Cinque film sull’amicizia per ragazzi

I ragazzi di Stand by Me

È inutile che lo ripetiamo per l’ennesima volta: per un ragazzo l’amicizia è qualcosa di fondamentale. E altrettanto fondamentali sono le storie che quelle amicizie le raccontano. Che siano parti di un romanzo o che vengano messe su pellicola, conquistano sempre il cuore e la fantasia. E c’è da dire che il mercato, da questo punto di vista, ha offerto negli anni decine di prodotti.

Anche per quanto riguarda i film sull’amicizia gli archivi sono pieni di ottime produzioni. Il problema, casomai, è che a volte queste pellicole sono destinate ad un pubblico di una certa età.

Pensate, ad esempio, a Thelma & Louise, a Pomodori verdi fritti alla fermata del treno o al recente Quasi amici. Sono infatti tutti film che raccontano sì l’amicizia, ma lo fanno dalla prospettiva di chi questi rapporti li ha perduti e mira a recuperarli ad un’età relativamente avanzata.


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Però il più delle volte a voler parlare di un legame forte coi loro pari sono appunto soprattutto i ragazzi. E a loro abbiamo deciso di dedicare la cinquina di oggi. Ragazzi che sono protagonisti, a ben guardare, di decine di straordinari film sull’amicizia. Noi ne abbiamo scelti cinque, alcuni più commoventi, altri più scanzonati.

 

1. Stand by Me (1986)

Quattro dodicenni alla ricerca di un cadavere

Apriamo con quella che è probabilmente la scelta più scontata della nostra cinquina. Non si può infatti preparare un elenco dei film sull’amicizia per ragazzi lasciando fuori Stand by Me – Ricordo di un’estate.

Il film, diretto da Rob Reiner nel 1986, è tratto da un racconto di Stephen King, ma a differenza di quello che sarebbe lecito aspettarsi non parla affatto di tematiche horror (anche se un pizzico di paura c’è comunque).

La trama, ambientata nel 1959, vede al centro quattro dodicenni: Gordie, Chris, Teddy e Vern. I ragazzi vengono per caso a sapere che il cadavere di un loro coetaneo, scomparso da qualche giorno, è stato avvistato ma non ancora denunciato alla polizia.

Decidono quindi di andare a cercarlo, desiderosi di poter essere loro gli artefici del ritrovamento. Sulla strada però capiscono molte cose, maturano e rinsaldano il loro legame.

Quattro tipi di adolescente

I quattro rappresentano varie tipologie di adolescente. Gordie è la voce narrante, un bambino sensibile ma con qualche problema a casa. Chris è il suo migliore amico e il leader del piccolo gruppo, anche se ha un fratello maggiore che fa parte di una pericolosa banda. Teddy è un ragazzo eccentrico e sarcastico, maltrattato dal padre che però adora. Vern, infine, è un ragazzo un po’ in sovrappeso e spesso preso in giro dagli altri.

Il film è famoso, oltre che per la sua qualità, per essere stato il banco di prova di molte future star. Tra i “grandi” recita, ad esempio, un Kiefer Sutherland ventenne. Tra i giovani, invece, si segnalano River Phoenix, Wil Wheaton, Jerry O’Connell e Corey Feldman.

Il primo, come forse saprete, divenne da lì in poi un vero divo, scomparendo però appena 7 anni dopo. Il secondo, invece, è stato nel cast di Star Trek: the Next Generation ed oggi, tra le altre cose, compare spesso in The Big Bang Theory interpretando se stesso.

 

2. E.T. (1982)

L’amicizia tra un bambino e un alieno

Gli anni ’80 sono stati un decennio in cui il cinema americano ha investito molto sull’amicizia. Non che il tema fosse inedito; ma forse non lo si era mai affrontato così di petto, senza mescolarlo ad altro.

D’altronde per la prima volta si scoprivano gli adolescenti come pubblico privilegiato dei cinema, come anche un settore particolarmente appetibile dal punto di vista economico. E pensare a storie che raccontassero le loro vite, le loro esperienze scolastiche e le sfide che dovevano affrontare poteva essere un buon investimento.

Stand by Me in fondo non faceva altro che presentare il viaggio iniziatico di quattro ragazzini. Ma a volte per crescere non serve per forza lasciare la propria casa. A volte la vita ti arriva addosso, entra fin dentro alla porta di casa.

O almeno questo è quello che sembra dirci E.T. l’extra-terrestre, capolavoro di Steven Spielberg uscito nel 1982. Un film che racconta un’amicizia ben diversa da quelle a cui siamo abituati, tra un bambino e un alieno.

Speranza e diversità

Si potrebbe dire che in realtà l’altro, a qualunque età lo si conosca, rimane per noi sempre un alieno. Un estraneo con cui dobbiamo fare i conti, con cui dobbiamo imparare a comunicare anche se parliamo una lingua diversa, con cui dobbiamo riuscire a convivere.

Ma E.T. non è bello solo per il sottinteso messaggio che lascia emergere con la sua trama. È anche una grandissima storia di speranza, diversità e affetto che esalta l’ingenuità e l’apertura dell’infanzia, tema tra l’altro molto caro al regista americano.

Se non conoscete (o ricordate) la trama, vi basti questo: il protagonista è un ragazzino, Elliot, che trova attorno a casa un innocuo alieno dimenticato sulla Terra dai suoi compagni.

Lo nasconde agli adulti e inizia a legare con lui, in modi che vanno anche ben oltre la normale comunicazione. Quando però il governo cerca di mettere le mani sull’extra-terrestre, si dà alla fuga, coadiuvato dai suoi amici e dai poteri dello stesso E.T.

 

3. Ghost World (2001)

Due ragazze strane

L’amicizia è al centro anche di Ghost World, bella pellicola del 2001 che merita di essere ricordata per diversi motivi.

Ad esempio, per il cast. La protagonista è Thora Birch, a quel tempo appena uscita dal successo di American Beauty e all’apice della carriera. Di fianco a lei c’è un espressivo Steve Buscemi. E poi, soprattutto, c’è una giovane Scarlett Johansson, al primo ruolo importante.

Ma sono la trama e come il film viene condotto, più di altre cose, a colpire. La sceneggiatura è scritta da Terry Zwigoff e Daniel Clowes: il primo è anche il regista, il secondo è l’autore del fumetto da cui tutta la pellicola è tratta.

Al centro ci sono due ragazze all’ultimo anno di liceo, Enid e Rebecca. Le due fanno fatica ad adattarsi allo stile di vita dei loro coetanei, giudicando con grande sarcasmo le varie situazioni.


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Annoiate e insoddisfatte, si dedicano anche a qualche scherzo crudele, bersagliando tra l’altro un timido collezionista di dischi, Seymour. Mentre Rebecca tenta però di darsi una regolata e trovarsi un lavoro, Enid si lascia prendere da Seymour, stuzzicandolo e dimenticando i propri impegni. Ma presto i vari nodi verranno al pettine.

La storia è raccontata con fare ironico e disincantato, ma onesto. Pur essendo una commedia, non manca di mostrare la tristezza e la solitudine dei suoi protagonisti, ritratti con grande realismo. Allo stesso tempo, rimane ben lontana dalla classica e banale commedia adolescenziale, presentando personaggi veri, nelle loro idiosincrasie e nei loro problemi.

 

4. Papà, ho trovato un amico (1991)

Il legame tra un ragazzo e una ragazza

Finora abbiamo visto diversi tipi di amicizia. Quella tra un gruppo di maschi coetanei. Quella tra due ragazze alla fine delle superiori. Quella, perfino, tra un bambino e un alieno. Manca un ultimo tassello: l’amicizia tra un maschio e una femmina.

No, non è il solito problema, il solito quesito se sia davvero possibile un rapporto non d’amore tra un uomo e una donna. Qui, infatti, parliamo di bambini.

Papà, ho trovato un amico è un bel film uscito nel 1991 che affronta questo argomento, in tono ora divertito, ora drammatico. Protagonista della pellicola è una ragazzina, Vera, che fa fatica ad inserirsi e ad avere un buon rapporto sia con suo padre, sia con i suoi coetanei.

L’amicizia con Thomas

Il motivo di questi problemi è legato da un lato alla perdita della madre, dall’altro alla demenza senile della nonna, unico altro membro della famiglia a cui è fortemente legata.

Mentre il padre sembra trovare l’amore in una donna che non riscuote le simpatie della bambina, quest’ultima, per fortuna, trova un amico. Si tratta del piccolo Thomas, con cui si confida e vive qualche avventura. Purtroppo però anche quest’amicizia non durerà a lungo.

Il film, scritto da Laurice Elehwany e diretto da Howard Zieff, gioca bene le sue carte alternando divertimento e pathos. Ha, in più, un cast di primo livello. I ruoli degli adulti sono interpretati da Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis.

Nei panni dei bambini, invece, ci sono i bravi Anna Chlumsky e Macauley Culkin. Quest’ultimo, all’epoca undicenne, era appena uscito dal successo di Mamma, ho perso l’aereo, il cui titolo riecheggia anche nella versione italiana di quello di questo film.

 

5. 4 amiche e un paio di jeans (2005)

Anche qui, una serie di future star

Concludiamo ritornando in un certo senso a chiudere il cerchio. Abbiamo cominciato a presentare i film della nostra lista parlando di una pellicola tratta da un libro che aveva al centro quattro ragazzini.

E chiudiamo con un film che segue lo stesso percorso, anche se lo fa al femminile. 4 amiche e un paio di jeans è infatti una storia tratta da un romanzo omonimo di Ann Brashares. E al centro della sua storia ha quattro coetanee, anche se di età superiore.

Le ragazze – Tibby, Lena, Carmen e Bridget – hanno infatti sedici anni. E come tutte le sedicenni di questo mondo, hanno voglia di esplorare il mondo, soprattutto d’estate. Il problema è che non potranno farlo assieme, visto che ognuna ha impegni diversi per le vacanze.

Decidono però di rimanere legate tramite un particolare paio di jeans che, magicamente, calza benissimo a ciascuna di loro. Per questo, ognuna tiene quel capo di vestiario per una settimana e poi lo spedisce ad un’altra delle amiche, spiegandole cose le è successo in quei sette giorni.

Un’estate importante

Il simpatico spunto che arriva dal romanzo viene usato, nel film, per presentarci tutto il campionario delle esperienze estive di una adolescente. Tibby conoscerà una invadente ragazzina, che scoprirà però essere malata di leucemia.

Lena invece si innamorerà di un ragazzo, vivendo però una storia alla “Romeo e Giulietta”. Bridget, calciatrice, riuscirà invece a conquistare uno dei suoi allenatori e a fare le prime esperienze d’amore. Carmen, infine, andrà alla ricerca del padre perduto.

Anche in questo caso, infine, è da notare il ricco cast, pieno di giovani attrici dalla carriera importante. Due di loro erano già delle star, altre due lo sarebbero diventate poco dopo. Al primo gruppo appartengono Amber Tamblyn e Alexis Bledel, protagoniste rispettivamente di Joan of Arcadia e Una mamma per amica.

Al secondo, invece, ci sono America Ferrera, poi protagonista di Ugly Betty, e soprattutto Blake Lively, oggi la più celebre del quartetto.

 

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