
Di opere fantasy ce ne sono a bizzeffe: ormai si sono guadagnate un intero settore nelle librerie, in cui gli amanti del genere posso sbizzarrirsi con una quantità incredibile di saghe, tanto che è impossibile che nessuna faccia al caso loro. Il fascino delle storie in cui primeggia l’elemento magico è in effetti comprensibile, dal momento che ha la capacità di trasportare il lettore in un mondo del tutto nuovo, che non segue assolutamente le regole di quello in cui viviamo.
Si tratta di un genere molto gettonato dai giovani, in particolare dagli adolescenti che trovano maggiore conforto rintanandosi in una dimensione completamente fuori dal comune.
Ci sono tuttavia storie che, sebbene rientrino nella categoria dei libri per ragazzi, non smettono di coinvolgere e appassionare anche gli adulti: è per esempio il caso dell’acclamata saga di Harry Potter.
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Così animali parlanti o fantastici, figure mitologiche, combattimenti magici e salti nel tempo scaturiscono dalla penna di svariati autori per imprimersi nelle pagine che tanto catturano l’attenzione dei lettori. Ogni scrittore è in grado di sorprenderci con trame originali, regalandoci la chiave d’accesso alla propria fantasia.
Allo stesso modo operano i cinque straordinari autori qui descritti: alcuni di essi sono molto popolari, altri decisamente meno, ma vale comunque la pena di scoprirli insieme.
Indice
1. J.R.R. Tolkien
Scrittore del fantasy per eccellenza, John Ronald Reuel Tolkien, grazie ai molteplici livelli di lettura delle sue opere, è riuscito ad avvicinare al genere grandi e piccini, catapultandoli nella sempiterna Terra di Mezzo.
Questo lo portò a specializzarsi nel dialetto dell’Inghilterra medievale e a cimentarsi nella creazione di un linguaggio inventato. La maggior parte della sua formazione fu portata a termine all’Exeter College, dove nel 1919 ricevette il titolo di Master of Arts, ma lavorò come insegnante soprattutto all’università di Oxford.
Lì strinse amicizia con C.S. Lewis, insieme al quale fondò il circolo letterario degli Inklings.
Il padre del fantasy moderno
La Terra di Mezzo prese vita nella fantasia dello scrittore a partire dal 1917, ma solo vent’anni dopo pubblicò Lo Hobbit, romanzo ambientato in quel mondo. Sempre questo è lo scenario in cui si sviluppò la storia de Il Signore degli Anelli (1954-1955), il suo assoluto capolavoro che, sebbene sia erroneamente considerato come una trilogia, fu concepito come un’unica opera.
Alla morte di Tolkien nel 1973, il figlio decise di far pubblicare altri racconti fantastici del padre e, a sessant’anni dalla loro prima circolazione, le sue opere continuano ad essere tra le più lette.
2. C.S. Lewis
Nato nella città irlandese di Belfast nel 1898, Clive Staples Lewis è principalmemte noto per la creazione del meraviglioso mondo di Narnia, per il quale le vie d’accesso sono le più svariate: dal nascondiglio in un armadio all’ingresso in un quadro che prende vita.
La sua infanzia fu segnata da eventi negativi: la perdita dell’adorata madre quando aveva solo dieci anni, i problemi di salute e il cambiamento di numerosi istituti contribuirono ad allontanarlo inizialmente dalla fede e ad avvicinarlo sempre di più alle leggende nordiche, la lettura delle quali gli procurava un sentimento impreciso, successivamente identificato nella gioia.
Anche la partecipazione alla Grande guerra influenzò parecchio il suo pensiero filosofico, espresso sia in vari saggi che nella sua autobiografia.
L’autore de Le cronache di Narnia
Divenne poi docente all’università di Oxford e iniziò a pubblicare testi di vario genere finché, nel 1950, l’invenzione di racconti fantastici e la creazione di un mondo di evasione per scappare dai dispiaceri della vita lo indussero a scrivere e pubblicare il primo dei sette libri della saga di Narnia.
In essi la fantasia di Lewis si mescola con gli studi di letteratura greca e latina, dando vita ad un’avvincente lotta tra bene e male.
3. George R.R. Martin
Appassionato ad un fantasy più scabroso e oscuro, lo scrittore statunitense George Raymond Richard Martin non esita ad inserire nei suoi romanzi dettagli cruenti che tuttavia non fanno che aumentare la curiosità dei lettori.
Nato nel 1948 a Bayonne, nel New Jersey, l’autore sviluppa sin dalla tenera età un talento fuori dal comune per le storie dell’orrore, traendo un misero profitto dalla loro vendita ai ragazzi del quartiere. Il suo primo racconto è stato però pubblicato nel 1971 da una rivista.

A partire da quell’anno inizia per Martin una carriera intrisa di letteratura: dopo la laurea a pieni voti, si è cimentato nella stesura di altri racconti e romanzi brevi, finché non ha deciso di abbandonare il lavoro di insegnante per dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
Nonostante i numerosi premi letterari ricevuti, Martin riesce ad far breccia nel cuore dei lettori nel 1996, dopo la pubblicazione del primo volume delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Il Tolkien americano
Se Il gioco del trono è riuscito a guadagnarsi un pieno apprezzamento, gli altri libri non hanno di certo deluso: ambientata nel Medioevo, la storia fantastica è ricca di colpi di scena.
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Sebbene ci siano dei protagonisti, davanti alla morte essi sono trattati da Martin esattamente come qualsiasi altro personaggio. Ciò rende la trama ancora più realistica e accattivante e alimenta una suspence che non si spegne mai.
4. J.K. Rowling
Come gli altri suoi colleghi, l’autrice britannica Johanne Kathleen Rowling ha sempre avuto in mente la sua realtà fantastica ideale: ha solamente aspettato il momento propizio per presentarla ai lettori.
Nata a Yate nel 1965, non ha condotto una vita semplice. La morte della madre, il lavoro precario presso Amnesty International e la separazione dal primo marito l’hanno spinta ad affrontare diversi trasferimenti, a caccia di una situazione economica stabile.
Nonostante ciò, la Rowling non ha mai abbandonato la passione per i racconti che coltivava sin da bambina, soprattutto perché solo la scrittura era stata capace di sottrarla alla depressione.
Durante un noioso viaggio in treno nella sua mente hanno cominciato a prendere vita alcuni dei personaggi che poi sarebbero apparsi nella saga di Harry Potter, la cui genialità non è tuttavia stata immediatamente colta dagli editori, che inizialmente l’hanno rifiutata.
La “madrina” di Harry Potter
Dalla pubblicazione del primo volume della serie, Harry Potter e la pietra filosofale (1997), il suo successo è stato inarrestabile e i sette episodi delle vicende del maghetto inglese hanno scalato le classifiche.
Il protagonista, Harry Potter, frequenta la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e alcuni dei libri di testo da lui usati come Il Quidditch attraverso i secoli e Gli animali fantastici: dove trovarli sono stati scritti dall’autrice, che li ha così messi a disposizione dei fan più accaniti.
5. Licia Troisi

Nel 2004 viene pubblicato il suo romanzo d’esordio, Nihal della terra del vento, nonché primo volume della trilogia conosciuta come Cronache del Mondo Emerso.
In questo universo popolato da draghi e da altre creature fantastiche e sempre sull’orlo della rovina, le avventure dell’eroina Nihal cedono il passo a quelle di Dubhe e di Adhara, protagoniste rispettivamente delle trilogie Le guerre del Mondo Emerso e Le leggende del Mondo Emerso.
L’autrice italiana delle trilogie del Mondo Emerso
Nel Mondo Emerso alla classica battaglia tra il bene e il male si aggiunge quella che ogni personaggio deve combattere contro se stesso, per sfuggire dai propri demoni e accettare le proprie imperfezioni.
Questa predilezione per la centralità del ruolo femminile nelle sue storie è evidente anche nella serie de La ragazza drago, pubblicata a partire dal 2009 e composta da cinque libri. La produzione letteraria di Licia Troisi continua ad ammaliare i lettori grazie alle nuove saghe de I regni di Nashira e Pandora.
E voi, quale autore fantasy preferite?
direi alquanto ridicolo accostare la Troisi agli altri scrittori tralasciando nomi ben più autorevoli