
I vichinghi esercitano un grande fascino su molte persone, grazie anche a tutta una letteratura che in diversi modi ha raggiunto anche quanti non sono studiosi della loro cultura (si pensi ai comics dedicati ai vari personaggi delle saghe del nord Europa).
Guerrieri scandinavi
Il termine vichinghi indica, solitamente, i guerrieri norreni della Scandinavia e Danimarca che nei secoli VIII-XI si resero protagonisti di scorrerie sui mari e sulle terre d’Europa. Spesso con vichinghi si intendono anche tutte le popolazioni che abitavano la Scandinavia in quei secoli, pur se nella realtà il popolo vichingo era uno dei popoli della zona.
Alcuni nomi di vichinghi destano la nostra curiosità sia perché li immaginiamo appartenere a persone sempre e comunque in lotta, sia per il fatto che spesso per noi sono difficili da pronunciare e questo ne aumenta il fascino esotico.
E poi lo sappiamo bene che gran parte di quello che viene dal nord Europa piace molto a noi italiani! Vediamo allora cinque famosi nomi di vichinghi che hanno fatto la storia.
Indice
1. Björn Fianco di Ferro, saccheggiatore dell’Italia
Il capostipite della Casa di Munsö che regnò su Uppsala
Björn Ragnarsson detto “Fianco di Ferro” è vissuto a cavallo dei secoli VIII e IX, anche se le fonti sono molto in disaccordo sul periodo. Si tratta di un re svedese semi-leggendario (si chiamano così i re svedesi venuti prima di Erik il Vittorioso – 945 circa / 995 circa – che è il primo re svedese storicamente accertato).
A Björn Fianco di Ferro si deve la discendenza del Casato di Munsö, tanto che secondo alcuni archeologi sull’isola di Munsö (nel lago di Mälaren, non lontano da Uppsala) si trova quella che potrebbe essere la tomba di Fianco di Ferro.
Björn era figlio del re svedese Ragnarr Lodbrók e di Aslaug, figlia di Sigfrido e Brunilde. Come tutti i re del suo periodo (e non solo) la sua storia è costellata di vittorie in battaglia e di intrighi per mantenere saldo il trono.
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Insieme ai suoi fratelli Björn Fianco di Ferro fece razzie in buona parte dell’Europa, iniziando dai paesi vicini alla Svezia per poi passare all’Inghilterra, al Galles, alla Francia e giungere a saccheggiare l’Italia.
Qui si spinse fino a Luni, oggi in provincia di La Spezia, città che vide tra le sue vie una violenza inaudita tanto che i suoi cittadini, dopo che i vichinghi se ne andarono, per anni non rientrarono in città, preferendo stare dalle parti di Carrara. Rientrato in patria, Fianco di Ferro regnò su Uppsala e sulla Svezia fino alla morte.
2. Egill Skallagrímsson, poeta, guerriero, guaritore, antieroe
La sua fama è forte ancora oggi in Islanda, tanto che c’è anche una birra con il suo nome: la Ölgerdin Egill Skallagrímsson
Un luogo comune vuole che i poeti siano persone pacifiche, un po’ fuori dal comune, con la testa fra le nuvole, magari, ma certo non belligeranti.
Tutto questo non è vero nel caso di Egill Skallagrímsson, considerato tra i più fini poeti scandinavi, ma allo stesso tempo feroce guerriero tanto da essere ritenuto antieroe per eccellenza della letteratura islandese.
Vissuto all’incirca tra il 910 e il 990, sembra che abbia scritto la sua prima poesia all’età di tre anni, ma già a sette anni, dopo aver scoperto di essere stato imbrogliato al gioco da alcuni coetanei, andò a casa, prese un’ascia e spaccò in due la testa di uno degli imbroglioni: quando uno è precoce lo è in tutti i campi!
La sua vita è costellata di duelli, ammazzamenti vari e poesie che usano la rima baciata. Tra l’altro la sua saga racconta che Efill Skallagrímsson si prese cura, per molto tempo, di una ragazza malata che nessuna medicina era riuscita a guarire.
Stando alle fonti, Efill Skallagrímsson visse ottant’anni, un’età ragguardevole per l’epoca.
3. Leif Erikson, il vero scopritore dell’America
Il 9 ottobre si festeggia il Leif Erikson Day negli Stati Uniti
Una vita di viaggi, quella di Leif Erikson, che visse tra il 970 e il 1020 circa ed è considerato il primo europeo a mettere piede in America, con buona pace di Cristoforo Colombo.
Di origini islandesi, si recò in Norvegia per servire il re e quando ritornò in patria comprò una barca con cui partì nelle sue esplorazioni.
La barca che Leif Erikson acquistò apparteneva a Bjarni Herjólfsson, altro esploratore, che è ritenuto il primo europeo ad aver avvistato le coste dell’America: Leif era incantato dai racconti di Bjarni Herjólfsson e volle mettersi in viaggio per verificare quanto diceva l’uomo.
Stando alle fonti, Leif Erikson pianificò con cura il viaggio che intraprese intorno al 1000. Nel suo primo viaggio giunse a una terra che lui chiamò “Terra delle pietre piatte” e che probabilmente è l’odierna Isola di Baffin, la maggior isola dell’Arcipelago artico canadese; da qui raggiunse il Labrador, che egli chiamò “Terra dei boschi”.
In un secondo viaggio, Leif e i suoi uomini iniziarono a costruire case in quelle terre e vi rimasero per tutto l’inverno; in una delle esplorazioni del territorio uno degli uomini di Leif scoprì l’uva e la zona venne chiamata Vinland: forse si potrebbe collocare questa terra mitica tra Terranova e la Virginia.
4. Oleg, signore di Kiev
Non puoi schivare la morte, anche se sei il signore di Kiev!
I Variaghi sono i Vichinghi che migrarono dalla Svezia verso Oriente; tra di loro troviamo il principe Oleg, che governò la città di Kiev dall’888 al 912.
A dire il vero le fonti su di lui non sono molto chiare e gli storici ancora dibattono su cosa sia vero e cosa, invece, inventato. Quello che pare certo è che attaccò almeno una volta la città di Costantinopoli, capitale dell’Impero bizantino.
A proposito di miti, c’è da ricordare quello che riguarda il cavallo di Oleg (mito che poi venne ripreso anche da Puškin). Secondo la leggenda a Oleg era stato profetizzato che sarebbe morto per colpa del suo cavallo.
Per evitare la morte, quindi, Oleg fece allontanare da sé il suo stallone e quando, dopo diversi anni, venne a sapere che era morto, volle andare a vederne i resti mortali. Quando Oleg si avvicinò al cadavere del suo cavallo, dal teschio di questi uscì un serpente che lo morse e lo portò alla tomba, proprio come era stato profetizzato.
5. Rollone il Camminatore, capostipite della casa di Normandia
Conte dei Normanni e di Rouen (dove è sepolto)
Rollone è stato un condottiero normanno, vissuto tra l’845/60 e il 932. Fu il capostipite della Casa di Normandia che regnò sul Ducato omonimo e poi anche sul Regno d’Inghilterra fino al 1154, quando il potere fu preso dai Plantageneti.
Più che sulle sue conquiste e avventure militari, quello che ci incuriosisce di Rollone è il soprannome di “Camminatore”. Esistono due spiegazioni di questo attributo: una è mitologica, l’altra più scientifica.
Secondo l’Harald Harfager’s Saga Rollone non poteva andare a cavallo in quanto aveva una stazza straordinaria e per questo doveva procedere sempre a piedi: da qui il soprannome di Camminatore.
Secondo studi recenti, però, il fatto che Rollone fosse detto Camminatore è dovuto a questioni più concrete e verosimili: prima di stabilirsi sulle rive della Senna, infatti, viaggiò molto – dalla Scandinavia alle isole britanniche, fino alle coste del mare del Nord – e questo suo peregrinare è all’origine del soprannome con cui è conosciuto.
E voi, quale nome di famoso vichingo preferite?
Debbo fare una piccola correzione… Vinland non vuol dire affatto “terra del vino”, bensì “terra dei pascoli” vista la gran quantità di zone erbose dove si sarebbero potutti portare gli animali. Quella dell’uva scoperta è un recente falso storico, pari a quello degli elmi cornuti adoperati dai vichinghi in battaglia.