
Si è soliti dire che la TV sia in grado di influenzare le abitudini e i costumi della società, portando all’attenzione del pubblico nuovi modelli espressivi e comportamentali; cosa che è sicuramente vera, anche se a volte il piccolo schermo riesce a fare anche più di questo, segnando letteralmente un’era.
Pensate, ad esempio, a Happy Days, una sitcom che, nell’idea iniziale dei suoi creatori, non aveva nulla di più di tante altre serie ad essa simuli; l’unico spunto originale era di essere stata tratta in un certo senso da un film, o quantomeno dall’aria che si respirava in quel film.
Il successo di American Graffiti di George Lucas aveva infatti indotto la ABC ad approvare un vecchio progetto di Garry Marshall che giaceva da qualche anno nel cassetto, peraltro riutilizzando come protagonista proprio uno degli attori della pellicola lucasiana.
Quella serie, venata di un’ironia leggera e di una cospicua dose di nostalgia, ebbe un successo clamoroso nell’America travagliata dei secondi anni ’70, forse perché, davanti alla crisi economica e allo smacco della Guerra del Vietnam, permetteva di ritornare con la mente ad un’epoca felice della storia americana.
Celebrating the life of #ErinMoran #HappyDaysFamily @RealRonHoward @most_don @Singing2Bulldog pic.twitter.com/rN2aMvdXLe
— Scott Baio (@ScottBaio) 3 maggio 2017
Personaggi come Richie, Joanie, Ralph Malph e soprattutto Fonzie entrarono nell’immaginario collettivo, dove in buona parte sono rimasti ancora oggi. Ma che fine hanno fatto gli attori che li interpretavano? Tiriamo insieme le fila di quello che era e di quello che è accaduto in questi ultimi trent’anni.
Indice
1. Henry Winkler, ovvero Fonzie
All’inizio, la serie era una tipica commedia familiare, con padre, madre e un paio di figli (più un terzo, maggiore, che compariva di tanto in tanto ma che dalla terza stagione fu completamente eliminato, rimuovendone anche la memoria); già nella seconda annata, però, il responso del pubblico cominciò a far emerge una figura esterna alla famiglia, che in breve divenne il vero protagonista dello show.
Stiamo parlando di Arthur Fonzarelli, meglio noto come Fonzie (The Fonz in lingua originale). Il ragazzo, ispirato a James Dean, era estremamente caratterizzato: di mestiere meccanico, era sempre vestito con una giacca di pelle ed entrava in scena dicendo il suo tipico “Ehi” e alzando il pollice, mentre per chiamare le ragazze a sé gli bastava fare uno schiocco di dita.

Ad interpretarlo era Henry Winkler, un attore ebreo newyorkese trentenne che alla fine dello show, nel 1984, sfiorava ormai i 40 e non poteva certo continuare a vendersi come il giovanotto ribelle. Per questo, una volta dismessi i panni di Fonzie, decise di passare per qualche tempo dietro alla macchina da presa, sia in veste di produttore che di regista.
Regista e attore
Nel primo ruolo ha lavorato a serie di successo come MacGyver, Storie incredibili e al film Piramide di paura, mentre in qualità di regista ha prestato la sua esperienza a film come Un piedipiatti e mezzo e serie TV come Sabrina, vita da strega.
Come attore è stato protagonista, nei primi anni Duemila, della commedia medica Out of Practice, ma ha fatto comparsate in decine di serie e film come South Park, I Simpson, Law & Order: Unità vittime speciali, Crossing Jordan, Arrested Development e Numb3rs.

Grande amico di Ron Howard, ovvero il suo collega di set Richie Cunningham, ha recitato nel 1982 nel suo secondo film come regista, Night Shift, e ha lavorato con lui in una sorta di reunion realizzata nel 2008 per sostenere la campagna elettorale di Barack Obama.
Negli ultimi anni, infine, Winkler si è dedicato anche alla scrittura, creando la serie di libri per ragazzi che ha come protagonista il piccolo Hank Zipzer, una serie che ha avuto talmente successo da essersi già guadagnata una trasposizione televisiva.
2. Ron Howard, l’interprete di Richie Cunningham
Se Fonzie era il protagonista ufficioso della serie, Richie Cunningham era, fin dall’inizio, quello ufficiale. Ron Howard, l’attore che lo interpretava, era d’altronde stato già tra i protagonisti di American Graffiti e calzava a pennello nella parte dell’imbranato ragazzo che si trovava a vivere nell’America degli anni ’50.
Nato nel 1954, Ron era stato un bambino prodigio del piccolo schermo, visto che già nel 1959, ad appena 5 anni, era comparso in un episodio della fortunata serie Ai confini della realtà.

Questo primo ruolo, interpretato in maniera convincente, gli fruttò poi molte chiamate e nel 1962 entrò così nel cast dell’Andy Griffith Show, una delle serie più viste d’America. Quando assunse i panni di Richie aveva quindi vent’anni e la nuova parte lo rese ancora più popolare.
L’addio alla serie
Nel 1980, stanco dei ruoli sul piccolo schermo, Howard decise però di lasciare lo show, rinunciando anche ad ingaggi molto importanti. Il suo obiettivo era infatti quello di intraprendere la carriera di regista, a cui si era avvicinato proprio in quegli anni (il suo esordio era stato Attenti a quella pazza Rolls Royce del 1977).

Dopo qualche film per la TV, diresse il già citato Night Shift, che ricevette buone critiche, e poi sfondò attorno alla metà degli anni ’80 grazie a due successi consecutivi, Splash – Una sirena a Manhattan, con Daryl Hannah, e Cocoon – L’energia dell’universo.
Da lì in poi ha diretto Apollo 13, Ransom – Il riscatto, Il Grinch, A Beautiful Mind (per il quale ha vinto sia l’Oscar per il miglior film che quello per la miglior regia), Cinderella Man, Il codice da Vinci, Angeli e demoni e Rush.
Da padre a figlia
Come attore si è concesso, negli ultimi trent’anni, niente più che qualche cameo; unica eccezione, la serie Arrested Development, di cui è stato produttore esecutivo e narratore, prestando la sua voce fuori campo.
In compenso, davanti alle telecamere è finita negli ultimi anni sua figlia Bryce Dallas Howard, che dopo aver esordito nei film del padre è appesa in pellicole come The Village, Manderlay, Spider-Man 3, Terminator Salvation, 50 e 50 e il recente Jurassic World.
3. Tom Bosley, papà Howard
Procediamo ora con gli altri tre personaggi più importanti della serie. Il primo che abbiamo scelto è il simpatico Howard Cunningham, il padre di Richie e Joanie: proprietario di una ferramenta, saggio e bonario, Howard non evolveva granché nel corso dei dieci anni della serie.

Affiliato alla loggia del leopardo – una sorta di parodia di una loggia massonica –, dopo le prime stagioni aveva imparato a convivere anche con Fonzie, rimanendo una presenza costante ma in parte inutile, visto che il suo ruolo di saggio consigliere era stato man mano assorbito dal ragazzo col giubbotto di pelle.
Ad interpretarlo, comunque, c’era un attore capace di dare personalità anche a ruoli meno prestigiosi.
Dal successo di Fiorello!
Tom Bosley, classe 1927, si era formato tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50, tra l’altro al fianco di una futura star come Paul Newman, e aveva attraversato molte produzioni degli anni ’60, sia al cinema che in TV, oltre che a Broadway (dove aveva lavorato nel premiatissimo musical Fiorello!).
Nonostante continuasse a comparire di tanto in tanto in qualche pellicola o a doppiare alcuni cartoni animati, Tom Bosley si è spento nel 2010 per insufficienza cardiaca, dovuta anche a un cancro ai polmoni contro cui stava combattendo da tempo.
4. Marion Ross, ossia mamma Marion
Compagna di una vita di Howard Cunningham era sua moglie Marion, una donna vecchio stampo, dedita alle faccende di casa e timorosa di dire la propria sulle questioni familiari, nonostante il marito non fosse certo uno di quei tipi che si impongono.
Riservata e devota al marito, come ogni buona massaia degli anni ’50, ma allo stesso tempo affascinata da Fonzie e dai “cattivi ragazzi” che ogni tanto bazzicavano casa sua, Marion era interpretata da un’attrice che aveva il suo stesso nome di battesimo, Marion Ross, ancora viva e ancora abbastanza attiva dal punto di vista professionale.
Le nomination
Nata nel 1928 in Minnesota, per tutti gli anni ’60 aveva partecipato a varie serie televisive, anche se sempre con ruoli minori. La grande occasione con Happy Days era arrivata alla “veneranda” età – almeno per il mondo dello spettacolo – di 46 anni, occasione che comunque ha saputo sfruttare al meglio, portando a casa anche due nomination agli Emmy come miglior attrice non protagonista.

Dopo la chiusura dello show è stata assunta prima in Love Boat e poi soprattutto in Oltre il ponte, una sitcom anch’essa ambientata negli anni ’50 in cui ha avuto un ruolo da protagonista (e con cui ha guadagnato altre due nomination agli Emmy).
Chiusa anche quest’esperienza, ha continuato a lavorare al cinema e in TV per tutti gli anni Novanta e Duemila: si ricordano il film Conflitti del cuore, una bella partecipazione a Il tocco di un angelo, un ruolo ricorrente in Una mamma per amica e apparizioni in Grey’s Anatomy e Brothers & Sisters.
5. Scott Baio, ovvero Chachi
Oltre alla famiglia Cunningham – all’interno della quale figurava anche Joanie, interpretata da Erin Moran –, vari erano i personaggi esterni che comparivano con costanza nelle puntate di Happy Days.
Fin dall’inizio c’erano gli amici di Richie, come Potsie Weber (interpretato da Anson Williams, oggi a sua volta regista di serie TV come Beverly Hills 90210, Melrose Place, Streghe e varie versioni di Star Trek) e Ralph Malph (Donny Most, che ha lavorato molto come doppiatore di cartoni animati).

Ma bisogna menzionare anche i vari proprietari del locale Arnold’s interpretati da Pat Morita e Al Molinaro. E soprattutto il giovane Chachi, al secolo Charles Arcola, cugino di Fonzie e fidanzato di Joanie.
Il personaggio fece la sua comparsa all’interno della quinta stagione, quando l’attore che lo interpretava, Scott Baio, aveva appena 17 anni. Si trattava di un ragazzino orfano di padre e molto povero, che trovava nel motociclista interpretato da Henry Winkler una figura paterna.
Con l’andare del tempo, però, Chachi acquisì sempre più spazio, soprattutto dopo l’addio di Richie, diventando il veicolo principale dell’immedesimazione del pubblico più giovane, visto anche che Fonzie non poteva certo più sembrare un ventenne.
Jenny e Chachi
Tra il 1982 e il 1983, addirittura, fu varata una serie apposta per lui e per la fidanzata, Joanie Loves Chachi (tradotta in Italia come Jenny e Chachi), che però durò poco più di una stagione e vide i due attori rientrare presto tra i ranghi della serie principale.
Così, quando Happy Days fu pronta per finire, gli sceneggiatori decisero di farla concludere con la decisione di Charles e Joanie di sposarsi.
Alla chiusura di Happy Days, complice il ruolo sempre più importante che gli era stato affidato, era quindi molto noto e la CBS decise di dargli un ruolo da protagonista assoluto: arrivò così Baby Sitter, in originale chiamata Charles in Charge, una sitcom che fece riscontrare buoni dati d’ascolto ed ebbe particolare fortuna anche in Italia.
Negli anni ’90, conclusa quell’esperienza, partecipò per tre stagioni a Un detective in corsia, prima di vivere un periodo di “magra” lavorativa. È tornato in auge sul finire dello scorso decennio, prima con un paio di reality show sulla sua vita da single, poi, una volta sposato e diventato padre, con la serie per ragazzi See Dad Run.
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Altri 10 personaggi di Happy Days, oltre ai 5 già segnalati
Sia a causa della sua lunghezza che della sua coralità, però, Happy Days ha presentato nel corso degli anni decine di personaggi. Oltre ai primi cinque, ve ne abbiamo citati alcuni altri. Ora, in questa seconda parte dell’articolo, cerchiamo di approfondire le loro storie.
Erin Moran, ovvero Joanie Cunningham
Partiamo da Erin Moran, ovvero Joanie, la sorella minore di Richie e la fidanzata di Chachi. È sempre stata presente nel cast dello show dall’inizio alla fine della sua corsa, cosa che le ha permesso di conquistare grande popolarità in tutto il mondo.
Dopo la fine della serie però l’attrice non è riuscita a replicare il successo ottenuto. Negli anni ’80 ha fatto varie apparizioni in diverse serie, ma già verso la fine del decennio cadde vittima di depressione. Ad un certo punto venne anche sfrattata da casa ed andò a vivere in una roulotte. La Moran è infine deceduta nel 2017, a 56 anni, per via di un cancro alla gola.
Don Most, ovvero Ralph Malph
Don Most interpretava, come abbiamo già anticipato, Ralph Malph, uno degli amici di Richie Cunningham e anzi quello più burlone e sciocco. Most recitò in Happy Days fino alla settima stagione compresa, e cercò di sfruttare la popolarità raggiunta anche incidendo qualche disco di musica pop, che però non riuscì ad entrare in classifica.
Dopo quell’esperienza fece delle fugaci apparizioni in varie serie TV (tra cui la Baby Sitter di Scott Baio) e ottenne anche qualche ruolo minore al cinema (ad esempio in EdTV diretto dal suo vecchio collega Ron Howard). Ha inoltre lavorato a lungo anche come doppiatore di cartoni animati.
Anson Williams, ovvero Warren “Potsie” Weber
Inizialmente Potsie Weber doveva avere un ruolo molto importante in Happy Days. Era infatti il miglior amico di Richie e nelle prime puntate si dimostrava spesso più saggio e avveduto di lui. Quando però esplose il “fenomeno-Fonzie” il suo ruolo fu ridimensionato, così come la sua sagacia.
Potsie divenne così un personaggio di contorno, non troppo intelligente ma comunque simpatico. Il suo interprete, Anson Williams, dopo lo show ha deciso di mettersi dietro alla macchina da presa. Ha così diretto vari episodi di Melrose Place, Beverly Hills 90210, Sabrina, vita da strega, Lizzie McGuire e La vita segreta di una teenager americana.
Al Molinaro, ovvero Al Delvecchio
Albert Molinaro, detto Al, è uno degli attori più riconoscibili del vecchio cast di Happy Days. Interpretava l’omonimo Al Delvecchio, gestore, dalla terza stagione in poi, del locale Arnold’s dove si ritrovavano sempre i ragazzi. E alla fine della serie finiva per sposare Louisa, madre di Chachi.
Molinaro, l’attore, nacque in realtà col nome di Umberto Francesco Molinaro da due immigrati calabresi, Raffaele e Teresa. Ottenne per tutta la vita vari ruoli da caratterista, trovando il primo successo con la serie La strana coppia dei primi anni ’70. Dopo lo show aprì una catena di ristoranti (“Big Al”) e comparve in vari spot TV. È morto nel 2015 a 96 anni.
Pat Morita, ovvero Matsuo “Arnold” Takahashi
Prima di Al, il locale, come detto, era gestito da Arnold, soprannome di Matsuo Takahashi, un ristoratore di origine giapponese. Arnold rimase in carica per le prime due stagioni, ma continuò sporadicamente ad apparire anche in quelle successive.
Il suo interprete era Pat Morita, l’unico, forse, a diventare ancora più famoso dopo l’uscita da Happy Days. A partire dal 1984 cominciò infatti a recitare nella saga di Karate Kid, ottenendo addirittura una nomination agli Oscar. È scomparso nel 2005, a 73 anni d’età.
Lynda Goodfriend, ovvero Lori Beth Allen
Lori Beth era la fidanzata storica di Richie, almeno dalla quinta stagione in poi. Comparve infatti nella quarta puntata di quell’annata, e da lì in poi il figlio dei Cunningham cominciò a frequentarla sempre più assiduamente. Quando poi Ron Howard lasciò la serie, lei rimase nel cast, sposandosi addirittura con Richie per procura.
Ad interpretare la ragazza era Lynda Goodfriend, che in realtà era già apparsa in Happy Days nella quarta stagione, interpretando però un altro personaggio. Dopo la fine della serie ebbe ruoli minori in alcuni film – tra cui Pretty Woman – ma si ritirò piuttosto presto dalle scene.
Ted McGinley, ovvero Roger Phillips
L’addio di Ron Howard allo show rappresentò un duro colpo per Happy Days. Così i produttori cercarono fin da subito di sostituirlo con altri personaggi, e il principale fu indubbiamente Roger Phillips, nipote dei Cunningham e allenatore della squadra di basket del liceo.
Roger era interpretato da Ted McGinley, che ha avuto molti ingaggi anche dopo la fine della serie, soprattutto in TV. Prima entrò nel cast di Love Boat, poi passò a Dynasty e infine alla sitcom Sposati… con figli, dove rimase per otto anni. Ha recitato poi in West Wing, Hope & Faith e altri programmi.
Cathy Silvers, ovvero Jenny Piccalo
Nelle prime stagioni Joanie menzionava spesso una sua amica, che però non compariva mai sullo schermo: si trattava di Jenny Piccalo. Si decise infine di darle un volto a partire dall’ottava stagione, rendendola anche uno dei personaggi fissi dello show.
La ragazza era interpretata da Cathy Silvers, figlia del comico Phil Silvers (che fece anche un’apparizione in Happy Days, nei panni proprio di suo padre). Dopo la chiusura della serie ha fatto solo piccole apparizioni in vari film e programmi TV. Nonostante le sue origini ebraiche, è oggi mormone.
Danny Butch, ovvero Raymond “Spadino” Fonzarelli
Nelle prime stagioni di Happy Days, tra i personaggi ricorrenti compariva anche “Spadino” Fonzarelli (in originale “Spike”), un cugino di Fonzie che lo emulava in tutto e per tutto. Si vestiva infatti come lui ed esibiva gli stessi identici atteggiamenti con le ragazze, nonostante fosse molto più piccolo.
Ad interpretarlo era il giovane Danny Butch, che non ebbe grande fortuna come attore al di là di questa piccola parte. Ottenne infatti appena due comparsate in due serie TV e poi un piccolo ruolo nel fallimentare Yes, Giorgio, con cui Luciano Pavarotti tentò di trasformarsi in attore di Hollywood.
Suzi Quatro, ovvero Leather Tuscadero
Leather Tuscadero era la sorella minore di Pinky, una ragazza che per una manciata di puntate si frequentò con Fonzie. Leather fece la sua comparsa nella stagione 5 e divenne un personaggio ricorrente nel ruolo della leader di una rock band locale in cui finiva poi per entrare anche Joanie.
Il personaggio era interpretato da una rocker autentica, ovvero Suzi Quatro, il cui vero nome è Susan Quattrocchio. La cantante all’epoca aveva già ottenuto importanti successi nelle hit parade mondiali, con brani come Stumblin’ In, If You Can’t Give Me Love e Can the Can.
Cerco il cugino di Fonzi, che era anche il fidanzato di Gony