
Il più delle volte, le serie comiche americane vivono sì di ottima scrittura, di gag riuscite e di buona promozione, ma soprattutto vivono di personaggi particolari e fuori dagli schemi: Happy Days non sarebbe stato nulla senza Fonzie, How I Met Your Mother non avrebbe avuto senso senza Barney, Friends sarebbe risultato molto più debole senza Joey.
In The Big Bang Theory il personaggio “strambo” che più di tutti catalizza l’attenzione e che diventa il centro di gravità delle dinamiche della storia è sicuramente Sheldon Cooper, interpretato da Jim Parsons. Fisico teorico che aspira fin dall’adolescenza al Nobel, coinquilino del collega Leonard, è un nerd dal carattere molto particolare in cui emergono tratti di diverse patologie psichiatriche (in particolare gli esperti hanno rilevato sintomi della sindrome di Asperger e del disturbo ossessivo-compulsivo) ma la cui comicità risiede nel perenne contrasto tra l’altissimo quoziente intellettivo e l’incapacità di gestire qualsiasi relazione interpersonale.
[wpzon keywords=”sheldon cooper” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″] [wpzon keywords=”sheldon cooper” sindex=”Toys” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]Tra le tante caratteristiche che si potrebbero citare, una posizione di rilievo però spetta al suo look, contraddistinto in maniera quasi ossessiva da una semplice maglia a maniche lunghe sopra alla quale viene indossata una t-shirt dedicata ai fumetti, alla scienza o a qualsiasi altro argomento nerd. Ma, tra tutte quelle mostrate nei vari episodi della serie, quali sono le magliette di Sheldon Cooper che varrebbe la pena possedere? Ecco le nostre scelte.
Indice
Lanterna Verde
Il marchio di Hal Jordan
Indossata già nella prima stagione, nell’episodio La decadenza di Loobenfeld, e poi riproposta un altro paio di volte, questa maglietta è la prima di una lunga serie di t-shirt dedicate a Lanterna Verde che Sheldon ama indossare. Il personaggio – Green Lantern in originale – fu creato addirittura nel 1940 da Bill Finger e Martin Nodell sulle pagine di All American Comics, ma è passato negli anni attraverso diversi restyling e rilanci, non ultimo il recente film live action che ha riscontrato un successo inferiore alle attese e una bella serie a cartoni animati.
Pubblicato dalla DC Comics – come quasi tutte le altre maglie a tema fumettistico indossate da Sheldon, anche perché lo show è prodotto dalla Warner Bros, proprietaria proprio di quella casa editrice e rivale della Marvel di Spider-Man, Avengers e X-Men – il logo del personaggio è comparso in molte varianti anche su altre maglie, così come sono comparsi i loghi affini delle Lanterne Rosse e dei Sinestro Corps. La t-shirt si può comprare oggi in diversi siti americani specializzati, come ad esempio qui.
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Flash
Il logo preferito
Al di là dei classici Batman e Superman, presenti coi loro loghi su diverse maglie indossate da Sheldon, il personaggio che più lo identifica assieme a Lanterna Verde è indubbiamente quello di Flash, la cui saetta su sfondo rosso è anzi diventata in un certo senso il marchio di fabbrica assieme al quale è associata l’esclamazione fumettistica tipica del fisico, quel “bazinga” che, comparso nella seconda stagione, è diventato quasi un marchio di fabbrica del personaggio.
Oltre alla maglia che vedete indossata qui di fianco – che presenta il classico logo del velocissimo eroe creato sempre nel 1940 da Gardner Fox e Harry Lampert e che è stata indossata in svariati episodi come L’esperimento del cocktail nella prima stagione o La giustapposizione della nuova inquilina nella seconda o ancora La dissezione dell’accordo nella quarta –, il logo di Flash è comparso anche su sfondo nero o ha lasciato il posto al personaggio vero e proprio in varie posizioni e circondato spesso da fulmini e saette, ad indicarne la super velocità. Su internet questo modello è presente in diverse varianti, non sempre identiche a quella di Sheldon (o perché mancano le righe orizzontali bianche sulle maniche, o perché è assente l’effetto vintage), ma qui la si trova ad un prezzo onesto.
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Ralph Supermaxieroe
Per nerd cresciuti negli anni ’80
Tipico del vero nerd è amare programmi tv, videogiochi o fumetti del passato, magari della propria infanzia, che hanno contribuito a far scoprire un mondo; cose che magari con gli occhi di un adulto possono apparire kitsch o grossolane, ma che il nerd conserva nel cuore da un lato come un ricordo degli anni che furono, dall’altro come qualcosa che lo ha fatto crescere e gli è servito a scoprire poi altre forme d’intrattenimento più elaborate e convincenti. Tutto questo preambolo serve a spiegare l’amore che spesso si tributa a Ralph Supermaxieroe (in originale: The Greatest American Hero), serie tv trasmessa dalla ABC in America e in Italia dai canali Mediaset durante gli anni ’80. Una serie che era il primo tentativo di portare il mondo dei supereroi sul piccolo schermo con attori in carne ed ossa, sfruttando il successo ottenuto dalle pellicole di Superman ma virando il tutto in chiave comica: Ralph, infatti, è un insegnante che riceve dagli alieni un costume che gli permette di volare e di sfruttare altri poteri, ma perde il manuale di istruzioni e così agisce sempre in maniera rocambolesca e in parte casuale.
Lo stemma del personaggio, che ricorda nella fisionomia gli stemmi tipici dei personaggi DC, è comparso nella prima stagione addosso a un nerd cinese, mentre ne La giustapposizione della nuova inquilina nella seconda (L’equivalenza del grifone) e terza (Il corollario del rivestimento raccapricciante) serie lo si è visto anche addosso a Sheldon. La maglia si può comprare qui.
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Il Monoscopio
Il test dei colori della tv
Rimaniamo sulla tv anni ’80, quella che deve aver vissuto pure Sheldon da piccolo. Chi ha vissuto quell’epoca, quando i canali televisivi iniziavano a moltiplicarsi ma erano ancora pochissimi rispetto agli standard a cui siamo abituati oggi, ricorderà di sicuro l’elemento che vedete riprodotto qui di fianco sulla maglia del protagonista di The Big Bang Theory: si tratta di un monoscopio, molto simile a quello che più spesso veniva trasmesso in Europa, il Philips tipo PM5644 che veniva usato ufficialmente per testare i colori e la qualità della trasmissione ma più spesso compariva a tarda sera, quando l’emittente privata smetteva di trasmettere, o quando un disguido tecnico faceva saltare il programma.
Quell’immagine fissa, che oggi con televisori e trasmittenti molto più avanzati e moderni non compare più sui nostri schermi, è comunque entrata nell’immaginario collettivo di una generazione, non solo in Europa ma a quanto pare anche negli Stati Uniti, dove è presente con leggerissime variazioni. La maglia – indossata da Sheldon negli episodi La topologia del sospensorio, L’ipotesi dei sali da bagno, La saturazione del cuscino e altri ancora – la si può oggi acquistare qui.
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73
Il Chuck Norris di tutti i numeri
Che Sheldon sia un personaggio pieno di manie e ossessioni credo sia ormai abbastanza chiaro; una delle più divertenti e contemporaneamente meno note, però, è la passione per il numero 73, che viene spiegata nel decimo episodio della quarta stagione (tra l’altro proprio il settantatreesimo in assoluto), intitolato L’ipotesi del parassita alieno: «Il numero più completo è il 73. Il 73 è il 21esimo dei numeri primi. Il suo speculare, 37, è il 12simo e il suo speculare, il 21, è il prodotto di 7 per 3». Leonard, il coinquilino, ribatte quindi dicendo che il 73 è il Chuck Norris dei numeri, ma Sheldon sottolinea che il 73 è ben superiore a Chuck Norris, perché in linguaggio binario diventa “1-0-0-1-0-0-1”, cioè un numero palindromo.
Questa fissazione per il 73 è poi stata confermata, in puntate successive come Il catalizzatore guittesco e La rivelazione della rinite, dalle magliette come quella che vedete qui di fianco, presente nella serie in due versioni, una più scura e una più chiara. Anche questa la si può comprare qui.
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Il vero stile sta nelle fibbie di Howard, altro che le magliette di Sheldon