Cinque caratteristiche fondamentali dell’arredamento nordico

Sala da pranzo tipicamente nordica con vari elementi neri

Vi piacerebbe arredare una stanza – o addirittura tutta casa vostra – secondo i principi dell’arredamento nordico ma non sapete da dove partire? Vorreste ricreare quel tocco magico che avete intravisto nelle riviste, ma non riuscite a focalizzarvi sulle caratteristiche fondamentali? Siamo qui per aiutarvi.

Perché l’arredamento nordico ha dei canoni molto chiari, netti, facili da identificare. Ne abbiamo selezionati cinque, che cercheremo di presentarvi con dovizia di particolari.

 

1. Il colore bianco

Pulizia e ordine per catturare la luce

La prima cosa che salta agli occhi, quando si entra in una casa del nord europeo, è l’assoluta predominanza di colori chiari e leggeri e in particolare del bianco. Una scelta non dovuta solamente a finalità estetiche: in quei paesi in cui la luce del giorno non è mai particolarmente intensa, e in cui in certe stagioni la notte è quasi una compagna di vita, un ambiente luminoso tra le mura domestiche è necessario per cercare di economizzare i costi.

Per questo, è tipico trovarsi davanti, nelle case norvegesi, islandesi o danesi, stanze completamente bianche “dalla testa ai piedi”, cioè dal pavimento – cosa a cui noi non siamo minimamente abituati – ai mobili.

Questo scenario può dare sicuramente l’impressione di essere un po’ monocorde, ma contemporaneamente ci consegna una grande sensazione di pulizia, di ordine, se vogliamo anche di rigore, soprattutto di ampiezza e grande respiro, tutte caratteristiche che riteniamo proprie non solo dell’interior design del nord Europa ma anche del loro modo di vivere.

 

2. Il dominio del legno

Per un effetto shabby chic

L’altro grande comandamento del nord è l’uso del legno, in ogni angolo della casa: dal pavimento (e non solo nel classico salotto, ma anche nel bagno e nella cucina, dove da noi sarebbero improponibili) alle pareti, dai mobili ai complementi d’arredo, tutto o quasi deve essere ricavato dagli alberi, che d’altronde abbondano nelle terre del nord e costituiscono un elemento fondamentale dell’economia locale.

Ovviamente, sulla base di quanto abbiamo appena finito di scrivere, sono da preferire i legni chiari, o che comunque possano essere schiariti con la vernice: l’idea di fondo è quella di preferire grandi assi di legno, bianco o comunque non trattato, in modo da dare anche un’idea di semplicità.

Il tutto serve quasi a richiamare lo stile di un tempo arricchito però di qualche tocco di modernità. Per questo, sempre più spesso si parla di stile shabby chic, un arredamento anticato ma al contempo elegante che ben si sposa con la filosofia del design nordico.

 

3. Gli elementi neri

Dagli sgabelli e dai complementi fino alle pareti

Originariamente caratteristica soprattutto dello stile svedese ma di recente passata a tutto l’arredamento di stile nordico è anche la presenza di elementi d’arredo neri, per contrastare e dare un po’ di varietà ai bianchi, ai panna e ai colori chiari di cui abbiamo già parlato.

Si tratta di piccoli spunti, di macchie scure all’interno di un panorama che generalmente rimane ancora profondamente chiaro, ma che riescono ad acuire il contrasto e a rendere più interessante un ambiente.

Come si può vedere dalle fotografie che abbiamo inserito qui sopra ma anche nelle altre sparse nelle varie sezioni di questa cinquina, ci si può sbizzarrire con un piano cucina nero, con gli sgabelli, con ciotole, vasi, orologi e lampadari, tappeti e quadri, fino ad arrivare a scelte più ardite che vanno a coinvolgere una parte della parete, un po’ di tappezzeria e, al limite, perfino il pavimento di una stanza, in questo caso sempre però attraverso l’utilizzo del legno.

 

4. Il ferro battuto

Un tocco retrò

Oltre agli oggetti di colore nero, un altro elemento da tenere in considerazione per dare alla stanza e più in generale all’arredamento della casa un tocco nordico è il ferro battuto: si va dal classico utilizzo nel letto, con ferro spesso colorato di colore scuro seguendo le tendenze cromatiche che abbiamo già esposto, fino ai sostegni delle mensole, dai candelabri a vecchie stufe rimesse a nuovo, dalle lampade ai soprammobili.

Questa scelta che a prima vista può sembrare un po’ forzata, soprattutto alle nostre latitudini dove questo tipo d’acciaio facile da piegare è usato perlopiù per le cancellate, in realtà è uno degli elementi essenziali per dare quel tocco retrò all’ambiente che può fare la differenza.

Lo stile scandinavo, infatti, è sì dominato dal bianco e dal legno, come già abbiamo visto, ma a differenza dello stile ipermoderno – che preferisce superfici lucide e riflettenti – spesso si concede complementi d’arredo all’apparenza poveri e umili, come possono appunto apparire quelli in ferro battuto, che servono anche a sottolineare la storia di fatica e sacrificio di quelle genti abituate a climi inospitali.

 

5. L’aspetto minimal

Un’aria luterana e austera

Concludiamo con quello che è forse l’elemento meno appariscente (per, d’altronde, sua stessa natura) ma non certo il meno importante per dare l’idea di una casa scandinava o comunque nordica: la tendenza al minimalismo.

Noi nel Mediterraneo siamo abituati a riempire la casa di orpelli; ogni parete ci sembra vuota fino a quando non l’abbiamo seppellita sotto ai quadri, ogni mobile ci sembra spoglio fino a quando non l’abbiamo riempito di soprammobili e chincaglierie varie. Al nord il principio è completamente l’opposto: meno è meglio.

C’è, probabilmente, anche un retaggio storico e culturale dietro a queste preferenze: le case del nord Europa infatti hanno un’aria di austerità che noi del sud non possiamo pienamente comprendere, quasi fossero ancora oggi abitate da certi predicatori luterani che vestivano sempre e solo di nero, nella maniera più semplice e spoglia possibile, badando molto più all’essenziale (e al lavoro, e alla fatica) che agli orpelli.

Per questo, l’arredamento nordico si regge su un equilibrio molto delicato: le pareti devono essere il più possibile sgombre, se non per motivi puramente funzionali; i pavimenti devono essere ampi e il più possibile liberi (al massimo ci si può mettere un tappeto, ma piccolo, e raramente dai colori sgargianti); tutto, dalle sedie ai divani, dev’essere ridotto al minimo indispensabile.

Proprio su questo, d’altronde, si basa quell’impressione di ariosità e pulizia di cui parlavamo già all’inizio.

 

E voi, quale caratteristica dell’arredamento nordico preferite?

Ecco cinque caratteristiche fondamentali dell'arredamento nordico: vota la tua preferita.

 

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