Cinque bei film con bambini come protagonisti che piaceranno ai vostri figli

Una memorabile scena di E.T., uno dei più bei film di sempre coi bambini come protagonisti

Uno dei compiti più difficili di un regista è la direzione degli attori. Bisogna riuscire a calmarne i vizi e le paranoie, a farli rendere al meglio, a trovarne le potenzialità e sfruttarle. Un compito arduo, considerando che a volte gli attori sanno essere molto infantili. Ma ci sono dei casi in cui il lavoro, per un regista, è ancora più complesso. Quando cioè non solo gli attori sono infantili, ma quando sono proprio dei bambini.

C’è infatti un interessante filone cinematografico che vede bambini e ragazzini come protagonisti. Si tratta di film difficili da girare, perché i bambini non sono professionisti navigati e hanno bisogno di essere rassicurati e guidati continuamente.

Ma, quando la magia riesce, sono pellicole che riescono a riscuotere un successo clamoroso. Vediamo dunque i cinque film con bambini come protagonisti – e che non mettono paura, e quindi possono tranquillamente essere visti dai vostri figli – più importanti della storia del cinema.

 

1. Il mago di Oz

Il viaggio di Judy Garland

A 16 anni, forse, non si è più bambini, ma recitare in un musical costato milioni e milioni di dollari può essere una responsabilità difficile da portare perfino per un adulto, figurarsi per un adolescente. E Judy Garland, quando fu scelta come protagonista de Il mago di Oz, di anni ne aveva proprio 16.

La sua interpretazione della piccola e spersa Dorothy Gale, in quella megaproduzione della MGM, fu memorabile e la fece entrare nel mito, anche se le costò molto.

Secondo voci mai pienamente confermate, ma che probabilmente avevano un fondo di verità, il boss della casa di produzione, Louis B. Mayer, le fece assumere farmaci per sopportare i ritmi della lavorazione, farmaci che l’avrebbero presto rovinata.


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Il film, datato 1939, raccontava la storia di Dorothy, una ragazzina del Kansas che si ritrova assieme al suo cane Totò in un mondo magico e fatato. Nel suo tentativo di raggiungere il mago di quel paese viene ostacolata dalle streghe cattive e invece aiutata da tre personaggi molto particolari, lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone fifone.

Alla fine, tra alcune canzoni memorabili come Over the Rainbow e il passaggio dal bianco e nero al colore, Dorothy riuscirà a tornare a casa. La regia fu firmata da Victor Fleming (lo stesso che in quell’anno diresse Via col vento), ma prima di lui erano stati cacciati George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog e King Vidor, pezzi da novanta della Hollywood dell’epoca.

 

2. E.T. l’extraterrestre

I bambini di Spielberg

Una grande attrice bambina che fu anche presa in considerazione per Il mago di Oz fu Shirley Temple, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa.

Lei fu sicuramente la prima diva preadolescente, ma i suoi film, oggi, difficilmente possono essere considerati dei capolavori, troppo virati com’erano a dare semplicemente spazio alle sue doti da ballerina e di piccolo prodigio.

E difficilmente possono piacere ai bimbi di oggi, abituati a tematiche ben diverse. Ai vostri figli piacerà invece sicuramente E.T., uno dei tanti capolavori di Steven Spielberg, uscito nel 1982.

Straordinario successo di pubblico e di critica, il film è rimarchevole da molti punti di vista. In primo luogo, la storia è commovente senza essere melensa, e può essere gustata appieno sia dagli adulti che dai bambini.

In seconda istanza, straordinaria è la recitazione dei molti bambini che figurano nel cast, da Henry Thomas (Elliot) a una piccolissima Drew Barrymore (Gertie). Infine, c’è l’indimenticabile figura di E.T., realizzata da Carlo Rambaldi. Il talento di Spielberg emerse nel riuscire a mettere assieme tutti questi elementi e a farli convivere in straordinaria armonia.

 

3. I Goonies

Verso il tesoro di Willy l’Orbo

I bambini sono uno dei chiodi fissi di Steven Spielberg. In molte sue pellicole, infatti, il regista americano ha cercato di far rivivere i mostri e le speranze della sua infanzia, e l’ha fatto mettendo in scena dei piccoli attori, spesso diretti in maniera magistrale.

In certi casi, però, non l’ha fatto direttamente, ma solo producendo la pellicola o collaborando alla sceneggiatura. Questo è anche quanto è successo con I Goonies, film del 1985 diretto da Richard Donner e sceneggiato da Chris Columbus (che ritroveremo) a partire proprio da un soggetto di Spielberg.

La storia è avventurosa ed eccitante, del tipo di quelle che tolgono il respiro ai bambini. Protagonista è un gruppo di giovani amici che, davanti al rischio di sfratto delle loro famiglie, trova una mappa antica e si mette alla ricerca del ricco tesoro.


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Cercando di sopravvivere ai trabocchetti del terribile Willy l’Orbo e di scampare all’inseguimento della famigerata banda Fratelli, i ragazzi si intrufoleranno in una serie di tunnel sotterranei, fino ad arrivare al vascello pirata.

Nel cast figuravano Sean Astin, poi interprete di Sam nella trilogia de Il Signore degli Anelli, Josh Brolin e Corey Feldman, all’epoca una piccola star per aver recitato anche in Gremlins e Stand by Me – Ricordo di un’estate.

 

4. Mamma, ho perso l’aereo

John Hughes, Chris Columbus e Macaulay Culkin nello stesso film

L’unica commedia pura della nostra cinquina è Mamma, ho perso l’aereo, ottimo successo di pubblico datato 1990. La pellicola, che ha avuto quattro seguiti (l’unico dei quali a meritare di essere visto è il primo, Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York), lanciò la stella di Macaulay Culkin, che divenne un divo planetario.

Il ragazzino all’epoca delle riprese aveva appena nove anni e mezzo, ma aveva già una certa esperienza al cinema. L’anno prima era stato tra i protagonisti di Io e zio Buck, diretto da quel John Hughes che negli anni ’80 aveva dedicato vari film agli adolescenti, tra cui il celebre The Breakfast Club.

D’altro canto, nel 1991 Culkin avrebbe recitato benissimo anche in Papà, ho trovato un amico, confermando le ottime doti.

John Hughes è anche in un certo senso l’artefice anche di Mamma, ho perso l’aereo. Sua fu infatti l’idea originale, poi sviluppata in una sceneggiatura venduta prima alla Warner Bros e poi alla 20th Century Fox. Per dirigere la pellicola fu chiamato Chris Columbus.

Anche quest’ultimo aveva una vasta esperienza come sceneggiatore, avendo scritto alcuni film di grande successo tra i giovani come i già citati Gremlins e I Goonies e Piramide di paura. Dietro alla macchina da presa aveva esordito nel 1987 con Tutto quella notte, simpatica commedia con Elisabeth Shue, ma negli anni successivi avrebbe, come vedremo, proseguito a lungo su quel filone.

 

5. Harry Potter e la pietra filosofale

Bambini appassionati di magia

Concludiamo con Harry Potter e la pietra filosofale, primo capitolo della saga del maghetto inglese tratta dai libri di J.K. Rowling. Amatissima dai giovani e dagli adulti, quella serie al cinema cominciò nel 2001.

Per interpretare il trio dei protagonisti furono scelti Daniel Radcliffe, che aveva 11 anni all’inizio delle riprese, Rupert Grint, che ne aveva 12, ed Emma Watson, che invece ne aveva 10. Tre bambini che incantarono il pubblico fin dalla prima pellicola, e poi crebbero con il loro pubblico lungo 8 film e 10 anni. A dirigere i primi due capitoli fu il già citato Chris Columbus.

In realtà, molti dei professionisti di cui abbiamo parlato in questo articolo tentarono di essere della partita. Il primo a essere contattato dalla produzione fu proprio Steven Spielberg, che accarezzò per qualche tempo l’idea di dirigere la pellicola usando il piccolo Haley Joel Osment (quello de Il sesto senso), ma poi rinunciò.

Dopo di lui i nomi più probabili che si fecero furono quelli di Wolfgang Petersen (La storia infinita) e Rob Reiner (Stand by Me e La storia fantastica), ma alla fine la scelta ricadde proprio su Columbus. Che nel 2002 avrebbe diretto anche il primo dei seguiti, Harry Potter e la camera dei segreti.

 

Segnala altri bei film con bambini come protagonisti nei commenti.

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