
Il tema dell’invasione aliena è uno dei più sfruttati dal cinema: vuoi per la sua drammaticità, vuoi perché è in grado di offrire molteplici possibilità narrative, vuoi perché spesso e volentieri diviene l’occasione per mettere in scena una metafora della società in cui viviamo e delle sue innumerevoli contraddizioni.
Con queste premesse, possiamo trovare nella storia del cinema decine di pellicole incentrate su questo argomento: ne abbiamo selezionate appunto dieci tra le più significative, del passato sia lontano che recente.
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Indice
1. La guerra dei mondi
Da H.G. Wells a Spielberg
L’antesignano dei romanzi di fantascienza sulle invasioni aliene fu War of the Worlds, di Herbert G. Wells, pubblicato nel 1897.
La descrizione di un drammatico attacco alla Terra da parte di invisibili marziani rinchiusi nelle loro macchine da guerra, i tripodi, che vengono alla fine sterminati dai batteri, fu un pretesto per Wells per lanciare una dura critica contro il colonialismo inglese ed europeo.
Questo romanzo divenne nel 1938 un noto serial radiofonico, che lanciò la carriera di Orson Welles (il quale con la sua convincente interpretazione fece davvero credere a molte persone che una invasione extraterrestre era in atto, gettandole nel panico più totale).
Il primo adattamento cinematografico ci fu nel 1953, grazie al produttore George Pal e al regista Byron Haskin. Il film seguì piuttosto fedelmente la traccia del romanzo di Wells, pur ambientando la trama negli Stati Uniti e donandogli un sottotesto religioso del tutto assente nelle intenzioni del laico romanziere inglese.
Per i suoi pionieristici effetti speciali, questa pellicola vinse un Oscar. Un secondo adattamento cinematografico si ebbe poi nel 2005, ad opera di Steven Spielberg, con Tom Cruise e Tim Robbins come protagonisti.
2. L’invasione degli ultracorpi
Quando gli alieni si sostituiscono ai terrestri
La pellicola Invasion of the Body Snatchers, diretta nel 1956 da Don Siegel, fu un prodotto a basso costo e con attori poco noti basato su un romanzo di Jack Finney pubblicato due anni prima. Ma che divenne in breve tempo oggetto di culto.
Il protagonista è il dr. Miles Bennell (Kevin McCarthy), medico della città di Santa Mira al quale alcuni suoi pazienti un giorno confidano di non riconoscere più i propri cari. Bennell rimane sorpreso, poiché queste persone non sembrano aver subito alcuna mutazione, fisica o psicologica.
Ben presto però Bennell si rende conto che gli abitanti di Santa Mira sono stati quasi del tutto sostituiti da alieni, che replicano la forma dell’umano di cui prendono il posto dopo essere stati generati da mostruosi baccelli. Rimasto solo, Bennell riesce fortunosamente a fuggire e ad avvertire le autorità della minaccia.
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Co-sceneggiato dal futuro regista Sam Peckinpah, in origine il film aveva un finale del tutto tragico, col trionfo indiscusso degli alieni, ma, sia perché così la pellicola risultava troppo breve, sia per non rendere le atmosfere del film ancora più cupe, la produzione impose a Siegel la direzione di scene aggiuntive che presentarono un finale aperto, seppur più speranzoso.
Questo film è stato oggetto di numerosi remake, il più recente dei quali, Invasion, con Nicole Kidman e Daniel Craig, è del 2007.
3. Independence Day
Il blockbuster e il virus
Eccoci a uno dei blockbuster più celebri usciti prima del 2000. Independence Day è un film del 1996 diretto da Roland Emmerich con protagonisti Will Smith, Bill Pullman e Jeff Goldblum. Per molti è un remake moderno (e più “fracassone”) de La guerra dei mondi.
Una spietata e invisibile razza aliena giunge sulla Terra iniziando a seminare distruzione ovunque e dimostrando di saper controbattere grazie ai propri scudi a qualsiasi tipo di attacco, anche nucleare. L’arrivo della flotta aliena viene intuito da David Levinson (Goldblum), che però non può impedire la devastazione.
Insieme al Presidente degli Stati Uniti (Pullman) e a un giovane pilota (Smith), David idea un piano per debellare la minaccia dall’interno grazie a un virus informatico: il tutto riesce, nonostante le iniziali scarse probabilità di successo, e permette all’umanità di ricominciare, proprio nel giorno dell’indipendenza degli Stati Uniti, il 4 luglio.
Il buco di sceneggiatura
La pellicola è a tutt’oggi celebre per alcune trovate narrative un po’ sopra le righe (il Presidente che partecipa personalmente alla battaglia finale contro gli alieni) e un famoso plot-hole (un virus informatico terrestre capace di debellare un avanzato sistema di navigazione alieno), ma può contare su un buon numero di appassionati.
Tanto che è poi uscito un sequel, Independence Day – Rigenerazione.
4. Skyline
Barricati in un grattacielo
Skyline è un film del 2010 diretto da Colin Strause e Greg Strause. Possiamo considerarlo una sorta di omaggio moderno alle pellicole classiche dedicate alle invasioni extraterrestri.
Una giovane coppia giunge a Los Angeles per incontrare un amico benestante quando all’improvviso, di notte, una enorme astronave compare nei cieli. Da essa viene emanata una luce azzurra ipnotizzante: chiunque la osservi non riesce a resistere alla sua attrazione e viene portato a bordo dell’astronave.
Jarrod (Eric Balfour) sta per essere catturato dalla luce, ma ne viene sottratto all’ultimo istante, cosa che attiva una strana mutazione nel suo corpo.
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Insieme alla sua compagna e ad alcuni amici si barricherà in un grattacielo cercando di sopravvivere con ogni mezzo ad alieni apparentemente invincibili. E scoprirà che la chiave per la loro sconfitta potrebbe risiedere proprio dentro di lui.
Una trama consolidata che lascia qualche punto in sospeso; l’ideale, se vi va, per una serata senza troppi pensieri.
5. Attack the Block
In un quartiere di Londra
Attack the Block è una pellicola inglese del 2011 diretta da Joe Cornish. Passata inosservata all’epoca, è di recente tornata sotto le luci della ribalta poiché può annoverare tra i suoi protagonisti John Boyega, alias Finn di Star Wars: Il risveglio della Forza.
Una gang di un piccolo quartiere londinese capitanata da Moses (Boyega) assiste alla caduta di un meteorite dal quale fuoriesce una insolita creatura, che con un po’ di fortuna viene uccisa.
Sperando di ricavarci del denaro, i giovani criminali portano la creatura al cospetto del boss locale, ma poco dopo altri meteoriti cadono dal cielo dando vita a una vera e propria invasione che per un caso fortuito rimane confinata nel quartiere.
Moses e i suoi amici si ritrovano dunque a ricoprire l’insolito ruolo di eroi della situazione e dovranno trovare un modo per debellare questa minaccia aliena.
Una pellicola che offre uno sguardo alternativo su questo tema, in opposizione ai blockbuster statunitensi, e proprio per questo degna di nota.
Altri 5 film su un’invasione aliena, oltre ai 5 già segnalati
Ci sono però altre pellicole che meritano spazio. Sì, perché a volte, dietro alcuni film dalla trama in apparenza semplice, si nascondono altri messaggi, a volte evidenti, a volte imperscrutabili.
Perché quando l’intera umanità è in gioco, essa viene messa di fronte alle sue stesse paure, ai suoi stessi difetti, ai suoi stessi pregiudizi, ma è proprio da questi che deve liberarsi per affrontare il pericolo comune e ricominciare.
Dagli anni ’50 fino a tempi più recenti: ecco come altre cinque pellicole delle grandi invasioni aliene sono riuscite a trattare anche altri temi.
Blob
Blob – Fluido mortale è un film del 1958 diretto da Irwin Yeaworth.
La pellicola è nota per due motivi: ha rappresentato il debutto cinematografico in un ruolo da protagonista per l’attore Steve McQueen e (questo solo in Italia) dal titolo di questo film Enrico Ghezzi, Marco Giusti e Angelo Guglielmi hanno tratto ispirazione nel creare la celebre trasmissione televisiva – ancora oggi in onda – Blob di tutto di più.
In una piccola città della Pennsylvania precipita un meteorite dal quale fuoriesce una piccola sfera gelatinosa. Questa inizia a “consumare” le persone con cui entra in contatto, divenendo sempre più gigantesca.
Con Steve McQueen
Il giovane Steve Andrews (Steve McQueen) avvisa le autorità cittadine del pericolo e, dopo un’iniziale incredulità, la popolazione si coalizza contro la minaccia aliena inglobandola in un cubo di ghiaccio, essendo il freddo l’unico suo punto debole. Ma cosa succederà quando il caldo globale scioglierà i ghiacci dell’Artico?
Questo film ha avuto un poco noto seguito nel 1972, Beware! The Blob, e un remake nel 1988, che non hanno tuttavia intaccato l’aura di “mitologia” della prima pellicola, dovuta in buona parte al suo protagonista.
Essi vivono
Essi vivono (They Live) è un film del 1988 diretto da John Carpenter.
In cerca di lavoro, John Nada (Roddy Piper) si trasferisce a Los Angeles e qui trova degli strani occhiali da sole che, una volta indossati, gli rivelano la vera faccia del mondo che lo circonda.
La Terra è stata invasa da una razza aliena che invia, tramite TV e cartelloni pubblicitari, messaggi subliminali agli umani, di modo tale che non si ribellino, non mettano in dubbio le autorità e siano annebbiati dai programmi televisivi.
La grande bugia
Con difficoltà, Nada rivela la verità a un suo collega di lavoro, Frank Armitage (Keith David), insieme al quale assalterà il covo degli alieni, nel tentativo di rivelare al mondo la grande bugia di cui è vittima.
Questo film rappresenta un piccolo gioiello del cinema di fantascienza e non solo. Oltre a trattare il tema dell’invasione aliena in maniera inedita, compie una spietata analisi e lancia una pesante accusa contro un certo sistema mediatico e politico, reo di obnubilare il libero pensiero dei cittadini. Questo detto più di trent’anni fa, occorre sottolinearlo.
Mars Attacks!
Mars Attacks! è un film del 1996 diretto da Tim Burton. La pellicola prende spunto da una serie di figurine/cards distribuite negli Stati Uniti negli anni ’60 e bloccata a causa dei suoi contenuti ritenuti per l’epoca troppo violenti.
Sulla Terra atterrano centinaia di dischi volanti provenienti da Marte. Il Presidente degli Stati Uniti James Dale (Jack Nicholson) si ostina a cercare un dialogo pacifico con gli alieni, ma appare presto ben chiaro che i marziani hanno intenzioni bellicose verso i terrestri e sono alquanto crudeli.
Per un caso fortuito, un giovane di nome Richie Norris (Lukas Haas) scopre che i Marziani sono sensibili alle frequenze di una canzone country, capace addirittura di far esplodere loro la testa. Questo permetterà l’annientamento della razza aliena e la possibilità per l’umanità di ricominciare da capo.
Un omaggio
Con questo film, Tim Burton omaggia a modo suo il cinema di fantascienza di serie B degli anni ’50 e ’60, uno dei cui esponenti, Ed Wood, si era visto dedicare da questo regista, poco tempo prima, un’altra pellicola.
Tuttavia, il tema principale del film è soprattutto una spietata satira sociale dell’establishment americano, sia a livello politico che militare, i cui esponenti si rivelano tutti dei codardi o degli incapaci, mentre alla fine la gente comune e i lavoratori delle classi sociali disagiate dimostrano di essere i veri eroi.
Invasion
Invasion è un film del 2007 diretto da Oliver Hirschbiegel. La pellicola è il remake de L’invasione degli ultracorpi, del 1956, per la regia di Don Siegel.
La psichiatra Carol Bennell (Nicole Kidman) scopre che alcune persone sono state infettate da un fungo di origine aliena giunto sulla Terra a seguito del brusco atterraggio di uno space shuttle.
Una delle prime persone a essere rimaste colpite è il suo ex marito Tucker Kaufman (Jeremy Northam), il quale ha con sé loro figlio Oliver, immune al virus poiché affetto da encefalomielite acuta.
Nicole Kidman e Daniel Craig
Carol va al salvataggio di Oliver insieme al suo collega Ben Driscoll (Daniel Craig), consapevole che in gioco non c’è solo la vita di suo figlio, ma il destino dell’intera umanità.
Questo remake, che cerca senza riuscirsi di attualizzare secondo una visione moderna e più scientifica la trama del film originale, si è rivelato un insuccesso, non riuscendo a rientrare nemmeno nelle spese di produzione. Da guardare solo se siete fan sfegatati di Nicole Kidman o Daniel Craig.
Battleship
Battleship è un film del 2012 diretto da Peter Berg. La pellicola, incredibile ma vero, si ispira al gioco della Battaglia Navale, prodotto dalla Hasbro, a cui tutti noi prima o poi abbiamo giocato.
Tramite un avveniristico sistema di comunicazione, la NASA entra in contatto con una razza aliena che si rivela però guidata da intenzioni bellicose e così, alcuni anni dopo, atterra con alcune astronavi nel luogo di partenza del segnale, le Hawaii, per dare vita a un’invasione.
Per un caso fortuito tuttavia l’astronave madre rimane distrutta per via di una collisione nello spazio, impedendo di essere tracciata dal pianeta di provenienza. Per contattare i loro simili, le rimanenti astronavi innalzano un campo di forza per impedire agli umani di interferire e decidono di sfruttare il sistema di comunicazione terrestre.
Navi ed esplosioni
Nello stesso momento, all’interno del campo di forza, si trovano per eseguire un’esercitazione alcune navi da guerra con marinai provenienti da diverse nazioni.
L’ufficiale tattico Alex Hopper (Taylor Kitsch) prende in mano la situazione, nonostante un recente degrado e qualche incomprensione col padre della sua fidanzata e suo diretto superiore, l’Ammiraglio Terrence Shane (Liam Neeson).
Un festival delle esplosioni e delle scene di azione, con un velato – ma molto velato davvero – messaggio pacifista.