Cinque libri che spiegano come creare un videogioco

Volete diventare sviluppatori di videogiochi? Ecco i libri che potrebbero fare per voi

Avete imparato più o meno a programmare, e avete creato le vostre prime app. Ora però vorreste fare un passo in più. Vorreste provare ad avventurarvi nel fatato (e redditizio) mondo dei videogiochi. Continuate a compare i titoli di software house tra le più acclamate, ma avete notato che anche programmatori che lavorano da soli riescono a trovare un rapido successo grazie agli smartphone e ai tablet. E avete un’idea da sviluppare.

Sì, però: come fare? Perché una cosa è creare una piccola applicazione per gestire le note o le to-do list, un’altra è creare un videogiochi. Le dinamiche sono diverse, le idee vanno organizzate in un modo completamente nuovo, i processi da mettere in campo non sono certo gli stessi. E, soprattutto, bisogna tener conto di una serie di fattori prima non considerati: originalità, grafica, giocabilità. A volte, soprattutto se si è alle prime armi, può essere utile quindi una guida, che possa mettere ordine nelle nostre conoscenze e capacità.


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Diciamo subito che in italiano esiste qualche volume del genere, ma in realtà si tratta di pochi, sporadici manuali, che non sempre centrano il bersaglio. Molto più ampia, invece, è la produzione in lingua inglese, dove anzi i libri sono talmente tanti che si corre il rischio di spendere centinaia e centinaia di euro prima di trovare il libro adatto.

Per fortuna, l’avvento degli ebook permette di limitare le spese e di provare, magari con un capitolo in anteprima, il testo prima di acquistarlo. Noi comunque di soldi in questi anni ne abbiamo spesi parecchi, e per evitare a voi le stesse spese abbiamo deciso di prepararvi una guida ai migliori volumi che spiegano come creare un videogioco. Eccoli.

 

Jesse Schell – The Art of Game Design. A Book of Lenses

La Bibbia del settore

"The Art of Game Design", la Bibbia di chi vuole sviluppare videogiochiPartiamo dal volume che è in un certo senso la Bibbia di chi si trova a programmare un videogioco: The Art of Game Design di Jesse Schell. Il sottotitolo è infatti emblematico, anche se forse non rende chiaro fin da subito l’approccio dell’autore. A Book of Lenses, infatti, si può tradurre come “Un libro di lenti”, e lascia una certa ambiguità. Man mano che se ne scorrono le pagine, però, l’intento di Schell diventa chiaro: quello di fornire un approccio multiprospettico, che guardi al videogioco da diversi punti di vista.

È proprio questo, infatti, il pregio principale del volume, che non costa certo poco (60 euro circa in versione cartacea e 42 in versione e-book) ma che vale i soldi spesi. La realizzazione di un videogioco viene infatti analizzata dal punto di vista del design, della scrittura del codice, della musica che deve accompagnare le avventure videoludiche, della matematica, della psicologia. Niente rimane insomma escluso da questo manuale che già nella sua prima versione aveva ricevuto parecchi premi, ma che è ora disponibile in un’edizione ulteriormente arricchita. Unica nota di demerito: la versione digitale è in realtà un PDF, quindi mal si adatta agli schermi di alcuni e-reader.

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Tracy Fullerton – Game Design Workshop. A Playcentric Approach to Creating Innovative Games

Il laboratorio del perfetto sviluppatore di videogiochi

"Game Design Workshop" di Tracy FullertonUna delle cose più difficili, per chi deve scrivere un libro che avvii al Game Design, è decidere il taglio da dare al proprio volume. Le esigenze dei lettori, infatti, sono molte e spesso differenti tra loro. E, soprattutto, visto che la materia è complessa bisogna riuscire a spiegarsi senza diventare eccessivamente noiosi. Game Design Workshop di Tracy Fullerton è, a nostro avviso, un libro che tiene ben presenti queste difficoltà, e riesce a risolverle egregiamente.

Il volume, infatti, cerca di mettere in campo quello che definisce un approccio “gioco-centrico”. Pensato per un livello di preparazione che va dal principiante all’intermedio, il libro mostra come si debba partire dal concept e poi proseguire verso il prototipo, come si debba testare il proprio lavoro e come cercare di inserirsi nel mercato, sempre però in modo giocoso e divertente. Usato come libro di testo in vari corsi di Game Design, ha inoltre un approccio laboratoriale che può essere molto utile per chi non vuole tanti discorsi astratti, ma mettersi subito alla prova.

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Scott Rogers – Level Up! The Guide to Great Video Game Design

I consigli dell’esperto

"Level Up!", un manuale di pratici consigli di Scott RogersVi piace sentirvi dare dei consigli direttamente da un esperto? Non vi fidate degli insegnanti ma solo di chi è riuscito veramente a sfondare nel settore? Ebbene, se appartenete a questa categoria di persone, c’è un libro che fa decisamente per voi. Si intitola Level Up! ed è stato scritto ormai qualche anno fa da Scott Rogers, un programmatore che ha messo le mani su videogiochi di grande successo come Pac Man World, Maximo e SpongeBob Squarepants. Nel volume, recentemente aggiornato in una seconda edizione, trovate tutta la sua esperienza e una serie di interessanti direzioni da prendere per sviluppare il proprio prodotto.


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Il libro cerca di seguirvi dall’idea iniziale fino alla realizzazione completa. Lavorando sui nemici e sui livelli, sulle console e sui dispositivi mobili, perfino sui modi per monetizzare al meglio il proprio sforzo e sulla documentazione da fornire col gioco, Rogers fornisce una guida chiara e molto completa per entrare nel mondo dei videogiochi. Soprattutto, nel suo libro si sente l’impronta di chi in quel mondo ci ha lavorato e ci lavora parecchio, e sa fornire quindi qualche consiglio inedito ma molto efficace. Il volume è pubblicato da Wiley, e non costa nemmeno troppo (almeno al confronto dei concorrenti).

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Jacob Habgood e Mark Overmars – The Game Maker’s Apprentice. Game Development for Beginners

Per iniziare a programmare dalle basi

"The Game Maker's Apprentice", la miglior guida all'approccio con Game MakerFinora abbiamo dato per scontato che, bene o male, sappiate tutti programmare a un livello discreto. Non è detto, però, che sia così. Alcuni di voi magari hanno sì qualche nozione nel settore, ma sono ancora sostanzialmente dei principianti, e hanno quindi bisogno di una guida al loro livello. Ebbene, sappiate subito che non è facile trovare volumi del genere, che spiegano da zero tutto il processo necessario a costruire e realizzare un videogioco. Ce n’è però uno molto ben fatto, che si appoggia tra l’altro a un sistema per neofiti: si tratta di The Game Maker’s Apprentice.

Scritto da Jacob Habgood (autore anche dell’ottimo The Game Maker’s Companion) e Mark Overmars, il volume è in realtà un manuale per l’utilizzo di Game Maker. Per chi non lo conoscesse, quest’ultimo è un ambiente di sviluppo integrato creato proprio da Overmars che permette di sviluppare videogiochi in maniera molto semplice, o tramite codice o tramite icone. Così, i propri prodotti possono essere realizzati anche senza conoscere un linguaggio di programmazione, sia su Windows che su OS X, e poi esportati verso le principali piattaforme. Se poi si vuole migliorare, si può iniziare ad usare il Game Maker Language, un linguaggio sviluppato unendo Delphi, Java, Pascal, C e C++. Insomma, se siete inesperti ma volete cimentarvi nel settore, questo è il sistema – e il libro – giusto per cominciare.

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Marco Accordi Rickards e Paola Frignani – Le professioni del videogioco

Per capire se c’è spazio per noi, e in quale modo

"Le professioni del videogioco", la miglior guida italiana al settoreConcludiamo con un libro diverso da quelli che abbiamo presentato finora, almeno per due motivi. In primo luogo, è l’unico scritto in italiano, cosa che per chi si trova a disagio con l’inglese può essere molto utile. In seconda istanza, non riguarda la programmazione quanto piuttosto il mercato dei videogiochi. Nel settore, Marco Accordi Rickards è infatti un’autorità: se scartabellate tra gli scaffali delle librerie specializzate troverete vari titoli da lui scritti e dedicati al lavoro in questo settore. Le professioni del videogioco, firmato assieme a Paola Frignani, è però a nostro avviso quello più adatto per chi sogna un impiego in questo ambito.

Edito da Tunué, il libro cerca di spiegare come si possa trasformare la propria passione in una professione, e in che modo il mercato possa accogliere i suoi futuri lavoratori. Pensato anche per l’utilizzo nel campo universitario, il libro è però perfetto anche per chi voglia addentrarsi in questo mondo da profano, magari anche solo per farsi un’idea. Accordi Rickards, d’altronde, insegna Teoria e Critica delle Opere Multimediali e Interattive a Tor Vergata e collabora a numerose riviste nel campo videoludico. È inoltre il direttore di Vigamus, il Museo dei videogiochi di Roma. Anche Paola Frignani, infine, proviene dal mondo universitario: ha insegnato infatti a lungo Digital Entertainment Design presso la Iulm di Milano ed ha organizzato il primo master italiano focalizzato interamente sui videogiochi.

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