Cinque imperdibili film da donne

Le protagoniste di Sex and the City

Ecco cinque imperdibili film da donne: vota il tuo preferito.

 
Romantiche, ciniche, indipendenti o sognatrici non ha importanza: in qualsiasi modo siamo cresciute, ci sono stati alcuni film che hanno aiutato noi donne a scegliere la strada da intraprendere. Film a volte divertenti, a volte amari; a volte a lieto fine, altre volte invece disperati. Film che ci hanno plasmate, cercando perfino di rimediare a quello che invece i cartoni Disney ci avevano malamente insegnato.

Ma quali sono questi film così fondamentali nella vita di ognuna di noi? Certo, se andassimo ad indagare in profondità scopriremmo che ciascuna ha le sue preferenze. Ma, ecco, ce ne sono probabilmente cinque – cinque veri e propri pilastri – che hanno segnato, a mio parere, la vita di ogni donna che voglia definirsi tale. Ve li presentiamo qui di seguito.


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Sex and the City

Film e serie TV

Le protagoniste di Sex and the CityDi Sex and the City esistono sia la serie TV che un paio di film. Oltre ovviamente al libro da cui tutto ha avuto inizio, firmato da Candace Bushnell, e una serie spin-off, The Carrie Diaries, lanciata nel 2013. Io però voglio parlare di ciò che conoscete tutti, e quindi della prima, imperdibile serie TV.

Lo so, non si tratta di un film, ma se una donna ha guardato questa serie come andava vista – tutta d’un fiato –, allora è come se lo fosse stato. Va bene, non siamo ricche come le protagoniste dello show, non abitiamo a New York e non abbiamo nemmeno il loro guardaroba… ma non ce n’è per nessuna quando arrivano i Girl’s Problems. Certo, avere i loro soldi aiuterebbe non poco a risollevarsi più velocemente dalle fregature della vita, ma tant’è. I problemi, come la legge, sono uguali per tutte, non fanno distinzione per nessuna di noi.

Aiden e Mr. Big

E, al di là di tutte le perle sciorinate episodio dopo episodio, ce n’è una che mi ha lasciato di più il segno. E che credo tutte abbiamo riconosciuta come vera (purtroppo) con il tempo. Cioè che per quanto il nostro Aiden sia dolce, bellissimo e innamorato di noi, noi sceglieremo sempre quello stronzo di Mr. Big.

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Il diario di Bridget Jones

Una di noi

Bridget Jones, il simbolo di chi scopre improvvisamente i sintomi dell'avere trent'anniNon servono presentazioni, Bridget Jones è una di noi. Come lei, ogni anno facciamo gli stessi buoni proposti, che poi non sono altro che quelli dal 2008 portati avanti. I mutandoni della nonna messi perché «Tanto chi vuoi che incontri?», e poi invece incontri sempre qualcuno…

Vorrei dire: «Sì, be’, ma noi mica siamo contese tra due uomini bellissimi». E invece sì, perché, se vi fermate un attimo a pensarci, sono sicura che vi verrà in mente quel preciso momento nel quale vi siete dette: «Oh, quando ero single non mi calcolava nessuno, adesso che ho trovato l’uomo si svegliano fuori tutti gli altri». Vi vedo che state annuendo con la testa, eh…

Dal libro al film

E poi sempre troppi cocktail, troppe sigarette e troppi carboidrati… Quindi, come dicevo, Bridget una di noi. Abbiamo cominciato a conoscerla tramite un romanzo, firmato da Helen Fielding e vagamente ispirato alla trama di Orgoglio e pregiudizio. Poi l’abbiamo incontrata al cinema, ne Il diario di Bridget Jones, ben interpretata da Renée Zellweger. Accanto a lei, come detto, due fascinosi attori inglesi come Colin Firth e Hugh Grant.

Poi, dopo il successo straordinario, sono arrivati i sequel. Nel 2004 è uscito Che pasticcio, Bridget Jones!, mentre più di recente è arrivato Bridget Jones’s Baby. In quest’ultima pellicola, tra l’altro, al terzo vertice del triangolo non c’era più Hugh Grant ma un altro attore che di certo non ci lascia indifferenti, Patrick Dempsey.

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Mangia prega ama

Una donna in cerca della felicità

Julia Roberts in Mangia prega ama, uno dei più appassionanti film da donnePurtroppo ultimamente ho il brutto vizio di vedere i film prima di leggere i libri da cui quei film sono tratti. E nel caso di Mangia prega ama ammetto di aver peccato. Anche perché, se avessi letto il libro, probabilmente vi avrei consigliato quello per primo.

Per quanto io adori il film, devo dire infatti che quest‘ultimo “imbruttisce” l’essenza del libro con tanti, forse troppi luoghi comuni. Ma se siete in grado di guardare oltre, allora lo adorerete come me. Sia il libro che il film sono infatti un inno alla libertà dell’anima. E a una strada per giungere alla felicità.


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Il libro, autobiografico, è firmato da Elizabeth Gilbert, una scrittrice che ha raggiunto un incredibile successo a partire dal 2006. Il film, invece, è uscito quattro anni più tardi, nel 2010, per la regia di Ryan Murphy, che si è occupato anche della sceneggiatura assieme a Jennifer Salt. Al centro del film la straordinaria Julia Roberts, in una delle sue interpretazioni più convincenti. Accanto a lei, altre star di prim’ordine come Javier Bardem, James Franco, Billy Crudup e il nostro Luca Argentero.

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Il favoloso mondo di Amélie

Le nostre idee bizzarre

Amélie, protagonista di un celebre film al femminileSe avete visto Il favoloso mondo di Amélie, sapete che tutte noi abbiamo un nostro “spezzare la crosta della crème brûlée con il cucchiaino”. Quelle piccole cose che rendono noi, “noi”. Tutte noi abbiamo bizzarre idee quotidiane che teniamo per noi e proviamo a realizzare da sole, perché nessuno capirebbe. Almeno finché non troviamo un lui, pazzo forse tanto quanto noi, capace non solo di darci corda… ma anche di aiutarci. Il favoloso mondo di ognuna di noi, insomma.

Il favoloso mondo di Amélie è uscito ormai svariati anni fa, nel 2001. A scriverlo e dirigerlo è stato un uomo, Jean-Pierre Jeunet, con l’aiuto di Guillaume Laurant, ma la protagonista assoluta è indubbiamente una donna, la bravissima Audrey Tautou. Lei interpreta appunto Amélie, una giovane cameriera parigina con vari hobby strani, ma che soprattutto decide di impegnarsi nel raddrizzare le vite delle persone.

La scatoletta nascosta

Il movente che la spinge a questa decisione è il rinvenimento, nel suo appartamento, di una vecchia scatoletta nascosta dietro a una piastrella. Le ricerche che ne deriveranno la porteranno a conoscere nuovi amici e ad interessarsi alle loro storie. Il film all’uscita ebbe uno straordinario successo, propagandosi dalla Francia a tutto il mondo. Ottenne anche nomination al Golden Globe e all’Oscar (ben cinque), ma non riuscì a convertirle.

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Dirty Dancing

Nessuno può metterci in un angolo

I due protagonisti di Dirty DancingEh, lo so, dai, ma lo sapevate anche voi. Per quanto ciniche e stronze possiamo essere diventate con il tempo, non potevamo fare a meno di mettere in cinquina Dirty Dancing. Uno di quei film che hanno dato speranza a tutte. Sì, perché alle feste o sei quella invitata ufficialmente, e che quando balla tutti fissano… o sei quella che porta i cocomeri.

E invece puoi anche essere quella intelligente, quella che porta i cocomeri ma allo stesso tempo che tutti si incantano a guardare quando balla. Perché nessuno può metterci in un angolo.

Una perla anni ’80

Il film è una perla degli anni ’80, uscito nel 1987 col sottotitolo, in italiano, di Balli proibiti. Venne prodotto con un budget limitato e attori all’epoca poco noti, come la giovane Jennifer Grey e un Patrick Swayze che doveva ancora diventare una star. Ebbe però un inatteso successo, grazie anche alle scene di ballo e alla musica di accompagnamento. La canzone decisiva fu (I’ve Had) The Time of My Life che, cantata da Bill Medley e Jennifer Warnes, vinse un Oscar, un Golden Globe e un Grammy.

Quel grande successo, inoltre, non si è affievolito negli anni. Tanto è vero che nel 2004 è arrivato anche Dirty Dancing 2, che in realtà più che un sequel è una sorta di remake. Nel 2017, infine, la stessa trama è stata riutilizzata per un omonimo film per la TV, con attori perlopiù di secondo piano (ad eccezione di Debra Messing in un ruolo di contorno).

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