Cinque leggendarie lottatrici del wrestling femminile

Trish Stratus, forse la più fulgida leggenda del wrestling femminile

Il wrestling è uno sport molto particolare: vi si mescolano spettacolo, recitazione, atletismo, lotta, bellezza. È l’emblema dello show business americano, in cui un performer, per essere una vera star, dev’essere capace di far tutto: ballare, picchiare, saltare, interpretare.

E non è un caso che un ruolo di primo piano, in questo settore, lo abbiano anche le donne, sia all’interno del ring che al di fuori di esso, come manager e a volte anche come spettatrici: la loro bellezza e la loro avvenenza sono infatti solo uno dei molti ingredienti che serve per sfondare, e non necessariamente quello principale, visto quanto incidono anche la capacità di scegliere il personaggio giusto, di trovare delle mosse che ti caratterizzino, di dare spettacolo a tutto tondo.

Molte lottatrici hanno così calcato i ring delle varie federazioni di wrestling che si sono succedute in questi decenni, fin dagli anni ’20 del Novecento; alcune però, più di altre, sono riuscite ad entrare nella leggenda, a lasciare il segno in un mondo che è vorticoso e in cui le carriere durano spesso lo spazio di pochissimi anni. Scopriamole insieme.

 

1. Kelly Kelly

La bellezza bionda della Florida

Per presentare al meglio la nostra cinquina abbiamo deciso – in mancanza di un criterio migliore – di ordinare le atlete che abbiamo selezionato in ordine cronologico, dalla più giovane alla più anziana, in modo da presentare subito quelle più vive nel ricordo degli appassionati e solo in un secondo momento le wrestler che sono diventate leggendarie.

E la più giovane, da questo punto di vista, è senza dubbio Kelly Kelly, al secolo Barbie Blank, nata nel 1987 a Jacksonville, in Florida. L’esordio sul ring avvenne nel 2006, ad appena 19 anni, dopo qualche esperienza principalmente come modella.

Scelta – per stessa ammissione degli organizzatori – principalmente per la sua bellezza, la Blank assunse il ring name di Kelly Kelly e iniziò ad esibirsi nel roster della ECW, alternando i combattimenti a siparietti ammiccanti.

Nel 2008, maturata quindi una certa esperienza e sempre più amata dai fan, passò ad esibirsi all’interno di Raw, dando vita ad altre storyline basate sulla sua avvenenza e sul fatto che vari wrestler lottassero per lei.

Poi, nel 2010 è arrivato un momentaneo passaggio a SmackDown, mentre l’anno dopo, grazie anche ai sondaggi che l’hanno eletta lottatrice più sexy, si è aggiudicata in combattimento il titolo di Divas Champion, che è riuscita a difendere per qualche settimana.

Nel 2012, infine, si è ritirata dall’attività per dedicarsi alla sempre più florida carriera da modella: ha posato per alcuni calendari e per molti servizi fotografici e, nonostante alcuni sporadici ritorni sul ring, sembra che il suo interesse sia diretto ora verso la recitazione.

 

2. Stacy Keibler

La wrestler che si fidanzò con George Clooney

Classe 1979 – anch’essa ritiratasi ormai da qualche anno dai ring della WWE – è Stacy Keibler, una delle dive del wrestling femminile dei primi anni Duemila, capace di catalizzare l’attenzione non solo per le sue doti da combattente, ma anche per le gambe lunghissime (è alta 1.80 metri) e per la bellezza genuina.

L’esordio avvenne attorno al 1999, appena ventenne, nella World Championship Wrestling, federazione fondata da Ted Turner che nel 2001 fu acquisita dalla WWE (allora ancora denominata World Wrestling Federation), che decise di mantenere i contratti solo di alcuni atleti: la Keibler fu una di quelli che si salvarono dal licenziamento, perché su di lei la federazione pensava – a posteriori, sapientemente – di poter contare per un futuro radioso.

Con lei e con le sue colleghe Trish Stratus (di cui parleremo a breve), Torrie Wilson e Lita si diede vita ai primi bra and panties match della lega, in cui le ragazze, combattendo, si spogliavano vicendevolmente, finendo la lotta letteralmente in reggiseno e mutande, per la gioia del pubblico maschile, in un’usanza che sarebbe presto diventata una tradizione.

La sua carriera nel campo del wrestling si concluse nel 2006, quando la sua partecipazione alla versione americana di Ballando con le stelle (conclusa col terzo posto assoluto) le aprì le strade dello star system e di una carriera come modella di primo piano.

Posò così per moltissime riviste e iniziò a comparire in serie tv (A proposito di Brian, How I Met Your Mother, Chuck e altre) e film (Il peggior allenatore del mondo). Soprattutto, balzò agli onori della cronaca per la relazione con George Clooney, durata dal 2011 al 2013. Dopo la rottura con l’attore, si è fidanzata con l’imprenditore Jared Pobre, che ha sposato nel 2014 e dal quale ha avuto due figli.

 

3. Trish Stratus

La diva del decennio

Forse la più celebre e amata tra le atlete che ricordiamo oggi è però Trish Stratus, sette volte vincitrice del WWE Women’s Championship, oltre che Diva of the Decade secondo il voto degli appassionati, che già l’avevano eletta per tre volte Babe of the Year.

Canadese, classe 1975, la Stratus – il cui vero nome è Patricia Anne Stratigias – ha esordito nel mondo del wrestling quasi per caso. Dopo il liceo, infatti, si era iscritta alla York University di Toronto per studiare medicina; a pochi esami dalla laurea, però, uno sciopero bloccò per qualche settimana le lezioni dell’ateneo e lei ne approfittò per trovarsi un lavoro, utile per mettere da parte qualche soldo.

Finì così a fare la receptionist in una palestra e fu notata dall’editore di una rivista di fitness, che le propose di fare qualche scatto per la copertina del magazine.

Nel 1998 così la Stratigias si trovò improvvisamente trasformata da giovane universitaria in modella e già nel 2000, dopo un intenso allenamento in palestra, era pronta per esordire nel mondo del wrestling.

Alternando, almeno nei primi tempi, l’attività di manager a quella di combattente vera e propria, la Stratus cominciò rapidamente a farsi un nome nell’ambiente, conquistando già nel 2001 il primo titolo di WWF Women’s Championship, poi replicato varie volte nel corso degli anni.

Con la già citata Stacy Keibler combatté il primo bra and panties match ma posò anche per un calendario intitolato Dream Team; una serie di infortuni attorno alla metà degli anni Duemila, però, la convinse della necessita di ritirarsi, facendo da quel momento in poi solo apparizioni sporadiche. Introdotta nella Hall of Fame nel 2013, negli ultimi anni si è dedicata soprattutto al fitness e all’attività di modella.

 

4. Sunny

La diva degli anni Novanta e i suoi problemi

Se le ragazze che abbiamo presentato finora hanno tutte combattuto e fatto la storia della federazione negli ultimi dieci anni, ora iniziamo a spostarci all’indietro, cercando di evidenziare le lottatrici storiche di quando il wrestling era agli albori o stava cominciando ad avviarsi verso quella “macchina da guerra” dello show system americano che è ora. La prima di queste lottatrici è Sunny, al secolo Tammy Lynn Sytch.

Nata nel 1972 in New Jersey, anche lei dopo il liceo si iscrisse alla Facoltà di Medicina con lo scopo di diventare pediatra, ma nei primi anni Novanta pensò – assieme al fidanzato di allora, Chris Candido – di poter tentare la strada del wrestling per guadagnare qualche soldo extra.

Entrò quindi nella Smoky Mountain Wrestling, una federazione minore dalla vita molto breve, interpretando all’inizio il ruolo di una lottatrice femminista, fanatica di Hillary Clinton.

Nel 1995, complice il fallimento della Smoky Mountain Wrestling, entrò nella WWF, e fu in questo momento che assunse il ring name di Sunny, diventando subito estremamente popolare, tanto che già nel 1996 il celebre provider americano AOL la nominò la “donna più scaricata di internet” (in un’era in cui, per la verità, le connessioni erano ancora molto lente).

In quegli anni così cominciò ad alternare l’attività di lottatrice ad apparizioni tv sia su MTV che sulla CBS.

Sul finire degli anni ’90, però, cominciarono ad arrivare i primi problemi. Nel 1998 fu licenziata dalla WWF per una serie di motivi, ma anche per un presunto abuso di antidolorifici e per assenze ingiustificate dagli show.

Anche nelle successive federazioni per cui si esibì si rincorsero però voci di problemi con varie sostanze stupefacenti, fino a quando, nel 2000, la Sytch non fu costretta a passare al circuito indipendente, con apparizioni anche all’estero ma comunque di poco rilievo per la sua carriera. Nel 2011 è stata introdotta nella WWE Hall of Fame.

 

5. The Fabulous Moolah

La prima hall of famer della storia

Concludiamo con un’autentica leggenda di questo sport, la prima donna mai introdotta nella WWF Hall of Fame: The Fabulous Moolah, al secolo Mary Lillian Ellison, wrestler nata nel 1923 nella Carolina del Sud e venuta a mancare nel novembre del 2007 in seguito a complicanze derivate da un intervento alla spalla.

La Ellison ha combattuto dal 1949 fino al 1987, alla veneranda età di 64 anni, continuando comunque anche dopo quella data a comparire in alcuni eventi organizzati dalla federazione e prendendo parte ad angle e storyline.

Celebrata e apprezzata negli ultimi anni della sua vita, è apparsa anche in numerose trasmissioni televisive, ospite di talk show e di eventi celebrativi.

La sua vita privata è stata, d’altro canto, turbolenta quanto la sua attività sul ring: sposata ad appena 14 anni con un ragazzo di 21, ebbe da lui una figlia ma divorziò dopo appena due anni; qualche mese più tardi decise di tentare la via del wrestling, uno sport che aveva imparato ad apprezzare da bambina (soprattutto grazie all’esempio della leggendaria wrestler degli anni ’30 Mildred Burke) perché il padre la portava spesso agli incontri.

Nei primi anni ebbe numerosi problemi: ad esempio, quando annunciava l’entrata sul ring del messicano The Elephant Boy era solita baciarlo sulla guancia, ma a causa della pelle molto scura del combattente e del fatto che poteva sembrare un uomo di colore negli anni ’50 fu quasi accoltellata da un fanatico che non vedeva di buon occhio che una ragazza bianca baciasse un afroamericano.

Divenne campionessa del mondo per la prima volta nel 1956, assumendo proprio in quell’occasione il soprannome di Fabulous Moolah. Conquistò il titolo altre tre volte ed aiutò notevolmente lo sport a imporsi nell’immaginario americano nel corso dei decenni.

Fece tour in Giappone, fu la prima donna ammessa a combattere all’interno del Madison Square Garden di New York, mentre negli anni ’80 firmò in esclusiva per la WWF, che proprio in quegli anni cominciava a conquistare un ruolo di preminenza nel panorama del wrestling. È stata introdotta nella Hall of Fame nel 1995 e nel 1999, all’età di 76 anni, ha addirittura conquistato il titolo di WWF Women’s Championship.

 

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