
Ryan Giggs non smette di accumulare record: il giocatore del Manchester United ha infatti superato mercoledì scorso Raul, l’ex stella del Real Madrid, diventando con 145 apparizioni il giocatore con più presenze nella storia della Champions League/Coppa dei Campioni.
Ma i record, come detto, sono molti: più di 750 partite ufficiali con lo United, più di 1.000 partite da professionista in tutte le competizioni e con tutte le maglie (soprattutto, al di là di quella dei Red Devils, quella della nazionale gallese), giocatore con più presenze nella storia della Premier, 37 trofei vinti di cui 13 campionati e così via.
E allora, visto che a fine novembre il gallese compirà 40 anni, proviamo a stilare una classifica di cinque gol che vale la pena ricordare di Ryan Giggs in più di vent’anni di carriera.
Indice
1. Tottenham – Manchester United 1-1
19 settembre 1992, Premier League
Il 1992 è il primo anno di Premier League, appena fondata dopo lo scioglimento della storica First Division.
Il Manchester United non vince il campionato dal 1967 e Alex Ferguson sta iniziando la sua settima stagione sulla panchina dell’Old Trafford, avendo messo in bacheca una FA Cup, una Coppa di Lega, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea, ma ancora nessuno scudetto (l’anno prima si è dovuto arrendere al Leeds, piazzandosi secondo a causa di un crollo nel finale di campionato, con tre sconfitte in quattro partite).
Ryan Giggs ha esordito un paio di stagioni prima, a 17 anni d’età; ora ne ha 19 e dall’anno prima è titolare a sinistra. Il campionato parte male: perdono le prime due partite e pareggiano la terza, precipitando al terzultimo posto in classifica.
Poi però cinque vittorie consecutive permettono ai Red Devils di risalire la classifica e presentarsi al White Hart Lane da terzi in graduatoria. Lo United va in vantaggio al 45′ con questo gran goal tipico di Giggs, che ruba palla sulla tre quarti, si libera del difensore con un tunnel, scarta il portiere e insacca da posizione defilata.
La squadra di Manchester verrà poi raggiunta da un gol di Gordon Durie e continuerà a vivacchiare fino a fine dicembre, quando, con l’arrivo di Eric Cantona dal Leeds, attaccherà decisamente la vetta della classifica, conquistando il primo scudetto dell’era Ferguson.
2. Queens Park Rangers – Manchester United 2-3
5 febbraio 1994, Premier League
Terza stagione da titolare per Ryan Giggs e secondo scudetto consecutivo, impreziosito anche dalla conquista della FA Cup e dalla finale nella Coppa di Lega (anche se in Coppa dei Campioni la squadra esce al secondo turno col Galatasaray).
A febbraio ’94, quando lo United fa visita al Queens Park Rangers, la squadra di Ferguson è in testa alla classifica da 24 turni consecutivi e si avvia a conquistare il titolo con ampio margine; il QPR, invece, è una discreta squadra che l’anno prima si è piazzata al quinto posto e ora continua a vivacchiare nella metà alta della classifica.
Al Loftus Road va in scena quindi una bella partita, ricca di gol: nel primo tempo passano subito in vantaggio i Reds con il russo Andrei Kanchelskis, raggiunti sul finale di tempo dalla rete di Clive Wilson e poi subito di nuovo in vantaggio, un minuto dopo, con il gol di Cantona.
Nella seconda frazione, la partita viene quindi chiusa da questa rete di Giggs dopo un quarto d’ora, ancora con una palla rubata sulla tre quarti, un dribbling, una grande accelerazione tutta sul sinistro e il tiro a incrociare. Inutile, dieci minuti dopo, il gol di Les Ferdinand per i padroni di casa.
3. Arsenal – Manchester United 1-2
14 aprile 1999, semifinale di FA Cup
Facciamo un salto avanti nel tempo e arriviamo all’aprile 1999. Lo United ha vinto quattro campionati negli ultimi sei anni, cedendo però il titolo l’anno prima all’Arsenal di Arsène Wenger, che ha conquistato anche la FA Cup.
Nella squadra sono maturati vari giovani talenti: oltre a Giggs, giocano ora spesso da titolari anche i ventiquattrenni Gary Neville, David Beckham, Nicky Butt, Paul Scholes e il ventiduenne Phil Neville.
In campionato, il testa a testa è con l’Arsenal campione in carica (col Chelsea di Luca Vialli allenatore-giocatore e Gigi Casiraghi, Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola a fare da terzo incomodo), un testa a testa concluso con la vittoria dello United con un punto di vantaggio sull’Arsenal e quattro sul Chelsea.
Ma anche in FA Cup la sfida è appassionante, perché lo United incontra sulla sua strada prima il Liverpool e poi proprio Chelsea e Arsenal: con i primi pareggia 0-0 in casa ma riesce, nel replay a Stamford Bridge, a imporsi 2-0; con i secondi in semifinale su campo neutro (al Villa Park) si blocca su uno 0-0 e, nel replay di tre giorni dopo, riesce ad imporsi per 2-1 ai supplementari.
Una gara tiratissima
La partita è equilibratissima ed è il simbolo di tutta la stagione, in cui due squadre rivaleggiano sostanzialmente alla pari su tutti i fronti; a deciderla è proprio Ryan Giggs, entrato dalla panchina, che a dieci minuti dalla fine dei supplementari segna quello che è unanimemente considerato il suo gol più bello, alla Maradona.
La squadra poi batterà in finale anche il Newcastle e conquisterà, in un treble più unico che raro, pure la Champions con l’incredibile finale di Barcellona e i due gol nei minuti di recupero di Sheringham e Solksjaer a ribaltare il vantaggio dei Bayern Monaco.
4. Juventus – Manchester United 0-3
25 febbraio 2003, Champions League
La stagione 2002/03 è un anno di cambiamenti: l’anno prima la squadra ha incassato il peggior (per modo di dire) piazzamento in 10 anni, cioè il terzo posto in campionato; cambia la difesa, con l’arrivo di Rio Ferdinand e l’addio a fine stagione di Laurent Blanc.
È anche la miglior stagione di Ruud Van Nistelrooy, che segna 44 gol in tutte le competizioni; ed è, infine, la stagione d’addio di David Beckham prima di passare al Real Madrid.
In campionato la partenza è fiacca (a metà settembre sono decimi), ma da dicembre comincia una risalita che culminerà a metà aprile con la conquista della vetta della classifica, poi più lasciata; in Champions invece la corsa si interrompe ai quarti di finale contro il Real Madrid.
Nella seconda delle due fasi a gironi, però, lo United incontra la Juventus, poi finalista assieme al Milan proprio all’Old Trafford (fu l’anno del grande trionfo italiano, con tre squadre nostrane in semifinale): e nella seconda gara, a Torino, si impone per 3-0 grazie a una doppietta di Giggs (pregevole soprattutto il secondo gol, sfruttando un errore di Conte) e a una rete di Van Nistelrooy.
5. West Ham United – Manchester United 0-1
8 febbraio 2009, Premier League
Lo United del 2008/09 è una squadra completamente diversa da quelle che abbiamo presentato finora, se non per pochi punti fermi: Ferguson in panchina e Giggs, Scholes e Phil Neville spesso (anche se non più sempre) in campo. L’anno prima hanno vinto scudetto e Champions (ai rigori col Chelsea) e ora sono chiamati alla conferma.
La squadra è ormai di Cristiano Ronaldo, Rooney, Tevez, Van der Sar, Berbatov e il principale rivale, dopo l’addio di Mourinho alla Premier, lo trova nel Liverpool di Rafa Benitez e Fernando Torres.
In campionato, come spesso succede, la partenza non è delle migliori: nelle prime quattro partite lo United racimola solo cinque punti, ma poi comincia una risalita che culmina a metà gennaio. A inizio febbraio la squadra scende a Londra, ad Upton Park, per affrontare il West Ham, in una gara sempre complicata.
La decide Giggs al 62′ con un gol straordinario: riceve a sinistra, defilato; poi con un dribbling secco entra in area, con un altro dribbling si accentra e, di destro, insacca, facendo passare il pallone tra le gambe di molti avversari.
A fine stagione lo United conquisterà il terzo campionato consecutivo oltre alla Coppa di Lega e alla Fifa World Cup, mentre in finale di Champions, dopo aver eliminato gli eterni rivali dell’Arsenal, dovrà arrendersi a Roma al Barcellona di Messi, Eto’o, Henry e Guardiola.