Cinque attori che hanno fatto da doppiatore a George Clooney

George Clooney ai tempi di E.R.

A volte il successo di un attore non si basa solo sull’aspetto fisico e sulle capacità recitative o, più prosaicamente, sulla fortuna; a volte entrano in gioco altri fattori, non ultimo l’accordo, o forse sarebbe meglio dire la consonanza, tra immagine e suono.

L’urlo «Adriana!» di Rocky Balboa non avrebbe avuto lo stesso effetto pronunciato da una voce diversa da quella di Gigi Proietti; Travis Bickle che, allo specchio, dice «Ma dici a me? Ma dici a me?» forse non sarebbe entrato nella leggenda anche in Italia se non fosse stato doppiato da Ferruccio Amendola. E gli esempi sarebbero ancora innumerevoli.

L’importanza del doppiatore giusto

D’altronde, non dobbiamo certo essere noi a spiegare quanto importante sia il doppiaggio in un film straniero, e anzi di più ancora quanto sia importante associare il doppiatore ideale al giusto attore.

Lasciandoci indietro le grandi pellicole degli anni ’70 e avvicinandoci ai tempi più recenti, un attore che sulla voce, oltre che sull’aspetto fisico e sulla scelta di ottimi ruoli, ha costruito il suo successo è stato anche George Clooney.

Dagli inizi della carriera l’interprete americano è stato associato a vari doppiatori ma che ne ha ormai uno ufficiale (Francesco Pannofino, di cui parleremo tra qualche riga), la cui voce è così riconoscibile che ad esempio in Gravity, lo space movie di Alfonso Cuarón, poco importa che non lo si veda quasi mai in faccia, perché tanto si sa che dietro al casco e alla tuta spaziale c’è sicuramente lui.

Ma, come accennato, Pannofino non è l’unico ad aver prestato la sua voce all’ex fidanzato di Elisabetta Canalis: vari attori di prim’ordine, anche se spesso poco noti, hanno nel tempo fatto da doppiatore a George Clooney, spesso con altrettanto ottimi risultati. Vediamo i cinque più importanti.

 

1. Francesco Pannofino

Una carriera tra George Clooney, Nero Wolfe e René Ferretti

Di solito, i doppiatori sono condannati a vivere in un certo senso nell’ombra. Le loro voci compaiono ovunque, dai cinema alle pubblicità, ma solo gli addetti ai lavori li vedono in faccia e quindi, nonostante “pesino” sulla riuscita di un film quasi quanto una star, nessuno li riconosce per strada e nessuno chiede loro l’autografo.

Francesco Pannofino, che fa da doppiatore a George Clooney da anni

A volte, quando sono fortunati, possono alternare il lavoro dietro al microfono con la recitazione vera e propria, ma di solito non riescono ad andare più in là del teatro o di comparsate in qualche fiction, confinati come sono al mondo della pura voce.

Francesco Pannofino è però forse l’unico doppiatore che, in tempi recenti, è riuscito ad abbattere questa barriera virtuale e passare dall’altra parte della barricata, davanti ad una telecamera.

 
Dopo tanti piccoli ruoli, il successo è arrivato infatti con Boris, serie di culto prodotta da Sky in tre stagioni tra il 2007 e il 2010, che ha pure dato origine anche a una pellicola cinematografica, Boris – Il film, e, dopo qualche anno, a una quarta stagione su Disney+.

Lì Pannofino interpreta il protagonista, il regista di fiction René Ferretti, una figura grottesca, rabbiosa, infelice ma esilarante a cui ha dato un volto e una mimica memorabili. Un regista che suggerisce agli attori troppo bravi di recitare «a cazzo di cane» per non far sfigurare le star, che dà della «cagna maledetta» alla sua prima attrice, che sogna una fiction diversa che ma poi si deve adattare al mercato.

Da Boris a Nero Wolfe

Quel ruolo, per quanto confinato per vari anni nella TV satellitare, gli ha aperto le porte anche della fiction Rai di prima serata, dove ha interpretato il ruolo del protagonista nella versione di Nero Wolfe ambientata nell’Italia di fine anni ’50, accompagnato nell’impresa dal suo collega di Boris Pietro Sermonti.

Per quanto riguarda Clooney, Pannofino l’ha doppiato in tutti i suoi film più recenti: Ticket to Paradise, Money Monster, Monuments Men, Gravity, Le idi di marzo, Paradiso amaro, Tra le nuvole, Burn After Reading, In amore niente regole, Ocean’s Eleven, Fratello, dove sei? e tanti altri ancora.

Inoltre è il doppiatore principale anche di Denzel Washington e Kurt Russell e ha prestato la voce in varie pellicole ad Antonio Banderas, Wesley Snipes, Kevin Spacey, Philip Seymour Hoffman, Mickey Rourke, Kiefer Sutherland, Daniel Day-Lewis, Tom Hanks (in Forrest Gump) e Willem Dafoe nei vari Spider-Man.

Infine, ha doppiato pure il personaggio di Gil Grissom in C.S.I.

 

2. Fabrizio Temperini

La voce del dottor Doug Ross

Classe 1954, romano, Fabrizio Temperini è un doppiatore forse meno noto al grande pubblico di Francesco Pannofino, ma non per questo meno talentuoso o importante.

Fabrizio Temperini

Dopo una carriera da attore cominciata negli anni ’80, negli ultimi decenni s’è dedicato soprattutto al doppiaggio, lavorando in particolare per la televisione e pronunciando le battute dei protagonisti di varie serie di successo.

Sua è la voce di Booth in Bones, di Benjamin Linus in Lost, di Nate Fisher in Six Feet Under, di André Fux nelle prime stagioni di Squadra speciale Cobra 11 ma anche del sindaco Quimby ne I Simpson.

 
Al cinema, invece, è comparso meno spesso ma ha lasciato comunque un’impronta importante doppiando nel 1989 Daniel Day-Lewis in Il mio piede sinistro, film che gli valse l’Oscar e del quale abbiamo parlato anche qui.

Clooney in TV e al cinema

Per quanto riguarda George Clooney, ne è stato il primo doppiatore ufficiale: ha iniziato a prestargli la voce nel 1996 quando è comparso nel cast di E.R. – Medici in prima linea, dove interpretava il ruolo del dottor Doug Ross.

Dopo quelle cinque stagioni, è passato a doppiarlo pure al cinema in La sottile linea rossa, Welcome to Collinwood (remake americano de I soliti ignoti in cui Clooney interpretava il ruolo che fu di Totò) e soprattutto l’apprezzato Good Night, and Good Luck.

 

3. Fabrizio Pucci

Il doppiatore del primo successo cinematografico

Romano anch’egli – come sembra essere per ogni doppiatore, soprattutto per quelli che sono chiamati a sostenere George Clooney – e classe 1957, è un veterano del settore ed esponente di punta di una famiglia di doppiatori.

La sua prima moglie, Giuppy Izzo, è una delle autorità nel campo oltre ad essere sorella di Simona Izzo e cognata di Ricky Tognazzi, mentre sono doppiatrici anche la figlia Nike Francesca Pucci e la seconda moglie Marina Guadagno.

Fabrizio Pucci

Molto attivo al cinema, non è legato a un particolare attore ma varia spesso i personaggi, essendo comparso comunque in molte pellicole di primo piano come La mummia, dove ha dato la voce a Brendan Fraser, A Beautiful Mind, Era mio padre, Kill Bill, Kung Fu Panda, Milk, Madagascar 3, Lo Hobbit ed altri ancora.

Inoltre è la voce classica dell’attore Jimmy Smits, avendolo doppiato sia in New York Police Department che in Dexter.

In Dal tramonto all’alba

Ha prestato le sue corde vocali a George Clooney in due occasioni: la prima, in un vecchio episodio de La signora in giallo in cui Clooney fece una delle sue primissime apparizioni come attore (era addirittura il 1987 e l’americano aveva appena ventisei anni).

Le seconda, in Dal tramonto all’alba di Robert Rodríguez, film sceneggiato da Quentin Tarantino che fu la sua prima pellicola dopo il successo di E.R.

 

4. Massimo Corvo

La voce dei “cattivi” dei cartoni

Classe 1959, Massimo Corvo è il quarto doppiatore della nostra lista, l’unico ad essere specializzato in una precisa tipologia di personaggi grazie al suo timbro vocale ben riconoscibile.

Come attore è comparso solo nella commedia di Alessandro Benvenuti Ti spiace se bacio mamma? del 2003, ma come doppiatore ha lasciato infatti l’impronta su decine e decine di film, anche d’animazione.

Massimo Corvo

Voce ufficiale di Laurence Fishburn sia al cinema che in C.S.I., di Jean Reno, di Forest Whitaker e recentemente pure di Sylvester Stallone, è specializzato nelle parti da duro, visto che ha doppiato Vin Diesel nei vari Fast & Furious e Sean Bean ne Il signore degli anelli, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo e Il trono di spade.

Ma poi anche Bruce Willis, Benicio Del Toro, Samuel L. Jackson, Tom Berenger, Steven Seagal, Dolph Lundgren, James Gandolfini, Al Pacino, Harvey Keitel, Russell Crowe e tanti altri.

Dagli antagonisti a Batman

Inoltre, ha dato la voce a molti memorabili “cattivi” dei cartoni: la Bestia in La bella e la bestia, Jafar in Aladdin, Gendo Ikari in Neon Genesis Evangelion, Gambadilegno in molti cartoni della Disney e Telespalla Bob ne I Simpson.

A Clooney è stato associato in un solo film, ma proprio nel momento in cui all’attore del Kentucky serviva una voce particolarmente ombrosa: ne è infatti stato il doppiatore in Batman & Robin, quarto criticatissimo episodio della saga dell’uomo pipistrello che però servì a far decollare la carriera del suo protagonista.

 

5. Andrea Ward

Un esponente della dinastia

Concludiamo con ancora una volta un doppiatore romano appartenente ad un’altra di quelle che a volte, ironicamente, vengono chiamate le “dinastie” dei doppiatori: Andrea Ward.

Luca Ward (a sinistra) ed Andrea Ward (a destra)

Quest’ultimo è infatti figlio di Aleardo Ward, fratello di Monica (la voce di Lisa ne I Simpson) e Luca Ward (la voce di Pierce Brosnan, Samuel L. Jackson, Keanu Reeves e Hugh Grant) e padre di Alessio (che ha doppiato il protagonista de Il sesto senso, oltre a Seamus in Harry Potter), Mattia e Niccolò Ward.

Come doppiatore ha lavorato soprattutto nell’animazione e per la TV. Al cinema lo si è sentito in Toy Story e nei suoi seguiti, in Pocahontas e in Up.

In TV, invece, ha doppiato Tobias Moretti ne Il commissario Rex, Hulk, Ratman e vari personaggi in Holly e Benji, Inuyasha, City Hunter e Dragon Ball Z.

In Sisters

La sua voce è stata prestata a George Clooney in occasione della prima serie TV in cui l’attore americano ebbe un ruolo di rilievo, la semisconosciuta Sisters, trasmessa per sei stagioni dalla NBC durante gli anni ’90.

In quella serie Clooney interpretava per una ventina di episodi il detective James Falconer, che veniva ucciso poco dopo aver sposato una delle sorelle protagoniste dello show. La serie – un dramma familiare vicino per tematiche alle soap opera – in Italia è stata trasmessa a fasi alterne da Canale 5, La 7, Lei e Arturo.

 

E voi, quale doppiatore di George Clooney preferite?

Ecco cinque importanti doppiatori di George Clooney: vota il tuo preferito.

 

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