
Se siete appassionati di serie TV o di fantascienza, sicuramente conoscete molto bene Doctor Who. La serie britannica è nel Guinness dei Primati grazie alla sua longevità, visto che va in onda sostanzialmente dal 1963. Ma meriterebbe di starci per vari altri motivi: per l’affetto e la fedeltà dei fan, per il proliferare del merchandising, per l’alternanza dei protagonisti, per la presenza di episodi di Doctor Who che hanno fatto la storia della TV inglese.
Quali sono, però, i migliori tra i moltissimi episodi che sono stati realizzati in cinquant’anni d’attività? O quali, quantomeno, quelli più belli trasmessi in Italia [1]? Abbiamo riesaminato tutte le serie più recenti, quelle mandate in onda a partire dal 2005, e abbiamo selezionato cinque puntate memorabili.
Come vedrete, finiscono per coinvolgere tutti e quattro i dottori che si sono alternati nelle stagioni ufficiali. Così partiremo da Christopher Eccleston, interprete del Nono Dottore per pochi episodi, per passare a David Tennant, il Decimo e uno dei più amati. Quindi arriveremo a Matt Smith e Peter Capaldi, rispettivamente Undicesimo e Dodicesimo protagonista.
Procediamo.
Indice
1. Il bambino vuoto
Cominciamo con un doppio episodio tratto dalla prima serie “moderna” di Doctor Who, Il bambino vuoto. Un episodio che è entrato nel cuore degli spettatori anche per via della sua sceneggiatura, particolarmente riuscita.
La storia è stata infatti ideata da Steven Moffat, allora solo uno dei vari sceneggiatori dello show. Successivamente lo scrittore britannico è diventato però showrunner della serie – a partire dalla quinta stagione – e ha creato altre serie baciate da grande fortuna, tra cui vale la pena di menzionare Sherlock.
L’episodio è ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Il Dottore e Rose – la sua compagna di viaggio – si trovano infatti nel centro di una Londra provata dal conflitto e si imbattono in misteriose presenze. In particolare, si mettono alla ricerca di un bambino deforme che risponde al nome di Jamie.
Una serie di misteriose mutazioni infatti coinvolgono non solo il bimbo ma anche molte altre persone, mettendo in allarme il Dottore ma pure un certo Jack Harkness, un americano che si mette a collaborare col Signore del Tempo per la risoluzione del mistero.
I nanogeni
Alla fine si scopre che tutto è stato causato dai nanogeni, che involontariamente hanno salvato un ragazzino mutandolo in un essere con la maschera antigas attaccata al volto. Una volta che il bambino ritrova la mamma, però, i mini-robot comprendono l’errore commesso e risolvono la situazione.
Come detto, l’episodio ha per protagonista il Nono Dottore, Christopher Eccleston, affiancato da Rose Tyler, la sua compagna di viaggio interpretata da Billie Piper. Dopo la lunga carriera nella serie del Dottore, quest’ultima di recente è stata anche tra i protagonisti di Penny Dreadful.
Nel ruolo di Jack invece recita John Barrowman, attore e cantante scozzese. Il suo personaggio – qui alla sua prima apparizione – divenne in breve tempo estremamente popolare, tanto che i produttori inglesi decisero di dedicargli uno spin-off. Torchwood – questo il suo titolo – è andato in onda tra il 2006 e il 2011, per un totale di 4 stagioni.
Il personaggio comunque ha continuato a comparire lungo gli anni anche su Doctor Who, in alcune apparizioni come guest-star.
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2. Colpo d’occhio
È firmato da Steven Moffat anche il secondo episodio della nostra lista, realizzato un paio d’anni più tardi. Nel 2007, come decima puntata della terza stagione “moderna” di Doctor Who, venne mandato infatti in onda l’episodio Colpo d’occhio.
Proprio quella sceneggiatura – basata, tra l’altro, su un racconto scritto l’anno prima dallo stesso Moffat – valse allo scrittore un paio di BAFTA e un Premio Hugo per la miglior rappresentazione drammatica.
Contrariamente a quanto si può pensare, però, quest’episodio è ben poco centrato sulla figura del Dottore. Il protagonista e la sua compagna di viaggio compaiono solo in poche scene, cosa che permise, all’epoca, ai produttori di realizzare questo episodio quasi in contemporanea a un altro.
Per questo l’episodio viene solitamente classificato dai fan come Doctor-lite, cioè una puntata in cui il Dottore non è presente più di tanto. Ciononostante, Colpo d’occhio si inserisce perfettamente nella linea narrativa dello show, e per questo è ancora oggi uno degli episodi più amati.
Gli angeli piangenti
La trama è particolarmente complicata, ma molto affascinante. Protagonista è una ragazza, Sally Sparrow, che per caso entra con un’amica in una casa piena di statue di angeli piangenti. In breve, la ragazza che la accompagna scompare, ma un uomo che si presenta alla porta spiega a Sally che la sua amica è stata catapultata negli anni Venti.
Indagando, Sally scopre che gli angeli sembrano avere il potere, infatti, di spedire le persone indietro nel tempo. Tra le vittime anche un detective della polizia a cui la ragazza si rivolge ma pure il Dottore e Martha Jones, la sua accompagnatrice.
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Per fortuna, il Decimo Dottore ha lasciato alla ragazza dei messaggi sparsi in una serie di DVD, sotto forma di Easter Eggs. Unendoli, Sally riesce a interpretare l’avviso che le arriva dal passato e a capire come cercare di sbarazzarsi delle statue.
Il Dottore che compare è ovviamente David Tennant, accompagnato da Freema Agyeman nel ruolo di Martha. Ma l’assoluta protagonista di questo terrificante episodio è Carey Mulligan, all’epoca poco più che ventenne ma destinata a una fortunatissima carriera. L’avrete infatti probabilmente vista in film come Drive, A proposito di Davis o Il grande Gatsby.
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3. Midnight
Il Decimo Dottore è protagonista anche del terzo episodio della nostra lista. Si tratta di Midnight, decima puntata della quarta stagione moderna di Doctor Who, andata in onda in originale nel giugno del 2008 e trasmessa per la prima volta in Italia nel marzo 2011.
La trama si concentra quasi esclusivamente sul viaggiatore del tempo. La sua compagna di viaggio, Donna Noble – interpretata da Catherine Tate – compare infatti solo in alcune scene, tanto che, per fare un parallelo con quanto scritto sopra, questo episodio è stato catalogato anche come companion-lite.
Ispirato, secondo quanto riportato dallo sceneggiatore Russell T. Davies, da un episodio di Star Trek: the Next Generation, l’episodio racconta di un viaggio del Dottore sul pianeta Midnight. Qui prende un treno con intenzioni turistiche, che però a un certo punto, inspiegabilmente, si blocca.
Inoltre, poco dopo uno dei passeggeri, Sky, comincia a comportarsi in maniera molto strana, ripetendo all’infinito quello che viene detto dagli altri viaggiatori. Si tratta, evidentemente, di un alieno che ha preso possesso del corpo della donna, alieno che però pare intenzionato a passare nel corpo del Dottore.
Quando la musica è quella di Raffaella Carrà
Il passaggio di corpo pare anche avvenire, ma le cose sono meno chiare di come sembrano. E lo stesso Dottore riuscirà a salvarsi solo grazie alla sua esclamazione tipica, l’intercalare francese Allons-y! che il personaggio interpretato da David Tennant dice frequentemente.
Come detto, il protagonista assoluto è Tennant, mentre Catherine Tate ha qui un ruolo secondario. Compare, però, Billie Piper, l’interprete di Rose Tyler, e soprattutto ha largo spazio l’attrice Lesley Sharp, interprete della già citata Sky. Caratterista britannica, questa attrice è comparsa anche in La vera storia di Jack lo squartatore.
Una curiosità, prima di chiudere. A un certo punto nel treno si sente una canzone in inglese che potrebbe esservi molto familiare. Si tratta di Do It, Do It Again, brano che non è altro che la versione inglese di A far l’amore comincia tu di Raffaella Carrà. La showgirl italiana si vede pure brevemente in un filmato d’archivio.
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4. Vincent e il Dottore
Saltiamo ora all’Undicesimo Dottore, Matt Smith, uno degli interpreti più amati e apprezzati ad aver vestito i panni dell’esploratore del tempo. Lui è stato protagonista di varie avventure memorabili, ma tra tutte a noi piace segnalare quella intitolata Vincent e il Dottore.
Quest’episodio, trasmesso per la prima volta nel giugno 2010, è degno di nota per vari motivi. In primo luogo per il suo tema principale: il Vincent del titolo è infatti Vincent van Gogh, che il Dottore e la sua compagna di viaggio Amy Pond (interpretata da Karen Gillan) vanno a trovare nel passato.
Il grande pittore viene interpretato – in una performance memorabile – da Tony Curran, attore scozzese famoso per Underworld: Evolution e interprete dell’uomo invisibile ne La leggenda degli uomini straordinari.
L’episodio vede inoltre la partecipazione – in un piccolo cameo non accreditato – di Bill Nighy, attore anch’egli della saga Underworld, ma visto pure in quella dei Pirati dei Caraibi e in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1.
Van Gogh tra passato e presente
La storia comincia quando il Dottore e Amy visitano il Musée d’Orsay, notando, in un quadro di van Gogh, qualcosa che sembra assomigliare a un alieno. Per questo i due decidono di andare nel 1890 e fare la conoscenza del pittore, nella fase in cui viveva nel sud della Francia, ad Arles.
Scoprono che Vincent dipinge perché vede letteralmente cose che altri non riescono a vedere. Si tratta infatti di un Krafayis, membro di una razza di bestie aliene che viaggiano nello spazio. Quest’esemplare, però, deve essersi smarrito allontanandosi dal branco.
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Risolto il problema, il dottore e Amy riescono anche a portare Vincent nel futuro e a fargli vedere come la sua arte sia stata alla fine riconosciuta. Questo dà al pittore un’enorme gioia, che porta indietro con sé quando ritorna alla sua epoca. La nuova consapevolezza però non riesce a cambiare gli eventi tragici della vita successiva dell’artista.
Da notare, in chiusura, che l’episodio è stato scritto da Richard Curtis, sceneggiatore e regista famoso per alcune delle più importanti commedie della storia della TV e del cinema. Ha infatti creato assieme a Rowan Atkinson il personaggio di Mr. Bean e ha scritto le sceneggiature di Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill e Il diario di Bridget Jones.
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5. Mandato dal cielo
Concludiamo con un episodio più recente, tratto dalla nona stagione e con protagonista il Dodicesimo Dottore, interpretato da Peter Capaldi. L’episodio è l’undicesimo e penultimo di quella stagione, Mandato dal cielo, scritto ancora una volta da Steven Moffat, una sicurezza quando si mette a sceneggiare episodi del viaggiatore del tempo.
L’episodio è particolarmente intimista e toccante. Per questo, buona parte del suo successo di critica sta anche nella convincente interpretazione di Capaldi, capace di conferire umanità e profondità a un personaggio spesso difficile da gestire.
L’episodio si concentra infatti quasi interamente sul Dottore. Nella puntata precedente aveva trovato la morte la compagna di viaggio Clara, e il Signore del Tempo si trova quindi trasportato in un castello irreale, completamente circondato dalle acque.
Non sembra esserci via d’uscita dallo strano edificio. E, a peggiorare le cose, lungo i suoi corridoi si aggira una strana creatura incappucciata che pare avere tutta l’intenzione di uccidere lo stesso Dottore. Solo una cosa pare riuscire a fermarlo: il fatto che il Dottore confessi le sue paure e i suoi segreti più reconditi.
L’apoteosi di Peter Capaldi
L’episodio ha un finale completamente inaspettato che non intendiamo rivelarvi, per non rovinarvi la sorpresa nel caso in cui non lo abbiate ancora visto. Inaspettato ma – e questo possiamo dirlo – in linea coi temi della serie, visto che entrano in gioco paradossi temporali e circolarità del tempo.
La critica, d’altro canto, lo ha accolto con recensioni giustamente entusiastiche, che hanno rimarcato il talento di Moffat ma anche l’ottima regia, in questo caso firmata da Rachel Talalay. Inoltre, come anticipato, una sottolineatura va riservata anche alla recitazione di Peter Capaldi.
Il Dodicesimo Dottore, che ha da poco ceduto il suo ruolo da protagonista nella serie, vanta una carriera lunga e particolarmente originale. Anch’egli scozzese, classe 1958, ha lontane origini italiane. Per anni ebbe ruoli piuttosto secondari, fino a quando, nel 1995, non vinse l’Oscar per il miglior cortometraggio per un’opera da lui scritta e diretta [2].
Dopo quell’esperienza ha cominciato a collaborare con la TV britannica, fino ad ottenere il ruolo principale nella serie di culto The Thick of It, segnata da una forte satira politica. Una volta chiuso quello show ha conquistato il ruolo appunto del Dodicesimo Dottore, anche se era già comparso negli anni precedenti un paio di volte nella serie in ruoli di contorno.
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Note e approfondimenti
[1] Nel nostro paese lo show è stato trasmesso con continuità solo a partire dal rilancio avvenuto negli anni Duemila. Gli episodi più vecchi sono infatti stati doppiati solo sporadicamente dalla Rai. Il fatto curioso, però, è che alcune delle vecchie puntate sono state addirittura perdute dalla BBC, gettando i fan nello sconforto. Qui alcune notizie al riguardo. ↑
[2] Il film si intitolava Franz Kafka’s It’s a Wonderful Life ed era molto strano e originale. Se ne può vedere un breve promo televisivo qui. ↑