Cinque fantastici cartoni animati di Cartoon Network

Cinque fantastici cartoni animati di Cartoon Network

Se c’è un aspetto, a livello di mezzi di comunicazione di massa, che mi sembra caratterizzi questi ultimi anni, direi che è quello della moltiplicazione dell’offerta. Ai quotidiani si sono affiancati i siti di informazione e i social network, in cui le società e i VIP parlano al pubblico senza intermediari. Con l’avvento di Amazon e degli e-book il mercato dei libri si è espanso, tanto che oggi si pubblica molto di più di quanto si riesca a leggere. Non esistono più due sole console a darsi battaglia, ma ci sono anche gli smartphone e presto arriveranno TV, orologi, occhiali.

Insomma, l’offerta aumenta e, di conseguenza, si specializza. Una tendenza che è ben esemplificata da quanto è avvenuto con le emittenti TV. Un tempo avevamo i tre canali RAI, i tre di Mediaset e poco altro, tutti generalisti e basati su un’aurea mediocrità. Poi, con l’avvento del satellite e del digitale, abbiamo assistito al sorgere di canali a tema, legati ad arredamento, sport, cucina, bambini.

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Una rivoluzione veloce, a cui ci siamo già tutti abituati. Tanto è vero che spesso ogni componente della famiglia ricorda a memoria i numeri dei canali pensati per lui, ma che gli altri snobbano. Una rivoluzione che però non è nata in Italia, ma è partita dall’America grazie alla TV via cavo, che per prima ha saputo mettere in campo un modello di questo tipo.

In quest’ambito, uno dei canali più seguiti dai ragazzi è stato Cartoon Network, emittente fondata da Ted Turner nel 1992 ma presto assorbita nel gruppo Time Warner. Quest’ultima è una delle più grandi holding del mondo, e controlla anche case di produzione come la Warner Bros e la Hanna-Barbera, canali TV come CNN, TNT, HBO, Boomerang e Cartoonito, riviste come Time, People e Sports Illustrated, editori di fumetti come la DC Comics ed altro ancora.


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All’interno di questo impero, Cartoon Network è diventata subito l’emittente in cui lanciare nuove produzioni e testare i gusti dei giovani. Ma quali sono stati i più efficaci cartoni animati prodotti da Cartoon Network in questi anni? Ecco le nostre risposte.

 

Il laboratorio di Dexter

Un nerd alle elementari

Le produzioni autonome di Cartoon Network, che per i primi anni aveva riproposto l’ampio catalogo della Warner, dell’MGM e della Hanna & Barbera, cominciarono a partire dalla metà degli anni ’90. Una delle serie prodotte in quel periodo fu Il laboratorio di Dexter, primo grosso successo del canale.

Il cartone fu creato dal giovane animatore russo Genndy Tartakovsky per conto degli studios Hanna & Barbera. Ad aiutarlo però, nel corso degli anni, giunsero anche giovani speranze come Seth MacFarlane (futuro creatore de I Griffin e American Dad), Craig McCracken, Butch Hartman (che poi avrebbe dato vita a Due fantagenitori) e Teddy Newton (a lungo al lavoro anche per la Pixar).

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La serie è incentrata sulle disavventure del piccolo Dexter, un bambino di 8 anni alto appena mezzo metro che però manifesta un quoziente intellettivo sopra alla media. Un fattore che gli ha permesso di costruirsi un intero laboratorio all’interno di casa, in cui elabora complicati piani diretti a liberarsi dell’ottusa sorella Dee Dee o della sua pericolosa nemesi, il compagno di classe, coetaneo e genio come lui (ma del male) Mandark.

Il cartone animato è stato prodotto dal 1996 al 1998 in due stagioni per un totale di 52 episodi. Dopo un periodo di pausa, Il laboratorio di Dexter è stato poi ripreso nel 2001 per un altro paio di stagioni. Questo revival ha suscitato però critiche tra i fan, sia per la gestione dei personaggi, sia per l’assenza, nel team creativo, di Tartakovsky. L’animatore, d’altronde, era passato nel frattempo a lavorare ad altri progetti come il suo Samurai Jack.

 

Le Superchicche

Le supereroine pensate per il pubblico femminile

Tempo un paio d’anni e, complice il successo di Dexter’s Laboratory, Cartoon Network era pronta per il suo nuovo successo, pensato questa volta per un pubblico femminile. Proprio quel Craig McCracken che aveva collaborato alla serie sul piccolo Dexter, infatti, lanciò nel 1998 Le Superchicche. Un cartone animato basato su un suo vecchio progetto realizzato quando studiava al California Arts Institute.

Con la direzione delle animazioni affidata al solito Genndy Tartakovsky, la serie esordì in America il 18 novembre 1998. Vi vennero presentate tre piccole supereroine nate da un esperimento non riuscito del professor Utonium che, mentre cercava di creare la ragazzina perfetta, aveva mescolato «zucchero, cannella e ogni cosa bella». Il guaio è che ci aveva aggiunto però anche il potentissimo liquido Chemical X, dagli effetti sconosciuti.

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Le bambine, disegnate in maniera molto stilizzata ma con grande enfasi al volto, erano tre. C’era la rossa Lolly, la più riflessiva e leader del gruppo, dotata del soffio di ghiaccio e dello starnuto di fuoco. C’era poi la bionda Dolly, molto affettuosa e capace di parlare con gli animali. C’era infine la mora Molly, più aggressiva e scorbutica e col potere di far arrotolare la lingua.

Accanto alle tre eroine, nella piccola Townsville, si esibivano poi il buono e protettivo professor Utonium e soprattutto i letali nemici delle eroine. Tra questi bisogna ricordare Mojo Jojo – una scimmia geniale e pazza – e Lui, un demone dalla identità sconosciuta. La serie è stata prodotta dal 1998 al 2005 in 78 episodi, ma è stato da poco annunciato che la produzione ripartirà a breve, in modo da rilanciarla nel 2016.

 

Leone il cane fifone

Horror e surrealismo in un cartone per bambini

Se le prime due serie animate erano realizzate dallo stesso team creativo – e non a caso è possibile trovarvi molte similitudini –, la terza che abbiamo scelto ruppe gli schemi di Cartoon Network. Leone il cane fifone fece infatti il suo esordio sul canale americano nel 1999, firmato da John R. Dilworth. Un animatore che già aveva creato dei corti per Sesame Street pieni di elementi surreali.

Anche il cartone di Leone, d’altro canto, segue la scia dei precedenti lavori di Dilworth, facendosi ricordare soprattutto per il gusto per l’assurdo. Protagonista infatti è il cane Leone, adottato da una coppia di anziani del Kansas, la dolce Marilù e lo scorbutico Giustino (che tenta spesso di spaventarlo e lo chiama «stupido cane»). Ma, al di là dell’apparenza di normalità, l’animale si trova subito coinvolto in situazioni incredibili e pericolose che coinvolgono forze demoniache, alieni o furbi venditori.

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Lo schema è più o meno sempre lo stesso. Di solito l’ingenua Marilù viene avvicinata da un malvagio che, fingendosi una brava persona, riesce a catturare lei e spesso anche il marito e a ridurli in schiavitù. A quel punto tocca a Leone, che non brilla certo per coraggio, salvare la situazione. Cosa che riesce anche a fare, ma per la quale non ottiene la giusta ricompensa, perché Marilù non capisce cosa sia successo e Giustino non gli mostra mai una qualche minima forma d’affetto.

La serie è stata trasmessa in originale dal 1999 al 2002, per un totale di 52 episodi, a loro volta composti ognuno da due miniepisodi della durata di una decina di minuti.

 

Ben 10

Il mondo dei supereroi portato sul piccolo schermo

Il più grande successo mai prodotto da Cartoon Network, però, non l’abbiamo ancora presentato. Ha infatti avuto origine a partire dal 2005 e non è ancora giunto a conclusione. Stiamo parlando di Ben 10, serie dedicata ad un bambino (ma poi cresciuto fino ad arrivare alla fine del liceo) che ritrova una specie di orologio attraverso il quale riesce a trasformarsi in potenti supereroi alieni. All’inizio questi alieni erano solo dieci, da cui il titolo del programma, che è frutto anche di un gioco di parole col nome dell’eroe, Ben Tennyson.

La serie originale è andata in onda per quattro stagioni, dal 2005 al 2008, seguendo i viaggi lungo l’America di Ben, della cugina Gwen e del nonno Max. Subito dopo è arrivata Ben 10 – Forza Aliena, una serie di tre stagioni trasmessa tra il 2008 e il 2010 e ambientata cinque anni dopo quella originale. Nel 2010 è stata poi la volta di Ben 10: Ultimate Alien, mentre nel 2012 è cominciata Ben 10: Omniverse, tutt’ora in corso.

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Lo show è stato creato da Man of Action, un nome d’arte dietro a cui si nascondono quattro diversi sceneggiatori molto attivi nel campo. Si tratta di Duncan Rouleau, Joe Casey, Joe Kelly e Steven T. Seagle, che hanno lavorato anche a Ultimate Spider-Man della Disney.

Insieme, i quattro hanno creato tutti i personaggi principali della serie. Tra questi, meritano una menzione anche Kevin Levin, che da temibile avversario nelle prime stagioni si è evoluto fino a diventare il fidanzato di Gwen, e gli arcinemici, dal folle Dr. Animus all’alieno Vilgax, dai Cavalieri Immortali fino al recente Malware. Alla serie hanno inoltre collaborato molti autori formatisi nel mondo dei comic book come Dwayne McDuffie (scomparso nel febbraio del 2011), Peter David, Len Wein, J.M. DeMatteis e Don McGregor.

 

Adventure Time

La saga fantasy a cartoni più apprezzata degli ultimi anni

Il più recente successo di Cartoon Network, e forse la prima serie che è riuscita a mettere d’accordo sia la critica che il pubblico, è Adventure Time, lanciata nel 2010 e ancora in produzione.

Creata dal giovane texano Pendleton Ward, la serie è innovativa per il panorama televisivo americano. Mescola infatti elementi fantasy e comici, mondi post-apocalittici e influenze del cinema di Hayao Miyazaki, gusto per l’assurdo e una pur esile coerenza interna. Tutti elementi che fanno sì che il cartone fornisca più livelli di lettura e quindi sia fruibile non solo dal target dei bambini a cui Cartoon Network si rivolge.

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Protagonisti sono il giovane e altruista Finn e il suo cane (dotato di poteri magici) Jake, che si muovono in un mondo chiamato Regno di Ooo che sembra essere la Terra un millennio dopo un olocausto nucleare. I due, animati da un insolito spirito cavalleresco e a loro agio in un futuro dominato dalle mutazioni e dalla magia, intervengono in ogni avventura per aiutare un personaggio in difficoltà. Così facendo, si scontrano però spesso con le mire egoistiche del Re Ghiaccio, il loro principale nemico, il cui principale obiettivo è quello di rapire principesse.

Nel corso degli anni la serie ha ottenuto numerose nomination agli Emmy – vincendone uno nel 2013 – e agli Annie Awards, i premi specifici per l’animazione. D’altronde, è senza dubbio uno dei più amati show d’animazione nel palinsesto della TV americana.

 

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