
Da sempre i lettori – non solo di fumetti ma anche di alta letteratura – amano gli eroi, il loro coraggio e i sacrifici a cui si sottopongono per salvare gli innocenti, ma un discreto seguito l’hanno anche i “cattivi”, gli antagonisti, i nemici senza i quali gli eroi non avrebbero senso. Amleto non può esistere senza il perfido zio usurpatore, Robin Hood non sarebbe nessuno senza il principe Giovanni Senzaterra, Harry Potter sarebbe infinitamente meno affascinante senza Voldemort: la forza dell’eroe, da sempre, si basa anche sulla forza dei suoi antagonisti.
E allora, per una volta, dedichiamo una lista ai “cattivi”, a quelli che stanno dalla parte sbagliata: sempre battuti, sempre giustamente bistrattati, eppure a volte dei veri e propri capolavori narrativi, che combinano, almeno nel caso dei fumetti, folklore, fantascienza e in parte analisi sociale.
E se proprio di supercriminali e antagonisti vogliamo parlare, facciamolo partendo da alcuni tra i più celebri, come ad esempio i nemici di Spider-Man.
Indice
1. Goblin
Ogni eroe ha una sua nemesi, un “nemico principale”: per Superman è Lex Luthor, per Batman è Joker, per i Fantastici Quattro è il Dottor Destino. La nemesi non è solo il nemico contro cui si è combattuto più spesso, né tantomeno il più potente; è, invece, il nemico che meglio rappresenta l’opposto dell’eroe, il suo contrappunto.
Superman è la forza e il bene disinteressato, così come Luthor è l’intelligenza che vuole governare il mondo; Batman è l’eroe cupo e dark mentre Joker uccide con una risata; i Fantastici Quattro sono i primi eroi senza identità segreta e il Dottor Destino è un avversario di cui non si vede neppure il volto.
Ma qual è la nemesi di Spider-Man? Non c’è dubbio che, nonostante vari sforzi siano stati compiuti negli anni per trovargli altri pericolosissimi super-nemici, quello che si staglia sopra a tutti è sicuramente Norman Osborn alias il primo Goblin, il folle miliardario e scienziato che decide di indossare i panni di un letale folletto verde che vola sopra a un aliante.
La nemesi dell’Uomo Ragno
E la cosa più interessante è che qui l’antagonismo non riguarda tanto le caratteristiche esteriori del personaggio o i suoi superpoteri, ma addirittura l’età: quando viene creato nel 1964 da Stan Lee e Steve Ditko, Norman Osborn è essenzialmente il padre di Harry Osborn, compagno di scuola e amico di Peter Parker alias l’Uomo Ragno.
Non a caso, l’epica doppia storia in cui fu rivelata per la prima volta l’identità del folletto verde (How Green Was My Goblin e Spidey Saves The Day, nell’agosto e nel settembre del 1966) uscì pienamente inserita in un’epoca che di lì a poco avrebbe portato alla contestazione studentesca.
Osborn, nel corso del tempo, è rinsavito e nuovamente impazzito più volte, morto e risorto, e periodicamente il suo costume è stato preso o modificato da diversi “eredi”, tra cui anche lo stesso figlio Harry.
2. Dottor Octopus
Pericoloso, certo, ma anche un po’ grottesco; megalomane e geniale, ovvio, ma anche col vizio di farsi circondare da mentecatti; forte e letale, sì, ma anche sempre sconfitto: questo era il Dottor Octopus fino a qualche tempo fa.
Figuratevi che l’apice della sua pericolosità era stato raggiunto quando si era messo a corteggiare zia May, non sospettando minimamente il legame della signora col tessiragnatele.
Il nemico che è riuscito ad ucciderlo
Diverso, però, quello che è accaduto negli ultimi mesi sia negli Stati Uniti che in Italia, dove – fermatevi qua se non volete spoiler! – è riuscito addirittura a sostituirsi alla mente di Peter Parker nel corpo di Spider-Man e condannare così l’amato eroe newyorkese alla morte.
Tutto parte dalla saga Un nuovo giorno, durante la quale abbiamo scoperto che Otto Octavius era affetto da una malattia degenerativa che l’avrebbe presto portato a morte certa.
Pur di non morire, è riuscito a scambiare la propria mente con quella di Peter Parker, diventando la guida di Spider-Man – che si è trasformato in Superior Spider-Man – e condannando di fatto a morte il povero Peter. Ma, a quanto si legge in questi giorni, novità sono all’orizzonte.
3. Kraven il cacciatore
Diciamoci la verità: un buon numero dei nemici creati negli anni Sessanta da Stan Lee e dai suoi successori alla macchina da scrivere erano particolarmente kitsch.
Big Wheel, Gibbon, La Macchia, Kangaroo o Rocket Racer erano personaggi che fin nell’aspetto esteriore apparivano più comici che terrificanti e d’altronde era inevitabile, con centinaia di antagonisti, ogni tanto tirarne fuori dal cilindro qualcuno di meno convincente.
In pratica, si trattava di un russo appassionato di caccia che durante un viaggio in Africa aveva bevuto una pozione in grado di dargli la forza e l’agilità dei migliori animali selvaggi.
Un personaggio tragico
Dotato di uno strano senso dell’onore e della sfida, il personaggio non aveva mai dato grossi problemi a Spider-Man almeno fino al 1987, quando sulle pagine dei tre mensili del ragno – The Amazing Spider-Man, The Spectacular Spider-Man e Web of Spider-Man – comparve una lunga storia in sei capitoli firmata da J.M. DeMatteis e Mike Zeck.
Quella saga era intitolata L’ultima caccia di Kraven: in quell’avventura il cacciatore arrivava apparentemente ad uccidere Spidey e a sostituirlo, per poi, una volta ristabilito l’ordine, suicidarsi.
Da allora in poi Kraven è comunque ritornato più volte in scena, perfino resuscitando dall’oltretomba o tramite parenti che ne hanno assunto le sembianze per tormentare l’Uomo Ragno.
4. J. Jonah Jameson
Probabilmente l’avversario più tenace e presente nella vita di Spider-Man è stato una persona senza superpoteri né propositi criminali, ma il suo datore di lavoro: J. Jonah Jameson, ex direttore ed editore del quotidiano Daily Bugle.
Creato da Stan Lee e Steve Ditko sulle pagine del primo numero di The Amazing Spider-Man, Jameson è un giornalista dai modi bruschi e arcigni che da un lato dà di che vivere a Peter comprandogli le foto dell’Uomo Ragno in azione, dall’altro però lo tormenta continuamente perché non sopporta i supereroi.
Anzi, più di tutti non sopporta l’arrampicamuri, accusato perennemente di essere una minaccia e di voler togliere visibilità ai veri eroi come suo figlio John, che di professione fa l’astronauta.
È la stampa, bellezza
Nel corso del tempo due sono stati i principali tentativi posti in essere da Jameson per trasformarsi da semplice contestatore a vero pericolo per l’incolumità di Spidey.
Prima ha convinto il detective Mac Gargan a trasformarsi nello Scorpione – cosa che lo stesso Gargan non gli ha mai perdonato, cercando più volte vendetta – e poi ha finanziato gli Ammazzaragni, dei robot progettati apposta per fermare l’eroe.
Oggi Jameson non è più proprietario del Bugle, che è stato venduto al rivale Dexter Bennet, ma è riuscito a farsi eleggere sindaco di New York e da lì porta avanti la sua battaglia contro Spider-Man. Inoltre, suo padre si è recentemente sposato con zia May, quindi di fatto lui e Peter Parker sono ora cugini.
5. Venom
Verso la metà degli anni ’80, in seguito alla saga di Guerre Segrete, Spider-Man cambiò costume, in un tentativo di rinnovamento epocale di cui di tanto in tanto la Marvel si rende protagonista.
Ma, come si venne a scoprire nel corso dei mesi, non si trattava solo di una questione d’abbigliamento: il costume nero era infatti un simbionte alieno, in grado di legarsi col corpo che lo ospitava, di potenziarne le capacità ma anche di influenzarne le scelte e i comportamenti.
Spaventato da quanto appreso, Peter abbandonò presto il costume ritornando al suo classico rosso e blu, ma il simbionte non si diede per vinto e si unì a un’altra persona, il giornalista fallito Eddie Brock, scelto perché odiava Spider-Man ed era l’ospite ideale per sferrare un attacco al tessiragnatele.
Il costume degenerato
In breve tempo Venom – questo il nome del personaggio che comparve in un ciclo di storie scritte da David Michelinie e disegnate da Todd McFarlane a partire dal 1988 – divenne il più letale e pericoloso nemico di Spidey, sia perché conosceva tutto di lui (perfino la sua identità segreta), sia perché era letteralmente senza controllo.
Col passare del tempo, però, molto è cambiato: Brock ha iniziato a suo modo anche a collaborare con la giustizia e infine si è sbarazzato del simbionte.
Quest’ultimo da lì in poi si è legato con altri personaggi del Marvel Universe (tra cui il Mac Gargan di cui abbiamo già parlato e l’ex compagno di liceo di Peter, Flash Thompson) ma ha sempre mantenuto un carattere ambiguo e pericoloso.
Altri 35 nemici di Spider-Man, oltre ai 5 già segnalati
I cinque avversari di cui vi abbiamo parlato finora sono sicuramente quelli che più hanno dato problemi a Spider-Man nel corso della sua ultracinquantennale carriera di eroe. Ma non sono certo gli unici, anzi: Peter Parker vanta centinaia di nemici. Eccone altri 35 che vale la pena di ricordare.
Carnage
Carnage è in un certo senso un figlio di Venom. Il personaggio venne creato infatti da David Michelinie e Mark Bagley nel 1992, proprio in seguito al successo di Venom, per spingere quest’ultimo a evolversi psicologicamente ma anche per immettere un po’ di nuovo “pepe” nei confronti tra Spider-Man e il simbionte.
Carnage è infatti il prodotto dell’unione tra un seme del simbionte alieno e il serial killer Cletus Kasady, un folle assetato di sangue. Il suo colore è rosso, il suo potere molto grande ma è soprattutto la sua follia a farne un pericolo costante.
Hobgoblin
Hobgoblin è stato il principale nemico di Spider-Man di inizio anni ’80. Venne infatti creato da Roger Stern e John Romita Jr. nel 1983, con lo scopo di rinverdire la saga del vecchio Goblin, però anche rinnovandola. Il nemico infatti ricalcava alcuni degli aspetti del vecchio avversario e, soprattutto, nessuno sapeva chi ci fosse sotto la sua maschera.
Il mistero fu svelato molto lentamente, e non senza delle incongruenze, dovute anche al fatto che dopo Stern si alternarono vari scrittori. D’altra parte, il team decise che dietro alla maschera di Hobgoblin si fossero alternati in realtà vari personaggi, da Roderick Kingsley a Ned Leeds, da Jason Macendale a Phil Urich.
Electro
Electro è uno dei nemici storici dell’Uomo Ragno, visto che fece la sua prima apparizione addirittura nel 1964, creato da Stan Lee e Steve Ditko. La sua vera identità è quella di Max Dillon, un operaio di una compagnia elettrica che, a causa di un incidente, acquisì la capacità di governare e generare elettricità.
Il personaggio è apparso in decine di avventure, vivendo anche diverse vicissitudini. È famoso per essere l’unico ad aver fatto parte di tutte le formazioni dei Sinistri Sei (un supergruppo di nemici di Spidey) e per essere stato l’antagonista principale di The Amazing Spider-Man 2, interpretato (con qualche libertà) da Jamie Foxx.
Lizard
Lizard è uno degli avversari più tormentati e complessi di Spider-Man. Fece il suo esordio sul numero 6 di The Amazing Spider-Man, sempre nel 1963 e sempre grazie alla creatività di Lee e Ditko. Si tratta di una sorta di lucertola gigante, con super forza, super velocità e super resistenza, oltre che un importante fattore rigenerante.
Lizard nacque anzi proprio per le ricerche sulla capacità delle lucertole di rigenerare i loro arti mancanti. Dietro alla sua malvagità si nasconde infatti il dottor Curt Connors, grande scienziato privo di un arto, che si iniettò un siero col DNA del rettile per cercare di farselo ricrescere, trovandosi però presto trasformato nel nemico di Spider-Man.
Mysterio
Mysterio l’avrete forse visto in Spider-Man: Far from Home, il settimo film recentemente dedicato all’eroe Marvel, in cui era interpretato da Jake Gyllenhaal. Il personaggio, però, ha una storia molto lunga alle sue spalle, avendo esordito nel 1964 in una storia scritta da Stan Lee e disegnata da Steve Ditko.
Nonostante il costume sia stato indossato, negli anni, da diversi uomini, la principale identità segreta di Mysterio è quella di Quentin Beck, un appassionato di effetti speciali cinematografici. Non ha particolari superpoteri, ma è in grado di creare costantemente illusioni ipnotiche.
Avvoltoio
Anche l’Avvoltoio è uno degli avversari storici dell’Uomo Ragno. Comparve per la prima volta nel 1963, addirittura su The Amazing Spider-Man 2, creato come al solito da Stan Lee e Steve Ditko. Si tratta di un uomo in grado di volare e dotato di una super forza grazie all’ausilio di un esoscheletro che lo rende appunto simile a un avvoltoio.
Dietro al costume si nascondeva Adrian Toomes, un ingegnere proprietario di una piccola ditta. Proprio una truffa subita sul posto di lavoro l’aveva portato a darsi al crimine, diventando uno dei più pericolosi avversari di Spider-Man, nonostante l’apparenza da “vecchietto”. Al cinema è stato interpretato da Michael Keaton.
Rhino
Rhino, come il nome suggerisce, è un nemico che assomiglia a un rinoceronte. E vi somiglia non solo dal punto di vista del costume (grigio, con un grosso corno sulla fronte), ma anche per la forza che riesce a sprigionare. È infatti uno degli avversari più potenti che Peter Parker si è trovato ad affrontare, anche se non particolarmente agile.
Rhino in realtà è Aleksei Sytsevich, un russo immigrato in America che si sottopone a un programma sperimentale per racimolare i soldi necessari a far giungere negli Stati Uniti il resto della sua famiglia. Si dà poi alla carriera criminale, anche se a un certo punto tenta (senza successo) di ritirarsi a vita privata.
Uomo Sabbia
Nel corso degli anni l’Uomo Sabbia ha assunto diverse identità: si tratta in realtà sempre dello stesso uomo (William Baker), che però assumeva diversi pseudonimi a seconda degli anni (Flint Marko, Sylvester Mann). Tra tutti i supercriminali affrontati da Spidey, d’altronde, è uno dei più complessi a livello psicologico.
Letale grazie alla sua capacità di trasformare il proprio corpo in sabbia, è in realtà un uomo tormentato, che in certe fasi della sua vita ha deciso anche di combattere per il bene, avvicinandosi addirittura ai Vendicatori. Al cinema, in Spider-Man 3, è stato interpretato da Thomas Haden Church.
Hydro-Man
Se l’Uomo Sabbia può trasformarsi, appunto, in sabbia, Hydro-Man fa la stessa cosa con l’acqua. Non è un caso che i due abbiano anche combattuto insieme contro l’Uomo Ragno, creando una sorta di Uomo Fango particolarmente ostico. Hydro-Man, comunque, fu creato nel 1981 da Dennis O’Neil e John Romita Jr.
Non è un criminale particolarmente abile, tanto è vero che dopo le prime apparizioni gli sceneggiatori hanno deciso di farlo combattere quasi sempre assieme ad altri colleghi (soprattutto nel Sinistro Sindacato), in modo da renderlo più pericoloso. La sua vera identità è quella di Morris Bench.
Camaleonte
Nelle intenzioni iniziali di Stan Lee, il Camaleonte doveva essere l’antagonista principale di Spider-Man. Comparve infatti su The Amazing Spider-Man 1, nel 1963, e poi fu il primo nemico ricorrente dell’arrampicamuri. L’evoluzione e il miglioramento di altri personaggi, però, l’ha messo col tempo un po’ in secondo piano.
Ciononostante, il Camaleonte rimane un nemico temibile per Spidey. La sua vera identità è quella di Dmitri Smerdyakov, un’ex spia del KGB, e il suo potere è quello poter assumere le sembianze di chiunque, inizialmente grazie a maschere e poi, col tempo, anche grazie a modificazioni genetiche.
Carrion
Carrion è uno dei più particolari nemici che Spider-Man abbia mai affrontato. In primo luogo perché non è una persona sola: ad aver portato questo nome sono infatti tre diversi avversari di Spidey, comparsi rispettivamente negli anni ’70, ’80 e ’90.
In secondo luogo, Carrion nasce come clone di Miles Warren, ovvero lo Sciacallo, il responsabile della primissima saga del clone, quella degli anni ’70 con Gwen Stacy. Morto questo clone, però, Carrion si è rivelato essere una sorta di virus, capace di infettare altre persone, spesso non desiderose di darsi al crimine. E da qui sono nati, negli anni, molti problemi.
Kingpin
Kingpin – al secolo Wilson Fisk – non è un uomo importante per i superpoteri (anche se è dotato di una forza sovrumana e di una grandissima massa muscolare), quanto per il ruolo che ricopre. È infatti il boss della malavita di New York, e quindi il criminale più potente della città.
Venne creato sulle pagine di The Amazing Spider-Man nel 1967 per opera di Stan Lee e John Romita Sr., ma negli anni successivi – oltre a scontrarsi ripetutamente con l’Uomo Ragno – è diventato un nemico anche di molti altri eroi. In particolare ha una lunga storia di scontri con Devil e, in parte, con il Punitore.
Morlun
Morlun è un avversario piuttosto recente di Spider-Man, visto che fece la sua prima comparsa – creato da J. Michael Straczynski e John Romita Jr. – sui fumetti della Marvel nel 2001. Contrariamente ad altri nemici non storici, però, ha avuto un buon successo tra i fan, anche perché particolarmente letale.
La sua particolarità è di non essere solo un nemico del nostro Spider-Man, ma di tutti gli “spider-totem” sparsi nei vari multiversi della Marvel. Come infatti forse sapete, nel corso degli anni la casa editrice americana ha creato svariati universi paralleli, e in molti di essi ci sono versioni alternative del nostro eroe: Morlun li minaccia tutti.
Kaine
Ritorniamo sulla “questione cloni” con Kaine, che però non è un clone di qualche nemico di Spider-Man, ma dello stesso eroe. Venne creato infatti sempre da Miles Warren (cioè lo Sciacallo) durante i suoi vari esperimenti per vendicarsi di Peter Parker, solo che lui fu un esperimento non riuscito.
Più tardi Warren riuscì a generare un clone perfetto di Peter, alias Ben Reilly, ma con Kaine i risultati furono modesti, visto che il clone era affetto da una instabilità che gli procurava degenerazione cellulare. Questo rese il nuovo essere umano particolarmente violento e arrabbiato, tanto da sfidare più volte Spider-Man. Oggi, però, combatte perlopiù dalla parte del bene.
Tarantula
Tarantula venne creato da Gerry Conway nei primi anni ’70, nel tentativo di aprire in parte i confini delle storie di Spider-Man e introdurvi anche un po’ di attualità. Il criminale proveniva infatti da un fittizio paese del Sud America, dove era stato allenato come una sorta di Capitan America locale.
Giunto negli Stati Uniti, però, si dava al crimine, scontrandosi più volte con Spider-Man. Ripetutamente sconfitto, ha anche cambiato diverse identità, visto che chi si trovava sotto la maschera finiva spesso anche per morire. Quello stesso nome è stato assunto, brevemente, anche dall’appena citato Kaine.
Tarantula Nera
Tarantula Nera ha fatto la sua prima comparsa a fine anni ’90, creato da Tom DeFalco e Steve Skroce. Anch’egli, come Tarantula, proviene dal Sud America, in particolare dall’Argentina, ma si dimostra fin da subito molto più abile e pericoloso nel combattimento, tanto da riuscire a sconfiggere Spider-Man.
La sua figura, inoltre, è ammantata di leggenda, perché sembra immortale. In realtà la maschera viene passata da molto tempo di padre in figlio. Il Tarantula Nera contro cui deve combattere Spidey è Carlos LaMuerto, intelligente, fortissimo ma allo stesso tempo anche molto agile.
Joystick
Anche Joystick venne creata negli anni ’90 dalla penna di Tom DeFalco, anche se a darle forma grafica fu questa volta Mark Bagley. Non è uno dei personaggi più rilevanti tra gli avversari del nostro eroe, ma sicuramente è uno dei più originali e quindi merita di essere inclusa nella lista.
Joystick è infatti in primo luogo una donna, alias Janice Olivia Yanizeski. Poco si sa del suo passato, ma è abbastanza pericolosa: è dotata di superforza, agilità, velocità e riflessi. Come molti altri criminali, ha fatto anche parte dei Thunderbolts.
Lady Octopus
Del Dottor Octopus abbiamo già parlato, e d’altronde probabilmente lo conoscete fin troppo bene grazie al film, Spider-Man 2, che l’ha visto tra i protagonisti. Pochi sanno però che Octopus ha anche avuto una sua versione femminile, generalmente ricordata come Lady Octopus.
Il personaggio venne introdotto a metà degli anni ’90 ad opera di J.M. DeMatteis e Angel Medina. Il suo vero nome è Carolyn Trainer ed era figlia di un allievo dello stesso Octopus, verso cui aveva anche una vera e propria venerazione. Ne prese il posto dopo la morte avvenuta all’interno della Saga del Clone e aiutò, più avanti, a farlo resuscitare.
Alistair Smythe
Comparso per la prima volta nel 1985 in una storia tutta “al femminile” scritta da Louise Simonson e disegnata da Mary Wilshere, Alistair Smythe era il figlio di Spencer Smythe, uno scienziato responsabile della creazione degli Ammazzaragni, dei robot che dovevano appunto far fuori l’Uomo Ragno.
Morto il padre, Alistair ne raccolse l’eredità, prima realizzando un nuovo Ammazzaragni e poi trasformandosi egli stesso nell’Amazzaragni definitivo. Più volte sconfitto dal tessiragnatele, è morto qualche tempo fa durante un tentativo di fuga dal carcere.
Freak
Freak è un nemico molto strano – e forse anche per questo imprevedibile – rispetto al consueto campionario. Dietro al nome da mostro si nasconde infatti un tossicodipendente che, scappando da Spider-Man, finisce per caso nel laboratorio di Curt Connors, che noi già conosciamo in quanto alter ego di Lizard.
Lì si inietta, credendolo droga, un composto su cui era al lavoro lo scienziato e così si trasforma in una mutazione semi-informe. Apparentemente morto, risorge più volte trasformandosi in crisalide e rigenerandosi, fino ad attaccare Spider-Man.
Jack O’Lantern
Nella storia della Marvel ci sono stati svariati Jack O’Lanter, protagonisti di disavventure anche molto complicate. Questi criminali hanno affrontato di volta in volta Capitan America, Deadpool, lo S.H.I.E.L.D. e Venom. Quello che fu un letale nemico di Spider-Man fu però soprattutto il primo.
Questo avversario fece la sua prima comparsa nel 1981, creato da Tom DeFalco e Steve Ditko. Bardato come il classico spirito di Halloween, fece combutta con Hobgoblin facendo vivere all’Uomo Ragno un periodo piuttosto difficile. Dietro la zucca si nascondeva, comunque, il mercenario Jason Macendale.
Lapide
Sotto un certo punto di vista, Lapide è un tipico prodotto della penna di Gerry Conway. Quando questo scrittore tornò a lavorare su Spider-Man, nei tardi anni ’80, diede vita infatti a un campionario di antagonisti spesso legati al mondo della malavita newyorkese più tradizionale, ma allo stesso tempo con un pizzico di novità.
Lonnie Lincoln, meglio noto come Lapide (o Tombstone, in inglese), era infatti un gangster piuttosto classico nel modo di agire e di minacciare, ma allo stesso tempo con un tratto inquietante dato dalla sua pelle bianchissima, che lo faceva sembrare quasi uno spettro. Il suo aspetto grafico venne definito da Alex Saviuk e divenne presto anche nemico di Devil.
Testa di Martello
Non così diverso da Lapide è anche Testa di Martello, non a caso sempre una creazione di Conway, anche se giovanile. Questo personaggio fece infatti il suo esordio sul numero 113 di The Amazing Spider-Man, nel 1972, e a disegnarlo per la prima volta fu John Romita Sr.
Maniaco dei gangster degli anni ’30, è un rivale di Kingpin con una testa molto caratteristica, a cui deve il proprio soprannome. In pratica, lì gli è stata impiantata una lastra d’adamantio con cui è in grado di rompere quasi ogni cosa, rivelandosi così particolarmente letale.
Sciacallo
Nonostante l’abbiamo piazzato piuttosto avanti nella nostra lista, lo Sciacallo è in realtà uno dei personaggi più importanti per la storia e l’evoluzione di Spider-Man. Le sue vicende sono legate alle varie saghe dei cloni di Peter Parker, di cui lui stesso fu creatore.
Dietro a questa identità si nasconde infatti il professor Miles Warren, già maestro di Peter ed esperto di genetica. Innamorato di Gwen Stacy, impazzì quando questa venne uccisa da Goblin, trasformandosi in un supercriminale specializzato nella clonazione.
Ero
Ero è una sorta di riflesso di Peter Parker. Dopo che quest’ultimo è stato riportato in vita grazie alla sua connessione totemica coi ragni, lei è stata creata col solo compito di ristabilire l’ordine e uccidere quindi Spider-Man, venendo modellata proprio come l’antagonista speculare dell’eroe.
Nascostasi sotto le mentite spoglie di Miss Arrow, si scontrò contro Peter a partire dal 2006, in un ciclo di storie scritte da Peter David e disegnate da Mike Wieringo e Todd Nauck. Interagì molto, per raggiungere i suoi scopi, anche con due comprimari importanti della saga come Flash Thompson e Kaine.
Ana Kravinoff
Abbiamo già parlato ampiamente di Kraven il cacciatore, non certo il più potente ma forse il più nobile dei nemici dell’Uomo Ragno. Ebbene, anche dopo la morte di questo arcinemico il suo mito ha continuato a sopravvivere, anche per il fatto che altri hanno cercato di prenderne il posto.
Una di questi è stata Ana Kravinoff, figlia dello stesso Kraven e nota anche come il terzo Kraven. È inoltre nipote del Camaleonte, sorella del Tetro Cacciatore e sorellastra di Alyosha, il secondo cacciatore. È comparsa per la prima volta sul numero 565 di The Amazing Spider-Man, creata da Marc Guggenheim, Joe Kelly, Mike McKone e Phil Jimenez.
Shocker
Il personaggio di Shocker non ha mai avuto troppa fortuna, nell’ambito dei fumetti di Spider-Man, forse a causa del fatto che i suoi poteri assomigliano a quelli di Electro (anche se lui usa principalmente le vibrazioni). Eppure anche Shocker ha, alle spalle, una storia editoriale di tutto rispetto.
Creato da Stan Lee e John Romita Sr., fece il suo esordio nel 1967, sul quarantaseiesimo numero della serie originale americana. Si è scontrato più volte con Spider-Man e ha provato anche ad unirsi a diversi gruppi – come i Sinistri Dodici – e a mettersi a servizio di uomini potenti come Kingpin, ma spesso senza grande successo.
Angelo Fortunato
La storia di Angelo Fortunato non è lunga da raccontare, visto che è stato un nemico di Spider-Man solo per poco tempo; ma è anche una delle più tragiche, e proprio per questo abbiamo deciso di inserirla. Fortunato fu il secondo a vestire i panni di Venom, indossandoli dopo che Eddie Brock decise di rinunciare al simbionte.
Figlio del ricco e potente Don Fortunato, fece la sua comparsa sulla rivista Marvel Knights: Spider-Man, creato da Mark Millar e Terry Dodson. Ebbe vita però molto breve visto che, dopo essere stato sconfitto da Spider-Man, venne abbandonato dal simbionte, cosa che lo condannò di fatto a morte.
Prowler
Gli appassionati delle vecchie storie dell’Uomo Ragno sicuramente ricorderanno Prowler, un antagonista che un tempo compariva spesso sulle pagine dell’Arrampicamuri anche se sempre con lo status di minaccia di serie B (o addirittura C). Dietro alla maschera c’era Hobie Brown, un genio dell’ingegneria con però una cattiveria molto relativa.
Non è un caso che nei fumetti il Prowler originale sia ben presto passato dalla parte del bene, collaborando anche con gli Avengers e con lo stesso Spidey. Al cinema ha però avuto un ruolo da antagonista in Spider-Man – Un nuovo universo e ha fatto una comparsata in Spider-Man: Homecoming (entrambe le volte con l’identità però di Aaron Davis).
Basilisco
Il Basilisco è un nemico secondario di Spider-Man, che nella sua carriera si trovò anche a scontrarsi con Capitan Marvel e i Fantastici Quattro ma ebbe vita relativamente breve. Comparve per la prima volta sul numero 16 di Marvel Team-Up ad opera di Len Wein e Gil Kane.
Ex ladruncolo di seconda tacca, Basil Elks divenne il Basilisco grazie a una sorta di incidente: mentre stava rubando una strana gemma preziosa, questa gli esplose addosso, conferendogli dei superpoteri. Tra questi c’erano una parziale invulnerabilità e la possibilità di emettere raggi di calore dalle mani e dagli occhi.
Mangiapeccati
Il Mangiapeccati ha affrontato l’Uomo Ragno solo per una manciata di numeri negli anni ’80, ma la sua saga è rimasta nella memoria di molti soprattutto per l’umanità che sprigionava. Ad idearla fu Peter David, scrittore che divenne famoso soprattutto per il lavoro su Hulk, mentre i disegni furono affidati a Rich Buckler.
Dietro al costume improvvisato del Mangiapeccati c’era l’agente di polizia Stan Carter, un violento che – forte di un siero iniettatogli quando faceva parte dello S.H.I.E.L.D. – decideva di lavare i “peccati del mondo” compiendo degli omicidi. Venne fermato da Spidey con l’aiuto di Devil.
Morbius
Morbius è un nemico di cui sentirete molto parlare anche nei prossimi mesi, visto che Sony sta preparando un film completamente incentrato su di lui, in cui il personaggio verrà interpretato nientemeno che da Jared Leto. D’altronde, la storia del personaggio è tormentata e merita un approfondimento.
Creato da Roy Thomas e Gil Kane nel 1971, era uno scienziato malato di leucemia che per sopravvivere si era iniettato sangue di pipistrello e sottoposto a una pesante cura, trovandosi però trasformato in una sorta di vampiro. Dopo alcuni scontri con Spider-Man e Blade, si trasformò in un eroe positivo, anche se molto tormentato.
Shriek
Shriek è una pericolosa criminale apparsa spesso di fianco a Carnage, anche se perlopiù come minaccia minore. Ideata da Tom DeFalco e Ron Lim, esordì nel 1993 e presto la vedremo anche in Venom 2, il nuovo film dedicato al simbionte nero nemico di Spidey.
Il suo potere è quello di manipolare il suono, con cui può generare delle onde d’urto fragorose. Può inoltre influire sulle emozioni delle persone, gestendole a suo piacimento. Non è noto come abbia ottenuto i suoi poteri, ma la sua passione per il crimine deriva, pare, da un’infanzia particolarmente difficile.
Doppelganger
Il Doppelganger venne creato da Jim Starlin e Ron Lim all’interno della saga di Infinity War, come una copia dei vari eroi creata da Magus per combatterli. Questa particolare copia dell’Uomo Ragno, però, non si dissolse come le altre e rimase sulla Terra a creare panico e distruzione.
Si tratta, a ben guardare, di una versione mostruosa e animalesca dello stesso Spider-Man. Ha sei braccia e due gambe con artigli per arrampicarsi, zanne al posto dei denti e la capacità di produrre una ragnatela assai tagliente. Per il resto, la forza e l’abilità sono le stesse dell’arrampicamuri.
Cervello vivente
Il Cervello Vivente è un avversario storico di Spider-Man, visto che fece la sua comparsa addirittura nel 1964 per la penna di Stan Lee e le matite di Steve Ditko. Si tratta di una sorta di intelligenza artificiale molto pericolosa, all’inizio rappresentata in maniera piuttosto ingenua e poi via via più dettagliata.
Non ha mai rappresentato una minaccia particolarmente gravosa per Spider-Man, ma ha continuato a ritornare in scena periodicamente, forse per la nostalgia dei tempi andati. In epoca recente, comunque, ha acquisito di nuovo una certa rilevanza perché il Dottor Octopus ha nascosto i propri dati cerebrali proprio dentro al Cervello Vivente.
L’infografica col riassunto finale
E voi, quale nemico di Spider-Man preferite?