Cinque consigli per progettare un giardino fai da te

Se un giardino esiste già, come modificarlo?

Ecco alcuni consigli per progettare un giardino fai da te: vota il tuo preferito.

 
Dedicarsi alla progettazione di un giardino è un’esperienza gratificante. Ripaga ampiamente dell’impegno che richiede e vi permette di avere il “vostro” giardino. Ovvero il vostro personale angolo di natura, quello che riempie di bellezza, gioia e colore i vostri occhi, vi nutre coi suoi profumi, rende più dolci e serene le vostre giornate.

Volete provare ad allestirne uno, ma non sapete da dove cominciare? In questo articolo troverete cinque fondamentali consigli per progettare da soli il vostro giardino. Perché se, da un lato, ampie estensioni di terreno richiedono l’intervento di professionisti del settore, dall’altro il giardino di casa può essere realizzato da tutti con successo seguendo qualche semplice accorgimento. È sufficiente partire da alcuni principi essenziali che vi guideranno a un risultato finale equilibrato, armonioso e che rispecchia le vostre preferenze personali.


Leggi anche: Cinque piante da esterno invernali che fioriscono a febbraio

 

Perché creare un giardino

Le motivazioni alla base del progetto

Le motivazioni alla base di un giardino fai da teIniziate col considerare perché vi piacerebbe allestire un giardino e quanto tempo volete trascorrervi al suo interno. Se il principale motivo per cui lo create è di natura estetica e decorativa, ovvero volete specialmente godere di uno spazio verde e fiorito che abbellisca l’ambiente in cui vivete, allora, quando progettate, il vostro senso estetico costituisce un elemento determinante. Il giardino deve infatti rispondere in larga parte ai vostri gusti in fatto di colori, forme delle piante, materiali e i loro relativi abbinamenti.

Consideratelo un modo per esprimere la vostra creatività e per riflettere sempre un po’ il vostro carattere. A proposito di quest’ultimo elemento, vedremo che il giardino rispecchia sempre un certo “stile”.

Per vivere, rilassarsi o stare da soli

Per alcuni di voi il giardino potrebbe essere, invece, un modo per soddisfare esigenze per così dire abitative. Accade quando si desidera “vivere” il più possibile il giardino e lo si interpreta come un’estensione dello spazio domestico interno. Un suo prolungamento, con terrazze, con verande, con pavimentazioni e prato ideali per far giocare i bambini, accogliere gli ospiti o disporre di un angolo dove rilassarsi nella bella stagione e, anche, cucinare qualche buona grigliata.

Alcuni di voi, infine, potrebbero volere soprattutto un giardino in cui trascorrere del tempo sicuri che la propria riservatezza sia protetta dagli sguardi altrui. In questo caso le siepi che lo circondano e gli alberi presenti al suo interno diventano gli elementi attorno ai quali far ruotare e comporre tutto il resto.

[wpzon keywords=”giardinaggio” sindex=”Garden” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Scegliere lo stile di riferimento

Formale o informale

Un giardino formale alla Reggia di Peterhof, in RussiaOgni giardino è il prodotto unico delle vostre scelte finali e della vostra creatività. Queste partono sempre, più o meno consapevolmente, da uno stile cui ci si ispira e di cui si rispettano i canoni. Diciamo subito che gli stili di giardino sono molti, ma una è la distinzione alla base di tutte e che fa al caso di chi voglia modellare o rimodellare il proprio giardino “fai da te”: formale e informale. Sembra una distinzione semplice, in realtà ha grandi ripercussioni sulla gestione e manutenzione del giardino, oltreché sulla scelta della varietà di piante.

Lo stile formale (tipico del XVII e XVIII secolo in Italia e Francia) disegna il giardino secondo uno schema fatto di geometrie equilibrate e simmetrie e proporzioni tra i vari elementi. Prevede pochi tipi di piante ma usate in abbondanza, soprattutto per siepi e creazioni di sculture verdi che danno volume e verticalità. Richiede potature regolari, grande e netta pulizia delle piante, taglio frequente del prato e manutenzione dei vialetti o dei sentieri.

La libertà dell’informale

Lo stile informale conferisce, invece, al giardino un aspetto più naturale, dovuto principalmente alla maggiore libertà di crescita delle piante, che solo se strettamente necessario vengono rimodellate, ad una elevata diversificazione di quelle da fiore, poiché si tende a usare la più ampia varietà possibile quanto a colori e forme delle infiorescenze, e a linee geometriche meno nette e definite. La manutenzione è molto più semplice. L’unica cura particolare richiesta è evitare che assuma un aspetto troppo disordinato e che le piante diventino troppo fitte.

[wpzon keywords=”giardinaggio” sindex=”Books” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Ridisegnare il giardino da quello esistente

Cosa togliere e cosa tenere

Se un giardino esiste già, come modificarlo?Nel momento in cui decidiamo di progettare il giardino, prima di fare tutte le altre valutazioni è d’obbligo chiedersi: lo stiamo disegnando da zero oppure ne esiste già uno? Potremmo infatti avere acquistato una casa nuova, e potrebbe esiste quello del precedente proprietario, o potrebbe essere che quello che abbiamo allestito tempo prima non ci soddisfi più.

Nel secondo caso, infatti, dovrete decidere quanti e quali elementi verdi già esistenti da anni conservare e quali no. È bene eliminare, innanzitutto, le piante troppo vecchie e con numerose parti rinsecchite o che mal si adattano al terreno in cui sono state collocate (la loro crescita sarebbe sempre stentata e difficile). Vanno eliminate anche quelle che causano eccessivo ingombro in punti di passaggio o che impediscono la luce (per esempio, davanti a una finestra).


Leggi anche: Hobby e legno: cinque idee creative fai da te

In secondo luogo, eliminate quelle che non gradite o che non rientrano più nella vostra idea di giardino. In questo modo, tutto quello che avrete conservato diventerà una preziosa parte integrante del vostro nuovo angolo verde.

 

Progettare gli spazi

Una piantina su cui lavorare

L'importanza della siepeEd ora prendete carta e matita e un metro e segnate le misure del vostro appezzamento di terreno. Create, cioè, una rappresentazione bidimensionale del vostro giardino, un utile strumento di riflessione su come organizzare gli spazi, che vi consente di sperimentare diverse soluzioni e disposizioni.

Iniziate col decidere se volete una siepe che delimiti tutto il perimetro. Dopodiché pensate se volete o no degli alberi e degli arbusti. In entrambi i casi considerate il loro portamento naturale e quale, una volta sviluppatisi del tutto, sarà la loro dimensione, perché dovrete tener conto dello spazio occupato.

Il resto

Decisi questi due elementi, tutto il resto della superficie è a disposizione di prato, sentieri e aiuole e, soprattutto, delle piante da fiore annuali che vi volete inserire. Usate la vostra creatività e immaginate le vostre piante cresciute e quale sarebbe il risultato ottenibile, a seconda della soluzione impostata. E, alla fine, decidete, tenuto conto della funzione prevalente che ad esso affidate.

[wpzon keywords=”progettare giardino” sindex=”Books” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Usare i colori

Come scegliere gli accostamenti giusti

L'importanza dei colori e degli abbinamentiDeciso come organizzare lo spazio, ora non vi resta che scegliere con precisione e cura le vostre piante, in particolare quelle da fiore, in base all’effetto visivo che desiderate ottenere, sia nelle aiuole sia globalmente. In questa fase la scelta dei colori e di come mescolarli diventa importantissima. Come fare?

Innanzitutto, un aiuto fondamentale vi viene dalla ruota dei colori, quella che usano artisti e designer, che vi consentirà di capire quali combinazioni funzionano esteticamente meglio di altre. I colori complementari sono quelli in contrasto tra loro e vanno dosati con parsimonia in giardino per non appesantirlo troppo, in quanto un uso eccessivo di queste combinazioni stanca la vista.

Caldi o freddi

I colori contigui della ruota sono tinte calde o fredde le une vicine alle altre che si armonizzano ottimamente dal punto di vista cromatico, utili in giardino quando si vuol ottenere un senso di ordine e di piacevolezza alla vista. Infine, i colori triadici che stanno nella ruota alla stessa distanza l’uno dall’altro sono quelli che, accostati nelle fioriture, creano un senso di vivacità e movimento.

Considerate poi che i colori brillanti e chiari e il bianco riflettono la luce solare molto più degli altri, spiccando rispetto ad essi, e illuminano molto bene le porzioni di giardino in cui sono posti. I colori scuri, come il blu, il violetto, il rosso porpora certamente si notano meno, ma danno senso di profondità al vostro giardino, facendolo sembrare, inoltre, più pieno.

Anche nel caso della scelta dei colori, prendetevi un po’ di tempo per riflettere sugli abbinamenti che vi piacciono di più, aiutandovi, all’occorrenza, con fotografie riportate da riviste e da buoni siti che trattano di giardinaggio. Il risultato sarà bello e soddisfacente, artistico e funzionale.

[wpzon keywords=”colori piante” sindex=”Books” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Segnala altri consigli per progettare un giardino fai da te nei commenti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here