Cinque memorabili serial killer dei film horror

Freddy Krueger, forse il più famoso tra i serial killer cinematografici

Tormentano i nostri incubi su pellicola: non sappiamo mai da quale angolo spunteranno o in quale perfido tranello attireranno le loro inconsapevoli e urlanti vittime.

Sono i serial killer della settima arte, spietati – ma per fortuna irreali – assassini che nemmeno la morte è in grado di fermare. Ecco a voi i cinque più temibili.

 

1. John Kramer da Saw – L’enigmista

Protagonista di tutti e sette i film della saga Saw, anche se solo sotto forma di flashback negli ultimi quattro, John Kramer è interpretato da Tobin Bell.

La vita di questo serial killer andò in pezzi quando un criminale assalì sua moglie, procurandole un aborto, e gli venne diagnosticato un cancro inoperabile al cervello. Preda della depressione, tentò il suicidio, ma sopravvisse e capì allora quanto fosse importante la vita e che c’era troppa gente disposta a sprecarla abbandonandosi alle azioni più meschine.

Contro queste persone, Kramer adottò uno spietato percorso di redenzione: metterle in trappole senza apparenti vie d’uscita, se non una che comportava grande dolore fisico o un importante sacrificio (la perdita di un arto, ad esempio).

Da questa prova, ammesso che si fosse riusciti a sopravvivere, le persone sarebbero uscite cambiate, abbandonando la loro malvagità. Altrimenti, un rifiuto della società sarebbe stato eliminato.

Da Saw ai seguaci

Saw – soprannome affibbiatogli dalla stampa – iniziò la sua opera, attirando su di sé in maniera inevitabile l’attenzione della polizia, ma potendo contare anche sull’apporto di alcuni suoi seguaci, i quali portarono avanti la sua missione anche dopo la sua morte (avvenuta nel terzo capitolo).

Tra di loro si scatenò una lotta interna, al termine della quale solo uno uscì vincitore. Ad ogni modo, tratto distintivo del serial killer è un inquietante pupazzo parlante.

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2. Freddy Krueger da Nightmare

Freddy Krueger è il protagonista di tutte le pellicole della saga Nightmare (9 alla data odierna), inaugurata da Wes Craven nel 1984. Il personaggio è interpretato da Robert Englund nella saga originaria e da Jackie Earle Haley nel remake.

La madre di Freddy era una suora, che rimase vittima di uno stupro di gruppo dal quale nacque il futuro assassino. Affidato a un padre adottivo manesco e tormentato dai bulli della scuola, Freddy iniziò a manifestare già da bambino i primi problemi psichici, sfogando la sua rabbia sugli animali.

Divenuto adulto, iniziò a lavorare in una fornace dove uccise molti bambini, rei a suo dire di aver avuto quella felicità che a lui era stata negata. Catturato dalla polizia, venne scagionato per un cavillo, cosa che provocò la rabbia degli abitanti di Springwood, la città in cui viveva, i quali diedero alle fiamme l’edificio dove lavorava.

Tuttavia Freddy non morì, in quanto fece un patto con tre demoni che si legarono a lui: sarebbe tornato così a tormentare i sogni dei ragazzi di Springwood attaccandoli laddove i loro genitori non avrebbero potuto proteggerli, nei loro sogni.

Come fermarlo

Freddy uccise molte persone fino a quando si trovò l’unico modo per sconfiggerlo: far sì che l’intera popolazione di Springwood si dimenticasse di lui. Freddy non si arrese tanto facilmente e provò anche a sfruttare le energie mistiche di Jason Voorhees, ma nel confronto che ne seguì ne uscì con la testa mozzata.

Nel 2010 venne prodotto un remake del primo film della saga, che però alla fine è rimasto lettera morta, non dando vita a un’ulteriore saga. Tratti distintivi: un volto sfigurato e artigli alla Wolverine.

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3. Leatherface/Faccia di Cuoio da Non aprite quella porta

Leatherface è il protagonista di tutte le pellicole della saga Non aprite quella porta/The Texas Chainsaw Massacre (7 alla data odierna), inaugurata nel 1974 da Tobe Hooper, anche se interpretato da vari attori.

Su questo macabro personaggio circolano voci e leggende: si dice che sia nato in un mattatoio, col volto sfigurato, e che la madre sia morta di parto. Si dice che sia stato abbandonato vicino a un cassonetto dell’immondizia e ritrovato da un ex soldato mentalmente instabile. Il suo nome è Jed Sawyer, oppure Thomas Hewitt.

Nell’agosto 1973, cinque ragazzi si fermarono vicino alla sua dimora e uno a uno vennero trucidati, perché i loro resti venissero serviti come pasto alla sua famiglia dalle tendenze cannibali. Solo una di loro sopravvisse, ma per lo shock precipitò in uno stato di catatonia da cui non si riprese mai più.

La polizia indagò ma, prima che potesse catturare Leatherface e la sua famiglia, questi erano già fuggiti. Rimasero in clandestinità per molti anni, abitando vicino a un luna park di Dallas.

Il destino di Leatherface

Un caparbio sceriffo, però, imparentato con due dei ragazzi coinvolti nel primo massacro, dopo più di 10 anni di indagini riuscì a rintracciarli. A seguito di una esplosione, tutti i componenti della famiglia incluso Leatherface rimasero uccisi…

O forse no. Qualcuno vide ancora Leatherface – se davvero era lui – aggirarsi in altre zone degli Stati Uniti dopo essersi trovato una nuova famiglia. Forse la sua presenza maligna non è mai scomparsa. Così come il suo tratto distintivo: una motosega e… una faccia di cuoio.

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4. Michael Myers da Halloween

Protagonista di tutte le pellicole, meno una, della saga Halloween (10 alla data odierna), inaugurata nel 1978 da John Carpenter, Michael Myers è stato interpretato nel corso degli anni da vari attori.

Preda di turbe psichiche sin da bambino, Michael Myers uccise sua sorella maggiore e il suo fidanzato nel 1963, all’età di 6 anni, durante la notte di Halloween.

Internato in manicomio, venne affidato alle cure del dottor Samuel Loomis (interpretato sullo schermo dal grande attore Donald Pleasance), il quale si convinse che Michael, nonostante l’aspetto da bambino, fosse una malvagia mente criminale e invano chiese che venisse rinchiuso in una prigione di massima sicurezza.

L’evasione e la setta

Diventato maggiorenne, Michael evase dal manicomio e tornò nella sua città natale per uccidere Laurie, sua sorella minore e sua unica parente rimasta in vita; il tutto ancora durante la notte di Halloween.

Il dottor Loomis lo rintracciò e, dopo un disperato inseguimento, lo bloccò in un’ala di un ospedale dove l’assassino rimase coinvolto in una esplosione. Michael cadde in coma per dieci anni, fino a quando venne rianimato da una setta satanica, convinta che lo sterminio della sua famiglia fosse necessario per salvare l’umanità.

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Michael riuscì infine a liberarsi dal controllo della setta e ad uccidere tutti i suoi componenti, ma alla fine eliminò comunque Laurie e tornò nella sua casa natale, ormai diroccata, pronto a scatenare la sua furia assassina su altri malcapitati.

Il regista Rob Zombie ha diretto due remake dei primi due film della saga, che tuttavia non hanno incontrato i favori del pubblico. Tratto distintivo: una maschera con le fattezze del Capitano Kirk di Star Trek.

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5. Jason Voorhees da Venerdì 13

Protagonista di quasi tutte le pellicole della saga Venerdì 13 (11 alla data odierna), iniziata nel 1980, Jason Voorhees è stato interpretato nel corso degli anni da vari attori, di cui il più celebre e amato dal pubblico è Kane Hodder.

Tormentato da una madre asfissiante e da dei bulli, Jason venne dato per morto nel 1957, annegato a Crystal Lake. In realtà sopravvisse e nei decenni successivi visse in completa solitudine.

La madre, incolpando i responsabili del campeggio della sua presunta morte, iniziò a uccidere negli anni successivi tutti coloro che avevano la malsana idea di passare le vacanze a Crystal Lake (sobillata peraltro dallo stesso Jason, a sua insaputa).

Dopo essere rimasta decapitata in questa sua perversa ricerca di giustizia, Jason decise di vendicarla abbandonando il suo esilio e proseguendo la sua “opera purificatrice”.

La fine di Jason

Finito decapitato a sua volta – a quanto pare è una tradizione di famiglia – tornò in vita in maniera fantascientifica quando un parassita demoniaco/alieno si legò a lui.

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Da questo momento divenne immortale, cosa che rese sempre più difficile fermare la sua scia di uccisioni, tanto che nemmeno Freddy Krueger riuscì a eliminarlo. Alla fine Jason venne esiliato nello spazio, su un altro pianeta, la sua eredità di male forse per sempre distrutta.

Il regista Michael Bay ha poi prodotto un remake dei primi film della saga, ma non ha avuto molto successo. Tratto distintivo: una maschera da hockey.

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