Cinque interessanti film educativi

Una scena de L'onda, film duro ma dagli importanti valori educativi

È assai frequente che a scuola gli insegnanti ricorrano a film educativi per approfondire qualche argomento o per proporre agli studenti alcune riflessioni. Sicuramente, il tema più diffuso è quello dell’Olocausto e, infatti, gli studenti hanno la possibilità di vedere con i loro insegnanti film come Il bambino con il pigiama a righe, Schindler’s List e il capolavoro di Roberto Benigni La vita è bella.

I temi principali, tra adolescenza e diversità

Altre tematiche che vengono proposte nelle scuole riguardano l’accettazione della diversità, i problemi adolescenziali quali il bullismo, la gravidanza, l’integrazione nel gruppo o le incertezze verso il futuro. In questo ambito, le pellicole più conosciute sono Quasi amici, Juno, Precious o, ancora, The Millionaire e The Help.

Molto spesso, infatti, si cerca di presentare un argomento in modo più leggero, se non addirittura comico, proprio perché ci si vuole avvicinare a un pubblico più giovane.

In questo articolo verranno proposti cinque film che toccano tematiche assai diverse fra di loro e offrono interessanti spunti di riflessione. Si tratta di titoli educativi ma adatti anche ad un pubblico adulto, non solo di studenti.


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1. Freedom Writers

Un’insegnante che lotta per l’integrazione e l’istruzione

Erin (interpretata da Hilary Swank) è una giovane insegnante, piena di ideali, che si trova a svolgere il suo primo incarico in un liceo californiano. La classe che le è stata affidata è costituita da studenti di etnie diverse e subito la donna percepisce un clima di grande ostilità fra i ragazzi.

Ecco, allora, che si fa strada in lei la determinazione a portare integrazione e rispetto nella sua aula e per farlo si serve di una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato la storia: la Shoah. Quella di Erin è una lotta contro la discriminazione razziale e i pregiudizi, in nome della speranza in un futuro migliore per i suoi studenti.

Freedom Writers, diretto da Richard LaGravenese, uscì nel 2007 e si ispira alla storia vera di Erin Gruwell.

È un film che mette in luce i problemi legati ai pregiudizi tra le diverse etnie, alle difficoltà dell’integrazione e sottolinea il ruolo positivo della scuola e degli insegnanti nel miglioramento della situazione. Insomma, è un bellissimo messaggio di speranza.

 

2. L’onda

Un esperimento sulla nascita delle dittature

L’onda è un film del 2008 diretto da Dennis Gansel che si basa su un esperimento condotto da un insegnante americano nel 1967. La pellicola è ambientata in un liceo tedesco e ruota intorno all’insegnante Rainer Wenger che vuole dimostrare ai suoi studenti come sia facile manipolare le masse e dare inizio ad una dittatura.

Ecco, allora, che inizia a creare uno spirito di coesione fra i suoi alunni, facendo adottare loro un nome (l’onda, appunto), un simbolo, un gesto e una divisa che li contraddistingua. Solo un paio di ragazze non accettano di uniformarsi al gruppo, che ben presto si sente superiore agli altri.

L’esperimento di Wenger riesce a mettere in luce le dinamiche della manipolazione sociale che portano alla nascita di un potere autoritario.

Il film, rivolto soprattutto ad un pubblico di giovani, vuole essere un invito a non pensare che gli errori del passato non possano essere facilmente ripetuti.

 

3. Welcome

Accoglienza e immigrazione in un film struggente

Il regista Philippe Lioret racconta la storia di Bilal, giovane curdo-iracheno che giunge a Calais dopo aver attraversato clandestinamente l’Europa per tre mesi. Il suo obiettivo è raggiungere la sua fidanzata Mina a Londra, ma il suo viaggio si interrompe nella città francese.

Dopo qualche tentativo infruttuoso, Bilal escogita un piano per raggiungere l’Inghilterra: attraverserà a nuoto il canale della Manica. Ad appoggiarlo in questa folle impresa è Simon, ex campione di nuoto ed ora allenatore, che si offre di ospitare il ragazzo e di seguirlo negli allenamenti.

Welcome, uscito nel 2009, rappresenta con sensibilità e realismo una delle realtà più tragiche della nostra epoca, proponendo un protagonista giovane desideroso di raggiungere la ragazza che ama.


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Sembra un fiaba, ma la vita vera è piena di violenza, pregiudizi e chiusura. Il film evidenzia due atteggiamenti opposti: c’è chi si oppone all’arrivo degli immigrati e chi cerca di aiutarli, pur sapendo di commettere un’azione illegale, ma in nome dell’umanità che dovrebbe caratterizzare l’uomo.

 

4. La famiglia Bélier

Una commedia sull’importanza di accettare ciò che si è

La sedicenne Paula Bélier vive nella campagna bretone con i genitori e il fratello. Frequenta le superiori, si diverte con la migliore amica e aiuta i genitori nella conduzione della loro fattoria. Sembrerebbe la vita di un’adolescente qualsiasi, ma non è così, perché i genitori e il fratello di Paula sono sordo-muti.

La vita della ragazza cambia radicalmente quando, frequentando il coro scolastico, il suo professore le fa notare che possiede una splendida voce e le propone di partecipare a un’importante audizione per entrare al Conservatorio di Parigi.

Per Paula è un’occasione unica, ma come fare con la famiglia, che ha sempre fatto affidamento su di lei per relazionarsi facilmente con la società? Soprattutto adesso che il padre ha deciso di candidarsi come prossimo sindaco.

Famiglia o sogni?

Divisa tra il senso di colpa di abbandonare la propria famiglia e il desiderio di inseguire i propri sogni, Paula dà voce al dissidio tipico di molti adolescenti.

Uscito nel 2014, La famiglia Bélier è un divertentissimo film che tocca temi delicati come la diversità, l’integrazione e l’accettazione di sé. Tra battute comiche, canzoni e silenzi significativi il film saprà conquistare ogni genere di spettatore.

 

5. Perfetti sconosciuti

Quando tutta la nostra vita è in mano a un cellulare

Sette amici (tre coppie e un single) si incontrano per trascorrere una serata in compagnia. Durante la cena, Eva propone un gioco agli altri: mettere al centro del tavolo i propri cellulari e qualunque telefonata, e-mail o messaggio ricevuto nel corso della serata verrà condiviso con tutto il gruppo. In fondo, tra amici non ci sono segreti.

Tra una portata e l’altra, i vari personaggi iniziano a condividere la loro corrispondenza, mettendo a nudo la loro vita privata e lentamente emergono segreti che mettono a rischio amicizie e rapporti ormai ritenuti stabili.

Ambientato tutto nel corso di una serata e all’interno dello stesso appartamento, il film diretto da Paolo Genovese (uscito nel 2016) offre una seria e approfondita riflessione sul ruolo che occupa il cellulare nella nostra vita e sull’affidamento che facciamo su di esso per tutelare la nostra privacy.

Rivelatrici le parole di un personaggio: «Qua dentro ci abbiamo messo tutto! Questo qua ormai è diventato la scatola nera della nostra vita!».

La pellicola, inoltre, può essere usata a fini educativi perché ci aiuta a meditare sulle relazioni profonde che esistono all’interno di un gruppo di amici. Ma anche su quali basi si fonda tale amicizia e che relazione c’è tra vita privata e pubblica.

 

E voi, quale film educativo preferite?

Ecco cinque importanti film educativi: vota il tuo preferito.

 

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