
Non c’è dubbio: il genere di trasmissioni che ha avuto una vera e propria impennata – sia di proposte che di ascolti – negli ultimi anni è quello dei programmi TV di cucina. Tra reality con dilettanti, consigli di cuochi affermati, game-show e chi più ne ha più ne metta, i nostri schermi negli ultimi tempi sono stati letteralmente invasi da format di tutti i tipi.
Per questo un paio di settimane fa vi abbiamo chiesto un parere, limitandoci ai migliori programmi TV di cucina italiani, riguardo a quali fossero i vostri preferiti. Ecco come avete risposto, procedendo dal quinto al primo posto.
In fondo al nostro articolo, inoltre, troverete un ulteriore sondaggio, che vi permetterà, se lo vorrete, di rimescolare l’ordine dei primi cinque. E ora procediamo.
Indice
5. Torte in corso
Per carità, i programmi di cucina sono sempre esistiti. Magari più spartani e monocordi, magari seguiti solo da massaie di una certa età, ma sono sempre esistiti. Mai, però, fino a qualche anno fa si erano visti dei programmi dedicati esclusivamente alle torte e ancora più in particolare al cake design. Un tema che invece in questi tempi va incredibilmente di moda.
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Per chi non lo sapesse, con questa espressione si identifica sostanzialmente l’uso e la creazione di tecniche che permettono di abbellire le torte. Cioè di creare effetti scenografici, applicando dei principi artistici alla realizzazione dei dolci.
Oltre al gusto, le trasmissioni TV ci hanno infatti insegnato che un elemento fondamentale della cucina è la presentazione. E le torte – soprattutto quelle realizzate per occasioni speciali – possono da questo punto di vista stupire. Basta usare la pasta da zucchero, qualche colorante e molta fantasia.
Il cake design all’italiana
Il genere ha fatto la sua prima comparsa sul piccolo schermo grazie a un programma statunitense [1]. Ma quel successo ha consentito il lancio di un’analoga trasmissione tutta made-in-Italy. Torte in corso ha esordito infatti nel novembre 2012 su Real Time.
Lo show è stato condotto da Renato Ardovino, cake designer originario di Battipaglia che alla passione per la cucina ha saputo unire studi artistici e in particolare scultorei. Proprio quegli studi gli hanno consentito di acquisire le conoscenze che applica ora ad ogni sua torta.
Coadiuvato dal nipote Angelo Ardovino, che gli ha fatto anche da spalla in qualche simpatico siparietto, Renato ha ospitato in ogni puntata del suo show una persona che gli commissionava una torta per un evento speciale. Persona alla quale lui rispondeva dando libero sfogo alla fantasia e alle sue capacità tecniche.
Il successo della trasmissione è stato così grande che Rizzoli ha pubblicato molte delle ricette in un libro omonimo. Inoltre, sempre su Real Time è partito una sorta di spin-off, My Cake Design: la battaglia dello zucchero. In quello show Ardovino ha fatto da giudice agli esperimenti in pasta di zucchero di due cuoche dilettanti.
4. I menù di Benedetta
I programmi culinari non hanno introdotto solo nuovi format nel panorama televisivo italiano a volte fin troppo asfittico. Hanno anche lanciato dei nuovi personaggi a tutto tondo, che hanno saputo partire (o rilanciare la propria carriera) da dietro ai fornelli. Dimostrando una buona duttilità, applicandosi a programmi anche ben diversi da quelli a cui erano abituati.
Tra i presentatori che hanno saputo cogliere questa opportunità si segnalano sicuramente, con le dovute proporzioni e il relativo pubblico di riferimento, Antonella Clerici e Alessandro Borghese, dei quali parleremo tra poco. Ma anche Benedetta Parodi, che forse più di tutti ha dimostrato di poter dare una svolta completa alla propria immagine.
Partita come giornalista di Studio Aperto, in poche abili mosse la moglie di Fabio Caressa ha saputo infatti rinnovarsi. Prima ha condotto una minirubrica all’interno del telegiornale – Cotto e mangiato –, poi ha sfondato in libreria.
Il successo della Parodi
Nel 2012 è infatti uscito l’omonimo libro Cotto e mangiato che ha sfiorato il milione e mezzo di copie vendute. Benissimo sono comunque andati anche i suoi seguiti, come Benvenuti nella mia cucina, I menù di Benedetta ed altri ancora [2].
Infine, complice il successo sempre più travolgente, ha cambiato emittente TV. Nel 2011 è infatti passata a La7, dove è rimasta un paio d’anni. Nel 2013, infine, è approdata a Real Time, canale del gruppo Discovery.
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I menù di Benedetta è stata la trasmissione che per due anni la giornalista ha condotto su La7. All’interno di essa presentava le sue ricette, i suoi piatti “salvacena” (cioè che la conduttrice preparava in pochi minuti, accompagnata da un timer), i suoi consigli per la gestione della casa e i suoi ospiti. Ospiti assieme ai quali spesso si trovava a cucinare.
Fedele alla sua tradizione di cambiare spesso formula, la Parodi ha poi dato vita a nuovi format. Tra questi meritano di essere segnalati Bake Off Italia (anche nella versione Junior) e Molto bene.
A giudicare dai vostri voti e dai vostri commenti, comunque, I menù di Benedetta è la trasmissione [3] che vi è rimasta maggiormente nel cuore.
3. Cuochi e fiamme
Sempre legato a La7, e alla sua versione più “femminile” La7 D, è anche il programma che, assieme ai due che presenteremo tra poco, ha raccolto la maggior parte delle vostre preferenze. Si è infatti piazzato al primo posto a pari merito.
Si tratta di Cuochi e fiamme, un programma in cui due dilettanti si sfidano, sotto la supervisione di un vero chef. E sottopongono i loro piatti al vaglio di una giuria composta da tre esperti del settore.
Vari avvicendamenti sono avvenuti nel cast del programma. Sul versante cuochi, infatti, si era partiti con Alessandro Borghese nel 2010 e si è poi passati a Simone Rugiati [4].
Nel ruolo di giudici si sono invece alternati personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo enogastronomico e perfino dei blog di settore. Tra i tanti bisogna citare Chiara Maci, Riccardo Rossi, Andrea Grignaffini, Fiammetta Fadda, Leonardo Romanelli, Katia Follesa e Dario Cassini.
Perché è tra i migliori programmi TV di cucina
In questo caso, anche a giudicare da quanto ci avete scritto commentando il vostro voto nell’apposito form, quello che funziona della trasmissione è soprattutto l’interazione tra i vari personaggi del cast.
Rugiati [5], infatti, rappresenta il lato “esigente” di Cuochi e fiamme. Ma giudici come Riccardo Rossi (attore comico in decine di fiction e film) riescono a stemperare bene i toni del programma.
Inoltre, molti di voi hanno sottolineato l’importanza delle ricette, ben spiegate e ben scelte dagli autori e dai concorrenti.
2. La prova del cuoco
Il veterano dei programmi di cucina ancora in corso è però sicuramente La prova del cuoco. Nonostante sia partito su Rai 1 addirittura nel lontano 2000, lo show continua infatti imperterrito ad incontrare i favori non solo dei nostri lettori, ma anche più in generale di tutto il pubblico televisivo.
Basato su un format della BBC, il programma, in onda dalle 12 alle 13:30, offre tanti spunti e rubriche. Necessari quando c’è bisogno di riempire un tempo tanto lungo.
Lo show prevede due concorrenti, incaricati di preparare assieme ad un cuoco professionista le loro ricette all’interno di un tempo stabilito dal timer. Ma oltre a loro, spazio è lasciato anche a rubriche e momenti più leggeri, spesso affidati alla stessa conduttrice Antonella Clerici.
Proprio questi momenti rappresentano, a quanto par di capire dai vostri commenti, il valore aggiunto del programma, che riesce in questo modo a piacere sia a cuoche e cuochi provetti, sia ai figli e alle nonne.
I punti di forza
In questo senso, è stato anche salvifico il ritorno della Clerici nel 2010, come molti di voi ancora sottolineano dopo l’intermezzo di Elisa Isoardi. Inoltre, dai vostri commenti emerge anche come le ricette presentate nella trasmissione siano facili da realizzare anche a casa. E, a differenza di quanto avviene in altri programmi, ben spiegate passo per passo.
Anche da questa trasmissione sono stati tratti numerosi libri, ma pure CD musical, che raccolgono le canzoni spesso giocose che accompagnano le varie prove. Esiste infine perfino un videogioco per Nintendo DS.
1. MasterChef Italia
Come detto, le prime tre posizioni sono state assegnate a pari merito, visto che hanno raggiunto il 15% delle preferenze sia Cuochi e fiamme che La prova del cuoco che lo show col quale abbiamo deciso di chiudere. Ovvero MasterChef Italia, che sicuramente è stato uno degli eventi televisivi più sorprendenti delle passate stagioni TV.
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Basato su un format internazionale ampiamente importato in Italia [6], il programma è un talent show. A parteciparvi sono cuochi dilettanti che si sottopongono a varie prove per eliminare i diretti concorrenti e cercare di diventare il campione della trasmissione.
Per farlo, devono sottostare al giudizio di tre giudici inflessibili e, almeno nelle prime stagioni, non teneri. All’inizio si trattava dello chef emiliano Bruno Barbieri, del rinomato Carlo Cracco e del ristoratore Joe Bastianich. Nel 2015 si è poi aggiunto al trio anche Antonino Cannavacciuolo, mentre nel 2017 Cracco ha lasciato il posto ad Antonia Klugmann.
Poche ricette, tanta vita da chef
Poco spazio è lasciato alle ricette, che non vengono più di tanto spiegate al pubblico. Si lascia invece spazio al duro lavoro in cucina, reso molto spettacolare dalla difficoltà delle prove, dallo stress emotivo a cui sono sottoposti i concorrenti e dalla cattiveria dei giudici.
Soprattutto nei primi anni, la grinta dei tre era così esplicita da diventare quasi di culto. Non per nulla, tutti ricordano il «vuoi che muoro?» di Bastianich, che è diventato quasi proverbiale anche per chi il programma non l’ha praticamente mai visto.
Ai nostri lettori è piaciuta soprattutto la suspense che il programma sa creare nello spettatore. E il ritratto fedele della dura vita dei cuochi che vogliono arrivare al successo, sempre sottoposti a pressioni inusitate e ad atteggiamenti dispotici.
I risultati del primo sondaggio
Note e approfondimenti
[1] Si tratta de Il boss delle torte, legato comunque al nostro paese per la presenza dell’italoamericano Buddy Valastro, discendente di una famiglia originaria della Sicilia e della Puglia. ↑
[2] Dopo i primi due libri pubblicati con Vallardi, è entrata nella scuderia Rizzoli. Sempre per Rizzoli, a partire dal 2013 ha cominciato a pubblicare anche una serie di romanzi per ragazzi intitolato Le fate a metà. ↑
[3] Anche per la durata, visto che le repliche vengono trasmesse su La7 D, e per la varietà dei contenuti. ↑
[4] Anche perché il figlio di Barbara Bouchet è passato a nuovi progetti, soprattutto su Sky. ↑
[5] Lo chef è ormai una presenza fissa del panorama gastronomico-televisivo, con trasmissioni condotte anche su Gambero Rosso Channel, Rai 2 e perfino sul web. ↑
[6] Oltre a mostrarci la versione americana condotta da Gordon Ramsay, Graham Elliot e Joe Bastianich, le nostre emittenti ci hanno proposto pure la versione australiana e la versione Junior, anche questa sia in versione internazionale che italiana. In quest’ultimo caso, i tre chef erano Bruno Barbieri, Lidia Bastianich e Alessandro Borghese. ↑