
Ricorderò per sempre il mio viaggio a Barcellona. Per forza: ho perso per la prima volta un aereo. Fortunatamente, però, ho perso il volo per rientrare in Italia, quindi ho fatto in tempo a godermi la città. Barcellona è stata sempre uno di quei posti che desideravo vedere, ma, dopo la mia esperienza a Berlino, ero convinta che nessuna città mi sarebbe piaciuta veramente, perché non avrebbe retto il confronto.
Quanto mi sbagliavo! La capitale catalana mi ha rubato il cuore al primo sguardo. Colori, profumi, musiche, sole, mare, cultura: c’è tutto. Ho pensato, quindi, di proporvi cinque cose davvero belle da vedere a Barcellona – sceglierle è stato difficilissimo! –, anche se è una città che merita di essere vista da cima a fondo. Non è una classifica in ordine di importanza, né di bellezza. Pronti? Bene, zaino in spalla e partiamo.
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Indice
La Boqueria
Un mercato antico tra colori, sapori e profumi
Il mercato della Boqueria è antichissimo. Pare che già a partire dal ‘200 in questa zona si tenessero scambi e mercati anche se l’area così come la vediamo oggi è stata inaugurata nel 1840.
In posizione centralissima, proprio sulle Ramblas, La Boqueria è una tappa immancabile e uno scorcio caratteristico sulla città catalana a cui non si può rinunciare. Ma è un semplice e banale mercato? Assolutamente no! È un mercato alimentare coperto, con chioschi fissi, merce ordinatissima, coloratissima e di prima scelta. Nulla a che vedere con i mercati settimanali cittadini a cui siamo abituati dalle nostre parti.
Tutta la mercanzia
Passeggiando tra le bancarelle – gli autoctoni, che potete seguire per capire cosa comprare e dove farlo, dicono che l’orario migliore sia al mattino, certamente entro le 14 – potrete trovare di tutto, dal pesce fresco alla frutta esotica, dalla carne ai dociumi, fino a veri e propri chioschi con ogni piatto il vostro stomaco possa desiderare.
Se volete fare uno spuntino veloce o semplicemente togliervi la sete o reintegrare un po’ di zuccheri, vi conisglio le macedonie fresche e i frullati: una delizia sana a buon mercato.
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Parc Güell
Quattro passi nella magia onirica di Gaudí
Avete presente le fiabe? Quelle in cui le case sono di marzapane, gli animali sono coloratissimi e tutto brilla di una luce strana? Ecco, benvenuti a Parc Güell. Il parco, costruito dall’architetto Antoni Gaudí per l’imprenditore Eusebi Güell tra il 1900 e il 1914, è un viaggio onirico nella bellezza. Forse vi sembro esagerata, ma vi assicuro che non lo sono.
L’immagine dei suoi mosaici colorati è diventata un simbolo di Barcellona e io, che della capitale catalana conoscevo poco o nulla, sapevo però con certezza che volevo andare lì. Le mie aspettative non sono state deluse, anzi. In cima alla collina di El Carmen, Parc Güell regala una vista pazzesca della città e regala meraviglie ad ogni angolo.
C’è da camminare
Una raccomandazione: scarpe comode. Per arrivare all’ingresso la salita è ripida e anche la visita del grande parco richiede che i piedi siano comodi e ben piantati per terra. Per visitarlo tutto vi occorrerà almeno mezza giornata, ma vi assicuro che non ne resterete delusi. La parte monumentale è a pagamento, mentre la zona circostante no, ma è senza dubbio meno entusiasmante (ma non meno affascinante).
Tra la famosa panchina che sembra un serpente e la fontana a lucertola, tra la Casa Blu e la Sala delle cento colonne, rimarrete incantati ad osservare le meraviglie decorate con la tecnica trencadís, ovvero un mosaico che unisce pezzi di scarto di ceramica e vetro colorato creando effetti mozzafiato.
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El mirador de Colom
Una vista mozzafiato a 360 gradi sulla città
Vedere Barcellona da 60 metri d’altezza è possibile (oltre che meraviglioso). Ebbene sì, all’inizio delle Ramblas, a ridosso del mare e del porto, si trova il Mirador de Colom, un monumento che celebra la scelta dell’esploratore di sbarcare proprio nella città catalana al ritorno dal suo primo viaggio nel Nuovo Mondo.
Si tratta di una massiccia colonna corinzia sulla cui cima è posta una statua di Cristoforo Colombo in bronzo alta ben 7 metri. L’esploratore, con un braccio, indica una direzione verso il mare, ma fate attenzione: non indica l’America. La direzione per il Nuovo Mondo è quella diametralmente opposta e quindi l’esploratore avrebbe dovuto indicare il centro della città, perdendo certamente un po’ di fascino. Il Mirador è stato inaugurato nel 1888 in occasione dell’Esposizione Universale e da allora è diventato uno dei luoghi imperdibili della capitale catalana.
Fino in cima con l’ascensore
Al suo interno, infatti, c’è un ascensore che porta alla base della statua, a 60 metri d’altezza, dove si trova un piccolo belvedere da cui si può osservare la città in tutto il suo splendore. Date le dimensioni ridotte si sale e si staziona a piccoli gruppi.
Una volta in cima potrete avere l’impressione che il tutto si muova: è esattamente così ed il movimento è, ovviamente, dovuto al vento. La visita non ha un prezzo proibitivo, ma con alcune delle card acquistabili per visitare la città a prezzi vantaggiosi potete avere la visita gratuita o uno sconto.
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Barri Gòtic
Un fascino antico da vivere e da vedere
Il Barrio è il centro medievale della città. Nato dalle rovine del Barcino, antico villaggio romano, il quartiere presenta l’antico impianto del Cardo e del Decumano da cui si sviluppa un vero e proprio labirino di vie e viette in cui si possono osservare veri e propri capolavori architettonici.
Il Barrio Gótico (o Barri Gòtic, alla catalana) fa parte del distretto della Ciutat Vella (Città Vecchia) ed è delimitato ad est dalla Via Laietana che lo separa dal quartiere del Born; a sud confina con il Port Vell (Porto Vecchio) e con il mare; a ovest La Rambla lo separa dal quartiere de El Raval, mentre verso nord sbocca in Plaça Catalunya.
Il regno del gotico
Passeggiare per le sue vie è sicuramente suggestivo e alzando lo sguardo si possono vedere scorci di rara bellezza, giochi di luci creati dai palazzi in stile gotico che in questa zona, come suggerisce il nome, abbondano. È anche possibile vedere le rovine della prima muraglia romana, dato che, come si diceva poco sopra, il quartiere nasce dalle ceneri del Barcino.
Tra le tante meraviglie si possono ammirare la Cattedrale di Barcellona (Cattedrale de la Santa Ceu), Plaça del Rei e Plaça del Pi. Ma non c’è solo questo nel Barrio Gótico, anzi. Ci sono centinaia di locali, bar, ristoranti, discoteche e negozietti, cosa che fa sì che con il calar delle tenebre la zona si trasformi nel centro della vita notturna del centro di Barcellona, con giovani di ogni nazionalità pronti a viveve la notte catalana.
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Casa Milà o La Pedrera
Un altro capolavoro nella Barcellona di Gaudí
Barcellona, senza dubbio, fa rima con Gaudí. Non in senso letterale, è ovvio, ma è impossibile non vedere i capolavori che l’architetto ha seminato in giro per la città. La Pedrera è sicuramente uno di questi. Fu costruita tra il 1905 e il 1912 su richiesta dell’industriale Milà che voleva una casa per lui e la sua nuova sposa.
Così, al numero 92 di Passeig de Gràcia nacque Casa Milà, detta la Pedrera perché la sua facciata ricorda una cava a cielo aperto. La casa è visitabile e, a dire la verità, il prezzo non è propriamente economico (20,50 euro) ma al suo interno è ancora più spettacolare che all’esterno. Il tetto con i suoi camini fantasiosi, l’appartamento in stile primi del ‘900, il cortile con i giochi di luce creati dalle finestre. Insomma, un’altra unica esperienza onirica in stile Gaudí.
Il suggestivo giro di notte
Nel periodo estivo, poi, vengono organizzati dei tour notturni che permettono di godere della spettacolarità della Pedrera con la complicità del buio e delle luci dei lampadari. Una visita ancora più suggestiva che però non è di certo economica: a luglio 2015 il costo era di 34,50 euro a persona per unirsi al tour guidato, unico modo per vedere la casa in notturna. Se il prezzo è decisamente poco popolare, è vero che l’unicità dello scenario proposto non ha eguali.