
Certo, i gol fantastici e acrobatici sono belli. I gol su calcio di punizione, da centrocampo o dopo un’azione corale lo sono ancora di più. Ma poche cose divertono quanto un gol facilissimo ma clamorosamente sbagliato, soprattutto se a incappare nell’errore è l’attaccante della squadra avversaria. Quando si verifica un evento del genere, anzi, si gioisce anche di più che per un gol, perché allo scampato pericolo c’è da aggiungere l’umiliazione per gli avversari.
A noi, qui su Cinque cose belle, in genere non piace gioire delle disgrazie altrui. Ma nello sport le disgrazie non esistono: è tutto un grande spettacolo, e anche gli sbagli vanno presi con sportività. Per questo abbiamo pensato che ci si possa fare tutti insieme quattro risate riguardando i più clamorosi errori sottoporta della storia del calcio recente. Anche per consolarci del fatto che noi stessi saremo pure scarsi, ma c’è chi riesce a fare peggio di noi.
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Indice
Frank Mill col Borussia Dortmund
Il gol mancato più clamoroso della storia della Bundesliga
Probabilmente il nome di Frank Mill non vi dice niente. Eppure, il giocatore classe 1958 era il quarto attaccante della Nazionale tedesca che si laureò campione del mondo a Italia ’90. Ma in quegli anni, già trentaduenne, Mill era in quella fase della carriera in cui ci si trasforma da centravanti in assist-man, e forse per questo rimase abbastanza in ombra. Era però un idolo nella sua squadra di club, il Borussia Dortmund, nelle cui fila militò per 8 stagioni.
[wpzon keywords=”borussia dortmund” sindex=”SportingGoods” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]Proprio con la maglia giallonera, però, Mill incappò in un errore clamoroso, che ancora oggi è ricordato in Germania come il gol mancato più famoso della storia. La partita era Bayern-Borussia, non certo una gara di poco conto; e se anche la squadra di Dortmund allora non giocava per il titolo, il Bayern lo faceva di sicuro. Aggiungete che era la prima di campionato, il 9 agosto 1986, e che Mill era all’esordio con la nuova maglia dopo essere arrivato dal Borussia Mönchengladbach. Un esordio che gli sarebbe stato impossibile dimenticare.
Diego Forlán col Manchester United
Quando graziò la Juve in una amichevole americana
Ricordate Diego Forlán? Il giocatore uruguagio che fece una comparsata nell’Inter del post-Mourinho e fu rapidamente dimenticato dai tifosi nerazzurri? Ebbene, non stupirà gli appassionati italiani sapere che uno dei cinque gol mancati più divertenti del calcio è proprio suo. Ma non giudicate l’attaccante troppo male: al di là di qualche incidente di percorso, Forlán ha fatto benissimo con l’Atletico Madrid e col Villarreal e nel 2010 è arrivato anche quinto nella classifica del Pallone d’oro.
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L’errore che abbiamo scelto risale a quando era ancora molto giovane, ed era appena arrivato in Europa dopo quattro stagioni con gli argentini dell’Independiente. A sceglierlo era stato il Manchester United di Alex Ferguson, squadra in cui avrebbe giocato per due stagioni, siglando però pochi gol. Durante l’estate del 2003 Forlán e il Manchester si recarono in America per un tour che doveva toccare anche il Giant Stadium di New York. Lì gli uomini di Ferguson erano attesi dalla Juventus di Marcello Lippi. Ne venne fuori un’amichevole che aveva poca importanza – i Red Devils si imposero per 4-1 – ma che resta nella memoria per l’errore (favorito da Fresi e Chimenti) che potete vedere qui di seguito.
Jon Dahl Tomasson col Feyenoord
Quando sbagliare è molto più difficile di segnare
A proposito di giocatori transitati, magari velocemente, per i campi italiani, parliamo ora di Jon Dahl Tomasson. Tomasson, attaccante tra i più forti della storia della Danimarca, arrivò nella penisola nel 2002, ingaggiato dal Milan a parametro zero dopo alcune ottime stagioni al Feyenoord. Per l’attaccante si trattava della seconda grande occasione: già qualche anno prima era stato acquistato dal Newcastle, ma in Premier aveva deluso le aspettative. Nel Milan di Ancelotti, invece, riuscì a trovare una sua dimensione, partendo spesso dalla panchina ma siglando un discreto numero di gol.
Ma Tomasson non è famoso solo per le reti, quanto anche per i gol mancati. In carriera, infatti, è capitato in più di un’occasione al centravanti danese di sbagliare gol che sembravano già fatti, facendo mordere le mani ai tifosi. Il più clamoroso di questi errori, a nostro avviso, è quello che potete vedere qui sotto, fatto con la maglia del Feyenoord in una partita contro il NAC Breda. In cui, come si suol dire, era molto più difficile sbagliare che metterla dentro.
Ilija Sivonjić con la Dinamo Zagabria
Fermarla sulla linea di porta
Spostiamoci, per gli ultimi due errori della nostra selezione, su campionati e tornei minori. D’altronde, quando il talento diminuisce è più facile che si verifichino situazioni rocambolesche o paradossali. In questo caso ci spostiamo in Croazia, durante una partita del 2009 tra la Dinamo Zagabria e il Cibalia, squadra che oggi milita nella serie B locale ma che allora era nella massima divisione. Protagonista dell’azione è Ilija Sivonjić, un attaccante esterno col “vizio del gol” che però proprio in questo caso disattese la sua fama.
Attorno alla mezz’ora di gioco, la Dinamo stava inaspettatamente perdendo in casa, e aveva bisogno di segnare al più presto. Cross dalla destra, assist del cileno Pedro Morales e palla che arriva a Sivonjić praticamente sulla linea di porta, a pochi millimetri dal gol. Ma invece di spingerla dentro, per un qualche motivo che probabilmente neppure lui ha ancora compreso, il croato non spinge dentro la palla, ma la ferma. Attualmente l’attaccante classe 1987 gioca negli Hrvatski Dragovoljac, squadra sempre di Zagabria.
Fahad Khalfan con il Qatar
Giocare un’unica vera partita con la Nazionale e lasciare questo ricordo
Il più assurdo di tutti questi gol mancati è però anche il più recente. 15 novembre 2010: a Canton, in Cina, si stanno disputando i Giochi Asiatici, sorta di Olimpiadi riservate a quel continente. Il torneo di calcio è giunto ai quarti di finale, e in una gara si affrontano il Qatar e l’Uzbekistan. Teoricamente, da squadre così poco blasonate, non ci si dovrebbe aspettare granché, ma invece lo spettacolo è dietro l’angolo. Una colossale papera del portiere uzbeko, infatti, permette all’ala qatariota di involarsi indisturbata verso la porta sguarnita. Il giocatore, forse per paura di sbagliare, si accentra, in modo da non dover tirare da posizione troppo defilata. Prima che i difensori lo raggiungano colpisce la palla di esterno sinistro, indirizzandola verso la porta sguarnita. Ma la manda sul palo.
Il giocatore in questione è Fahad Khalfan ed era, in quella partita, all’esordio in una partita ufficiale con la maglia del suo paese. Un esordio che è rimasto un unicum, visto che nessun allenatore ha da allora più avuto il coraggio di schierarlo in campo per il Qatar. Khalfan, dal canto suo, è ancora molto giovane, visto che è nato nel 1992, e avrà il tempo di rifarsi. Attualmente milita nell’Al-Sailiya Sposts Club, sempre in Qatar.