10 giochi con la palla da fare all’aperto, per bambini e ragazzi

I migliori giochi con la palla per bambini, ovviamente all'aperto

Se avete dei bambini, dai 3 ai 6 anni e a volte anche più grandi, sapete bene che trovare dei giochi adatti a loro è difficile. Prima di quell’età, infatti, basta metterli davanti ad un estraneo o portarli a fare un giretto, e rimangono a bocca aperta per ore. Dopo, non hanno più voglia di giocare con voi, perché hanno le loro carte, i loro libri, i loro amichetti. Ma in mezzo, nell’interregno dei 4, dei 5 anni e a volte anche dei 6, 7 e 8 anni, farli divertire è ancora compito vostro. Oggi, per darvi una mano, vi proponiamo proprio per questo alcuni giochi con la palla.

Bimbi in squadre

Quando la stagione è bella e non c’è troppo caldo, infatti, non c’è nulla di meglio che mettere i bambini all’aperto. Soprattutto quando se ne devono gestire molti, che sia per una festa di compleanno o per una qualsiasi altra occasione. A quel punto è possibile infatti dividere i piccoli in squadre, giocare un po’ con la loro competitività e farli divertire per ore intere.

Quello che serve, appunto, è solo una palla. Esistono infatti decine di giochi – alcuni più conosciuti, altri meno – che potete proporre. Tra i tanti, ne abbiamo selezionati alcuni che ci sembrano più divertenti degli altri. E ve ne spieghiamo le regole, i pregi e i difetti qui di seguito.

 

1. Palla prigioniera

Un classico tra i giochi con la palla

Partiamo col gioco più famoso, Palla prigioniera, a volte erroneamente chiamato anche Palla avvelenata. A voler essere rigorosi, infatti, questo secondo nome va attribuito ad un gioco diverso di cui parleremo tra qualche riga. È però piuttosto frequente, soprattutto in certe zone d’Italia, che il nome sia usato anche per il passatempo che vi spieghiamo ora.

Questo è infatti un gioco che conoscono tutti i bambini, perché prima o poi tutti ci hanno giocato. Si dividono i ragazzi in due squadre di egual numero, e si delimita un campo abbastanza ampio, dividendolo a metà con una linea. In fondo al campo, in entrambi i lati, bisogna inoltre predisporre una zona detta “prigione“.


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Con l’estrazione si decide quale squadra avrà la palla all’inizio del gioco. Lo scopo è catturare gli avversari, e la cattura è possibile quando, dalla propria metà campo, si riesce a colpire un giocatore con la palla. Attenzione, però: la palla può colpire qualsiasi parte del corpo ma solo tramite tiro diretto, senza aver rimbalzato per terra.

Palla prigioniera, il gioco che ha ispirato il Dodgeball

Inoltre l’avversario può salvarsi dalla cattura nel caso in cui prenda la palla al volo. Quando avviene un’eventualità del genere, non è infatti il colpito ad essere catturato, ma chi ha lanciato la palla.

In ogni caso, quando tutto questo avviene si lascia la propria metà campo e si finisce nella prigione degli avversari. Da lì sarà comunque possibile ricevere dei passaggi dei propri compagni o catturare delle palle che arrivano in zona e lanciarle contro gli avversari per liberarsi.

Strategie e varianti

Perde ovviamente la squadra i cui giocatori finiscono per essere tutti catturati. Quello che serve per vincere, dunque, è un tiro abbastanza potente e soprattutto una buona destrezza. Cercare di prendere la palla al volo, inoltre, può essere una strategia efficace ma anche rischiosa, perché anche i tiri facili possono scivolare e ci si può letteralmente far catturare con le proprie mani.

Variazioni sul tema

Di questo gioco esistono inoltre numerose varianti. Ad esempio, se i bimbi sono un po’ più cresciuti si può imporre la regola che prima di un lancio i componenti di una squadra debbano fare tre passaggi al volo, senza far cadere la palla. Oppure si può prevedere che la partita finisca non quando si catturano tutti gli avversari, ma solo il loro capitano (di cui però non si sa l’identità).

Ragazzi e adulti che giocano a dodgeball, versione competitiva di Palla prigioniera
In ogni caso il gioco è divertente e appassionante, soprattutto quando le squadre sono equilibrate. In America, tra l’altro, negli ultimi anni è nato anche uno sport che deriva direttamente da Palla prigioniera, il Dodgeball1. Grazie al successo del film omonimo, infatti, è nata addirittura una lega nazionale con partite che assicurano essere molto spettacolari.

 

2. Palla avvelenata

Contro un muro e contro gli altri

Parliamo allora di questa Palla avvelenata, di cui molto spesso non conosciamo le regole, confondendola con giochi simili. Invece ha una sua specificità e, pur assomigliando all’altro, non è per nulla un gioco banale. Anzi, prevede forse qualche brivido in più, anche se è un pochino più complesso da spiegare a bambini piccoli.

Vediamo come funziona. In primo luogo, serve ovviamente una palla, che però da sola non basta. Per giocare è necessario avere infatti anche la disponibilità di un muro. Non serve niente di trascendentale, basta anche il muro di casa. Non vi preoccupate, non verrà più di tanto maltrattato.

La dinamica del gioco

Il gioco funziona così. Si sceglie – o per estrazione, o tramite una conta o in un altro modo a voi congeniale – chi è il primo a dare avvio alla manche. Questi verrà chiamato “il battitore“.

All’inizio della gara il battitore si mette con la palla in mano davanti al muro, e tutti gli altri giocatori si sparpagliano vicini a lui. Quando il battitore comincia, lancia la palla contro il muro e contemporaneamente urla la frase: «Chiamo…», seguita dal nome di un altro bambino che sta giocando.

Per giocare a Palla avvelenata servono dei bambini, una palla e un muro

A questo punto tutti cominciano a correre il più lontano possibile dalla palla, mentre il bambino chiamato si precipita su di essa. Una volta raggiunta, si ferma sul posto e urla: «Stop!». Tutti i giocatori si devono quindi fermare all’istante, pietrificati, come fossero delle statue.

I passi e il lancio

Il giocatore con la palla in mano, il nuovo battitore, a questo punto può girarsi, compiere fino a un massimo di tre passi e poi scagliare la palla contro un altro bambino. Quest’ultimo deve restare immobile ma può tentare di respingere la palla con le mani o addirittura prenderla al volo.

Se viene colpito senza riuscire a respingerla viene eliminato e il battitore può dare il via a un altro turno. Se invece riesce ad allontanare la palla, essa ritorna in gioco e il primo che la raggiunge (anche tra le statue) diventa il nuovo battitore.

Infine, se riesce a bloccare la palla o viene mancato dal lancio, ad essere eliminato è invece il battitore e lui ne prende il posto. Si va avanti fino a che non rimane un unico giocatore, il vincitore.

 

3. Palla in cerchio

Fare gol all’avversario

Passiamo ora a un gioco meno noto, ma non meno bello o divertente. Si chiama Palla in cerchio ed è molto semplice. Per prima cosa, bisogna chiedere ai bambini di disporsi in cerchio, a gambe divaricate, in modo che i piedi di ognuno appoggino su quelli del vicino.

I bambini in cerchio possono giocare a Palla in cerchio

Dopodiché si consegna ad un primo bambino il pallone. La palla dovrà sempre viaggiare rigorosamente rasoterra e potrà essere spedita da una parte all’altra del cerchio in mille modi, ma sempre usando le mani.

La si potrà spingere, le si potrà dare un pugno, si potrà perfino usare una specie di bagher rasoterra. Per farlo, i bambini dovranno ovviamente piegare la schiena tenendo fermi i piedi, senza piegare le ginocchia.

Chi vince?

Lo scopo del gioco è quello di far passare la palla attraverso le gambe di un altro bimbo. Ed evitare che passi sotto alle proprie, parando con le mani i tiri avversari. Il giocatore che subisce tre “gol” viene eliminato. Esce quindi dal cerchio che viene ricomposto, più stretto, senza di lui. Si va avanti fino a che non rimangono due soli giocatori che vengono proclamati vincitori.

 

4. Torello

Anche con le mani

Se avete mai giocato a calcio, sapete benissimo cos’è il Torello. È un gioco che si impara a fare in qualsiasi squadra e permette di migliorare nei fondamentali. Pochi sanno, però, che basta qualche piccolo adattamento per renderlo un gioco fruibile anche con le mani e soprattutto per i più piccoli.

Bastano una palla e dei bambini per giocare a torello

Le regole sono semplici. Tutti i giocatori meno uno si dispongono in cerchio, stando relativamente larghi tra loro. In mezzo al cerchio si mette il giocatore che “sta sotto“.

Mentre quelli in cerchio si passano la palla coi piedi, quello in mezzo deve cercare di intercettarla. Quando ci riesce, lui torna nel perimetro del cerchio e quello che ha fatto il passaggio che poi è stato intercettato finisce in mezzo.

Renderlo adatto ai bimbi

Giocare coi piedi a questo gioco è relativamente complesso. Se si hanno dei bambini che non sono avvezzi ai fondamentali del calcio, però, è possibile semplificarlo. Ad esempio, invece di usare i piedi si possono utilizzare le mani. Lanciarsi la palla senza che il passaggio venga intercettato è già una sfida entusiasmante ma non insormontabile quando si hanno 5 o 6 anni.

Se poi si è in tanti, il cerchio può essere allargato e in mezzo possono finirci due bambini. Eventualmente, per rendere le cose più complicate al posto del pallone si può usare una palla più piccola. O addirittura una pallina da tennis. Ma in quest’ultimo caso fate attenzione affinché non la tirino troppo forte.

 

5. Sette si schiaccia

Per pallavolisti ma anche neofiti

Concludiamo la prima parte dell’articolo con un altro gioco mutuato da uno sport, che può essere adattato anche per i bambini più piccoli. Si chiama Sette si schiaccia ed è spesso usato negli allenamenti della pallavolo. Aiuta infatti a migliorare nei fondamentali, oltre a tenere vigile la concentrazione, soprattutto per quanto riguarda i tempi di gioco.

Sette si schiaccia, un gioco che sfrutta i movimenti della pallavolo
Vediamo intanto come funziona nel caso del volley. Prima di tutto bisogna disporsi in cerchio, con un po’ “d’aria” gli uni dagli altri. Poi il primo giocatore dà il via all’azione facendo un palleggio verso un compagno e contemporaneamente dicendo: «Uno».


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Da quel momento in poi, tutti i giocatori dovranno continuare a passarsi la palla tramite il palleggio del volley, continuando la conta ma facendola mentalmente. In pratica dopo l’«Uno» detto a voce alta, il «Due», il «Tre», il «Quattro» e così via dovranno essere solo pensati.

Schiaccia e schiva

Il giocatore che riceve il settimo passaggio, però, non dovrà continuare nell’azione ma schiacciare la palla verso un altro giocatore nel cerchio. Questi, dal canto suo, dovrà cercare di schivare il pallone. Se verrà colpito, verrà eliminato dal gioco.

Se invece sarà mancato, ad uscire dal cerchio sarà lo schiacciatore. Ovviamente non si può schiacciare su quello che te l’ha appena alzata. E se si sbaglia a contare si viene eliminati.

I bambini che non sono in grado di palleggiare o schiacciare, possono giocare in altro modo. Ad esempio, passandosi la palla con le due mani e poi facendo un lancio alla “palla prigioniera”. Oppure, eventualmente, si può permettere anche di usare i piedi. L’importante è che il tutto risulti fattibile a seconda dei bambini con cui ci si trova a giocare.

 

Altri 5 giochi con la palla da fare all’aperto, oltre ai 5 già segnalati

D’estate bisogna sempre avere idee, per evitare che i ragazzi si annoino e si buttino sui dispositivi elettronici. Quindi i cinque giochi che vi abbiamo proposto finora potrebbero non bastare. Non disperate, però: qui di seguito ve ne proponiamo altri cinque che di sicuro vi piaceranno.

 

Dieci passaggi

Un gioco semplice ma di sicuro effetto è anche Dieci passaggi, con l’unico problema che per giocarci bisogna essere piuttosto numerosi. Le regole sono però facili da acquisire e adatte anche a bambini delle elementari – a patto che siano un po’ dinamici.

I giocatori vengono divisi in due squadre equilibrate. Poi l’arbitro lancia la palla in aria. La squadra che la prende per prima inizia a giocare, mentre l’altra fa opposizione. Si riesce a fare un punto quando i componenti di una squadra si passano la palla dieci volte con le mani, senza che questa cada mai a terra o venga mai intercettata dagli avversari.

Passarsi la palla
Ogni passaggio deve essere effettuato entro 10 secondi da quando si ha la palla in mano e ci sono alcune altre limitazioni. Ad esempio, non si può strappare la palla di mano ad un avversario, né si può palleggiare; inoltre non ci si può neppure toccare cercando di marcarsi troppo strettamente. Infine, i passaggi devono coinvolgere di volta in volta persone diverse.

Quando la palla viene intercettata, passa alla squadra avversaria, che comincia ad effettuare a sua volta i dieci passaggi. Se però la palla viene solo deviata e non bloccata, rimane in possesso di chi stava passando, anche se la conta dei passaggi ricomincia da zero. L’effetto è dinamico e divertente.

Campo distrutto

Se avete a disposizione abbastanza giocatori (l’ideale sarebbe una ventina) e una zona di prato ben delimitata, più o meno delle dimensioni di un campo di pallavolo, può essere interessante giocare anche a Campo distrutto, in cui si simula una sorta di “bombardamento” tra due diverse fazioni.

All’inizio del gioco le due squadre si trovano ognuna nel proprio campo di gioco. La palla viene all’inizio assegnata ad estrazione. Il primo giocatore, quindi, la lancia nel campo avversario, cercando di fare in modo di farla cadere a terra senza che un membro dell’altra squadra possa prenderla al volo.

Pallone a terra, sulla sabbia
Se riesce a farla rimbalzare a terra (come quando si fa punto nella pallavolo), allora lascia il suo campo e passa in quello avversario. Nei turni successivi, da lì, potrà fare ostruzionismo contro gli avversari, per rendere più facile la vita ai compagni che tireranno cercando di far punto. Questo ostruzionismo, però, non deve usare le mani: si baserà solo su finte e prese di posizione.

La squadra che passa completamente nel campo avversario vince. Se comunque la palla viene intercettata al volo o finisce al di fuori dal campo delimitato, nessun giocatore cambia zona e la squadra che era in difesa ha a disposizione la palla per tentare un colpo.

 

Calcetto

Finiamo con alcuni giochi più tradizionali, a cui però a volte si finisce per non pensare. Il più banale e forse scontato è il calcetto, ovvero una versione del calcio in formato ridotto. Ci si può giocare anche quando si è solamente in quattro, ma pure in caso di squadre più numerose (a patto di aver un campo abbastanza grande) può dare soddisfazioni.

Le regole, ovviamente, sono quelle del calcio: solo il portiere può toccare il pallone con le mani, mentre tutti gli altri giocatori devono usare i piedi; lo scopo è quello di fare gol nella porta avversaria ed evitare che gli altri lo facciano a noi.

Un bambino che gioca a calcio
Le porte, come di sicuro sapete, si possono agilmente improvvisare. Se siete in un parco potete sfruttare gli alberi o altre strutture già presenti (a patto di non disturbare altri avventori). Se invece siete in un campo aperto potete creare i pali usando degli zaini o addirittura delle magliette.

L’importante, in queste situazioni, è però evitare che la situazione degeneri per dei litigi. Se i giocatori sono particolarmente competitivi, quindi, potrebbe non essere una cattiva idea quella di nominare un arbitro che possa dirimere le principali questioni. Una soluzione inoltre utile, quest’ultima, quando si è in numero dispari e non si possono creare due squadre uguali.

Pallamano

Se il calcetto è scontato, molto meno lo è la pallamano. Questo sport è spesso sottovalutato, anche perché non lo si vede quasi mai in televisione e pochi ragazzi ne conoscono le regole. Però garantisce un po’ di sano divertimento e la possibilità di muoversi e sfogarsi.

Per giocare basta, come per il calcio, un campo abbastanza ampio e due porte più o meno riconoscibili, fatte con zaini o create sfruttando gli alberi già presenti. Le regole però sono diverse. Nella pallamano si usano infatti, com’è evidente, le mani.

Ragazze che giocano a pallamano
I giocatori possono compiere al massimo 3 passi col pallone in mano prima di tirarlo, passarlo o farlo rimbalzare a terra (come quando si palleggia nel basket). Stando fermi, invece, non possono tenere il pallone in mano per più di 3 secondi. I tiri verso la porta avversaria, inoltre, devono essere fatti da fuori dell’area di rigore (che è opportuno indicare a terra).

Lo scopo è quello, come al solito, di fare più gol degli avversari. Tenete presente che di per sé – proprio per la regola dei tre secondi – il gioco è più dinamico e di maggior movimento rispetto ad altre attività simili e può essere quindi abbastanza impegnativo dal punto di vista energetico.

 

Calcio gaelico

Chiudiamo con uno sport che molto probabilmente non conoscete e forse non avete neppure mai sentito nominare. Il calcio gaelico, però, è uno degli sport nazionali irlandesi, dove è molto amato, ed è tra l’altro molto simile anche al calcio australiano, che a sua volta è molto apprezzato nel suo paese d’origine.

I due giochi hanno molte alcune caratteristiche in comune ma anche alcune importanti differenze che però, quando ci si trova su un prato, si possono tranquillamente ignorare. Quello che conta è che entrambi gli sport sono una sorta di fusione tra calcio e rugby.

Il calcio gaelico
Nella versione “da campetto” che interessa a noi le regole da usare possono essere minimali. In primo luogo, non si può restare fermi più di quattro secondi con la palla. Poi, spostandosi, non si possono fare più di quattro passi con la palla in mano; dopo di essi bisogna palleggiare (come nel basket) o far rimbalzare la palla sul proprio piede.

La palla può essere lanciata o tirata coi piedi, come nel calcio, oppure con il pugno (meglio ancora, con le nocche), mai con un lancio vero e proprio della mano. La palla può ovviamente essere sempre intercettata dagli avversari e si deve cercare di far gol.

A questo proposito, il tiro che entra in rete sotto la traversa (che bisognerà un po’ immaginarsi) vale 3 punti, mentre il tiro entro i pali ma sopra alla traversa vale 1 punto.

 

L’infografica col riassunto finale

I giochi con la palla da ricordare

 

E voi, quale gioco con la palla preferite?

Ecco cinque giochi con la palla da fare all'aperto: vota il tuo preferito.

Note e approfondimenti

  • 1 Qui trovate il sito ufficiale della lega statunitense. Ma esiste anche un campionato italiano, su cui si possono avere informazioni qui.

 

Segnala altri giochi con la palla da fare all’aperto nei commenti.

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