
Il destino dei caratteristi, al cinema, è spesso ingiusto. Di solito sono ottimi attori, apprezzati dalla critica o comunque perfetti per certi ruoli, che però, per i motivi più diversi, non riescono mai veramente a sfondare. Non diventano dei divi, forse perché non abbastanza glam, o per non aver avuto la classica occasione che cambia una carriera, o perché arrivano ai vertici della professione troppo tardi per conquistare le copertine delle riviste. I motivi possono essere molteplici, ma l’esito è sempre lo stesso: tante apparizioni ma quasi mai da protagonisti.
Una comprimaria di lusso
In questo modo si può riassumere, almeno fin qui, anche la carriera di Ginnifer Goodwin. Un’attrice che avete visto di sicuro in varie produzioni, ma di cui forse non ricordate neppure il nome. Era la protagonista di La verità è che non gli piaci abbastanza e la comprimaria di svariate serie e film. Magari vi ha sempre ispirato una certa simpatia, perché ha il viso bello e sa recitare. Ma alla maggior parte di voi non è rimasta impressa, forse perché assomiglia troppo alla ragazza della porta accanto. E in un mondo come quello hollywoodiano, in cui bisogna lasciare spazio ai sogni, essere troppo ordinarie può diventare un problema.
Nonostante tutto questo, però, la carriera di Ginnifer Goodwin è tutt’altro che modesta. Ha recitato in svariati film e serie TV, alcuni anche di ottima fattura. E un suo stuolo di fan, faticosamente, se l’è guadagnato. Ripercorriamone insieme i ruoli più importanti.
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Indice
Quando l’amore brucia l’anima
Il primo ruolo importante al cinema
Walk the Line è il titolo originale (a volte usato anche in Italia) del primo film di un certo peso in cui Ginnifer Goodwin ha recitato, Quando l’amore brucia l’anima. Nata nel 1978 a Memphis, l’attrice si chiama in realtà Jennifer, ma ha scelto il suo nome d’arte per distinguersi e per replicare il modo in cui si pronuncia quello di battesimo in Tennessee. Ha esordito in TV con una comparsata in Law & Order, mentre al cinema è stata portata da Mike Newell con Mona Lisa Smile. Quando l’amore brucia l’anima, datato 2005, le ha dato però la prima grande occasione.
[wpzon keywords=”walk the line” sindex=”DVD” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]Come ricorderete, quel film racconta la vita del cantante Johnny Cash. La Goodwin fu scelta anche perché originaria delle stesse terre in cui Cash e la prima moglie avevano vissuto. Dovette interpretare proprio Vivian, dando vita quindi al terzo più importante personaggio della pellicola dopo quelli col volto di Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon. Un ruolo difficile, perché Vivian fu la moglie che dovette sopportare a lungo l’alcolismo e la dipendenza di pillole del marito.
Big Love
All’interno di una famiglia (molto) allargata
Nonostante la giovane età, Ginnifer Goodwin dovette interpretare di nuovo una moglie trascurata anche nella sua importante produzione successiva, Big Love. Trascurata, però, per motivi completamente diversi. La serie – prodotta da HBO e andata in onda per cinque stagioni – presentava infatti le vicende di un poligamo dello Utah e delle sue tre moglie. E Ginnifer, all’interno di questo ménage à quatre, era la consorte più giovane, Marge. Una ragazza un po’ inesperta davanti alle difficoltà di una vita del genere e che finisce anche involontariamente per suscitare una certa gelosia nelle altre due compagne di vita.
[wpzon keywords=”big love” sindex=”DVD” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]Per la Goodwin quello non era, in realtà, il primo ruolo fisso in TV. Nei primi anni Duemila era infatti apparsa in 25 episodi di Ed, serie della NBC vista brevemente anche in Italia sui canali Rai. Vi interpretava il ruolo di Diane Snyder, un personaggio ricorrente. Tra l’altro, il suo compito era quello di vestire i panni dell’intelligente fidanzata di uno dei protagonisti, Warren Cheswick, interpretato da quel Justin Long con cui avrebbe presto duettato anche in La verità è che non gli piaci abbastanza.
La verità è che non gli piaci abbastanza
La coppia Ginnifer Goodwin-Justin Long
E arriviamo proprio al film che vi ha fatto conoscere la giovane Goodwin, l’appena citato La verità è che non gli piaci abbastanza. Il film fu diretto nel 2009 da Ken Kwapis e presentava un cast stellare. Vi comparivano Jennifer Aniston, Jennifer Connelly, Ben Affleck, Drew Barrymore, Bradley Cooper e Scarlett Johansson. E la già citata coppia della TV formata da Ginnifer Goodwin e Justin Long. Il tema del film era, ovviamente, l’amore, o meglio come tra uomini e donne spesso non si capiscano i reciproci segnali amorosi.
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[wpzon keywords=”la verità è che non gli piaci abbastanza” sindex=”DVD” sort=”relevancerank” listing=”2″ country=”it” descr=”0″ col=”2″]
Nonostante si intrecciassero varie storie, la protagonista principale era senza dubbio Gigi, il personaggio della Goodwin. Lei è infatti convinta che dietro al fatto che un ragazzo non la richiami dopo un’uscita ci possano essere milioni di spiegazioni. Al contrario, Alex (Long) tenta di farle capire che, come il titolo del film suggerisce, se il maschio non richiama è perché non ha voglia di rivedere la ragazza. Tra discussioni, litigi e speranze frustrate, tra i due nascerà inevitabilmente l’amore.
A Single Man
Un omosessuale negli anni ’60
Negli anni, Ginnifer Goodwin non si è imposta solo come un’attrice molto interessante, ma pure come una doppiatrice di tutto rispetto. La sua voce molto particolare – che in Italia purtroppo non sentiamo – compare infatti in serie a cartoni animati come Robot Chicken e in film d’animazione come Trilli e la creatura leggendaria e soprattutto il recente Zootropolis. Al cinema, quindi, negli ultimi anni la si è più sentita che vista, ma non manca qualche apparizione degna di nota. Come l’interpretazione di Susan Strunk in A Single Man di Tom Ford.
[wpzon keywords=”a single man” sindex=”DVD” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]La pellicola, uscita nel 2009, è tratta da un bel romanzo di Christopher Isherwood e racconta l’ultimo giorno di un professore omosessuale nel 1962. Protagonista è Colin Firth, autore di una prestazione molto convincente e giustamente apprezzata dalla critica. Due donne – in un film che è principalmente maschile – hanno però una parte di rilievo: si tratta di Julianne Moore, che interpreta un’ex fiamma del protagonista, e appunto della Goodwin, sua vicina di casa. Toccante e ben diretto dall’esordiente Ford, che di mestiere fa in realtà lo stilista, il film ha conquistato molti premi e nomination in giro per il mondo.
C’era una volta
Biancaneve e il mondo delle favole
È indubbio che, nonostante qualche buona incursione al cinema, la Goodwin abbia trovato negli anni la sua dimensione più consona in TV, dove è ormai una star. Dopo le sporadiche apparizioni in Ed e il ruolo da protagonista in Big Love, nel 2011 le è stata offerta una delle parti principali di C’era una volta, serie della ABC dedicata al mondo delle fiabe. In uno show in cui recitano varie star del piccolo schermo come Jennifer Morrison, Robert Carlyle, Jamie Dornan e Emilie de Ravin, la Goodwin interpreta nientemeno che Biancaneve.
[wpzon keywords=”c’era una volta” sindex=”DVD” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]La serie riprende vari personaggi delle fiabe e dell’immaginario fantasy, soprattutto disneyano, attualizzandolo però ai giorni nostri e imbastendo trame ben poco infantili, che giocano sull’avventura e sul mistero. Gli ideatori, Edward Kitsis e Adam Horowitz, hanno delineato fin da subito il personaggio di Biancaneve sulla Goodwin e si sono dichiarati grandi fan del suo ruolo in Big Love. In generale, però, tutti gli attori sembrano calzare bene nei loro personaggi. Questo ha portato la serie ad incontrare subito i favori del pubblico, tanto che fin dalla prima annata C’era una volta si è confermata la miglior serie della ABC nella fascia 18-49 anni da varie stagioni a questa parte.