
Da queste vacanze natalizie siamo usciti pieni di spirito disneyano, grazie alla ricca programmazione dei film d’animazione che ci ha tenuto compagnia e ha risvegliato il fanciullino che è in noi (lasciando stare Pascoli). È stato sorprendente vedere che la sera del 1° gennaio praticamente tutti gli italiani erano incollati davanti al televisore per guardare Frozen, e ho la sensazione che il mattino dopo molti abbiano svegliato amici o familiari cantando: «Sei già in piedi oppure dormi?».
Perché nel “C’era una volta” c’è una strana magia che libera la fantasia e permette ai sogni di riprendere per qualche tempo il controllo della nostra vita: accompagnati dalle voci, dalle canzoni e dalle immagini della nostra infanzia, sperimentiamo ogni volta cosa significa vivere una fiaba.
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E quale fiaba è più famosa di Cenerentola? La scarpetta, la zucca, le sorellastre, il coprifuoco: tutti elementi del racconto che ormai sono diventati proverbiali e utilizzati continuamente nella vita di tutti i giorni. Essendo una delle storie più antiche e tra le più diffuse nelle culture popolari (secondo alcuni la fiaba ha origini cinesi, mentre per altri proviene dall’antico Egitto), ne esistono diverse versioni, che variano da zona a zona e da epoca ad epoca.
Quella più conosciuta è stata consacrata da Walt Disney con il cartone nel 1950, ma da quel momento sono state fatte molte altre trasposizioni cinematografiche, che hanno cercato di dare un’interpretazione sempre diversa alla storia della sguattera divenuta principessa. Qui abbiamo selezionato cinque versioni di Cenerentola che di sicuro apprezzerete.
Indice
Cenerentola
La nuova versione Disney è un inno alla gentilezza
Iniziamo la cinquina con il film firmato Disney uscito solo nel 2015. Kenneth Branagh ha provato a dare una rilettura nuova della storia, presentandoci una principessa più determinata, che trae la sua forza interiore dalla gentilezza del suo carattere. Di fronte alle ingiustizie e alle vessazioni cui la sottopongono quotidianamente la matrigna, Lady Tremaine, e le due sorellastre, la giovane Ella (Lily James) usa l’unica arma che ha a disposizione e che nessuno potrà mai portarle via: il suo buon cuore. Non permette che il dolore e la cattiveria degli altri inaridiscano il suo spirito, ma reagisce senza perdere mai la speranza.
Un altro elemento importante è che in questo film Ella non incontra il principe (Richard Madden) per la prima volta al ballo, ma i due si conoscono prima, durante una passeggiata nei boschi: l’amore a prima vista lascia spazio ad un innamoramento più graduale. È nuovo anche il ritratto che emerge della matrigna: Cate Blanchett è bravissima nell’interpretare una donna fredda, gelosa dell’innocenza di Ella. Pur continuando ad essere la cattiva della storia, il suo personaggio assume uno spessore completamente diverso.
Se i personaggi risultano più approfonditi, l’ambientazione è sempre più spettacolare: gli abiti sono la gioia di qualunque bambina che aspira a diventare una principessa, mentre le scenografie creano un mondo incredibile, in cui una fata madrina (Helena Bonham Carter) può fare magie sensazionali, realizzando i desideri di una ragazza gentile.
Cinderella Story
Cenerentola al liceo, non perde la scarpetta…
Samantha (Hilary Duff) alla morte del padre rimane a vivere con la matrigna (Jennifer Coolidge) e le due sorellastre. Man mano che cresce, inizia a lavorare nel ristorante del padre per potersi pagare gli studi alla Princeton University: questo è il suo sogno dopo aver finito il liceo. Vittima dell’egoismo e dello sfruttamento della nuova “famiglia”, Samantha può fare affidamento su poche persone: Rhonda, la cameriera del ristorante, e l’amico Carter, un po’ imbranato ma sempre disponibile.
In realtà Sam ha un confidente, un ragazzo che ha conosciuto in una chat, ma che non ha mai incontrato: sa che frequenta il suo stesso liceo, però né lei né lui conoscono i rispettivi veri nomi. Le cose cambiano quando il ragazzo misterioso la invita al ballo di Halloween: per la prima volta proveranno a conoscersi. Naturalmente la matrigna impedisce a Sam di andare alla festa, ma con l’aiuto di Rhonda che le presta uno splendido abito e di Carter che la accompagna al ballo, la ragazza può finalmente incontrare la persona con cui si è scritta per moltissimo tempo.
La sua sorpresa è grandissima quando scopre che il ragazzo misterioso è Austin Ames, il più popolare della scuola, nonché capitano della squadra di football. Lui però non sa chi è lei, complice anche la maschera che le copre il volto; insieme trascorrono una bella serata ma a mezzanotte Sam deve tornare al ristorante: lasciando il ballo, però, perde il cellulare. Inizia, così, una lunga ricerca: Austin vuole trovare la ragazza che gli ha rubato il cuore. Ma come reagirà quando scoprirà che si tratta dell’impacciata cameriera del ristorante?
Cinderella Story (del 2004) ha avuto grande successo fra gli adolescenti, perché mescola i temi della fiaba classica (il ballo, la ragazza povera che realizza i suoi sogni) con argomenti che toccano i teenager: l’accettazione da parte dei compagni, le prese in giro a scuola, le scelte del futuro… Questa è la dimostrazione che la fiaba non ha età!
Sabrina
Il cambiamento per amore
Nel film Sabrina (1954), Audrey Hepburn interpreta Sabrina Fairchild, la figlia impacciata dell’autista della ricca famiglia Larrabee. Innamorata da sempre del figlio minore David (William Holden), il classico dongiovanni sempre circondato dalle donne, Sabrina passa il tempo ad osservarlo durante le feste, arrampicata su un albero. Dopo l’ennesima delusione, tenta il suicidio, ma viene salvata da Larry (Humphrey Bogart), il fratello maggiore di David.
Il giorno dopo, Sabrina parte per Parigi, decisa a frequentare una scuola di cucina. Dopo due anni decide di tornare a casa, ma ormai si è trasformata in una giovane donna raffinata: ora David si mostra molto interessato a lei, ma il fratello, per evitare un matrimonio svantaggioso per la famiglia, inizia a trascorrere più tempo con Sabrina. L’amore, però, ha in serbo delle sorprese…
In questo film mancano molti elementi della fiaba tradizionale: non c’è una fata madrina, non c’è la matrigna, è vero, ma altri aspetti ricordano molto Cenerentola, soprattutto nella parte iniziale. C’è una ragazza timida con un sogno che sembra irrealizzabile; c’è la sua trasformazione, sia esteriore sia interiore; c’è un amore ostacolato. Insomma, non mancano gli ingredienti per una storia classica, di ambientazione moderna.
Ella Enchanted – Il magico mondo di Ella
Un incantesimo da spezzare e tante avventure
Alla sua nascita, Ella (Anne Hathaway) riceve dalla fata madrina un dono molto pericoloso: quello dell’obbedienza; qualunque cosa le venga ordinata, lei è costretta ad eseguirla. Crescendo, la piccola perde la madre e poi il padre, rimanendo a vivere con la matrigna e le due sorellastre.
Dopo l’ennesima cattiveria delle due ragazze, che hanno scoperto la maledizione dell’ubbidienza, Ella decide di mettersi in viaggio, in cerca della fata madrina, supplicandola di riprendersi il suo dono: con lei ci sono il fidanzato della zia, erroneamente trasformato in un libro, e l’elfo Slannen, incontrato nei boschi.
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Mentre il gruppetto prosegue, si imbatte in gruppo di orchi, ma viene salvato dal principe Charmont, l’erede al trono, che decide di accompagnarlo per un pezzo. Tra Ella e il principe inizia a nascere l’amore, ma non è così facile: lo zio di Charmont vuole impossessarsi del regno e quando viene a sapere del dono di Ella, le ordina di uccidere il principe.
Ella Enchanted – Il magico mondo di Ella (2004) mette in scena un’avventura divertente, tra elfi che vogliono darsi alla legislatura, giganti che si sposano, una cover di Somebody to Love dei Queen. Attraverso la storia di Ella si capisce il valore della libertà di scelta e la forza dell’amore, che può superare qualunque incantesimo.
La leggenda di un amore – Cinderella
La fiaba e la storia si incontrano nella Francia del XVI secolo
Francia, 1500. Alla morte del padre, la piccola Danielle rimane a vivere con la matrigna, una perfida baronessa (Anjelica Huston), e le due sorellastre. Danielle (Drew Barrymore) cresce come serva nella casa del padre, cercando di ostacolare in ogni modo la crudeltà e l’avidità della matrigna: un giorno si traveste da nobildonna con gli abiti della madre per riscattare un servitore venduto dalla baronessa.
In questa occasione si incontra (e si scontra) con il principe Henry: dopo qualche tempo tra i due scoppia l’amore, benché Henry non conosca la vera identità della fanciulla. La loro storia, però, è ostacolata dalla matrigna che desidera il matrimonio tra la sua primogenita Marguerite e il principe. Ad aiutare Danielle non c’è nessuna fata, ma il genio Leonardo da Vinci, ospite alla corte francese.
La leggenda di un amore – Cinderella è un film del 1998 che, pur riadattando i fatti storici per esigenze di sceneggiatura, ricrea una trama coinvolgente, profonda, con dei personaggi indimenticabili. Probabilmente uno degli adattamenti migliori del racconto di Cenerentola, che ha il merito di rendere quasi vera la storia d’amore tra Henry e Danielle.