. Questo provocava la fuga dei rapinatori e il loro spostamento, dopo qualche vicissitudine, in un capannone in cui si era già programmato di dirigersi a rapina avvenuta.

Ma, tra un poliziotto in ostaggio e qualche ferita, rimaneva una questione: come mai le forze dell’ordine erano intervenute così in fretta? E, quindi: chi aveva fatto la soffiata alla polizia?

Una celebre scena de Le iene di Quentin Tarantino

Il film giocava tutte le sue carte non solo sulla tensione, inevitabile, ma anche sulla violenza, sull’uso di un linguaggio colorito, sulla cinefilia di Tarantino. Ogni inquadratura portava con sé paura, innovazione e allo stesso tempo una nascosta citazione.

Ovvero un rimando al cinema italiano degli anni ’70, alla Nouvelle Vague, al cinema di Hong Kong e perfino a Shakespeare. Insomma, un classico e uno dei più bei film di rapine mai realizzati.

 

2. Heat – La sfida

Quando Al Pacino dà la caccia a Robert De Niro

Sempre nei primi anni ’90 uscì un film destinato a ridefinire lo standard delle pellicole dedicate alle rapine. Anche in questo caso non si trattava di nulla di sconvolgente di per sé, in quanto la trama si richiamava e omaggiava altri film già usciti negli anni precedenti.

Le scene, però, erano condotte in un modo completamente nuovo, magistrale e carico di tensione. Stiamo parlando di Heat – La sfida, film di Michael Mann che vedeva la partecipazione di Robert De Niro e Al Pacino nei due ruoli principali.

Heat, con Robert De Niro e Al Pacino

I due grandi attori americani, che fino ad allora non avevano mai recitato faccia a faccia, interpretavano rispettivamente Neil McCauley e Vincent Hanna. Il primo era un esperto rapinatore, responsabile di piani arditi ma anche dotato di un certo senso dell’onore.

Il secondo, invece, era il tenente della polizia che gli dava la caccia. I due si inseguivano per tutto il film, arrivando anche ad un confronto in una tavola calda prima dell’inevitabile scontro finale.

I dissidi tra i rapinatori

In realtà, però, la sceneggiatura era più complessa di così. A complicare le cose, infatti, ci si metteva un ex compagno di rapine di McCauley, Waingro.

Dopo esser stato espulso dalla banda, quest’ultimo faceva di tutto per far fallire i piani degli altri, anche con inaudita violenza. In più, le storie di protagonisti si intrecciavano con quelle delle loro mogli, dei loro figli, dei committenti e di una serie di altri personaggi.

Una scena di Heat - La sfida

Il film andò molto bene anche al botteghino e fu ottimamente accolto anche dalla critica, che esaltò la recitazione degli attori ma anche lo straordinario lavoro di Mann. Il regista, all’epoca già ben noto per pellicole come Strade violente e Manhunter, vide le sue quotazioni salire ulteriormente.

Negli anni successivi, tra l’altro, sarebbe ritornato sul tema con Nemico pubblico, film sulla vita di John Dillinger. Nel cast di Heat, comunque, figuravano anche altri attori importanti come Val Kilmer, Jon Voight e Natalie Portman.

 

3. Ocean’s Eleven

Una rapina senza armi da fuoco

Finora abbiamo parlato di rapine che finiscono molto male, in un profluvio di violenza e scie di sangue.

Esistono però anche pellicole che ci raccontano di rapinatori che non si sporcano le mani con i mitra e non indossano maschere. Sono, ad esempio, i furbi delinquenti di Ocean’s Eleven, film che non si concentra su criminali da quattro soldi, ma su abili e geniali truffatori.

Ocean's Eleven, uno dei più famosi film sulle rapine, con George Clooney e Brad Pitt

Anche in questo caso, come sempre accade, c’è di mezzo una banda. Capofila del gruppo è Danny Ocean, appena uscito di prigione. Lui mette insieme un gruppo formato da otto elementi per assaltare contemporaneamente tre casinò di Las Vegas, il Bellagio, il Mirage e l’MGM Grand, tutti di proprietà di un milionario con cui ha un conto in sospeso.

Tra depistaggi, piani cambiati e apparenti colpi di scena, gli otto mettono in pratica quanto concordato. E scelgono di farlo in una sera in cui, per via di un incontro di boxe, il caveau è pieno di denaro.

Un teso divertissement

Il film, diretto da Steven Soderbergh, è una sorta di divertissement. La tensione c’è, e si respira a lungo. Si percepisce però anche – sia a livello di sceneggiatura che di resa poi sullo schermo – il divertimento degli attori nel realizzare un prodotto irrealistico, in cui però tutto magicamente torna.


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Non a caso, anche il cast è formato da amici che hanno avuto molte altre occasioni di lavorare assieme. Oltre a George Clooney, che interpreta il protagonista Danny Ocean, vi lavorano Brad Pitt, Matt Damon, Casey Affleck, Julia Roberts, Bernie Mac, Elliott Gould, Don Cheadle, Carl Reiner ed Andy Garcia.

D’altronde, anche la pellicola originale di cui Ocean’s Eleven costituisce il remake, Colpo grosso, era interpretato da stretti amici. Ovvero il cosiddetto Rat Pack formato da Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis jr. e altri.

 

4. Inside Man

Il thriller di Spike Lee

Anche in Inside Man, bel film di rapine del 2006, non ci sono morti né arresti, anche se qui il rischio è decisamente più alto rispetto a Ocean’s Eleven e di armi se ne vedano parecchie.

Il film, diretto da Spike Lee, è la prima incursione del regista nel mondo delle pellicole di genere, poco legate ai problemi degli afroamericani. Ma è un’incursione in cui Lee dimostra di saper dirigere gli attori e scegliere le inquadrature giuste per creare tensione.

Inside Man

La storia, anche in questo caso, vede al centro una banda che deve compiere una rapina in banca. Molto originale, però, è l’andamento delle operazioni. Intanto il capo dei rapinatori è un personaggio particolare, che si diletta di filosofia e che pare avere un piano molto ben congegnato.

Poi, il proprietario della banca pretende di intervenire nelle trattative tra la polizia e i criminali, per salvaguardare non tanto gli ostaggi, quanto un suo segreto custodito in una delle cassette di sicurezza.

I confronti tra rapinatori e polizia

Il film, pieno di colpi di scena, prosegue sui binari dei confronti a due. Da un lato, si scontrano prima il detective Keith Frazier, responsabile delle trattative, e il capo dei ladri, Dalton Russell.

Dall’altro, in mezzo si mette anche la mediatrice Madeline White, che regge il confronto con la polizia e i rapinatori per conto del proprietario. Senza che nessuno, apparentemente, riesca a venire a capo dei piani di Russell.

Una scena di Inside Man

Uno degli elementi fondamentali della pellicola – che è stata il più grande successo commerciale della carriera di Lee – sta dunque anche negli interpreti.

I tre ruoli principali sono infatti affidati a Clive Owen, Denzel Washington e Jodie Foster, veterani pluripremiati. Inoltre compaiono nel film, anche se in ruoli secondari, pure Christopher Plummer e Willem Dafoe.

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5. The Town

Con Ben Affleck davanti e dietro alla macchina da presa

Concludiamo con The Town, che è il più recente dei film della nostra cinquina anche se è uscito ormai qualche anno fa, nel 2010. A dirigerlo, per una volta, non è un regista già pienamente affermato, come nelle pellicole precedenti della nostra lista.

Dietro alla cinepresa c’era invece un attore che stava cominciando ad accumulare esperienza nel nuovo ruolo: Ben Affleck.

The Town, thriller di Ben Affleck

L’attore californiano aveva infatti da tempo dimostrato di non essere capace solo di recitare. Già ad inizio carriera, per esempio, aveva scritto la sceneggiatura di Will Hunting assieme all’amico Matt Damon.

Come regista, però, aveva realizzato un paio di cortometraggi ed un solo film, Gone Baby Gone, interpretato dal fratello Casey, un buon thriller che lasciava ben sperare. E infatti non fu difficile, per lui, trovare i finanziamenti per The Town e reclutare una serie di bravi attori per i vari ruoli.

I problemi di una banda di ladri

La storia, che si sviluppa in un quartiere di Boston, ha per protagonista il giovane Doug MacRay. Questi è un rapinatore che agisce assieme ad una piccola banda per conto di un boss locale, che per copertura lavora come fiorista.

Durante uno dei suoi colpi prende in ostaggio la direttrice della filiale assaltata, che viene comunque presto rilasciata. Il problema è che la banda teme che la ragazza possa riconoscere i malviventi. Per questo Doug qualche giorno dopo comincia a frequentarla, per capire cosa sappia, finendo però per innamorarsene.

Una scena di The Town

La già intricata situazione si complica ulteriormente quando il proposito di Doug di lasciare il lavoro nel crimine trova la ferma opposizione del boss. E, soprattutto, quando la sorella di un suo complice, Krista, rivela i loro prossimi piani alla polizia.

Il finale è quindi carico di tensione e colpi di scena, ben resi anche dagli ottimi attori. Oltre allo stesso Affleck, bisogna segnalare in questo senso Rebecca Hall, Jon Hamm, Jeremy Renner e Blake Lively.

 

E voi, quale film di rapine preferite?

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