Cinque memorabili storie d’amore nei libri

Romeo e Giulietta di William Shakespeare, una delle storie d'amore più celebri della letteratura, in una recente riduzione in forma di musical

Qual è il mezzo migliore per raccontare una grande storia d’amore? Una canzone può darci, al massimo, un abbozzo, un’idea di amore, dipingendone alcuni tratti in maniera rapida e veloce; e lo stesso vale per la poesia, confinata alla brevità e al suo tipico procedere per immagini. Diverso è il discorso per i film, nei quali – soprattutto se di un certo respiro – alcune storie hanno trovato legittimo spazio e, grazie anche alla recitazione di bravi interpreti, hanno saputo incantarci. Ma è indubbio che è soprattutto nei romanzi, col loro dipanarsi lento e ragionato, che le grandi storie d’amore trovano una casa adeguata.

La storia della letteratura, non a caso, è colma di memorabili love story: solo per citare alcune di quelle che sono rimaste fuori dalla nostra cinquina, vi ricordiamo quella di Tristano e Isotta o quella di Lancillotto e Ginevra narrata nei miti medievali, quella tra Paolo e Francesca raccontata con parole indimenticabili da Dante Alighieri, quella tra il Maestro e Margherita nell’omonimo romanzo di Michail Bulgakov, quella tra Gatsby e Daisy ne Il grande Gatsby, quella del triangolo Henry Miller-June Miller-Anaïs Nin tramandato da quest’ultima nei suoi diari, quella tra Florentino e Fermina in L’amore ai tempi del colera e perfino quella tra Hermione e Ron nella saga di Harry Potter. Noi, però, per la nostra lista ne abbiamo scelte altre cinque: eccole.

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Abelardo ed Eloisa

La travolgente passione tra il maestro e l’allieva

Abelardo e la sua allieva Eloisa, quadro di Edmund Blair LeightonMentre tutte le storie che abbiamo scelto e che presenteremo dal prossimo punto in poi sono storie fittizie, create dall’immaginazione di un bravo scrittore, la love story da cui partiamo è l’unica che si è svolta realmente, ma è talmente rocambolesca e drammatica da sembrare la più romanzesca della nostra cinquina. D’altro canto, è pur sempre, almeno per noi, una storia letteraria, visto che la si può leggere per intero nel ricco epistolario che i due protagonisti si scambiarono o nell’autobiografia di Abelardo, Storia delle mie disgrazie. Siamo a Parigi nel XII secolo: Abelardo è un chierico di 37 anni, dotto professore di teologia e uno dei maggiori filosofi del suo tempo; riceve la visita di Fulberto, un canonico, che gli chiede di prendere come allieva sua nipote, la diciassettenne Eloisa, una delle ragazze più istruite e promettenti d’Europa.

Il rapporto però rimane per molto poco nei binari della classica relazione docente-discente, nonostante Fulberto non ne sappia ovviamente nulla. Come si legge nelle memorie di Abelardo, «col pretesto delle lezioni ci abbandonammo completamente all’amore, lo studio delle lettere ci offriva quegli angoli segreti che la passione predilige. Aperti i libri, le parole si affannavano di più intorno ad argomenti d’amore che di studio, erano più numerosi i baci che le frasi; la mano correva più spesso al seno che ai libri… il nostro desiderio non trascurò nessun aspetto dell’amore, ogni volta che la nostra passione poté inventare qualcosa di insolito, subito lo provammo, e quanto più eravamo inesperti in questi piaceri tanto più ardentemente ci dedicavamo a essi senza stancarci». Purtroppo però la notizia esce dalla stanza dello studio: Fulberto caccia Abelardo di casa, ma Eloisa è intanto rimasta incinta; così Abelardo la rapisce e la porta nel suo paese natale, dove lei partorisce il figlio Astrolabio.

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Il finale di questa storia d’amore è però molto triste. Abelardo decide di sposare la bella Eloisa, ma deve farlo in segreto perché, in quanto chierico, non potrebbe prendere moglie. Anche questa notizia però non riesce a rimanere segreta e Abelardo, per mettere a tacere le voci, è costretto a mandare la moglie in monastero per qualche tempo. Fulberto, però, crede che l’uomo abbia in qualche modo ripudiato la nipote, costringendola a prendere i voti, e decide di vendicarsi: gli manda in casa tre uomini che lo aggrediscono mentre dorme e lo evirano. La storia d’amore, almeno quella passionale, si conclude inevitabilmente qui: Abelardo ritorna all’insegnamento dopo un periodo in monastero, Eloisa si rassegnerà – non senza grandi rammarichi e tristezza – alla vita da badessa. Quando lui muore viene seppellito nel di lei monastero, e lei lo seguirà poco più di vent’anni dopo, chiedendo che il suo corpo sia deposto nello stesso loculo dell’amato; e una leggenda vuole che all’apertura della bara le braccia di Abelardo si aprissero ad accogliere il corpo di Eloisa.

 

Romeo e Giulietta

La storia d’amore più famosa di tutti i tempi

Romeo e Giulietta di William Shakespeare, una delle storie d'amore più celebri della letteratura, in una recente riduzione in forma di musicalSicuramente più nota è la storia di Romeo e Giulietta che, grazie al dramma di Shakespeare e alle numerosissime opere (anche cinematografiche) che ne sono state tratte, è forse la storia d’amore per antonomasia della letteratura occidentale. Scritta tra il 1594 e il 1596 a partire da una serie di leggende antiche e di storie medievali da cui Shakespeare prese evidente ispirazione, la storia racconta di due giovani veronesi, appunto Romeo e Giulietta – esponenti di due famiglie rivali, rispettivamente quelle dei Montecchi e dei Capuleti –, che s’incontrano quasi per caso e s’innamorano fulmineamente l’uno dell’altro. Il loro amore è ovviamente ostacolato dalla faida tra le due fazioni ma anche dal fatto che Romeo viene coinvolto nell’uccisione di Tebaldo, cugino di Giulietta; i due ragazzi, dopo un breve corteggiamento, riescono infatti a sposarsi solo grazie alla complicità di un frate.

Le cose però, anche in questa storia, non volgono al meglio per i due protagonisti: a causa dell’uccisione di Tebaldo, Romeo è esiliato da Verona e costretto a lasciare la città dopo appena una notte d’amore con Giulietta; d’altro canto, la famiglia della ragazza – ignara dei fatti – le annuncia che dovrà sposarsi con Paride, un altro uomo. Chiesto consiglio al solito frate, Giulietta decide di fingersi morta grazie a una particolare pozione e poi scappare dalla città assieme a quello che è il suo vero marito. Frate Lorenzo però non riesce ad avvertire Romeo e quando questi viene a sapere che la sua amata è morta si reca a Verona e, nella cripta dei Capuleti, si toglie la vita col veleno; a sua volta Giulietta, quando si risveglia, vede il corpo esanime di Romeo e si suicida anch’essa.

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Al contrario di quanto si pensa comunemente, l’età dei protagonisti del dramma shakespeariano è molto bassa: Giulietta deve ancora compiere 14 anni, Romeo ne ha 16; un amore quindi imberbe e profondamente giovanile che è stato ripreso da Franco Zeffirelli nel suo adattamento cinematografico del 1968, quando il regista toscano affidò alla sedicenne Olivia Hussey e al diciassettenne Leonard Whiting i due ruoli principali. Molte però sono le versioni cinematografiche della storia: si parte da quella del 1936 diretta da George Cukor a quella italiana del 1954 per la regia di Renato Castellani che fu premiata col Leone d’Oro a Venezia, senza dimenticare il Romeo + Giulietta di William Shakespeare del 1996 di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio, Claire Danes, John Leguizamo e Pete Postlethwaite. Vari anche gli adattamenti in forma di musical: oltre al recente Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo, vanno segnalati Giulietta e Romeo su musiche di Riccardo Cocciante e parole di Pasquale Panella e West Side Story, in cui la storia viene ambientata nella New York del XX secolo.

 

Elizabeth Bennet e Darcy

I protagonisti di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Elizabeth e Darcy nella recente versione con Keira KnightleyÈ chiaro che le più romantiche storie d’amore letterarie non possono che essere legate al Romanticismo, che tanto successo ebbe nell’Europa della prima metà dell’Ottocento. Sono infatti due i romanzi appartenenti a questo periodo movimento letterario ed artistico che abbiamo inserito nella nostra cinquina, cominciando con Orgoglio e pregiudizio, capolavoro di Jane Austen pubblicato nel 1813. Al centro della narrazione c’è la difficile storia d’amore tra Elizabeth Bennet, ragazza della piccola nobiltà, e il signor Darcy, un uomo che sulle prime si presenta come arrogante e pieno di orgoglio di classe.

Elizabeth deve barcamenarsi tra vari problemi familiari, legati soprattutto alla sorella maggiore Jane, innamorata e corrisposta dal ricco Bingley, che però, su indicazione delle sorelle e proprio dell’amico Darcy, sembra rinunciare a lei, lasciando la campagna in cui i due si erano conosciuti e piaciuti per tornare a Londra; inoltre, il fastidioso cugino Collins, il pastore luterano che, in mancanza di fratelli maschi, erediterà la tenuta dei Bennet, tenta di prendere la seconda delle sorelle in sposa, trovando l’appoggio della frivola madre di Jane e Lizzy (ma non del saggio padre). Il problema principale della protagonista, però, è il carattere di Darcy, altezzoso e freddo almeno per quel che è dato di capire a Elizabeth, che risponde alla freddezza di lui con antipatia e distacco.

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Il romanzo però è lungo, e le cose nel tempo cambiano. Il primo ad accorgersene è Darcy, che si propone alla secondogenita dei Bennet che però, ancora infuriata per il caratteraccio dell’uomo, lo respinge senza mezzi termini; più passa il tempo, però, più Lizzy comincia ad avere testimonianza di un Darcy diverso da quello che aveva conosciuto nelle prime settimane, un Darcy capace di capire i propri errori, di mutare carattere e farsi più aperto e cordiale, capace anche – e nascostamente – di salvare la più piccola delle sorelle Bennet, Lydia, dall’onta di una fuga con un avventuriero. Altri piccoli fraintendimenti si frappongono tra il loro amore che però finalmente, in chiusura, trionfa.

 

Jane Eyre e Rochester

Un classico, e letale, terzo incomodo nel romanzo di Charlotte Brontë

Jane Eyre e Rochester nella versione cinematografica del 2011Sempre figlio del clima romantico è anche Jane Eyre, scritto nel 1847 da Charlotte Brontë, sorella di quella Emily il cui Cime tempestose avrebbe benissimo potuto essere parte di questa lista, per la descrizione dell’amore – per quanto tragico e distruttivo – tra Heathcliff e Catherine. Abbiamo però scelto di dedicare questo spazio al celebre racconto in prima persona di Charlotte Brontë perché maggiormente incentrato, almeno da un certo punto in poi, proprio sulla tematica amorosa mentre Cime tempestose può essere letto come il ritratto di alcuni cattivi caratteri, della lotta e della vendetta che contraddistinguono un certo modo di intendere la vita.

Jane Eyre è una ragazza molto particolare per i tempi in cui il romanzo uscì. Orfana, viene affidata fin da bambina ad una zia, andando a vivere all’interno di una famiglia in cui viene costantemente umiliata; trasferita poi in una scuola di carità, riesce con non poche difficoltà a crescere e a maturare, acquisendo una certa indipendenza di spirito e una grande intelligenza che le consentono di trovare un’occupazione come insegnante, prima all’interno della scuola stessa, poi anche all’esterno. È proprio nel ruolo di istitutrice della piccola Adele che fa il suo ingresso a Thornfield Hall, tenuta di un nobile inglese – tale mr. Rochester – che in principio non si vede mai e sul quale circolano però varie voci.

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Tutto sembra andare per il meglio quando l’uomo finalmente si presenta a casa e, soprattutto, annulla le previste nozze con la bellissima ma non certo disinteressata Blanche. Il rapporto con Jane anzi si approfondisce fino a quando lui arriva a chiederne la mano e si avviano i preparativi per il matrimonio. La felicità della protagonista è però presto funestata da una scoperta inattesa: nella soffitta della casa è segregata la prima moglie di Rochester, Bertha Mason, una donna completamente pazza che però l’uomo non ha cuore di abbandonare. Jane quindi scappa, impaurita e insieme combattuta dalla scoperta, ma dopo qualche tempo verrà a sapere dell’incendio che ha devastato la casa, appiccato dalla stessa Bertha e in cui lei è morta (lasciando anche Rochester profondamente ferito), e le cose potranno quindi tornare a posto.

 

Rossella O’Hara e Rhett Butler

Amore sullo sfondo della Guerra civile in Via col vento

Rossella O'Hara e Rhett Butler, protagonisti di Via col ventoConcludiamo con una storia che è sicuramente stata resa celeberrima dal cinema ma che anche nella sua versione originale letteraria ha avuto sicuramente modo di influenzare l’immaginario collettivo di molte persone, come dimostrano i dati di vendita che parlano di milioni di copie piazzate nel giro di un paio d’anni dall’uscita e di più di 30 milioni vendute a tutt’oggi: stiamo pensando a Via col vento, capolavoro e unico libro scritto dall’americana Margaret Mitchell, pubblicato per la prima volta nel 1936.

La storia è piuttosto nota. La protagonista è la bella e ribelle Rossella O’Hara, una ragazza di campagna nella contea di Clayton, non distante da Atlanta, a pochi mesi dallo scoppio della Guerra di Secessione; al centro dei suoi pensieri c’è l’aitante Ashley Wilkes che però sembra in procinto di sposare la propria cugina Melania Hamilton: proprio per cercare di scongiurare quest’eventualità Rossella, incurante dei rituali di corteggiamento, decide di dichiararsi ad Ashley, che però la rifiuta. Involontario testimone della scena è Rhett Butler, un avventuriero dal carattere altrettanto forte e spavaldo. Ad ogni modo, per ripicca Rossella decide di sposarsi con Charles Hamilton, il giovane fratello di Melania.

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La Guerra di Secessione però scompagina le carte in tavola di quella che sembra una storia d’amore piuttosto tradizionale. Charles muore sotto le armi e Rossella, rimasta sola col figlio Wade, inizia a vivere con Melania – anch’essa incinta –, mentre altri incontri con Rhett approfondiscono il loro rapporto. La sua nuova missione sarà però quella di rivitalizzare Tara, la tenuta di famiglia, e per farlo non esiterà a sposarsi con Frank Kennedy, proprietario e fidanzato di una delle sorelle. Morto anche quest’ultimo, Rossella accetta finalmente di sposare Rhett, dal quale avrà anche una figlia, che però morirà cadendo da cavallo; questo dà il colpo di grazia ad un matrimonio già in crisi a causa della testardaggine della protagonista nel voler conquistare Ashley. Quando Melania muore e le sue speranze potrebbero finalmente realizzarsi, la donna però comprende, finalmente, che il suo vero amore è Rhett, ma forse troppo tardi.

 

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