
Se siete capitati qui cercando frasi sulle donne forti, significa o che siete donne, o che siete uomini particolarmente illuminati. Nel primo caso, sapete bene quanto può essere difficile vivere in un mondo dominato dagli uomini. Uomini che spesso non ti stanno ad ascoltare, che non ti danno neanche una possibilità, nonostante il mondo sia pieno di donne speciali e intelligenti. Nel secondo, siete uomini che si sono resi conto che permane ancora una rilevante disparità di genere. E che bisognerebbe smetterla di considerare le donne come il “sesso debole”.
“Sesso debole”, appunto: cosa identifica quest’espressione, così vecchia ma così attuale? Indica le donne, ovviamente. Con una valenza che vorrebbe, in linea teorica, essere oggettiva, ma che finisce per essere spregiativa.
Se è vero, infatti, che la donna presenta in genere un fisico più piccolo e meno muscoloso di quello degli uomini, è anche vero con quelle due parole si vuole parlare non solo di forza fisica, ma anche di forza morale e di capacità intellettiva. A lungo, insomma, si è usata l’espressione “sesso debole” per dire che la donna era inferiore all’uomo.
La forza delle donne
Eppure, decenni di lotte femministe ci hanno dimostrato che la donna non ha nulla da invidiare all’uomo. Se ne ha la possibilità, può arrivare ai vertici dell’economia, della politica, delle arti.
Certo, deve fare il doppio della fatica, deve dimostrare continuamente la propria forza. Perché all’uomo si concede spesso una certa dose di credito che alla donna non si dà mai. Ma quando riesce a resistere alla fatica, è in grado di dominare il mondo.
Per questo abbiamo raccolto una serie di frasi sulle donne forti che ci sembrano particolarmente significative. Non sono frasi che avete già sentito mille volte, come quelle di un Oscar Wilde, né troppo banali, come quelle che si trovano in certi romanzi da poco o in libri motivazionali.
Sono, invece, pensieri sulle donne formulati da donne stesse. Da donne che sono arrivate ai vertici nei loro campi. Donne intelligenti, dunque, forti e speciali, che hanno qualcosa da insegnare alle altre. Eccole.
Indice
1. L’importanza del coraggio
La frase di Elizabeth Cady Stanton
Quello di Elizabeth Cady Stanton non è un nome particolarmente noto, oggi, in Italia. Eppure l’attivista statunitense è stata, attorno alla metà dell’Ottocento, una delle voci più importanti del movimento di emancipazione femminile. Vissuta tra il 1815 e il 1902, negli Stati Uniti è considerata una delle principali suffragette, dato che ha agito come presidente di varie associazioni e gruppi di pressione.
Nata nello stato di New York, si impegnò per diverse cause, anche contemporaneamente. Era a favore dell’abolizione della schiavitù, del diritto di voto alle donne e più in generale dell’affermazione di esse nella società. Inoltre è considerata una delle prime ideatrici dei diritti degli animali, anche tramite il vegetarianismo.
La miglior protezione che qualsiasi donna possa avere è il coraggio.
(Elizabeth Cady Stanton)
Scrisse vari documenti e libri. Il più celebre è la Dichiarazione dei sentimenti, modellata sull’esempio della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti. Tale dichiarazione fu presentata nel 1848 all’interno della prima Conferenza per i diritti delle donne, a Seneca Falls.
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Verso la fine della sua vita, poi, scrisse pure una Bibbia della donna, una sorta di rilettura del testo sacro in chiave femminista. Nonostante il tema delicato, il libro ebbe già all’epoca un grande successo.
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2. Allargare la vita
L’esperienza di Anaïs Nin
Entriamo ora nel ‘900, il secolo che per primo ha visto le donne assurgere a posizioni di potere. Ma anche liberarsi, lentamente e faticosamente, di tutte le gabbie che gli uomini avevano costruito attorno a loro. Gabbie di varia natura: familiari, economiche, culturali, perfino sessuali.
E se di sessualità femminile si vuole parlare, non si può che partire da Anaïs Nin, celebre autrice de Il delta di Venere. La scrittrice americana visse una vita decisamente originale.
Anche le sue origini, d’altronde, lo erano. Lei nacque nel 1903 in Francia, figlia di un pianista e di una cantante cubani. Dalla Francia si spostò poi agli Stati Uniti, salvo ritornare a Parigi dopo il matrimonio, nel 1929.
La vita si stringe o si espande in proporzione al coraggio di ognuno.
(Anaïs Nin)
Qui, nella capitale francese, poté frequentare i più grandi intellettuali dell’epoca. Strinse un legame molto forte – anche di natura sessuale – con lo scrittore Henry Miller e con sua moglie June Mansfield. E iniziò lei stessa a scrivere, pubblicando i primi racconti erotici.
Fino alla morte, avvenuta nel 1977, fu una donna controcorrente, capace di abbracciare le più diverse esperienze. Senza prestare la minima attenzione ai giudizi altrui.
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3. Le donne forti in politica
Margaret Thatcher, la lady di ferro
Quando si parla di donne forti, in realtà, il più delle volte non si pensa ad attiviste o artiste, che sono note in campi relativamente ristretti. Il pensiero, più solitamente, va alle poche donne che sono riuscite ad imporsi nella politica. In un campo cioè importantissimo ma profondamente maschilista. E la lady di ferro per eccellenza è Margaret Thatcher, l’ex Primo Ministro britannico scomparsa nel 2013.
Nata nel Lincolnshire nel 1925, la Thatcher si laureò in chimica e iniziò a lavorare, da giovane, in un’industria di materiali plastici. Il padre era però appassionato di politica e anche lei, all’università, aveva avuto qualche incarico in organizzazioni giovanili.
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Negli anni ’50 si sposò, ebbe due figli e si impegnò all’interno del Partito Conservatore. Ottenne inoltre una seconda laurea, iniziando a lavorare anche come avvocato fiscalista.
In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi a un uomo; se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi a una donna.
(Margaret Thatcher)
Il suo ingresso in Parlamento arrivò nel 1959. Scalò rapidamente le tappe nelle gerarchie interne del partito e già nel 1970 fu nominata Ministro dell’Istruzione. Nel 1975 ottenne la leadership tra i Conservatori e nel 1979 vinse le elezioni, entrando a Downing Street.
Fu la prima donna a capo del governo in Gran Bretagna e rimase in carica per tre mandati, fino al 1990. Fu una leader molto discussa e discutibile, ma la sua forza, nel bene e nel male, è innegabile e forse insuperata.
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4. La forza e la responsabilità
L’altro lato della medaglia, focalizzato da Erica Jong
Il nome di Margaret Thatcher è sicuramente sinonimo di “donna forte”, ma la politica inglese non è probabilmente mai stata un modello per le donne del suo tempo. Erica Jong, che visse il suo momento di massima popolarità più o meno nello stesso periodo, invece divenne un mito e un esempio.
Nata a New York nel 1942, ebbe un grandissimo successo col suo primo romanzo, Paura di volare. Pubblicato nel 1973, vendette 20 milioni di copie in tutto il mondo e fece scalpore. Al centro della trama, infatti, c’era una donna che, durante un viaggio a Vienna col marito, decideva di dare libero sfogo alle proprie fantasie sessuali, tradendolo.
Mescolando psicanalisi, femminismo e libertà sessuale, la Jong riuscì a parlare ad un pubblico in fermento. Che quei temi, proprio in quegli anni, stava cercando di approfondirli.
Prendi la vita nelle tue mani, e cosa accade? Una cosa terribile: nessuno a cui dare la colpa.
(Erica Jong)
A quel tempo la Jong, poco più che trentenne, aveva già avuto due mariti e molti hanno letto quella storia come autobiografica. La sua vita sentimentale è passata poi attraverso vari altri libri – incapaci però di replicare il successo di Paura di volare – e un paio di altri mariti. Rimanendo comunque un punto di riferimento del mondo femminista americano.
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5. Come scegliersi un partner
Le frasi sulle donne forti e sugli uomini di Sheryl Sandberg
Oggi, il settore più appetibile per chi è ambizioso e vuole fare carriera è quello dell’informatica. Un settore in cui le donne sono decisamente sottorappresentate. E dove, nonostante qualche eccezione, fatto fatica ad imporsi.
Sheryl Sandberg, l’autrice della frase con cui abbiamo scelto di chiudere, è però una di queste eccezioni. Nata a Miami nel 1969, la Sandberg in realtà si è laureata in Economia ad Harvard, lavorando col professor Lawrence Summers, che successivamente sarebbe diventato rettore proprio nella stessa università.
Da Clinton a Facebook
Laureata, divenne sua assistente, seguendolo alla Banca Mondiale e poi nel governo americano. Summers divenne infatti Segretario al Tesoro durante la presidenza Clinton. Quando però vinse Bush, la Sandberg dovette cercare un nuovo lavoro e lo trovò a Google, che allora era ancora una piccola azienda.
Quando si cerca un partner per la vita, il mio consiglio alle donne è di uscire con tutti: coi ragazzi cattivi, coi ragazzi fighi, coi ragazzi che hanno la fobia di impegnarsi, coi ragazzi pazzi. Ma di non sposarli. Le cose che rendono sexy i ragazzi cattivi non li rendono dei buoni mariti. Quando arriva il momento di sistemarsi, trovate qualcuno che voglia un partner alla pari. Qualcuno che pensi che le donne dovrebbero essere intelligenti, con delle loro opinioni e ambiziose. Qualcuno che dia valore all’equità e che pensi di – o, meglio ancora, voglia – fare la propria parte in casa. Questi uomini esistono e, credetemi, a lungo andare non c’è niente di più sexy.
(Sheryl Sandberg)
A Mountain View la Sandberg collaborò a far decollare il motore di ricerca. Riuscì, grazie ad alcuni accordi commerciali, ad espanderne il mercato e si inventò il meccanismo di AdSense. Fece però fatica a fare carriera all’interno dell’azienda e così nel 2007 accettò la corte di Mark Zuckerberg, passando a Facebook.
Oggi è direttore operativo del sito, in pratica il numero 2 di tutta la compagnia. Per questo è considerata una delle donne più potenti del mondo, spesso inserita nelle liste di Forbes.
Negli ultimi anni si è impegnata parecchio, però, anche sui temi della parità di genere. Nel 2013 ha pubblicato un libro sul tema intitolato Lean In, che è divenuto un best-seller. In Italia è stato tradotto come Facciamoci avanti, ed è un invito a tutte le donne perché chiedano e ottengano di più, anche sul lavoro.
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