Cinque ottimi siti per comprare magliette nerd

Guida ai migliori siti per comprare magliette nerd e geek

Mai come adesso è andato di moda essere nerd. Negli ultimi anni, grazie anche al successo di serie TV come The Big Bang Theory, è infatti diventato normale non solo non nascondere più il proprio lato geek, ma anzi metterlo in mostra. E in questo un ruolo di tutto rispetto l’hanno le magliette.

Il nerd che si rispetti, infatti, nell’iconografia ufficiale mal sopporta i maglioni e le camicie. Il motivo è a suo modo sociologico. Da un lato, il classico abbigliamento da impiegato lo spaventa, perché lui è un creativo, un freelance (che in certi casi è un modo molto più elegante di dire disoccupato o sottopagato cronico). Dall’altro, vuole imitare i suoi miti californiani, abituati a stare a maniche corte anche in inverno, incurante del fatto che il clima italiano non sia uguale a quello della Silicon Valley.


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Comunque sia, il nerd dei nostri giorni, per rimanere tale, ha bisogno dei vestiti giusti. E i vestiti giusti, per lui, si identificano con una serie di t-shirt spiritose legate all’immaginario geek. Dove trovarle? Ecco i cinque migliori negozi online del settore.

 

Jinx

Per i videogiocatori

Se siete appassionati di videogiochi, il vostro punto di riferimento planetario non può che essere Jinx.com. Il sito californiano è stato infatti fondato a San Diego nel 1999 e da allora si è guadagnato, passo dopo passo, il rispetto della comunità dei gamers, sempre esigente per quanto riguarda il merchandising. Da questo punto di vista, la storia dell’azienda è molto emblematica. Per i primi quattro anni, infatti, Jinx fu un progetto casalingo realizzato da Tim Norris e Sean Gailey, con quest’ultimo che disegnava le t-shirt lasciandosi ispirare dalla cultura hacker.

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Nel 2003, poi, gli affari sono decollati con l’ingresso in società di Jason Kraus. A quel punto i tre hanno deciso di ampliare l’offerta, includendo magliette legate ai videogame, ai meme di internet, ai robot, ai fumetti e alla cultura geek. Interessanti, da questo punto di vista, le licenze ottenute negli ultimi anni, da Minecraft a Halo, da Star Wars: The Old Republic a Blizzard Entertainment, che produce World of Warcraft.

 

BustedTees

Umorismo geek

Se amate i video divertenti sul web, conoscete CollegeHumor. Il portale, fondato nel 2000 da Josh Abramson e Ricky Van Veen, offre ogni giorno nuovi video realizzati dallo staff, spesso molto ben fatti e di livello comparabile a quello delle produzioni televisive. E non è un caso che il sito abbia avuto anche proprio uno show proprio sul piccolo schermo, trasmesso da MTV. Ma cosa c’entra questo con le magliette? Nel 2004, complice il crescente successo, Abramson decise di lanciare BustedTees, all’inizio solo un forum per vendere t-shirt legate ai video prodotti da CollegeHumor.


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Abramson, che ha ricomprato lo shop online da IAC/InterActiveCorp nel 2011, è ora a capo di BustedTees, che nel frattempo ha ampliato di molto i propri affari. Il fulcro sono ancora le t-shirt dal carattere umoristico, ma ora i soggetti sono liberi e toccano tutto il range della cultura geek. Così vi si trovano decine di magliette che scherzano su Star Wars, sui supereroi, sui personaggi dei videogiochi (da Mario ai Pokémon), sui protagonisti degli show televisivi. Oltre a collaborare con CollegeHumor, inoltre, il sito ha collegamenti attivi anche con Funny or Die e con gli show di Conan O’Brien e del Saturday Night Live.

 

Threadless

Una comunità di artisti

Originaria di Chicago è invece Threadless, una società che non è solo un negozio di magliette e capi di abbigliamento geek, ma anche una vera e propria comunità di artisti che disegnano di volta in volta nuovi soggetti. La particolarità del sito, infatti, è quella di proporre t-shirt che magari non sono legate ai vari marchi commerciali, ma sono molto originali e spesso divertenti. I fondatori sono Jake Nickell (che ne è ancora alla guida) e Jacob DeHart e l’anno di nascita è il 2000.

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Il sistema di selezione e pagamento degli artisti è molto interessante. Ogni settimana, vengono proposti al sito circa 1.000 nuovi soggetti. Questi vengono sottoposti alla comunità, che esprime voti e valutazioni. Dopo una settimana, lo staff revisiona i risultati del sondaggio e sceglie circa 10 disegni che hanno ricevuto molti “like”, per stamparli sulle maglie e metterli sul mercato. All’autore del disegno non viene dato nulla, in prima istanza. Riceve però una percentuale del 20% dei profitti sulla sua maglietta e un buono da 250 dollari da spendere sul sito. Se poi la maglietta ha successo e viene ristampata, si ricevono – allora sì – dei soldi in contanti.

 

RedBubble

Dall’Australia con furore

Sulla stessa filosofia di Threadless si basa anche RedBubble, sito fondato più di recente, nel 2006, in Australia, ma ora localizzato anche negli Stati Uniti. Una filosofia che anzi dagli australiani è portata alle estreme conseguenze. Non solo il sito dispone di una solida base di artisti che mostrano alla comunità le loro creazioni, ma di recente alcuni di questi hanno cominciato ad essere ospitati dalla società nei loro uffici di Melbourne, per lavorare a stretto contatto l’uno con l’altro. L’idea è che in questo modo le idee possano scambiarsi e i disegnatori migliorare.

D’altro canto, gli affari del sito sono molto aumentati negli ultimi anni. Solo nel 2015 sono stati raccolti più di 15 milioni di dollari australiani da investitori privati, mentre il portale fa registrare più di 8 milioni di visitatori unici al mese. I disegni sono quindi creazioni originali, non sempre comici ma spesso legati al mondo dei nerd. Inoltre vengono vendute anche magliette per bambini, stickers, custodie, borse e merchandising vario. Gli autori hanno comunque modo di decidere su quali supporti verrà stampato il loro disegno e mantengono il copyright delle loro opere.

 

ThinkGeek

Il leader del settore

Concludiamo col più famoso sito del settore, ThinkGeek, che offre ogni cosa possiate immaginare nell’ambito della moda e dei gadget nerd. Lanciato nel 1999 con base in Virginia, il sito è di proprietà di GameStop, la famosa catena di negozi di videogiochi. I fondatori sono Jen Frazier, Jon Sime, Scott Smith e Willie Vadnais, che a quell’epoca erano impegnati in una start-up e decisero di dar vista a questo sito come una sorta di progetto parallelo. Un progetto che però è decollato negli ultimi anni. Basti pensare che, per acquisire il sito, GameStop quest’estate ha dovuto sborsare 140 milioni di dollari, in una sorta di asta al rialzo con altri possibili acquirenti.


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ThinkGeek è infatti il leader per volume d’affari del settore e uno dei primi duecento siti mondiali di vendita online. Tra i prodotti realizzati su licenza, si segnalano quelli legati a Star Wars, a Star Trek, a Doctor Who, a The Big Bang Theory, a Il trono di spade e ai personaggi della Marvel. Inoltre, una delle particolarità dello shop è legata al 1° aprile: in quella data l’home page viene riempita di prodotti irreali e strambi, a mo’ di pesce d’aprile. Uno scherzo che è famoso nel web e che ha avuto talmente successo da far sì che in certi casi questi prodotti fittizi venissero poi realizzati, su richiesta dei fan.

 

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