Cinque bellissimi cani di grossa taglia

Un bell'esemplare di San Bernardo, uno dei più famosi cani di grossa taglia (foto di Alberto Carrasco Casado via Flickr)
Un bell'esemplare di San Bernardo, uno dei più famosi cani di grossa taglia (foto di Alberto Carrasco Casado via Flickr)

Se i cani di taglia piccola ispirano tenerezza, quelli di grossa taglia possono generare stupore. A dispetto di quanto si crede comunemente, infatti, i cani di grande stazza non sono più aggressivi di quelli piccoli: anzi, è vero proprio il contrario! I cani di piccola taglia, infatti, possono essere dei veri e propri tiranni, mentre quelli di grossa taglia spesso sono bonaccioni e molto, molto affettuosi.

A dispetto della stazza che può incutere timore, spesso (non sempre!) i cani di grossa taglia sono un concentrato di affettuosità e tenerezza.

Certamente, un cane di grossa taglia ha altre necessità rispetto a un cane di piccola taglia (come gli spazi, per esempio) e vi farà spendere molto di più in cibo rispetto a un cagnolino, ma la bellezza che spesso si trova in un cane dalla stazza grande non si riscontra in quelli di razza piccola.

Ecco, allora, cinque bellissimi cani di grossa taglia.

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1. Alano, tanta bellezza in un solo cane

L’Alano unisce in sé fierezza, forza ed eleganza insieme alla nobiltà. La sua costituzione è grande, potente e armoniosa, tanto da essere definito “l’Apollo delle razze canine”.

L’Alano è un cane di origine tedesca e discende dagli antichi Bullenbeisser (azzanna-tori) che a loro volta sono figli dei medioevali Saupacker (azzanna-scrofe): tutti grandi cani da caccia al cervo, al cinghiale e all’orso.

Pur essendo un cane da guardia – come mostra il suo aspetto e anche il suo latrato –, in realtà l’Alano è un cane da compagnia, che adora il padrone con la sua famiglia, è dolcissimo e protettivo con i bambini e non sopporta in alcun modo la solitudine. È talmente buono che non solo tollera gli altri cani, ma anche i gatti! Tuttavia, data la sua stazza, richiede una mano “forte” per frenare i suoi entusiasmi.

Un alano in tutta la sua maestosità (fotografia di Art & Sarah di Seattle via Flickr)
Un alano in tutta la sua maestosità (fotografia di Art & Sarah di Seattle via Flickr)

Dal punto di vista della salute l’Alano ha bisogno di molte attenzioni quando è nella fase dello sviluppo; da adulto è robusto e patisce solo il freddo, motivo per cui di notte e in inverno va tenuto in casa (nonostante la mole, tra le quattro mura non è invadente).

Si tenga presente che è un cane costoso e che mangia in proporzione alla taglia (l’altezza minima al garrese per i maschi è di 80 centimetri, per le femmine di 72), il che vuol dire che mangia tanto!

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2. L’enorme Terranova

Se amate i cani di grossa taglia e volete farli convivere con altri animali, allora il Terranova è quello che fa per voi perché va d’accordo praticamente con tutti.

Il Terranova, un prodigioso cane-bagnino (foto di Danper65 via Wikimedia Commons)
Il Terranova, un prodigioso cane-bagnino (foto di Danper65 via Wikimedia Commons)

Sulle sue origini ci sono varie ipotesi: alcuni li vogliono discendenti dei grandi cani da orso introdotti in America dai vichinghi; altri credono che il Mastino del Tibet sia arrivato in America attraverso lo stretto di Bering insieme agli antenati degli Indiani d’America e pertanto deriverebbe dal “grande cane nero” degli Algonchini e dei Sioux.

Il Terranova è famoso come cane-bagnino per la sua grande abilità a salvare in acqua: sono, infatti, legatissimi all’uomo ed esistono pochi altri cani così amichevoli e innamorati degli esseri umani come i Terranova.


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Sono sempre pronti a fare le feste a tutti. Per il Terranova l’uomo è sempre buono ed è disposto a dare la vita anche per una persona che non conosce. Ha un istinto di salvataggio così forte che a volte salva anche chi non ne ha bisogno! Se, per esempio, vede qualcuno che sta giocando in acqua in maniera un po’ più agitata, lui parte e lo salva!

L’epitaffio di Lord Byron

Lord Byron aveva un cane di razza Terranova di nome Boatswain e vi era legatissimo, tanto che, quando il povero cane morì per rabbia, il poeta vergò un commovente epitaffio, che così inizia:

In questo luogo
giacciono i resti di una creatura
che possedette la Bellezza ma non la Vanità
la Forza ma non l’Arroganza
il Coraggio ma non la Ferocia,
e tutte le Virtù dell’Uomo senza i suoi Vizi.
Quest’elogio, che non sarebbe che vuota Lusinga
sulle Ceneri di un Uomo,
è un omaggio affatto doveroso alla memoria di
Boatswain, un Cane,
che nacque in Terranova nel maggio del 1803
e morì a Newstead Abbey
il 18 novembre 1808.

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3. Il pacioso Cane di San Bernardo

Secondo gli standard di razza, il limite minimo dell’altezza al garrese di un Cane di San Bernardo è di 70 centimetri, ma non sono rari esemplari alti più di 100 centimetri (al garrese, ripetiamo: quindi poi c’è da aggiungere collo e testa). Il loro peso può andare abbondantemente oltre il quintale. Un cane di grossa taglia a tutti gli effetti!

Pur discendendo dagli antichi Molossi asiatici, la razza come è oggi è stata selezionata dai monaci dell’ospizio del Gran San Bernardo (ed ecco spiegato il nome) che li hanno sempre usati per il soccorso alpino e per la guardia.

Un bell'esemplare di San Bernardo, uno dei più famosi cani di grossa taglia (foto di Alberto Carrasco Casado via Flickr)
Un bell’esemplare di San Bernardo, uno dei più famosi cani di grossa taglia (foto di Alberto Carrasco Casado via Flickr)

Il Cane di San Bernardo è un cane molto dolce con un innato istinto per il salvataggio, soprattutto nella neve: se vede una persona in difficoltà parte a salvarla senza pensarci due volte.

È considerato un baby sitter ideale vista la sua ottima predisposizione nei confronti dei bambini. Di fatto i cani di questa razza non sanno cosa significhi “aggressività” (a meno che non pensino che il loro padrone o la loro proprietà siano in pericolo… e allora povero a chi gli capita sotto!).

Sono cani che hanno bisogno di molto spazio e, per quel che riguarda la salute, devono essere tenuti sotto controllo per gli occhi.

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4. Lo splendido Bovaro del Bernese

Come tutti i molossoidi, anche il Bovaro del Bernese deriva dal Molosso Tibetano adottato dagli antichi romani e diffusosi in Europa a seguito delle legioni. Da questo cane ebbe origine il Cane da pastore svizzero noto come “cane delle capanne”: si trattava di un cane molto pesante che assai probabilmente è il capostipite dei bovari dei giorni nostri.

Il Bovaro del Bernese (foto di Compak via Wikimedia Commons)
Il Bovaro del Bernese (foto di Compak via Wikimedia Commons)

Il Bovaro del Bernese è un cane di taglia medio-grande, armonioso e ben proporzionato: è l’unico tra i Bovari svizzeri ad avere pelo semilungo, il che ha contribuito non poco alla sua popolarità. È senza dubbio il più bello tra i Bovari svizzeri, ma non è il più facile da gestire.

Il carattere del Bovaro del Bernese è infatti piuttosto forte ma tranquillo, molto amabile e mai inutilmente aggressivo. Sono molto portati per fare i guardiani, ma se non devono svolgere tale lavoro diventano amichevoli con tutti.

Il loro istinto predatorio non è dei migliori e questo è forse dovuto al fatto che sono stati selezionati esemplari che non attaccassero conigli, galline e gatti.

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5. L’ungherese Komondor

Il Komondor è un cane da pastore. La sua origine, molto antica, è sicuramente asiatica: ufficialmente la sua nazionalità è ungherese, ma non abbiamo notizie certe su come e quando sia giunto in Ungheria. Forse era a seguito dei magiari verso la fine del secolo XI.

Il Komondor è un cane bellissimo, dal corpo muscoloso e forte, ricoperto di pelo molto lungo che in alcuni punti scende fino a terra in lunghe ciocche bianche e tendente alla feltratura.

L'originalissimo cane Komondor (foto di Kari via Wikimedia Commons)
L’originalissimo cane Komondor (foto di Kari via Wikimedia Commons)

Sebbene possa sembrare strano, il pelo del Komondor non richiede alcuna cura e non deve essere nemmeno spazzolato perché la sua “rusticità” è ritenuta bella e da conservare. Va lavato regolarmente, invece.

I maschi possono raggiungere i 60 chili mentre le femmine i 50. Da cucciolo il Komondor ama giocare e farsi coccolare mentre da adulto è più riflessivo.

Leali cani da guardia

Si tratta di cani molto attaccati ai loro padroni e che hanno un forte senso del territorio: insomma, sono cani da guardia ideali. Può essere rissoso con altri cani e anche mordace verso l’uomo se non viene fatto socializzare fin dalla più tenera età: non è, quindi, un cane per tutti, pur essendo molto docile.

Il Komondor è un cane molto robusto e vive bene anche in giardino: tuttavia è fondamentale che sia spesso a contatto con il suo padrone perché, sebbene abbia una mole non indifferente, è un cane molto sensibile.

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