Cinque cose da sapere sul pastore tedesco

Il pastore tedesco è uno dei cani più noti al mondo, grazie anche alla versatilità del suo carattere e al fatto che è stato più volte star al cinema e in TV (si pensi a Rin Tin Tin o al Commissario Rex, giusto per citare due esempi). È senza dubbio un cane splendido e anche questo ha contribuito al suo successo pressoché planetario.

Ma quali sono le origini di questa razza? E perché è chiamato anche “cane lupo”? Vediamo insieme cinque cose da sapere sul pastore tedesco.


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Le origini del cane da pastore tedesco

La fine della pastorizia e le intuizioni di un colonnello tedesco

Le origini del pastore tedescoSul finire dell’Ottocento, l’industrializzazione ha portato gradualmente alla fine della pastorizia, in Germania e non solo, con tutto quello che comporta un tale cambiamento di equilibri secolari basati sul fatto che in campagna vivessero più persone che nelle città.

Tra i cambiamenti portati dalla Rivoluzione industriale, c’è anche quello della graduale scomparsa dei cani da pastore: venendo meno la pastorizia, non c’era più bisogno di tutta una serie di cani che svolgevano determinati compiti all’interno delle greggi. Tutto questo a vantaggio di razze di cani più piccole e da appartamento.

Per salvare il patrimonio genetico

Non volendo far perdere il prezioso patrimonio genetico dei cani da pastore, un gruppo di cinofili tedeschi decise di prendere “il meglio” di ogni cane pastore e creare così un cane dalle mille sfaccettature, bello a vedersi ed eclettico nella vita quotidiana, docile ma allo stesso tempo robusto e, in ogni caso, facile da allevare e gestire.

Tramite una serie di incroci tra i pastori del Württemberg e della Turingia nacque, quindi, questa nuova razza, che, soprattutto grazie alle felici intuizioni di Friedrich Emil Max von Stephanitz – più noto come Max von Stephanitz (1864-1936) – divenne ben presto molto amata e diffusa in quasi tutto il mondo. Il cane da pastore tedesco venne ufficialmente riconosciuto nel 1898.

 

Gli appellativi del pastore tedesco

Diversi nomi, anche legati al tipo di lavoro svolto

I molti nomi di questo cane (foto di Flaurentine via Wikimedia Commons)A seconda delle varie lingue il pastore tedesco si chiama, oggi, Deutscher Schäferhund, Berger allemand, German shepherd dog, Perro de pastor alemán: insomma, più o meno la traduzione di “pastore tedesco”. Ma non è sempre stato così.

Agli inizi della razza era conosciuto come “pastore alsaziano” (in inglese: Alsatian dog; in francese: Chien de Bergèr alsacien) perché era molto diffuso in Europa un sentimento antigermanico e quindi non si voleva avere niente a che fare con qualunque cosa avesse “tedesco” nel nome. Tra l’altro, in Italia venivano chiamati “pastori alsaziani” quei cani pastori tedeschi con il pelo lungo, che è fuori dagli standard della razza.

Cane lupo?

Popolarmente il pastore tedesco è stato a lungo chiamato “cane lupo”, per via della somiglianza di questi cani con il lupo, nonno di tutti i cani. All’origine della razza giravano voci che volevano che il cane da pastore tedesco fosse stato ottenuto da incroci proprio con questo animale, ma Max von Stephanitz, il “papà”, ha smentito più volte questa cosa.

Infine, spesso, ancora oggi, il pastore tedesco è chiamato “cane poliziotto”: del resto, fin dal 1906 questi cani lavorano con la polizia e si sono guadagnati il rispetto sul campo, tanto da essere in servizio presso le forze dell’ordine in quasi tutto il mondo, come cani antidroga o antisommossa. Insomma, il pastore tedesco, pur essendo un cane da pastore, oggi molto difficilmente svolge il lavoro del pastore gregge, ma ha conseguito varie abilità.

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Gli standard di razza

Armonici, con le orecchie diritte e pelo corto

Gli standard di razza del cane da pastore tedesco (foto di Dario Sgroi via Wikimedia Commons)Secondo gli standard di razza, il cane da pastore tedesco si presenta piuttosto allungato, robusto, molto muscoloso e, in genere, di taglia superiore alla media. Il pastore tedesco è “costruito” come un trottatore puro e per questo motivo i suoi arti non solo sono armonici ma anche angolati sì da rendere possibile una considerevole spinta del posteriore come un ottimo allungo della parte anteriore. Le orecchie sono larghe alla base e ben dritte mentre gli occhi, leggermente obliqui, devono essere più scuri possibile. La coda è lunga, almeno fino al garretto.

Per quel che riguarda la taglia, i maschi misurano tra i 60 e i 65 centimetri al garrese, mentre le femmine vanno dai 55 ai 60 centimetri. Come colore possono essere neri o grigi, di un solo colore come anche con focature regolari. Non è accettato il colore bianco.

I pastori alsaziani

Infine, il pelo è corto, duro, compatto, diritto e ben aderente e il sottopelo è folto. I pastori tedeschi a pelo lungo (quelli che venivano chiamati alsaziani in Italia) non corrispondono agli standard di razza e per questo motivo non possono partecipare alle esposizioni.


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Il pastore tedesco “da bellezza” e “da lavoro”

Due linee di sangue ben distinte

Cani da bellezza e cani da lavoro (foto di Jakub Halun via Wikimedia Commons)L’ideale di ogni allevatore è di avere un cane “bello e bravo”, ma per quel che riguarda il pastore tedesco nel corso degli anni si sono diversificate le cose, tanto che si hanno due linee di sangue ben distinte tra bellezza e lavoro. Tale è la diversità delle due linee che per alcuni si potrebbe addirittura parlare di due razze diverse: una di pastori tedeschi “belli” e l’altra “da lavoro”.

Questa distinzione affonda le proprie radici nella storia della Germania, che è stata a lungo divisa in due dal famigerato Muro di Berlino. Nella Germania dell’ovest il pastore tedesco divenne una delle razze più desiderate, grazie al successo televisivo di Rin Tin Tin: il benessere economico di questa parte della Germania fece sì che molte famiglie potessero permettersi splendidi esemplari di questa razza.

La differenza tra est e ovest

Nella Repubblica Democratica Tedesca, invece, venne privilegiato l’aspetto del lavoro e quindi la selezione si mosse in questo senso, con cani prevalentemente grigi, dall’aspetto solido, asciutto e muscoloso.

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Il carattere del pastore tedesco

Allegro, giocherellone, facilmente addestrabile

Il suo carattere (foto di Pepo13 via Wikimedia Commons)Allegro e amante del gioco, il cane da pastore tedesco ha avuto un successo enorme in tutto il mondo anche grazie alla facilità con cui lo si può educare e al fatto che è sempre desideroso di piacere al suo umano. Il pastore tedesco è un cane adatto praticamente a tutti, anche ai bambini (purché si tratti di bambini che sappiano come interagire con i cani e siano profondamente rispettosi nei loro confronti).

Grazie alla versatilità del suo carattere il pastore tedesco è un ottimo cane da compagnia, ma anche da guardia, da difesa e da soccorso. Spesso è usato come cane guida per non vedenti, anche se ultimamente viene sempre più soppiantato in questa mansione dai Golden Retriever e Labrador Retriever. Il pastore tedesco ama vivere in casa perché necessita del contatto umano, tuttavia si tenga presente che ha bisogno di molto moto. Se bene allevato, è un cane molto robusto e rustico.

 

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