
Se siete arrivati su questa pagina, probabilmente, è perché state cercando un nome spagnolo per la vostra futura bambina. Avete sfogliato libri su libri (o siti web) coi nomi italiani, ma nessuno vi ha convinto veramente. Perché vorreste qualcosa di esotico, senza cadere nel solito nome inglese.
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E allora avete pensato: perché non provare coi nomi spagnoli? In effetti, quelli che arrivano dalla penisola iberica hanno un doppio vantaggio: sono stranieri e perciò originali, ma hanno comunque una sonorità molto simile a quella italiana. Per aiutarvi nella scelta, ci siamo procurati i dati sui nomi che negli ultimi cinque anni le mamme spagnole hanno dato alle loro figlie e li abbiamo scremati, togliendo tutti quei termini che sono identici all’italiano. Ne è uscita una classifica che potete leggere qui di seguito, in cui vi spieghiamo anche il significato di questi nomi e vi raccontiamo qualche curiosità.
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Indice
Paula
Un nome usato anche in inglese e tedesco
Il nome spagnolo più comune, e uno dei cinque più diffusi considerando anche quelli che si scrivono alla stessa maniera in italiano e nella lingua di Cervantes, è Paula. Si tratta di un evergreen, in classifica in Spagna da molti anni ma frequente anche in America Latina. Il suo corrispettivo italiano è ovviamente Paola, che però nel nostro paese non ha la stessa diffusione. L’origine deriva dal latino Paula, un nomen che significava “piccola”, ma anche “modesta” e “umile”.
È curioso che il nome non sia esclusivamente spagnolo, ma anche inglese e tedesco: viene infatti usato, in Gran Bretagna, in America e in Germania come femminile di Paul, anche se lo si incontra raramente. Tra i personaggi famosi che portano questo nome, si ricorda Paula Abdul, cantante californiana di origini siriane e brasiliane. Il nome, però, è stato usato anche nelle opere di fantasia. Ad esempio è piuttosto famoso il romanzo di Isabel Allende, Paula, dedicato alla figlia morta prematuramente per una rara malattia.
[wpzon spec=”1″ asin=”880788562X,B00H4H1G6Y,B00KTS9ZFY” country=”it” listing=”3″ col=”3″ descr=”0″]Anche un divo della musica pop come Robin Thicke, però, ha al suo attivo un album intitolato Paula, dedicato alla moglie. Un album che però non deve aver colpito nel segno, visto che i due hanno divorziato appena un anno dopo la sua uscita. L’ex moglie, tra l’altro, è quella Paula Patton che ha recitato in Hitch – Lui sì che capisce le donne e Mission: Impossible – Protocollo fantasma. L’onomastico si festeggia il 26 gennaio in onore di Santa Paola, vedova romana discepola di San Girolamo.
Julia
Dal latino alla Spagna
Anche Julia potrebbe essere preso per un nome anglofono, ma bisogna stare attenti alla lingua. La sua versione spagnola, infatti, si pronuncia in maniera diversa, con la “j” aspirata. Il risultato è qualcosa di simile a “hulia”, che dà un tono decisamente iberico al nome. Il rischio però che chi conosce vostra figlia la chiami all’inglese, e quindi sostanzialmente con una pronuncia identica a quella di “Giulia”, è molto alto. Inoltre bisogna tenere presente che anche la versione tedesca e olandese del nome, molto diffuse, si scrivono allo stesso modo, anche se si leggono “iulia”.
L’origine è latina e deriva da Iulia, versione femminile di Iulius. Molto diffuso nell’antichità, il nome è caduto in disuso con le invasioni barbariche salvo essere riscoperto dal Rinascimento. Oggi non è facile trovare personaggi famosi che portino questo nome nella sua versione spagnola, anche perché è diffuso poco in Sud America. In ogni caso si possono citare l’attrice di telenovelas Júlia Almeida, che è però brasiliana e quindi di lingua portoghese, la poetessa portoricana Julia de Burgos e la giornalista galiziana Julia Otero.
[wpzon keywords=”don giovanni byron” sindex=”Books” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]Se invece ci spostiamo sulla fiction, una Donna Julia è citata da Lord Byron all’interno del suo poema dedicato a Don Juan. L’onomastico si festeggia il 22 maggio, in onore di Santa Giulia, morta martire in Corsica nel V secolo.
Noa
Un nome biblico in forte crescita
Molto diversa è l’origine di Noa, che si piazza al terzo posto della nostra classifica pur non avendo un corrispettivo in italiano. Il nome deriva infatti dall’ebraico: nella Bibbia si chiama infatti così una delle cinque figlie di Zelofcad (le altre sono Macla, Tirza, Ogla e Milca), citate nel libro dell’Esodo. Personaggi di secondo piano, ma che almeno in un caso sono sopravvissuti. Così Noa, che in origine era il femminile di Noè, è oggi un nome molto comune in Israele (dove significa “movimento”) ma anche in Spagna e in particolare in Galizia, dove rivaleggia coi primissimi.
L’unica persona nota a livello internazionale con questo nome è la modella israeliana Noa Tishby, ma c’è da dire che il suo utilizzo su larga scala è abbastanza recente. A titolo di curiosità, vi diciamo per concludere che Noa è diffuso anche in Giappone, dove però ha un’origine etimologica diversa (e significa “mio amore”). Infine in Francia e in Belgio viene abbastanza usato, ma per i maschi. Il patrono è Noè e l’onomastico si festeggia il 18 novembre.
Carmen
Devozione e musica in un’unica parola
Al quarto posto troviamo il più classico dei nomi spagnoli, relativamente diffuso anche in Italia: Carmen. Il nome nacque in epoca medievale come variante di Carmela, che a sua volta era iniziato a comparire pochi anni prima. All’origine di tutto c’è infatti l’apparizione di Maria al Monte Carmelo, in Palestina, avvenuta nel 1251. Questo evento miracoloso, la cui notizia si diffuse in tutta Europa, portò subito a un fiorire di nomi devozionali, che replicavano quello ebraico (Karmel) del monte.
Mentre in Spagna è attestata la presenza in quell’epoca di Carmel, questo nome cedette presto il passo alla sua variante con la “n”. Una modificazione che secondo gli studiosi fu anche influenzata dal latino, visto che “carmen” in quella lingua – che nel Medioevo non era ancora del tutto dimenticata – significa “canzone”. Ma il grande successo internazionale di questa variante si deve all’opera omonima firmata da Georges Bizet nel 1875.
[wpzon keywords=”carmen bizet” sindex=”Music” sort=”relevancerank” listing=”3″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]Tra i personaggi famosi così chiamati, bisogna ricordare la top-model Carmen Electra (il cui nome però è un nome d’arte) e la cantante jazz Carmen McRae, entrambe americane. Fuori dagli States, invece, si segnala Carmen Miranda, leggendaria ballerina di samba e attrice. Se ci spostiamo sul versante dei personaggi di fantasia, poi, non si possono dimenticare Carmen Sandiego, misteriosa protagonista di una serie di programmi TV, e la canzone di Lana Del Rey Carmen.
Ana
E il resto della classifica fino al venticinquesimo posto
Concludiamo con Ana, versione spagnola del nostro Anna (anche se nella penisola iberica si può trovare anche la forma con la doppia “n”). Il nome era molto comune qualche anno fa, mentre ultimamente risulta in calo, ma riesce comunque a piazzarsi nella nostra cinquina. L’origine è ebraica (da Channah) e significa “grazia”. Nell’Antico Testamento è il nome della madre del profeta Samuele, mentre nel Nuovo è quello della profetessa di Gerusalemme. Inoltre, una tradizione che però non ha riscontro nei Vangeli vuole che anche la madre di Maria si chiamasse Anna. L’onomastico si festeggia il 26 luglio.
Tra i personaggi famosi bisogna menzionare la top-model Ana Beatriz Barros, l’attrice Ana Obregón e la scrittrice Ana María Matute. Fuori dai paesi ispanici, invece, ricordiamo la tennista serba Ana Ivanović, la cantante svedese Ana Johnsson e l’attrice romena Ana Caterina Morariu. Se volete sapere, infine, quali altri nomi si sono avvicinati ai primi cinque, ecco il resto della classifica fino al venticinquesimo posto: Ainhoa, Aitana, Alejandra, Ines, Nerea, Ariadna, Laia, Ainara, Rocio, Leire, Candela, Carlota, Lola, Jimena , Blanca, Alicia, Nora, Celia, Vera e Clara.