Cinque pellicole nella filmografia di Liam Hemsworth

Esploriamo la filmografia di Liam Hemsworth

Certo, 24 anni non sono molti per sfondare ad Hollywood, soprattutto se si proviene da una regione che ha sì dato (soprattutto di recente) attori di indubbio fascino all’industria cinematografica, ma che è tutto sommato periferica e selvaggia come l’Australia; per di più, l’impresa può essere ancora più difficile se, mentre ci si sta faticosamente facendo strada nell’ambiente, tuo fratello maggiore diventa di punto in bianco un divo di prim’ordine, capace di catalizzare su di sé tutte le attenzioni.

Non stiamo parlando di Casey e Ben Affleck, un’altra coppia di fratelli in cui l’uno ha finito – volente o nolente – per oscurare l’altro, ma di Liam e Chris Hemsworth, i nuovi “begli australiani” che sembrano pronti a prendere il posto, nell’immaginario statunitense, di Hugh Jackman e Russell Crowe (anche se quest’ultimo, a dire il vero, è neozelandese), ormai un po’ troppo avanti con gli anni per continuare a fare ancora a lungo i “belli e impossibili” dell’emisfero australe.

Da Chris Hemsworth a Miley Cyrus

Chris l’avrete sicuramente tutti presente per la sequela di film che, nel giro di appena tre anni, l’hanno portato sul tetto di Hollywood, da ThorThe Avengers, da Biancaneve e il cacciatoreRush. Liam, invece, vi sarà un po’ più difficile da individuare, sia perché il giovanotto di casa compirà appena 25 anni tra un mese, sia perché i ruoli, che pure sono stati importanti e in produzioni di grande livello, non gli hanno ancora permesso di conquistare la parte alta dei cartelloni pubblicitari dei film. Probabilmente, anzi, per ora si è parlato di più di lui sui siti di gossip che non su quelli di critica cinematografica, visto che è stato per qualche mese il fidanzato ufficiale di Miley Cyrus. Ad ogni modo, varie sono le pellicole che l’hanno visto all’opera in questi anni, e il suo curriculum conta già una ventina di lavori, tra film e serie tv. Scopriamo allora insieme le cinque tappe fondamentali della sua filmografia.

 

Segnali dal futuro

L’esordio a caratteri fantascientifici

Dopo aver lavorato – come d’altronde anche i fratelli Chris e Luke – fin da giovanissimo in varie soap opera e serie tv australiane, Liam Hemsworth, classe 1990, giunse negli Stati Uniti appena diventato maggiorenne, desideroso di ottenere qualche ingaggio. Le offerte non tardarono ad arrivare e già nel 2009 poté infatti esordire nella megaproduzione fantascientifica Segnali dal futuro, un blockbuster capace di incassare più di 180 milioni di dollari in tutto il mondo.

Un codice proveniente dal 1959

Il film, che ha per protagonisti Nicolas Cage e Rose Byrne e vede Hemsworth nel ruolo del giovane Spencer, è un classico film apocalittico, condito però da un certo gusto per il mistero. La storia, infatti, parte quando nel 2009 viene dissotterrata una capsula del tempo che era stata sepolta cinquant’anni prima da dei bambini di una appena inaugurata scuola elementare; al piccolo Caleb (interpretato da Chandler Canterbury) capita in mano un foglio pieno di numeri apparentemente casuali scritto a suo tempo da una certa Lucinda, foglio che però colpisce l’interesse di suo padre, astrofisico del MIT. Decifrato il codice, l’uomo si rende conto che in quel foglio sono contenute le coordinate e il numero di vittime di tutte le principali catastrofi degli ultimi cinquant’anni e di altre tragedie che si devono ancora verificare.

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Da quel momento in poi parte la corsa contro il tempo dei protagonisti per riuscire a decifrare l’ultima parte del codice e soprattutto a mettere in salvo tutti: la catastrofe conclusiva, infatti, pare essere un’eruzione solare che rischia di condannare a morte tutti gli abitanti del pianeta. Ma le sorprese continueranno fino all’ultimo.

Diretto da Alex Proyas, che forse ricorderete come regista de Il CorvoIo, Robot, il film è in generale piaciuto poco ai critici, sia per la storia un po’ strampalata, sia per l’interpretazione poco convincente di Nicolas Cage, ma c’è stato anche chi è uscito dal coro, come il famoso recensore americano Roger Ebert, che l’ha segnalato come il sesto miglior film dell’anno. In ogni caso, è piaciuto al grande pubblico, che gli ha fatto fare il pieno di incassi ed ha aiutato anche la carriera di Hemsworth a decollare.

 

Triangle

Il memorabile horror inedito in Italia

Sempre a metà strada tra l’horror e la fantascienza è stata anche la seconda prova da attore al cinema di Liam Hemsworth, l’indipendente Triangle, uscito sempre nel 2009 per la regia e la sceneggiatura di Christopher Smith e prodotto con fondi australiani e britannici. Flop al botteghino, è stato però ben accolto dalla critica e ha permesso al giovane attore di mettere in mostra una gamma più ampia di possibilità recitative e la capacità di lavorare anche assieme a molti coetanei.

Un transatlantico misterioso

La storia è abbastanza intricata e probabilmente non rende appieno nello spazio di poche righe, ma cercheremo di raccontarvela comunque: la protagonista è Jess (interpretata dall’attrice australiana Melissa George, già vista in Amityville Horror e nelle serie tv AliasIn TreatmentGrey’s AnatomyThe Good Wife), una ragazza madre che per distrarsi decide di concedersi una gita in barca con un gruppo di amici. L’escursione, però, non va nel migliore dei modi visto che la barca si rovescia a causa di una tempesta elettrica e il gruppo si trova disperso in mare, fino a quando non viene raccolto e salvato da un transatlantico che però, all’interno, si rivela vuoto. I misteri si infittiscono quando una misteriosa persona mascherata comincia ad ammazzare i componenti del gruppo, dicendo anche alla stessa Jess di dover fare la stessa cosa se vuole tornare a casa.

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In breve la ragazza capirà di essere finita all’interno di un loop temporale che si attiva alla morte dei suoi compagni di viaggio, e si metterà quindi lei stessa ad ucciderli per poter interrompere il ripetersi degli eventi e poter tornare dal proprio figlio. Ma il loop non si fermerà così facilmente e Jess sarà costretta a prendere delle altre, gravi decisioni per poter assicurare un futuro alla persona che più ama.

Al di là degli incassi insoddisfacenti, che non hanno consentito neppure di lanciare il film nei cinema americani né tantomeno in quelli italiani, la pellicola ha incassato complimenti da varie riviste specializzate, sia per il sapiente uso del paradosso temporale, sia per la buona performance del cast. Per quanto riguarda il nostro paese, al momento non esiste una versione in italiano della pellicola, ma è facile reperire il DVD o il Blu-Ray originale, se si mastica un po’ d’inglese.

 

I mercenari 2

L’uccisione di Billy the Kid

La prima pellicola che ha dato ad Hemsworth l’occasione di farsi conoscere davvero al grande pubblico, con un ruolo decisivo all’interno della trama, è stata però I mercenari 2, blockbuster d’azione scritto e interpretato da Sylvester Stallone, secondo capitolo di una saga amatissima dal pubblico.

Al posto di Taylor Lautner

Liam Hemsworth era già stato contattato per il primo film della serie, avendo ben impressionato al provino; il suo personaggio – decisamente minore – fu però eliminato in fase di revisione della sceneggiatura, e Stallone fu costretto a salutare l’attore australiano con la promessa che la buona impressione che aveva lasciato non sarebbe stata dimenticata; fu così che nel 2011, quando si iniziò a lavorare al sequel che sarebbe uscito l’anno dopo, il suo nome ritornò a galla. La trama, infatti, prevedeva l’entrata in scena di un nuovo giovane membro della squadra, Billy Timmons detto Billy the Kid, che inizialmente doveva essere interpretato dalla star di Twilight Taylor Lautner; all’ultimo momento, però, si decise di puntare sul meno noto Hemsworth, verso il quale Stallone sentiva di essere in debito, e la scelta ha decisamente pagato, visto che la sua interpretazione è stata uno dei motori principali del film.

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Il suo personaggio, infatti, dopo un’azione particolarmente fortunata, veniva preso in ostaggio da un gruppo di paramilitari e veniva ucciso nonostante il pagamento del riscatto da parte dei suoi compagni; proprio per vendicarlo, la squadra dava così origine ad una caccia spietata che era alla base di tutta la pellicola.

Il film è stato ben accolto sia dalla critica – che, pur senza troppo slancio, ne ha apprezzato il buon ritmo e la capacità dei divi dell’action movie di rimettersi in discussione e di tanto in tanto di sapersi prendere in giro –, sia soprattutto dal pubblico, tanto che è riuscito ad incassare più di 300 milioni di dollari in tutto il mondo. Hemsworth non ha ovviamente potuto partecipare ai capitoli successivi della saga a causa della morte del suo personaggio, ma ha potuto subito rifarsi con un successo ancora più grande, Hunger Games.

 

I film della serie di Hunger Games

Gale Hawthorne e il triangolo con Katniss e Peeta

Dopo la buona performance in I mercenari 2, Hemsworth pareva insomma pronto per film di grande budget e per ruoli sempre più da protagonista; e, d’altro canto, in quegli stessi mesi l’affidabilità della famiglia veniva dimostrata anche da suo fratello Chris, protagonista del primo Thor nel 2011 e di The Avengers l’anno dopo.

La scelta della Lions Gate

L’occasione arrivò quando, tra il 2010 e il 2011, la Lions Gate iniziò a mettersi all’opera su un adattamento cinematografico dei romanzi di Suzanne Collins. La scrittrice americana aveva infatti appena completato la sua trilogia di Hunger Games, che tanto successo stava avendo soprattutto tra i lettori più giovani, e la possibilità – molto concreta – era quella di trarne non solo una serie di film, ma un vero e proprio franchising a largo raggio. Per questo, come dimostra l’esempio ormai magistrale di Harry Potter (ma anche di Percy Jackson e di altre saghe di questo tipo), bisognava puntare su attori giovani e semisconosciuti ma dotati già di buon talento, capaci di crescere assieme alle pellicole e di catalizzare l’attenzione degli spettatori a più livelli. Se per la protagonista, Katniss Everdeen, si puntò saggiamente su Jennifer Lawrence, che anche grazie a queste pellicole è diventata una delle star di maggior peso ad Hollywood, sul versante maschile una delle scelte più azzeccate è stata appunto quella di Liam Hemsworth, assunto per interpretare il ruolo del miglior amico di Katniss, Gale Hawthorne.

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Di pellicole al momento nei cinema ne sono uscite tre: Hunger Games (2012), Hunger Games: La ragazza di fuoco (2013) e Hunger Games: Il canto della rivolta parte 1 (2014), mentre l’ultima, che concluderà il terzo capitolo, è attesa per la fine del 2015. I film hanno avuto un successo clamoroso e probabilmente superiore ad ogni più rosea aspettativa, tanto che la Lawrence è diventata l’eroina di film d’azione di maggior successo della storia del cinema; ma, come dimostra anche questo articolo e voi che lo state leggendo, non è stata solo la sua carriera a decollare.

Liam, nei panni di Gale, si è visto tutto sommato poco nel primo film – ambientato proprio durante gli Hunger Games e quindi lontano dalla casa sia di lui che di Katniss –, mentre ha avuto più spazio nel secondo e nel terzo capitolo, quando la battaglia si è fatta più realistica e si è spostata altrove. Il suo ruolo, oltre a quello di essere uno dei più valorosi e fidati amici della protagonista, è anche quello di dar vita a un triangolo con Katniss e Peeta (interpretato da Josh Hutcherson), che tiene in tensione lo spettatore non solo sul versante dell’avventura ma anche su quello sentimentale.

 

Il potere dei soldi

Il primo film da protagonista e il primo flop

Concludiamo la nostra panoramica con Il potere dei soldi, uscito nel 2013, in cui Hemsworth ha avuto finalmente il ruolo dell’assoluto protagonista pur essendo attorniato da stelle di prima grandezza come Harrison Ford, Gary Oldman, Richard Dreyfuss e il connazionale Julian McMahon; un film che è indubbiamente importante nello sviluppo della sua carriera ma che non è stato minimamente baciato dalla fortuna, visto che si è rivelato uno dei più clamorosi flop degli ultimi anni, sia a livello di critica che di incassi.

Spionaggio tra industrie hi-tech

La storia, tratta da un romanzo del 2004 di Joseph Finder, è incentrata su un giovane impiegato di un’industria tecnologica americana che, licenziato per insubordinazione, passa una notte brava con la carta di credito aziendale, spendendo ben 16mila dollari. Davanti alla minaccia di andare in galera, accetta la proposta dell’azienda: farsi assumere da una ditta concorrente e diventare una sorta di spia industriale. La faccenda però si complica ben presto e il giovane Adam – interpretato proprio da Hemsworth – si trova coinvolto in un braccio di ferro tra due magnati senza scrupoli.

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Come detto, il film non è andato affatto bene, sotto nessun punto di vista. Costato 35 milioni di dollari anche per la presenza di attori di prim’ordine (una parte era stata proposta a suo tempo anche a Kevin Spacey, che però declinò l’offerta), ne ha incassati a malapena 13 in tutto il mondo, ma ancora peggio è andata sul versante della critica, la cui unanime disapprovazione è ben riassunta da Rotten Tomatoes, sito secondo il quale solo il 5% dei giornalisti che l’hanno recensito ha dato un’opinione favorevole sul film.

Per Hemsworth è stato sicuramente un duro colpo, dato che sulle sue spalle è stata fatta ricadere almeno una parte del fallimento. Dopo un ruolo nel più modesto (a livello di budget) Empire State, sta cercando in questi mesi di rilanciarsi con altre pellicole, tra le quali la più interessante pare essere The Dressmaker, film in uscita l’anno prossimo in cui reciterà al fianco di Kate Winslet.

 

Segnala altri film fondamentali della filmografia di Liam Hemsworth nei commenti.

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