
Se siete diventati genitori da pochi anni o se vi capita di dover lavorare ogni tanto come babysitter, sapete quanto sia difficile intrattenere i bambini piccoli. Sono naturalmente curiosi ed amano esplorare, ma in genere prediligono le cose pericolose a quelle sane, i posti in cui non vorreste che andassero a quelli che invece avete preparato per loro. Così, bisogna spesso attivare la fantasia per riuscire ad individuare dei salutari giochi per bambini di 3 anni o più.
Anche perché non bastano giochi qualsiasi. A quell’età sappiamo bene che il cervello dei piccoli è estremamente ricettivo ed ha bisogno di stimoli continui e diversificati. Pertanto, anche i giochi devono collaborare alla loro crescita, senza però risultare noiosi.
Bisogna che siano creativi e originali, che sfruttino la manualità ma stimolino anche l’intelligenza, che divertano senza risultare pericolosi, considerando anche che a 3 anni ci si muove sì, ma sempre con qualche titubanza e col rischio di cadere. Insomma, non tutti i passatempi vanno bene.
Per darvi qualche suggerimento, abbiamo selezionato cinque giochi tra loro molto diversi, ma tutti perfetti per i piccoli di 3 anni. Permetteranno loro di esprimersi ma anche di sfogarsi correndo un po’, di pensare ma anche di provare qualche emozione forte. Eccoveli.
Indice
1. Dipingere
Si dice spesso che coi bambini piccoli è importante stimolare la creatività, anche e soprattutto nei momenti di gioco. Il problema è come fare, perché la ridotta età dei nostri ragazzi limita di molto il nostro campo d’azione: non li si può mettere a raccontare una storia o a disegnare la natura, semplicemente perché non ne sono capaci.
Bisogna allora porsi in un ordine d’idee diverso. Si deve cioè mettere da parte la concezione di creatività tipica di noi adulti, ed affidarci all’inventiva più istintiva – ma non meno interessante – dei bambini. Anche perché a 3 anni cominciano a sorprenderci, se solo diamo loro la possibilità di farlo.
Provate infatti a mettere in mano al vostro piccolo una scatola di pennarelli e ad uscire dalla stanza [1]: nel giro di pochi minuti vi troverete tutti i muri colorati. E anche se i bambini non disegnano ancora, a quell’età, dei soggetti ben definiti, hanno voglia di sfogare la loro fantasia con linee, colori, forme.
E non è detto che siano sempre così anarchici dal costringervi a ritinteggiare ogni volta le pareti di casa. Sanno stare dentro ai confini che voi date loro, a patto che quei confini siano abbastanza interessanti.
Un pennello, dei colori e un foglio
La cosa migliore è stimolare la loro fantasia, e allora perché non trattarli come dei perfetti pittori, intenti a dipingere la loro nuova tela? Ci vuole poco per dare loro grande soddisfazione e tenerli impegnati anche per varie ore.
In primo luogo, servono dei colori. Gli acquerelli vanno già benissimo, perché macchiano poco e non hanno bisogno di particolari capacità per essere stesi su un foglio. In commercio però ne trovate anche di pensati appositamente per i più piccoli.
Poi servono dei pennelli: non c’è bisogno che siano di buona qualità, anche perché nel corso dei mesi sarete probabilmente costretti a cambiarli più volte. Infine, il tocco di classe è dato dal cavalletto: ne serve uno resistente ma non pesate, su cui piazzare (magari con un supporto di cartone sul retro) un semplice foglio A4.
Infilate una traversina al vostro piccolo, in modo che non si macchi tutti i vestiti, preparategli i colori su una sorta di tavolozza anche improvvisata e lasciatelo libero di esprimersi. Non ne verrà fuori un’opera degna di Leonardo, ma probabilmente qualcosa di più simile a un quadro astratto, ma lui sarà estremamente soddisfatto del suo lavoro.
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2. Un, due, tre, stella!
Come vedrete scorrendo quest’articolo, nel segnalarvi i migliori giochi per bambini di 3 anni abbiamo scelto di alternare attività che possono svolgere anche da soli ad altre che invece bisogna praticare in due o più persone. L’abbiamo fatto perché sappiamo bene che le esigenze, in questo campo, possono essere anche molto diverse.
In certi casi noi genitori (o babysitter) abbiamo bisogno che i bimbi vengano intrattenuti per qualche minuto lasciandoci un attimo il tempo di respirare, ed ecco quindi le attività in solitaria. In altri casi, invece, abbiamo due, tre o addirittura quattro bambini da gestire e quindi ci serve un gioco per così dire comunitario.
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Proprio a questa seconda categoria appartiene Un, due, tre, stella!, classico passatempo a cui tutti prima o poi abbiamo giocato. Le regole sono semplici eppure appassionanti e, come vedrete, i bambini di 3 anni le capiscono abbastanza facilmente (a patto che noi adulti non ci dimostriamo troppo rigidi nell’applicarle).
Le regole
Servono in primo luogo almeno due giocatori, ma l’attività funziona abbastanza bene anche quando si è in tanti. Un giocatore deve stare “sotto”, cioè piazzarsi contro un muro, con la fronte rivolta verso lo stesso. Tutti gli altri, adulti o bambini che siano, devono sistemarsi al capo opposto del percorso che porta al muro, magari alla fine di un corridoio.
Il gioco inizia quando chi sta “sotto” comincia a contare, con gli occhi chiusi e la fronte appoggiata al muro, recitando la cantilena “Un, due, tre…”. Nel frattempo, i giocatori si muovono il più velocemente possibile (ma se giocano dei bambini di 3 anni è bene non eccedere con le corse) verso il muro in questione.
Dopo il “tre” chi sta sotto urla uno “Stella!” e contemporaneamente si gira verso il corridoio e apre gli occhi. In quell’istante i corridori devono assolutamente bloccarsi, come se fossero delle statue. Chi sta sotto non deve assolutamente vederli muovere. Anzi, se ciò avvenisse avrebbe il diritto di rimandarli in fondo, al punto di partenza.
Il gioco si conclude quando, dopo alcuni turni, uno dei corridori arriva fino in fondo, a toccare il muro in cui avviene la conta e ad urlare il celebre “Stellone!“. Chi riesce a farlo finisce a sua volta “sotto”, e chi ha fatto la conta diventa uno dei corridori per dare il via ad un’altra sessione di gioco.
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3. Puzzle
Un gioco tradizionale ma ancora appassionante
Non c’è bisogno di andare in cerca, in realtà, di chissà quali giochi per tenere occupati i vostri bambini di 3 anni. In molti casi basta affidarsi alla tradizione, perché nel corso dei decenni si sono inventate varie attività che funzionano egregiamente e che sarebbe stupido abbandonare ora.
Tra queste, una di quelle che ci sembra funzionare meglio è quella di fare puzzle. Questo gioco è in grado magicamente di tenere occupati i bambini anche per ore, e allo stesso tempo di stimolare la loro conoscenza delle forme e delle figure.
L’importante, ovviamente, è fornire loro dei puzzle adatti alla loro età. Nei negozi ne trovate di tutti i tipi. Quelli tradizionali sono di solito composti da pochi pezzi, 12 o, se il vostro bambino è particolarmente bravo in questo gioco, 24. E presentano gli eroi dei più piccoli: personaggi dei cartoni animati che ameranno ricostruire.
Ma poi ci sono anche puzzle più innovativi, in legno, magnetici, tridimensionali, pensati non solo per arrivare all’obiettivo di formare una figura ma anche solo per giocare con le forme. Nel settore c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta e il bello coi bambini è anche che i puzzle possono essere fatti e rifatti pressoché all’infinito.
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4. Strega comanda colore
Per divertirsi e imparare i nomi dei colori
Un altro gioco di gruppo e di movimento che arriva dalla tradizione dei giochi di strada è Strega comanda colore. Vi si può giocare all’aperto, magari su un grande prato, ma anche a casa in un giorno di pioggia, anche perché coi bambini di 3 anni è bene non perderli mai di vista.
Le regole sono piuttosto semplici e consentono di stimolare nei più piccoli l’attenzione verso i colori, che tramite questo gioco possono imparare a riconoscere attorno a loro. Tutto inizia infatti con un giocatore che sta “sotto” e interpreta il ruolo della strega, incaricato di “chiamare” un colore.
La strega pronuncia infatti la formula rituale “Strega comanda color…” inserendo poi un colore a sua scelta. A quel punto, tutti i partecipanti devono cominciare a correre andando alla ricerca di un oggetto di quel colore, mentre la strega dovrà iniziare a rincorrerli.
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Appena un giocatore toccherà un oggetto del colore chiamato sarà “in salvo”, mentre se la strega riuscirà ad acchiappare uno dei corridori prima che questo trovi il colore, quest’ultimo verrà “preso” e toccherà a lui fare la strega nel turno successivo.
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5. Costruire un fortino
In maniera più seria o più improvvisata
L’ultimo gioco per bambini di 3 anni che vi proponiamo è quello forse più impegnativo, ma anche uno di quelli che più appassioneranno pure voi adulti: costruire un fortino (o qualcosa di simile).
I bambini piccoli, come forse avrete notato, tendono a cercare dei rifugi. Si nascondono sotto ai tavoli, negli angoli più remoti delle stanze, sotto alle sedie. Sembrano amare il fatto di avere quasi una casa delle loro dimensioni in cui rifugiarsi e isolarsi, di tanto in tanto, dal resto del mondo.

Allora si può assecondare questa loro tendenza facendola diventare un gioco, ed unendola ad un po’ di fantasia e manualità. Un fortino (o, più in generale, un rifugio) si può creare in molti modi. Con una buona dose di cartone e del solido nastro adesivo si può creare una vera e propria casa.
Qualcosa di simile si può realizzare però anche con cuscini, sedie e mobili. In quest’ultimo caso, anzi, alla fine del gioco non avrete neppure un’ingombrante casetta da piazzare da qualche parte, e i cuscini potranno tornare a fare il loro lavoro, così come le sedie. Insomma, si tratta di sbizzarrirsi in maniera originale: i bambini apprezzeranno.
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Note e approfondimenti
[1] Tra l’altro, i vantaggi di operazioni manuali come la pittura sono evidenziati da molti studi. Qui trovate un riassunto del perché è utile avviare i bimbi alla pittura. ↑