
Amedeo Modigliani è stato un pittore e scultore italiano che ha fatto molto parlare di sé. Nato a Livorno, in Toscana, il 12 luglio 1884, morì a Parigi il 24 gennaio 1920, per tubercolosi. Come si vede, la sua fu una vita breve (non aveva nemmeno 36 anni) eppure ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte: come non ammirare i suoi ritratti femminili, con quei caratteristici volti stilizzati e i colli affusolati?
La fine tragica
Elegante anche nella vita (di lui Pablo Picasso ebbe a dire: «C’è solo un uomo a Parigi che sappia vestirsi, è Modigliani») visse, tra le altre, una intensa storia d’amore con Jeanne Hébuterne, una pittrice in erba. Il giorno dopo la morte di Amedeo Modigliani, Jeanne – che stava a casa dei suoi ed era incinta – si gettò da una finestra del quinto piano. Ora riposano per sempre, uno accanto all’altra, nel cimitero parigino di Père Lachaise.
Non è certo possibile fare una disamina approfondita delle opere di Modigliani: ne segnaliamo cinque che, secondo noi, meritano di essere conosciute. Ovviamente la scelta è dettata da gusti personali.
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Indice
Le sue famose teste
Battute all’asta anche per 65 milioni di euro
Amedeo Modigliani aveva una vera e propria passione per le teste. Del resto ambiva a diventare uno scultore monumentale e nella scultura desiderava trovare la forza propria della sintesi. Purtroppo per via del suo fisico debole dovette “ripiegare” sulla pittura. Ma le sue teste scolpite sono diventate quasi un’icona della sua opera.
Le realizzò a partire dal 1909. Sono teste allungate, dai volti triangolari, in cui fanno bella figura di sé un naso prominente e delle labbra spesso sporgenti. La fronte bassa mette in evidenza gli occhi distanti. I capelli intrecciati sembrano coprire delle orecchie appena accennate. E poi ci sono i colli, lunghi, che danno l’idea che la testa sia in una sorta di equilibrio, accentuato dallo sguardo assente.
La ricerca nei fossi di Livorno
Tuttavia queste sue sculture non vennero molto apprezzate dai suoi contemporanei e lui, sfiduciato, ne gettò alcune nel fosso reale di Livorno. Almeno così riportano alcuni suoi amici. Questo episodio ha dato vita, poi, alla ricerca delle teste perdute di Modigliani. E di falsi ritrovamenti ce ne sono stati molti. Celebre quello del 1984 che divise nettamente il mondo della critica d’arte. Una vicenda molto ingarbugliata, tanto che nel 2011 il regista Giovanni Donfrancesco ha realizzato il film documentario Le vere false teste di Modigliani.
Una delle sue teste realizzata nel 1911/12 è stata battuta all’asta da Sotheby’s New York, nel 2014, per la cifra di 70.725.000 dollari (65.903.500 euro al cambio odierno).
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Cariatide in piedi
Interpretare l’arte greca alla luce di quella africana
Spesso quando si dice “cariatide” si pensa a una persona che sostiene idee antiquate. Di fatto questo è solo l’ultimo significato del termine. “Cariatide”, infatti, indica prima di tutto una figura femminile scolpita che viene usata come colonna o pilastro in opere architettoniche. Il nome deriva dalle donne di Carie, rese schiave dagli ateniesi e spesso raffigurate dagli scultori greci proprio come colonne. (Per inciso: le cariatidi sono solo figure femminili. Per quelle maschili nella stessa posa si parla di telamoni o atlanti).
Cariatide in piedi è il titolo di un dipinto a olio che Amedeo Modigliani dipinse nel 1913 e che attualmente fa parte di una collezione privata in terra francese. L’opera è la rappresentazione di una cariatide, come si vede, ma ha una particolarità: non si ispira all’arte greca bensì a quella africana. Le caratteristiche di questa scelta sono evidenti e conferiscono alla figura una bellezza del tutto particolare.
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Ritratto di Diego Rivera
L’importanza del cromatismo
Diego Rivera, pittore messicano che aveva conquistato il cuore di Frida Kahlo e che era stato per lei anche occasione di molteplici delusioni, si trovava a Parigi nello stesso periodo in cui c’era anche Modigliani. Fu così che il nostro decise di ritrarlo. I due si conoscevano bene, anche se, stando alle fonti, spesso bisticciavano. Iniziavano con il dialogare su vari argomenti e poi finivano per discutere animatamente e quindi litigare.
L’opera Ritratto di Diego Rivera è del 1914. È un olio su tela di cm 100×81 e si trova in una collezione privata parigina. È firmata da Modigliani in alto a sinistra. Modigliani ha anche realizzato un’altra versione di questo quadro, leggermente più piccola. Si tratta di uno studio preparatorio. Lo si considera un quadro del tutto particolare per via dell’uso del cromatismo all’interno di tutta al vicenda artistica di Modigliani stesso.
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Ritratto di Raymond
Un occhio al mondo, uno a te stesso
Il Ritratto di Raymond è un olio su tela, realizzato da Modigliani nel 1915. Si trova in una collezione privata di Montecarlo. Si tratta di un quadro che riporta elementi comuni dell’estetica di Modigliani. Per esempio, il personaggio ha un occhio chiuso. Il perché lo spiegava lo stesso Amedeo Modigliani: «Con un occhio tu guardi il mondo, con l’altro guardi te stesso».
Stando a diversi studiosi è molto probabile che quello rappresentato sia proprio lo scrittore francese Raymond Radiguet (Saint-Maur-des-Fossés, 1903 – Parigi, 1923), autore de Il diavolo in corpo. Da notare che lo stesso Radiguet in una sua novella, abbozzata, parla del caffè parigino De la Rotonde e cita proprio Amedeo Modigliani.
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Nudo sul divano (Almaisa)
Lo scandalo dei nudi di Modigliani
Il nudo è una forma d’arte presente da sempre, si può dire. Eppure i nudi di Modigliani destavano molto scandalo. Secondo alcuni questo è, forse, dovuto al fatto che il particolare stile di Amedeo Modigliani allontanasse l’idea della donna come modella in posa e ne mettesse in mostra la realtà più intima.
Si pensi che nel dicembre 1917 la galleria di Berthe Weill in rue Taitbout a Parigi allestì una mostra di Modigliani. Tra i quadri esposti c’erano anche i suoi nudi. Le opere destarono uno scandalo così grande che la polizia minacciò l’immediata chiusura della galleria se non si fosse proceduto all’immediata rimozione delle opere in questione. La mostra, poi, non venne chiusa, ma lo scandalo influenzò negativamente le vendite. Alla fine vennero venduti solo due dipinti di Modigliani.
Tra i vari nudi di Amedeo Modigliani segnaliamo Nudo sul divano (Almaisa). Si tratta di un olio su tela del 1916, custodito in una collezione privata a Cleveland (Ohio). La donna rappresentata è Almaisa, di origini algerine, che il nostro aveva già ritratto, vestita e seduta, in un altro quadro dello stesso anno.