Cinque belle storie per bambini delle scuole elementari

Le migliori storie per bambini che frequentano la scuola elementare

Ecco cinque belle storie per bambini delle scuole elementari: vota la tua preferita.

 
Le buone abitudini si formano fin da piccoli. Così, è sempre bene cercare di avviare i bambini alla lettura fin da quando imparano a gestire lettere e parole, in modo che questa attività – il cui valore è indiscutibile – possa tener loro compagnia per tutta la vita. Il difficile, casomai, è trovare i libri adatti. Libri cioè che sappiano stimolarne la curiosità e insegnare loro qualcosa senza risultare noiosi o didascalici. Un’impresa spesso titanica, perché, diciamolo, ci sono bambini che sono naturalmente portati a tenere in mano un libro ed altri che sembrano voler fare tutto tranne quello.

Azzeccare il libro giusto

Eppure, anche questi ultimi possono scoprire la passione per la lettura se si azzecca il libro giusto. È proprio per questo che le biblioteche scolastiche delle elementari cercano di offrire una panoramica il più possibile ampia. Ci sono libri di favole e di scienza, classici e novità, fumetti e romanzi. L’importante, in questa fase, è infatti riuscire a catturare l’attenzione. Le letture più o meno impegnate arriveranno col tempo, naturalmente. Bisogna insomma far capire ai bambini che leggere non è solo un impegno, ma anche uno svago, una gioia.

Certo è, però, che di libri per l’infanzia ce ne sono ormai migliaia, ed è spesso difficile orientarsi. Se cercate alcuni libri sicuramente belli e irrinunciabili, ne abbiamo selezionati alcuni per voi. Sono tutti adatti ad essere letti alle elementari, anche se, come vedrete, diversa è l’età di riferimento. I primi che vi presentiamo possono essere letti già dalle prime classi, magari col supporto dei genitori; gli ultimi, anche per lunghezza e temi, funzionano meglio in quarta o in quinta elementare. Scopriamoli assieme.


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Nadine Brun-Cosme e Olivier Tallec – Lupo & Lupetto

Un intruso nella tua vita

Lupo & Lupetto, una storia perfetta per i bambini dei primi anni della scuola elementareUno dei problemi tipici dell’infanzia è l’accettazione dell’altro. I figli unici o i primogeniti, ad esempio, si abituano spesso a star da soli, a veder concentrate tutte su di loro le attenzioni dei genitori, e quando qualcun altro irrompe nella loro vita ne diventano spesso gelosi. Lo stesso avviene quando si entra all’asilo e si nota che le attenzioni della maestra sono ripartite in egual misura tra tutti i bimbi, senza preferenze. Insomma, il problema è dover dividere la propria vita con qualcun altro.

Un buon genitore, ovviamente, sa spiegare la faccenda al proprio figlio, riesce ad insegnargli ad accettare il cambiamento e, anzi, a vedere gli altri come una risorsa più che come dei rivali. Però un buon libro può sicuramente dare una mano. In questo settore, uno dei migliori volumi usciti in Italia ci pare essere Lupo & Lupetto, realizzato dai francesi Nadine Brun-Cosme e Olivier Tallec (lei scrittrice e lui illustratore) e tradotto da Clichy.

Un libro per i primi anni delle elementari

Il libro conta una cinquantina scarsa di pagine. Proprio per questo, può essere letto da un genitore al proprio bambino quando quest’ultimo non ha ancora cominciato le elementari e non sa quindi ancora far da solo, ma può anche essere affrontato da un bimbo di prima o di seconda da solo. Le belle illustrazioni, infatti, si accompagnano ad un testo poco denso, privo di parole complesse, eppure pieno di significato.

Ovviamente, la storia è raccontata coi caratteri della favola. Il protagonista è un lupo che è abituato a vivere da solo. Un giorno, però, la sua routine viene sconvolta dall’arrivo di Lupetto, che sembra intenzionato a non andarsene tanto facilmente. Ma proprio quando il nostro Lupo sembra accettare la situazione, Lupetto scompare. Cosa che provoca nel protagonista sensazioni inedite, che vale la pena di indagare. Se poi questa storia dovesse piacervi, esistono anche dei seguiti: La fogliolina che non cadeva mai e Un’arancia bellissima.

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Mario Lodi – Cipì

Una storia scritta a scuola

Cipì, scritto da Mario Lodi e dai suoi ragazzi delle scuole elementariL’Italia, soprattutto a livello di scuole elementari, vanta nella sua storia recente un insieme di maestri e pedagogisti straordinari, che nel dopoguerra hanno saputo rinnovarne le metodologie e gli obiettivi. Non si pensi solo a Maria Montessori, che pure ha avuto un’importanza internazionale, né solo a don Lorenzo Milani, le cui riflessioni hanno ancora oggi molto da dirci. Ma a personaggi, ad esempio, come Mario Lodi, il maestro che per primo ha importato in Italia le teorie di Célestin Freinet sulla cooperazione educativa.

Nato a Piadena, in provincia di Cremona, Lodi ha iniziato a lavorare nelle scuole elementari subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, comprendendo subito che l’impostazione tradizionale dell’insegnamento primario non era più adatto a una società democratica e moderna. Da qui, il tentativo di creare la scuola letteralmente con gli studenti, tramite la condivisione. E quindi, spazio alle attività espressive (pittura, teatro, danza), alle esperienze sul campo, alla scrittura di storie.

Un passero alla scoperta del mondo

Per tutta la sua carriera, fino al pensionamento, Lodi è infatti riuscito a creare coi suoi ragazzi delle storie belle e appassionanti, che sono ormai dei classici della narrativa per l’infanzia. Il primo e più famoso libro di questo tipo è Cipì, realizzato negli anni ’60. Si tratta della storia di un passero che, non senza una buona dose di coraggio, inizia a scoprire il mondo, sopravvivendo agli attacchi dei gatti e degli uomini, trovando una compagna (Passerì) e facendo grandi esperienze.

La storia venne scritta letteralmente guardando fuori dalla finestra dell’aula, scoprendo la bellezza ma anche la pericolosità del mondo e cercando di raccontarla con le parole dei bambini. Una caratteristica che Mario Lodi continuò a seguire anche in altri libri, come Bandiera, Alice nel paese dei diritti, La mongolfiera ed altri.

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Roald Dahl – Matilde

Una bambina fuori dal comune

Matilde, uno dei classici di Roald DahlNonostante sia scomparso più di 25 anni fa, Roald Dahl è oggi uno degli autori più stimati nel campo della narrativa per i bambini e i ragazzi. Alcuni suoi libri, come La fabbrica di cioccolato, Furbo, il signor Volpe e Il GGG sono stati portati recentemente sul grande schermo, e altri vi sono comparsi solo pochi anni prima. Così, le sue opere continuano ad essere lette e apprezzate sia nella natia Gran Bretagna, sia nel resto del mondo.

Tra le tante che meriterebbero un posto in questa nostra lista, a noi piace segnalare Matilde, pubblicata per la prima volta nel 1988, due anni prima della scomparsa dell’autore. Anche in questo caso si tratta di un libro che è stato traslato in un’opera cinematografica (Matilda 6 mitica, diretto e interpretato da Danny DeVito), ma soprattutto di un libro spassosissimo, che piacerà sia alle bambine che ai bambini.


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La storia è quella, appunto, di Matilde, una bambina di cinque anni e mezzo dotata di un’intelligenza straordinaria, che le ha permesso di “bruciare le tappe” nel campo dell’istruzione. Non altrettanto intelligenti, però, si rivelano i suoi genitori, imbroglioni e superficiali, né il fratello Michele, un piccolo prepotente. Neppure a scuola Matilde sembra trovare soddisfazione, visto che imperversa la signorina Spezzindue, un donnone dalla scarsa sensibilità.

Per fortuna Matilde ha dalla sua una grande intelligenza ed un discreto senso dell’umorismo, oltre a un certo potere che le consente di spostare gli oggetti senza toccarli. Così riesce a prendersi qualche rivincita sia nei confronti della sua famiglia, sia dell’ingiusta Spezzindue. Almeno fino a quando la sua strada non si incrocia definitivamente con quella della signorina Dolcemiele, l’unica che sembra in grado di capirla e apprezzarla davvero.

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Luigi Garlando – Per questo mi chiamo Giovanni

Raccontare la mafia ad un bambino

Per questo mi chiamo Giovanni, il bel libro di Luigi Garlando che affronta un tema spinoso come quello della mafiaLuigi Garlando è un giornalista che ormai da molti anni scrive per La Gazzetta dello Sport. Chi – per professione o per motivi familiari – già lavora coi bambini ed è a conoscenza delle loro passioni, lo conosce però anche come autore di libri per ragazzi. Soprattutto, negli ultimi anni, hanno avuto un grande successo quelli della serie Gol!, dedicati a un gruppo di ragazzi di Milano che danno vita a una squadra di calcio (Le Cipolline) e affrontano varie avventure.

Garlando, però, non si è occupato e non si occupa solo di sport. Nel suo lungo curriculum figurano libri di tutti i tipi, anche dedicati agli adulti, che toccano temi sportivi e non. Ma, limitandoci a quelli pensati per un pubblico che frequenta le scuole elementari, a noi piace segnalare Per questo mi chiamo Giovanni, pubblicato per la prima volta nel 2004 da Fabbri. Un libro che è interessante non solo per la bella prosa di Garlando, ma anche per il tema che tocca. Il Giovanni del titolo è infatti un bambino che deve il suo nome a Giovanni Falcone.

Nel giorno del decimo compleanno

Il protagonista è un ragazzino di Palermo che, in occasione del suo decimo compleanno, riceve dal padre un regalo particolare. Cioè viene per la prima volta informato della motivazione che sta alla base del suo nome, del perché, appunto, si chiama Giovanni. Il libro si trasforma quindi subito in un racconto, pensato per bambini ma senza deviare dalla realtà, di cosa è la mafia e di come varie persone nella storia recente d’Italia abbiano lottato per sradicarla, anche a costo della loro vita.

Insomma, Per questo mi chiamo Giovanni non è solo una storia appassionante, ma anche un messaggio che i bambini di oggi – magari quelli di 9 o 10 anni – possono capire e fare proprio. E se poi lo stile di Garlando dovesse piacervi, oltre ai libri delle Cipolline ce ne sono anche altri che toccano temi importanti, come Mio papà scrive la guerra, Buuuuu (che affronta il tema del razzismo nel calcio) e La guerra dell’Afganistan.

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Jeff Kinney – Diario di una schiappa

Una serie metà romanzo e metà fumetto

Il primo volume della saga Diario di una schiappaAbbiamo detto in apertura che la lettura non deve essere solo formativa ma, soprattutto a quest’età, stimolante, divertente, appassionante. I libri che vi abbiamo presentato finora sono tutti molto belli, ma il loro obiettivo primario non è far ridere. Puntano a far sognare i ragazzi, a farli riflettere, a raccontarli, ma non in primo luogo a farli ridere. Anche per questo, abbiamo deciso di chiudere la nostra cinquina con un libro che invece punta tutto proprio sull’ironia: Diario di una schiappa di Jeff Kinney.

La serie è cominciata in America nel 2007 ed è sbarcata nel nostro paese l’anno successivo. Il protagonista è Gregory Heffley, un ragazzino di undici anni che si trova ad affrontare tutti i problemi della scuola media. Soprattutto perché, come lui stesso ammette, è una schiappa in più o meno tutto, e questo non fa che creargli grattacapi. Deve infatti cavarsela coi compagni di scuola, impresa di per sé difficile considerando che il suo migliore amico, Rowley, è probabilmente ancora più inetto di lui.

La famiglia di Greg

Ma poi di mezzo ci si mette anche la sua famiglia, tra una madre piuttosto severa, un fratello maggiore prepotente e uno minore di tre anni, viziatissimo. Senza contare le ragazze, gli zii, gli amici, i professori. Insomma, se pensate che la vostra esperienza della scuola media sia stata tremenda, aspettate di vedere quella di Greg: vi ci ritroverete e allo stesso tempo riderete. E lo stesso faranno i vostri figli o i vostri alunni, perché Kinney sa raccontare anche a chi è un po’ più piccolo del protagonista.

La caratteristica principale di questi libri, infatti, è che sono scritti mescolando prosa e fumetti, cosa che li rende appetibili anche a chi non è abituato a leggere molto. Dopo il primo volume, sono usciti inoltre vari volumi, che permettono a chi ama la serie di leggere molto a lungo. I primi sono La legge dei più grandi (2008), Ora basta! (2009), Vita da cani (2009), La dura verità (2010), Si salvi chi può! (2011) e Guai in arrivo! (2012).

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