
In Italia ci sono delle abitudini consolidate, che sembrano sopravvivere al passare del tempo e alla globalizzazione. Ad esempio, ogni anno arriva la bella stagione e ogni anno arrivano, immancabili come sempre, le gite fuori porta. Ovvero le gite in cerca di alcune belle città da visitare nell’Italia del nord, del centro o del sud.
Alla ricerca di una meta
Da aprile ad ottobre ci arrabattiamo per trovare una possibile meta che possa scuoterci dal torpore domenicale, un luogo che possa deliziarci gli occhi e la mente e che possibilmente non abbiamo ancora visto. Una città – con l’eccezione di luglio e agosto, quando la meta diventa generalmente la spiaggia – in cui dimenticare gli affanni della settimana lavorativa.
Ogni famiglia ha le sue mete ricorrenti, che si perpetuano di generazione in generazione. Sono spesso legate alla vicinanza geografica o ad altri motivi anche sentimentali. Anche per questo motivo, però, ogni tanto si sente l’esigenza di cambiare e scoprire qualche nuovo borgo.
Se da un lato è pur vero che l’Italia è tutta bella, ed ogni paesino è carico di storia, è infatti anche vero che a volte si vorrebbe rompere questo schema, esplorare mete diverse, conoscere città nuove, ma proprio per l’infinita varietà dell’offerta si rischia di rimanere bloccati, di non capire dove è meglio andare e perché.
A misura d’uomo
Anche per condividere alcune riflessioni fatte a tal proposito in questi anni, vi proponiamo quindi oggi una guida a 85 piccole città da visitare nell’Italia del nord, intendendo con “piccole” quelle realtà che non sono le megalopoli di Milano o Torino ma nemmeno le importanti realtà di Bergamo, Ferrara o Parma.
Ci siamo limitati, infatti, a quelle città che solitamente si definiscono “a misura d’uomo”, che hanno cioè meno di 100mila abitanti. Ecco quali sono, in questo campo, le mete a nostro modo di vedere imperdibili, dedicando maggior spazio alle prime cinque (presentate da ovest ad est) e poi elencandovi più velocemente le altre 80.
Indice
1. Sanremo
Stile liberty e rovine
Se dall’ovest vogliamo partire e se le dimensioni sono quelle che abbiamo detto in apertura, immancabile è la presenza di Sanremo, la città dei fiori sede di festival, manifestazioni sportive e palazzi liberty. Lo stile è infatti perlopiù quello della belle époque, quando la cittadina divenne la meta preferita della nobiltà di mezza Europa.
Innanzitutto il nostro consiglio è quello di partire dalla Pigna, il centro storico cittadino. Si tratta di un insieme di vicoli medievali che si avvolgono l’uno sull’altro. Originariamente avevano scopi difensivi (e da qui deriva il nome) e sono caratterizzati dalla presenza dei tipici carrugi liguri.
I problemi
Il problema è che negli ultimi anni il quartiere è stato un po’ abbandonato a se stesso e avrebbe bisogno di maggior attenzione. Merita però ancora un’esplorazione almeno in pieno giorno. Anche per poter giungere, attraverso di esso, al Santuario della Madonna della Costa, situato a 100 metri sul livello del mare. Da lì si gode infatti di una stupenda panoramica sulla città.
Poi inevitabile è la passeggiata sul lungomare Imperatrice, dove si affacciano anche la Chiesa ortodossa di San Basilio e il caratteristico Casinò. Più in là, in corso Cavallotti, si possono ammirare la prestigiose ville Nobel e Ormond. Ovvero i retaggi delle villeggiature di inizio ‘900 dei ricchi visitatori stranieri.
Fuori città, infine, merita una visita la frazione di Bussana Vecchia, ad appena nove chilometri nell’entroterra. Distrutta da un terremoto a fine ‘800 e abbandonata, è stata ripresa in mano da una comunità di artisti e artigiani che convive coi ruderi in un’atmosfera unica.
2. Como
La gemma romanica e razionalista sul lago
Entriamo ora in Lombardia, regione che sa offrire grandi scenari anche al turista occasionale. A nord di Milano e a un passo dalla Svizzera, ma affacciata sul bel lago omonimo si trova infatti Como. Una città dalla storia importante, che ad una vocazione turistica ne ha saputo unire una anche economica.
Oltre alla classica gita in battello sul lago, infatti, la città sa offrire molte attrattive. Sul versante artistico non si può perdere lo straordinario Duomo, costruito in gran parte nel ‘400 in uno stile che mescola tardogotico e influenze rinascimentali e che costituisce una delle più belle cattedrali del nord Italia.
Poi bisogna menzionare la Basilica di Sant’Abbondio e quella di San Fedele. In quest’ultima austera chiesa romanica prestate attenzione agli interni, alla cupola e al coro.
Volta e Terragni
Per quanto riguarda i monumenti, invece, si segnalano il Tempio Voltiano (che ospita un museo sul comasco Alessandro Volta), gli edifici razionalisti di Giuseppe Terragni ed il Teatro Sociale. Infine, una menzione speciale merita la funicolare che porta fino a Brunate. Questa permette di godere di un ottimo panorama sulla città e sul lago.
Se poi Como l’avete già visitata in lungo e in largo e volete provare qualcosa di diverso. Procedendo a nord lungo il lago si giunge alla Villa del Balbianello. Si tratta di una incantevole costruzione edificata nel XII secolo ma più volte rimaneggiata. Ora è gestita dal FAI e ospita un Museo delle spedizioni in cui si rievocano quelle al Polo Nord e sull’Everest.
3. Mantova
All’estremo opposto della Lombardia, cioè nella sua parte sud-orientale, si trova un’altra piccola gemma, Mantova, legata anch’essa ad un glorioso passato medievale e soprattutto rinascimentale.
La città infatti, oltre ad aver dato nell’antichità i natali a Virgilio e ad ospitare annualmente il bel Festivaletteratura, ha vissuto il suo periodo di massima gloria durante la dominazione dei Gonzaga, tra il XIV e il XVIII secolo. In quell’epoca furono edificati praticamente tutti i più importanti edifici che oggi la adornano.
Un buon punto di partenza può essere Palazzo Te, situato appena fuori dal centro storico in un punto in cui è facile parcheggiare per poi addentrarsi a piedi verso la città. Si tratta di un bell’edificio cinquecentesco opera di Giulio Romano che i Gonzaga utilizzavano come luogo di svago e di ricevimento, nel quale molto caratteristiche sono le sale affrescate.
Dirigendosi poi verso il centro una prima sosta obbligata è la bella Piazza delle Erbe, dove spiccano la romanica Rotonda di San Lorenzo voluta da Matilde di Canossa e la Torre dell’orologio.
Dall’altro lato della strada si erge la Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti e fondamentale nella definizione dell’architettura rinascimentale, anche se completata con lavori successivi.
I palazzi dei Gonzaga e le chiese rinascimentali
Infine, proseguendo ancora verso il Mincio si arriva a Piazza Sordello, con in fondo il Duomo, un misto di romanico, gotico e rinascimentale a causa dei molti rimaneggiamenti. Soprattutto, sul lato destro si vede il maestoso Palazzo Ducale, una delle più ampie regge europee.
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Il palazzo è costituito di edifici aggiunti man mano nei secoli che culminano nel bel Castello di San Giorgio, simile per certi versi a quello di Ferrara. Al momento, però, una parte del castello è ancora chiusa a causa del terremoto del 2012.
4. Bassano del Grappa
Poco a nord della linea – o sarebbe meglio dire della Statale Postumia – che unisce Vicenza a Treviso e ai piedi dell’Altopiano di Asiago si trova la bella cittadina di Bassano del Grappa, poco più di 40mila abitanti in provincia di Vicenza.
La città deve buona parte della sua fama al ruolo avuto durante la Prima guerra mondiale, soprattutto dopo la disfatta di Caporetto, quando l’avanzata austriaca venne bloccata tra il Monte Grappa e il Piave. In quel momento Bassano divenne la città di prima linea da cui far partire la controffensiva italiana.
Oggi comunque il centro storico della cittadina gioca le sue carte, almeno dal punto di vista turistico, sulla commistione di bei paesaggi alpini, architetture palladiane e una vitalità tutta moderna.
Sebbene non sia paragonabile, per monumenti, edifici e chiese, alle città che abbiamo elencato finora, infatti, Bassano ha dalla sua il fatto di avere un centro storico raccolto, in cui è piacevole passeggiare (magari prendendo un aperitivo) ma anche inforcare una bicicletta – se si è abbastanza allenati – o l’auto e andare a girare nei bei dintorni.
L’impronta del Palladio e della guerra
In città il monumento principale è il famoso Ponte degli Alpini, costruito nel XIII secolo ma poi rifatto nel 1569 da Andrea Palladio dopo che l’ennesima piena del Brenta l’aveva distrutto.
Fortemente danneggiato anche nei secoli successivi sia da ulteriori piene che dalle guerre (nel ’45 fu fatto saltare anche dai partigiani), fu ricostruito nel 1947 secondo il progetto originale proprio dagli alpini, che in questo modo gli hanno dato il loro nome.
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Inoltre, interessante può essere fare una capatina prima al museo dedicato alle nostre truppe da montagna, che si trova proprio sul ponte, e poi al Museo della Grappa Poli, in cui si possono scoprire la storia e i metodi di preparazione di uno dei prodotti di eccellenza della zona.
5. Treviso
Concludiamo spostandoci poco al di là di Bassano, cioè a Treviso, entrando in quella zona del Veneto che per anni è stata il baluardo di quell’idea di nord-est che tanto successo ha avuto nell’immaginario giornalistico.
Capoluogo della marca trevigiana, fino a pochi anni fa terra ricchissima e costellata di centinaia di microimprese che esportavano in tutto il mondo, la città ha, almeno nel centro storico, un impianto tipicamente tardomedievale.
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Ci sono infatti molti bei palazzi dell’epoca della signoria e una serie di suggestivi canali (chiamati cagnani) del Botteniga che poi si immettono nel Sile.
Un gioiellino trecentesco
Il fulcro della città è Piazza dei Signori, su cui si affacciano vari edifici degni di nota: il bel Palazzo del Podestà con relativa Torre civica del Duecento; il Palazzo dei Trecento dove si riuniva il Maggior Consiglio e che nel dopoguerra, dopo i vistosi danni dei bombardamenti del ’44, è stato rimesso a nuovo; il seicentesco Palazzo Pretorio.
Poco più a nord si passa a Piazza San Vito, dove si trova la Chiesa di Santa Lucia, ben poco appariscente all’esterno tanto che mai verrebbe in mente di visitarla, ma in realtà all’interno molto suggestiva e particolare con affreschi restaurati da poco.
Altre cose che meritano un’occhiata sono la trecentesca Chiesa di San Nicolò, importante perché contiene una delle prime testimonianze sull’uso degli occhiali nel Medioevo, la Chiesa (romanica) di San Francesco, molto spartana ma che ospita le tombe di Pietro Alighieri e Francesca Petrarca, figli dei due più grandi poeti italiani del ‘300 come Dante e Petrarca.
Infine, date un’occhiata alla bella e grande Chiesa di San Nicolò, edificata dai domenicani tra Duecento e Trecento.
Altre 80 piccole città del nord Italia da visitare, oltre alle 5 già segnalate
Cinque città non sono poi molte, quando si viaggia spesso. C’è bisogno quindi forse di una lista più corposa, che tocchi tutte le regioni del nord Italia, offrendo diverse alternative per chi ha voglia di mettersi in macchina e di affrontare una bella gita in giornata. È per questo motivo che qui di seguito trovate altre 80 mete che di sicuro vi piaceranno.
Riva del Garda
Partiamo da Riva del Garda, in provincia di Trento. La cittadina sorge sulla punta settentrionale del Lago di Garda e, nonostante sia quindi in Trentino-Alto Adige, gode di un clima piuttosto mite, sia in inverno che in estate, che favorisce il turismo.
Riva è interessante soprattutto per il suo affacciarsi sul lago, che offre scorci di invidiabile bellezza. Il turismo è comunque molto sviluppato e ci sono diversi punti di interesse: in particolare gli edifici progettati da Giancarlo Maroni (architetto anche del Vittoriale di D’Annunzio) e alcuni monumenti medievali come il Palazzo Pretorio.
Aosta
Nonostante sia capoluogo di regione, Aosta è ancora una città di dimensioni contenute, perfetta da girare e da scoprire. È in primo luogo definita la “Roma delle Alpi” per via dei numerosi resti dell’epoca antica. Ci sono però cose da vedere anche di età successiva.
Per quanto riguarda le antichità, sicuramente non si possono perdere l’Arco di Augusto, il Teatro romano, il Criptoportico forense e la Porta Pretoria. Inoltre bisogna considerare che si può usare Aosta come punto di partenza per la visita al Parco Nazionale Gran Paradiso, che sorge a pochi chilometri di distanza.
Cremona
Anche Cremona, in Lombardia, è una città romana, che però fu protagonista di un periodo di grande sviluppo in epoca medievale. Per questo, girando tra le sue vie e piazze ci si imbatte in vari monumenti risalenti all’età dei comuni e delle signorie che meritano di essere visti.
Il fulcro della città è la Piazza del Comune, una delle più belle dell’Italia medievale, con il Battistero a pianta ottogonale, il Duomo sospeso tra stile romanico e rinascimentale, il Torrazzo e la Loggia dei militi. E non dimenticate l’Academia Cremonensis, dove si rinnova la tradizione cittadina di violini e liuti.
Pavia
Rimaniamo in Lombardia con Pavia, città che sorge poco distante da Milano, sul fiume Ticino e lungo l’itinerario della Via Francigena. Fondata dai galli, venne poi presa dai romani e divenne però anch’essa molto importante in epoca medievale, tanto da essere per un certo periodo capitale dei longobardi.
Tra i luoghi assolutamente da visitare bisogna segnalare la Basilica di San Michele Maggiore, capolavoro del romanico lombardo, e il Ponte coperto che sovrasta il Ticino, edificato dopo la Seconda guerra mondiale ma strutturato per riprodurre l’originale del XIV secolo. Non dimenticate, infine, il Duomo e la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro.
Aquileia
Aquileia è oggi una piccola cittadina in provincia di Udine, di poco più di 3.000 abitanti. Vanta però un passato glorioso e merita, grazie ai rimasugli di quel passato, assolutamente una visita. D’altronde, è considerata uno dei più importanti siti archeologici d’Italia.
Fondata dai romani, divenne uno dei centri nevralgici dell’Impero, poi protagonista anche delle prime fasi del cristianesimo in Italia. La zona archeologica contiene la Basilica in cui si dice abbia predicato anche San Marco, anche se oggi ha uno stile gotico in seguito a vari rimaneggiamenti. Da lì si arriva alla Cripta degli Scavi, al campanile e, poco oltre, al Foro.
Courmayeur
Courmayeur è una bella e famosa cittadina della Valle d’Aosta, celebre soprattutto per il fatto che nel suo territorio comunale sorge il Monte Bianco, la montagna più alta d’Italia. Il paesaggio è quindi mozzafiato e permette escursioni in estate e sciate in inverno.
In particolare per l’estate meritano una menzione la Val Ferret e la Val Veny, mentre per quanto riguarda l’architettura segnaliamo il Santuario di Notre-Dame de Guérison. È l’ultimo comune prima del traforo del Monte Bianco e dell’arrivo in Francia, pertanto può essere anche una sosta ideale quando ci si dirige oltralpe.
Porto Venere
Porto Venere – che potete trovare scritto anche come Portovenere – è un comune ligure che sorge in provincia di La Spezia. Fa parte, assieme alle Cinque Terre (di cui parleremo tra poco) e di qualche altro piccolo territorio adiacente, della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
D’altronde, la bellezza di questa località è celebre nel mondo. Meritano una visita le grotte marine come quella di Byron, quella Azzurra e quella del Tinetto. Inoltre sono molto importanti anche le architetture religiose, come la particolarissima Chiesa di San Pietro (che vedete in foto) e il Santuario della Madonna Bianca.
Monterosso
Avevamo detto che avremmo parlato delle Cinque Terre, che sorgono sempre in provincia de La Spezia, e partiamo da Monterosso al Mare, il più popoloso e il più occidentale dei cinque borghi. Al centro di un golfo naturale, è protetto da una piccola scogliera artificiale.
Questo fa di Monterosso il paese con le spiagge più estese delle Cinque Terre, anche se comunque molto contenute. L’elemento di pregio principale, però, è il borgo antico, che di sicuro vi catturerà con le sue viuzze e le sue case caratteristiche e colorate.
Vernazza
Procedendo verso est, sempre nelle Cinque Terre, incontriamo Vernazza, che sorge su un promontorio che si inserisce in un certo senso sul mare. Dispone di un porticciolo usato da secoli dalle imbarcazioni locali e di un panorama anche in questo caso mozzafiato.
Se poi vi piace passeggiare, esiste anche un bel sentiero che unisce Monterosso a Vernazza. Si districa tra terrazzamenti coltivati e scorci paesaggistici che sono indubbiamente tra i più belli della penisola. Non è particolarmente difficoltoso, anche se c’è un po’ da scarpinare.
Corniglia
Continuando a spostarci verso est troviamo Corniglia, l’unico dei cinque borghi delle Cinque Terre a non affacciarsi direttamente sul mare. Sorge infatti su un promontorio di circa 100 metri d’altezza, attorniato da terrazzamenti in cui si coltivano perlopiù viti.
Per questo per raggiungere il paese bisogna percorrere una lunga scalinata, la Lardarina, costituita da 33 rampe e 382 scalini. Anche in questo caso c’è una passeggiata che collega Corniglia a Vernazza che è molto suggestiva e paesaggistica.
Manarola
Anche Manarola, il borgo successivo nel nostro percorso attraverso le Cinque Terre, sorge su un promontorio, ma si sviluppa anche nella gola che scende verso il mare. Tra due speroni rocciosi, in basso, potrete ammirare così un piccolo approdo per le barche.
Il modo in cui le poche case si inerpicano sul promontorio rende il paese molto caratteristico e scenografico. Oltre alla consueta – ma memorabile – passeggiata nel borgo storico, in questo caso vi consigliamo di dare un’occhiata anche alla Chiesa di San Lorenzo.
Riomaggiore
Il giro delle Cinque Terre che vi abbiamo proposto si conclude con Riomaggiore, il più orientale dei cinque borghi liguri e anche quello più meridionale. Già a colpo d’occhio il paesino colpisce, perché le case colorate si ergono in parallelo tra loro lungo il ripido corso del torrente Rio Maggiore (che dà il nome al luogo).
Vi consigliamo pure qui di addentrarvi tra le viuzze del vecchio paese, in cui tutto è conservato come un tempo. E poi, tra le altre cose, di osservare anche il Castello di Riomaggiore, costruito nel 1260 e a cui nel corso dei secoli è stata cambiata più volte la funzione.
Lecco
Lecco è una cittadina della Lombardia che apre le porte alla Valtellina, ma che è famosa, nell’immaginario degli italiani, soprattutto per essere l’ambientazione delle vicende de I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Si affaccia, non a caso, su “quel ramo del Lago di Como…”.
La cosa più bella in città è proprio la vista sul lago, che consente ottimi scorci. Ci sono però anche edifici medievali e soprattutto neoclassici, costruiti per la maggior parte durante il dominio austriaco. Infine, da ricordare Villa Manzoni e la presunta casa di Lucia Mondella.
Grado
Spostiamoci in Friuli-Venezia Giulia con Grado, cittadina di mare che sorge in provincia di Gorizia. È nota come centro termale e balneare, ma è anche un luogo di interesse notevole per la sua bellezza. Davanti a sé, ad esempio, ha una bella laguna con una trentina di isole, alcune delle quali anche abitate stabilmente.
Nell’antichità era il porto di servizio di Aquileia e fino all’Alto Medioevo contese a Venezia il primato nelle acque della zona. Proprio per via della sua antichità, sono molti i monumenti d’epoca, come la Basilica di Sant’Eufemia o la Basilica di Santa Maria delle Grazie.
Crespi d’Adda
Crespi d’Addia non è neppure un comune, ma solo una piccola frazione di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo. La sua particolarità non è quella di avere particolari monumenti o bellezze architettoniche, ma di essere il villaggio operaio meglio conservato di tutta l’Europa meridionale.
Il paese venne infatti fondato nel 1875 da Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore tessile che lì aveva posto la sua fabbrica. Di fatto, fu lui a costruire le case, poi affidate ai suoi operai e mantenute sostanzialmente intatte nel corso dei decenni. Anche per questo il villaggio è oggi uno dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Palmanova
A proposito di Patrimoni dell’umanità, nella lista dell’UNESCO figura anche Palmanova in provincia di Udine. La città è infatti un caso piuttosto unico: venne fondata nel 1593 ed edificata sostanzialmente da zero dai veneziani, che ne volevano fare la principale fortezza contro il vicino (e sempre più pericoloso) Impero Asburgico.
Fu quindi eretta secondo un preciso disegno architettonico, le cui tracce – nonostante gli assedi, le rivolte e le guerre – si ritrovano ancora per le vie della città. Palmanova, non a caso, è ancora chiamata “città stellata” perché la sua pianta, perfettamente riconoscibile, è proprio una stella a nove punte.
San Martino di Castrozza
Se vi piace la montagna, una delle mete imperdibili nell’Italia del nord è sicuramente San Martino di Castrozza, in provincia di Trento. È una cittadina piccola ma rinomata per il turismo sia estivo che invernale, soprattutto perché sorge ai piedi delle Pale di San Martino.

Sicuramente il primo motivo di interesse, qui, è il paesaggio delle Dolomiti, che con la giusta luce del sole è indimenticabile. Inoltre è possibile usare il paese come base per moltissimi sport: dall’alpinismo al trekking, fino allo sci invernale.
Stresa
Stresa si affaccia sul versante piemontese del Lago Maggiore, sul Golfo Borromeo e davanti alle Isole Borromee, che rientrano nel suo territorio comunale. Per questo, grazie anche al clima mite garantito dallo specchio d’acqua, è una delle mete turistiche lacustri più ambite d’Italia.
Proprio perché frequentata da tempo da ricche famiglie, a Stresa abbondano i bei palazzi d’epoca. Sull’Isola Bella sorge ad esempio Palazzo Borromeo, edificio seicentesco con magnifici giardini. Oppure ci sono anche Palazzo Bolongaro e Villa Pallavicino. E poi, ovviamente, c’è un memorabile lungolago.
Portofino
Nel nostro elenco ci sono mete di tutti i tipi, da quelle popolari ed economiche a quelle, invece, più “da VIP“. Portofino (non distante da Genova) appartiene indubbiamente a questa seconda schiera, visto che è una località famosa in tutto il mondo per la bellezza del suo mare e delle sue vedute.
Nonostante sia molto piccola, qui sono stati girati, non a caso, molti film, soprattutto stranieri, che sul lungomare di Portofino o nella sua Piazzetta hanno cercato di cogliere le bellezze d’Italia. Tra i tanti, basti citare i recenti Sole a catinelle e The Wolf of Wall Street, oltre che alcune puntate di Beautiful e CentoVetrine.
Sirmione
Anche Sirmione è un’importante e rinomata meta turistica, che sorge però su una piccola penisola che si addentra nella parte meridionale del Lago di Garda. Afferente, dal punto di vista amministrativo, alla provincia di Brescia, è anche un importante centro termale.
Al di là della bellezza del paesello, frequentato, da primavera in poi, da frotte di turisti, sono da segnalare in questo caso due mete. Da un lato, il Castello Scaligero, costruito tra il Duecento e il Trecento a guardia del centro storico. Dall’altro, le grotte di Catullo, ovvero i resti di una antica domus romana.
Monte Isola
Rimaniamo in provincia di Brescia ma cambiamo lago, passando da quello di Garda a quello d’Iseo. Lì sorge un’isola lacustre che è la più grande d’Europa e che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione di turisti da tutto il mondo: Monte Isola.

Basti sapere che nel 2019 è stata eletta terza miglior località turistica a livello europeo, subito dietro a Budapest e Braga e davanti a Malaga, Ginevra o Atene. Già il nome ne manifesta l’aspetto più attraente: il fatto di essere un isolotto con una montagna dall’aspetto unico, come si vede anche dalla foto che abbiamo scelto.
Auronzo di Cadore
Torniamo in montagna con Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno. Il paese è molto carino e vanta origini antiche, ma quello che più colpirà i visitatori sono le escursioni verso la montagna che da Auronzo è possibile fare, soprattutto in estate.
Nel territorio comunale si trovano infatti il Lago di Misurina, molto bello e salutare per chi ha problemi respiratori, e, più in alto, le Tre Cime di Lavaredo. Queste sono le cime più famose e forse più belle di tutte le Dolomiti e meta sia per chi vuole passeggiare in montagna, sia per chi vuole praticare l’alpinismo.
Marostica
Rimaniamo in Veneto ma spostiamoci in provincia di Vicenza, dove si trova la cittadina di Marostica. La città è famosa per due motivi: il primo è la produzione di ciliegie, tanto che la ciliegia di Marostica è un prodotto a indicazione geografica protetta.
L’altro, quello più interessante dal punto di vista turistico, è la partita a scacchi con i pezzi viventi che si svolge nella piazza principale della città nel secondo fine settimana di settembre in ogni anno pari. La tradizione è stata avviata nel 1923 ma è ispirata a un leggendario fatto del XV secolo.
Bressanone
Bressanone è una cittadina di medie dimensioni che sorge in provincia di Bolzano, in Alto Adige. Vanta un passato glorioso: fondata già prima dell’anno Mille, la città ha ospitato per lungo tempo un vescovo-principe e ancora oggi la diocesi locale è condivisa tra Bolzano e Bressanone.
Questo passato così importante emerge nelle architetture della città, contraddistinte da un largo uso di portici e palazzi medievali e barocchi. Da vedere il Duomo, il Seminario Maggiore e il Palazzo Vescovile. In inverno poi ci sono le piste da sci e da slittino e soprattutto i famosi mercatini di Natale.
San Leo
Quando abbiamo dovuto scegliere quali regioni far rientrare nel nord Italia, abbiamo deciso di includere anche l’Emilia Romagna. E proprio lì, nel suo versante più meridionale, ci spostiamo ora con San Leo, un comune che sorge su uno sperone di roccia poco lontano dalla Repubblica di San Marino e dalle adiacenti Marche (di cui ha fatto tra l’altro parte fino al 2009)1.
È oggi uno dei borghi più belli d’Italia secondo il Touring Club soprattutto per la maestosa rocca, riedificata nel XV secolo a partire da una precedente fortificazione di epoca addirittura romana. Lì passarono molti dei dominatori (o carcerati) dell’Italia medievale e rinascimentale, tra cui anche Cesare Borgia.
Sabbioneta
È inserita tra i borghi più belli d’Italia anche Sabbioneta, cittadina in provincia di Mantova che è presente inoltre nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO proprio assieme al suo capoluogo. La città fu costruita nella seconda metà del XVI secolo per volere di Vespasiano Gonzaga Colonna, che voleva farne la capitale di un piccolo staterello.

Fu quindi edificata secondo i principi rinascimentali, seguendo il modello della città ideale allora in voga. Per questi motivi la città è stata spesso usata come set per film e serie TV, anche per replicare le strade nella Firenze rinascimentale. Meritano un’occhiata soprattutto la Chiesa dell’Incoronata, il Palazzo Ducale e la cinta muraria.
Lerici
Ritorniamo nella bella provincia de La Spezia per parlare di Lerici, che, come Porto Venere, si affaccia sul Golfo dei Poeti, amatissimo soprattutto dagli scrittori inglesi come il già citato Lord Byron, Percy Bysshe Shelley e Mary Shelley.
Qui a piacere sono soprattutto il mare – le spiagge di Lerici hanno conseguito non per nulla la Bandiera Blu – e il paesaggio, ma non bisogna dimenticare la bellezza dei borghi. Ad esempio, la frazione di Tellaro appartiene al circuito dei borghi più belli d’Italia e merita una visita.
Cividale del Friuli
Cividale, in provincia di Udine, è una cittadina antica e di grande importanza nel passato. Fondata da Giulio Cesare (onorato con una statua davanti al Comune) col nome di Forum Iulii, diede poi il nome all’intera regione anche perché, durante il dominio longobardo, ne divenne il capoluogo.
Molti sono dunque gli edifici storici e di interesse. Tra i tanti, vale la pena di segnalare il Ponte del Diavolo (che la leggenda vuole costruito, a metà ‘400, dal demonio in persona), il gotico Palazzo Comunale, il Duomo di Santa Maria Assunta e il Palazzo dei Provveditori Veneti, innalzato a partire da un modello del Palladio.
Camogli
Ripassiamo di nuovo in Liguria con Camogli, un piccolo comune che sorge non distante da Genova. Si tratta di un tipico borgo marinaro, in cui la presenza del porticciolo e di varie case variopinte sul lungomare crea un’atmosfera particolare, piuttosto comune in certe cittadine liguri.
A rendere suggestivo il colpo d’occhio è anche il Golfo Paradiso, su cui la cittadina si affaccia, e in generale il panorama naturalistico che Camogli condivide con Portofino. Inoltre merita un’occhiata anche l’Abbazia di San Fruttuoso che dispone anche di una propria baia.
Asiago
Asiago è una cittadina nota sia per la sua bellezza che per i suoi prodotti tipici, in particolare per il formaggio che porta il suo nome. Paese più importante dell’altopiano dei sette comuni, sorge in provincia di Vicenza, al confine col Trentino-Alto Adige, non distante dalla Bassano di cui abbiamo già parlato.

Il paese ospitò uno dei fronti della Prima guerra mondiale (ricordate Un anno sull’altipiano di Lussu?), ma ne rimase completamente distrutto. Oggi è sede di un importante Sacrario militare. È inoltre un punto di partenza per escursioni d’estate e attività sciistica d’inverno.
Vigevano
Vigevano è una cittadina tutt’altro che piccola, visto che conta più di 60.000 abitanti, che sorge in provincia di Pavia. La località vanta una storia importante, divisa in due fasi: la prima, in epoca tardo-medievale; la seconda, con l’avvento in città dell’industria della calzatura.

Le vestigia dello splendore antico si vedono soprattutto nel centro storico e in particolare in Piazza Ducale (realizzata su disegno di Leonardo da Vinci), dove sorge anche la Cattedrale di Sant’Ambrogio costruita tra ‘500 e ‘600. Per quanto riguarda la storia industriale, vi consigliamo una visita all’importante Museo internazionale della calzatura.
Sappada
Ritorniamo in montagna con Sappada, borgo del Friuli in provincia di Udine. La cittadina è una nota meta dei turisti sia d’estate che d’inverno, ed è stata insignita non per nulla della bandiera arancione, che il Touring Club concede alle realtà turistiche d’eccellenza.
Tra l’altro la cittadina sorge in una zona ancora incontaminata, in cui, camminando un po’, si possono incontrare animali e piante abbastanza rare altrove. In più sono numerose le passeggiate che si possono effettuare verso rifugi che si trovano dai 1.400 metri di altezza fino anche a oltre 2.000.
Chioggia
Se vi piace Venezia ma non potete sopportare l’afflusso di turisti che la rende difficile da visitare, potete optare anche per una gita a Chioggia. La città ha dimensioni più contenute – conta poco meno di 50.000 abitanti – ma presenta molti degli aspetti che rendono magico il capoluogo, tanto da essere soprannominata la “Venezia in piccolo“.
Chioggia sorge infatti all’estremità meridionale della laguna veneta ed è costruita anch’essa su un gruppo di isolette divise da canali. Inoltre una delle frazioni della città è Sottomarina, importante meta estiva per via del suo lido e del suo mare.
Arquà Petrarca
Rimaniamo in Veneto, poco distante da Chioggia, con Arquà Petrarca, cittadina che si erge ai piedi dei Colli Euganei, in provincia di Padova. Il suo nome rende già noto uno dei principali motivi di interesse: lì visse negli ultimi anni della sua vita il grande poeta Francesco Petrarca.

Ancora oggi il centro si presenta come un borgo medievale, con vari edifici in stile gotico che vennero costruiti dalla nobiltà padovana e veneziana nel corso del Quattrocento. Si possono inoltre visitare la tomba del Petrarca e la sua casa-museo.
Venaria Reale
Venaria Reale è una meta che negli ultimi anni è divenuta quasi obbligatoria quando si visita Torino. Non per nulla il paese si è ingrandito molto (oggi conta più di 30.000 abitanti) ma deve la sua fama soprattutto alla presenza della reggia sabauda, restaurata e riaperta al pubblico nel 2007.
Oltre alla reggia, che è uno dei poli museali più importanti d’Italia, anche il paese ha una sua bellezza, perché il centro storico fu progettato in epoca barocca proprio in funzione del palazzo sabaudo. Insomma, una visita completa è sicuramente d’obbligo, quando si è in zona.
Sauris
Sauris è un piccolo paesello in provincia di Udine, a circa 1.200 metri di altezza. È la sede municipale più alta della regione e, soprattutto, uno dei borghi più “autentici” d’Italia, come è stato più volte definito. Tra l’altro, il luogo è una sorta di enclave germanofona, perché è l’unico paese della zona in cui si parla principalmente tedesco.
Nel territorio di Sauris sorgono diverse montagne importanti e mete di escursioni, tra cui il Monte Bìvera (che arriva quasi a 2.500 metri) e il Tinisa (poco sopra i 2.000 metri). Il paese, da par suo, è diviso in due tronconi (Sauris di sopra e Sauris di sotto) e presenta una sua bellezza quasi incontaminata. Da provare anche il tipico prosciutto locale.
Peschiera del Garda
Ritorniamo ora sul Garda con Peschiera, città che sorge sul lato occidentale del lago, in provincia di Verona. E che è uno dei pochi comuni italiani a poter vantare il fatto di essere stato inserito tra i patrimoni dell’UNESCO per due diversi motivi.
Il primo sono gli antichi insediamenti palafitticoli, che manifestano la vita nel luogo all’età del bronzo. Il secondo è la fortezza del XVI secolo, costruita dai veneziani e poi rimasta un punto focale della storia militare del Veneto. E poi ci sono il lago, il Santuario della Madonna del Frassino e molto altro ancora.
Orta San Giulio
Anche Orta San Giulio sorge su un lago, ma non quello di Garda, bensì il Lago d’Orta, in Piemonte. Il Comune si dispiega sulla riva orientale del lago, in provincia di Novara, ed ingloba però anche l’Isola San Giulio, che si trova proprio di fronte a Orta.
Il paese è letteralmente a misura d’uomo: le vie sono strette e caratteristiche e lì vicino c’è il Sacro Monte di Orta, con una serie di 20 cappelle edificate tra il Cinquecento e il Settecento e tutte dedicate a San Francesco d’Assisi. La bellezza della cittadina è stata tra l’altro ritratta in numerosi film e spot televisivi.
Varenna
Sul lago sorge infine anche Varenna, anche se di nuovo siamo di fronte a un lago diverso, quello di Como. Oltre alla gradevole veduta, il paese si segnala per la presenza di edifici antichi, resti della storia del borgo, la cui esistenza è documentata fin dall’VIII secolo.
Ad esempio meritano una visita la Chiesa di San Giorgio e quella di San Giovanni Battista, la prima dell’XI e la seconda del XIII secolo. Inoltre su un promontorio che sovrasta il paese sorge il castello di Vezio, visitabile in certi periodi dell’anno. Infine, date un’occhiata a Villa Monastero, sede di una casa museo e teatro di numerosi convegni internazionali.
Asolo
Asolo si trova invece in provincia di Treviso, in Veneto. È un piccolo borgo considerato tra i più belli d’Italia perché sorge a metà tra un’area collinare e la pianura che fu di grande importanza militare e che quindi mostra ancora oggi le vestigia di diverse fortificazioni.

Ad esempio in paese ci sono sia una Rocca che un Castello. La prima è in cima al Monte Ricco, costruita tra XII e XIII secolo ma su zone edificate già nel VI secolo. Il Castello, da parte sua, ospitò nel Medioevo grandi personaggi dell’epoca, come Ezzelino III o Caterina Cornaro. Oggi è sede di un teatro.
Ivrea
Completamente diverso è il panorama invece di Ivrea, cittadina di medie dimensioni nella città metropolitana di Torino. Nonostante abbia una storia antica e non manchi di monumenti storici, infatti, Ivrea è famosa soprattutto come città industriale, visto che fu in parte plasmata dalla presenza della Olivetti.
In città, così, sorgono il Museo all’aperto di architettura moderna e il Laboratorio-Museo Tecnologic@mente per quanto riguarda l’ala “moderna”. Per l’ala “storica”, invece, troverete i resti di un anfiteatro romano, il Castello e la Sinagoga. Non va dimenticato, infine, il celebre carnevale di Ivrea, contraddistinto dalla battaglia delle arance.
Alba
Alba è il centro più importante delle Langhe piemontesi, in provincia di Cuneo. Città dalla grande storia, ha avuto un ruolo importante dal Medioevo fino anche alla Seconda guerra mondiale, quando fu un importante centro partigiano.

Soprannominata la “città delle cento torri”, oggi ne ha ancora in piedi pochissime, ma la struttura medievale riemerge qua e là in qualche edificio, soprattutto religioso. La zona, però, è importante anche per il gusto: ad Alba ha sede una scuola enologica ma soprattutto si possono gustare molti cibi prelibati, come il pregiatissimo tartufo bianco.
Rovereto
Rovereto sorge invece in provincia di Trento ed è soprannominata la “città della quercia“, albero da cui deriva, in latino, anche il suo nome. Di medie dimensioni, è un importante centro industriale e turistico, vitale anche dal punto di vista culturale.

In città ha infatti sede una parte del MART, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, di grande richiamo anche dal punto di vista architettonico. Inoltre sempre a Rovereto si trovano uno dei più importanti musei sulla Prima guerra mondiale e la Casa d’arte futurista Depero.
Castrocaro Terme
Castrocaro Terme sorge al confine tra Emilia-Romagna e Toscana, tanto che nel corso dei decenni è stata più volte contesa tra le province di Firenze e Forlì. Oggi rientra sotto la giurisdizione di quest’ultima, rinominata provincia di Forlì e Cesena.

La cittadina è un importante centro termale tra l’altro di origine piuttosto antica, come dimostrano la Rocca di Montepoggiolo, il Palazzo dei Commissari e alcune chiesette caratteristiche. Oltre che per le terme, comunque, una gita può essere una buona scelta anche durante l’importante Festival di Castrocaro, dedicato alla scoperta di nuove voci.
Merano
Abbiamo già parlato dei celebri mercatini di Natale di Bressanone, ma anche a Merano, sempre in provincia di Bolzano, ce ne sono di molto belli. La città, d’altra parte, è viva e abbastanza popolosa, tanto da risultare la terza più abitata della regione dopo i due capoluoghi di provincia.
Merano però, anche lontano dal periodo natalizio, ha un suo fascino che merita di essere scoperto. Ci sono delle belle porte di epoca medievale, il caratteristico Ponte romano (che, a dispetto del nome, non fu edificato dai latini) e alcuni bei palazzi, come ad esempio il Kurhaus. Senza dimenticare alcuni percorsi, come la Passeggiata Tappeiner.
Battaglia Terme
Battaglia Terme è una località termale non distante da Abano, nella parte meridionale della provincia di Padova, sui Colli Euganei. A differenza dei più noti cugini, lì troverete meno caos e meno turisti stranieri, oltre che una realtà più piccola e a misura d’uomo.

La cittadina è graziosa, attraversata tra l’altro da alcuni canali che la rendono ancora più pittoresca. Lì vicino sorge inoltre anche il Castello del Catajo, una sorta di reggia di 350 stanze costruita nel Cinquecento e poi più volte ampliata nel corso dei secoli.
Solferino
Solferino l’avrete di sicuro già sentita nominare, anche se probabilmente, presi alla sprovvista, potreste non ricordarvi dove e quando. Sita in provincia di Mantova, la cittadina è stata teatro di una delle più importanti battaglie della storia risorgimentale italiana, quella appunto di San Martino e Solferino del 1859.

Quella fu una vittoria sanguinosissima per il Piemonte (e la sua alleata Francia), tanto che lì nacque l’idea di formare la Croce Rossa Internazionale. Oggi è bello visitarla per il Memoriale della Croce Rossa, per l’Ossario, per il piccolo ma gustoso Museo del Risorgimento e soprattutto per la rocca del 1022, soprannominata “Spia d’Italia“.
Fagagna
Fagagna è un piccolo borgo in Friuli, in provincia di Udine. Di importanza strategica nell’ultima fase del Medioevo, vanta oggi alcuni edifici storici che lo rendono un borgo molto caratteristico, non a caso introdotto nella lista dei più belli d’Italia.
In primo luogo, c’è un castello in paese probabilmente del X secolo e ce n’è un altro, del XII secolo, nella frazione di Villalta. Inoltre sono ben conservate la Chiesa di San Leonardo, del ‘300, la Pieve di Santa Maria Assunta, cominciata nel X secolo, e la Chiesa della Madonna di Tavella, anch’essa del XIII secolo.
Bobbio
Il paesino di Bobbio, in provincia di Piacenza, conta oggi appena 3.000 abitanti. Il suo passato è però glorioso, tanto che nel Medioevo è stata sicuramente una delle città più importanti del nord Italia, sede di diocesi (il vescovo è rimasto fino al 1986), di contea e poi libero comune membro della Lega Lombarda.
Tutto questo per merito principalmente dell’Abbazia di San Colombano, edificata nel 614 d.C., attorno a cui poi sono state costruite svariate altre chiese (di buon interesse anche oggi) ed edifici pubblici di pregio. Inoltre non dimenticate i ponti: come quello gobbo, simbolo della città, chiamato anche Ponte del diavolo.
Sestri Levante
Ritorniamo in Liguria, dalle parti di Genova, con Sestri Levante, la cosiddetta “città dei due mari” perché, per la sua particolare posizione geografica, si affaccia su due baie, quella “delle Favole” (che deve il suo nome, secondo la tradizione, ad Hans Christian Andersen) e quella “del Silenzio”.
Molto amata da musicisti (che le hanno dedicato canzoni o girato videoclip), poeti ed artisti, la cittadina ligure è molto caratteristica, per via delle sue strette viuzze (i celebri carrugi), dei tipici portoni dei palazzi e delle sagre e manifestazioni.
Gardone Riviera
Gardone Riviera è un piccolo paesello sul versante bresciano del Lago di Garda, famoso in tutta Italia soprattutto per il fatto che ospita il Vittoriale degli italiani, la struttura architettonica che Gabriele D’Annunzio si fece edificare negli ultimi anni della sua vita.
Il Vittoriale è un grande complesso monumentale visitato da circa 200mila persone all’anno, con cimeli di D’Annunzio ma anche molti altri elementi interessanti. Al di là del palazzo, comunque, Gardone ha anche una sua bellezza ed una sua storia, legata com’è anche al Parco regionale dell’Alto Garda Bresciano.
Nizza Monferrato
Se siete amanti del turismo enogastronomico di sicuro non potete perdervi una gita a Nizza Monferrato, centro più importante della regione omonima in cui si producono alcuni importanti vini piemontesi, tra cui spicca il Barbera.

In città ci sono inoltre vari edifici medievali che desteranno il vostro interesse, edifici tra i quali spicca il Palazzo Comunale con la sua torre. Infine non bisogna dimenticare di fare una passeggiata nella strada più caratteristica della cittadina, via Carlo Alberto, meglio nota come Via Maestra.
Vipiteno
Vipiteno è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, ma la sua principale caratteristica forse non è neppure la sua bellezza, quanto piuttosto la sua posizione. Si trova infatti all’estremo nord della nostra penisola, a 15 chilometri dal passo del Brennero.

La città vanta un importante passato medievale, e la struttura antica ancora contraddistingue il piccolo centro alpino. Così è bello passeggiare tra le sue vie, soprattutto quando poi in inverno compaiono anche i famosi mercatini di Natale.
Grinzane Cavour
Grinzane Cavour è una piccola località in provincia di Cuneo, in Piemonte. Deve una parte del suo nome proprio a Camillo Benso conte di Cavour, che ne fu sindaco per 17 anni, in gioventù, prima di diventare ministro del Regno Sabaudo.
L’elemento più caratteristico è il castello medievale, che ospita anche l’enoteca regionale. Lì si svolgono due manifestazioni molto importanti: da un lato, la cerimonia del premio letterario Grinzane Cavour; dall’altro l’Asta mondiale del tartufo bianco di Alba. L’edificio fu costruito probabilmente nel XIII secolo.
Vigo di Fassa
Vigo di Fassa è uno dei paesi della Val di Fassa, in provincia di Trento. Fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ma è famoso anche come centro turistico sia estivo che invernale, per via della sua posizione a ridosso delle Dolomiti.
Il paese è tra l’altro molto ben collegato alle montagne, sia per passeggiate che con gli impianti di risalita. Non difetta, ovviamente, neppure di begli scorci sulle montagne e di qualche edificio storico, come le Chiese di San Giovanni e di Santa Giuliana. Interessanti infine il Museo Ladino e il Cimitero di guerra austro-ungarico.
Montagnana
Anche Montagnana, in provincia di Padova, rientra tra i borghi più belli d’Italia e può esibire anche la bandiera arancione del Touring Club per la sua valorizzazione delle bellezze storiche e dei prodotti tipici. In particolare in questo senso è da provare il prosciutto di Montagnana, celebrato anche con un’apposita festa a maggio.
Dal punto di vista architettonico bisogna menzionare la cinta muraria, ottimo esempio di architettura medievale militare, la Rocca degli Alberi e soprattutto il Castello di San Zeno, costruito attorno alla metà del Duecento.
Moncalieri
Moncalieri è una città che sfiora i 60mila abitanti e quindi una delle più grosse del nostro elenco. Sorge nella città metropolitana di Torino, nell’hinterland del capoluogo piemontese, e si è sviluppata nel tempo proprio di riflesso alla città vicina.
Sicuramente il suo punto forte è costituito dal Castello di Moncalieri, ex residenza sabauda posizionata su una collina, con anche un giardino all’inglese grande una decina di ettari. In città è interessante, comunque, anche il Museo dij Subièt, che raccoglie centinaia di fischietti, elemento tipico della locale fiera di ottobre.
Desenzano del Garda
Desenzano del Garda è il comune più popoloso tra quelli che si affacciano sul Lago di Garda e il secondo della provincia di Brescia, di cui fa parte. Esibisce anch’essa un castello di origine altomedievale, probabilmente costruito attorno all’anno Mille.
La storia molto antica del luogo fa sì che pure qui si trovino reperti archeologici come una villa romana, ma anche il prestigioso Porto Vecchio, costruito durante il dominio dei veneziani. Nel suo territorio, infine, si trova anche San Martino della Battaglia, altro luogo di lotte risorgimentali, con la sua torre in onore di Vittorio Emanuele II.
Gradisca d’Isonzo
Gradisca d’Isonzo sorge a pochi chilometri da Gorizia, sulle rive del fiume che le dà una parte del nome. Borgo storico dalle origini antiche, punto di incontro di slavi, italiani ed ebrei, vanta alcuni edifici storici che meritano un’occhiata.

Ad esempio è molto importante, anche dal punto di vista storico, il Castello locale, edificato dai veneziani nel ‘400 e poi ampliato dagli austriaci. Lì fu anche detenuto, tra gli altri, il patriota Federico Confalonieri. Poi sono da ricordare anche il Duomo barocco e Palazzo Torriani.
Gorizia
Spostiamoci, appunto, di pochi chilometri per giungere a Gorizia, cittadina che sorge proprio sul confine con la Slovenia e alla confluenza dei fiumi Isonzo e Vipacco. Di fronte a sé, dall’altra parte della frontiera, ha Nova Gorica, che fu separata dalla zona italiana al termine della Seconda guerra mondiale.
Questo suo essere terra di confine e di incontro (e spesso purtroppo anche di scontro) di diverse culture ha reso Gorizia una città particolare. Ad esempio ci sono monumenti medievali, come il Castello; sacrari militari come quello di Oslavia; piazze molto belle come quelle della Vittoria o della Transalpina. Infine, varie chiese barocche e una sinagoga.
Pennabilli
Pennabilli è una piccola cittadina in provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Nonostante l’appartenenza a una provincia affacciata sul Mar Adriatico, questo borgo è invece di montagna, addirittura legato – per storia e contatti – al Tibet.
Interessante, dal punto di vista architettonico e storico, è il duomo cittadino, realizzato nel ‘500. Sono presenti però anche diversi musei, tra cui il Museo del calcolo Mateureka, dedicato alla matematica, o il museo diffuso I luoghi dell’Anima ideato da Tonino Guerra.
Asti
Asti è una città decisamente più grossa di molte di quelle che abbiamo visto finora. Sfiora infatti gli 80mila abitanti ed ha una discreta storia, che spazia dall’epoca romana fino ai giorni nostri. I due elementi che la rendono famosa sono legati proprio a questa storia: da un lato il Palio storico, dall’altra i suoi vini.
La città, oltre che per la sua bellezza, merita infatti una visita anche per le sue prelibatezze enogastronomiche. A settembre, ad esempio, si svolge la Douja d’Or, uno dei più importanti concorsi enologici del mondo. Dopo il palio c’è anche il Festival delle sagre astigiane, con cibi e vini provenienti da tutta la provincia.
Comacchio
Comacchio, in provincia di Ferrara, è uno dei centri più importanti che si affacciano sul Delta del Po, quindi può essere anche un ottimo punto di partenza per qualche gita in battello sulle varie diramazioni del grande fiume. Oppure si possono visitare i suoi lidi, estremamente frequentati (e attrezzati) durante il periodo estivo.
Proprio la sua posizione geografica è stata, storicamente, la principale forza di Comacchio, che vanta una storia che emerge anche dal Duomo cittadino, eretto nell’VIII secolo. La cosa più caratteristica del piccolo centro sono però i ponti, che adornano tutta la città.
Crema
Torniamo in Lombardia e per la precisione in provincia di Cremona, dove troviamo la cittadina di Crema, capoluogo del cremasco. Luogo di antica storia, già importante Comune nel XII e XIII secolo, Crema manifesta ancora, nelle sue vie, i segni dell’antica grandezza.

Ad esempio c’è il bel Duomo in stile lombardo-gotico, edificato tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. C’è la quattrocentesca Chiesa di San Domenico, che oggi funge da teatro. Inoltre bisogna vedere il rinascimentale santuario di Santa Maria della Croce, anch’esso degli ultimi anni del ‘400. Ancora ben visibili, infine, le mura veneziane.
Rivoli
Oltre a Moncalieri, un’altra città di medie dimensioni che sorge nei dintorni di Torino è Rivoli. Conta infatti circa 50mila abitanti e si situa ad appena 15 chilometri dal capoluogo. E proprio alla vicinanza a Torino deve la sua crescita, se si pensa che prima del miracolo economico contava circa un quarto degli abitanti di oggi.

Il punto di interesse più notevole, in città, è sicuramente il Castello, reggia dei Savoia progettata da Filippo Juvarra ma poi rimasta incompiuta. Bene protetto dall’UNESCO, ospita oggi un importante Museo di Arte Contemporanea che merita una visita.
Alessandria
Sempre in Piemonte incontriamo anche Alessandria, comune che rientra a malapena nel nostro elenco perché, coi suoi 93mila abitanti, rischia di sforare i limiti che ci siamo dati. La città nacque nel XII secolo (l’anno ufficiale è il 1168) nell’ambito delle lotte della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa e deve il suo nome a papa Alessandro III.

Fu quindi importante già nel Medioevo ma deve buona parte del suo sviluppo all’ultimo secolo, a causa della sua posizione che la pone nel bel mezzo del triangolo industriale italiano. Mostra una piazza di notevoli dimensioni, Piazza della Libertà, e vari palazzi degni di nota, come il Palatium Vetus, il Municipio o Palazzo Ghilini.
San Vito al Tagliamento
San Vito al Tagliamento si trova invece in Friuli, in provincia di Pordenone. È bandiera arancione del Touring Club per l’elevato livello delle sue strutture di accoglienza ed è anche una delle città con la miglior qualità della vita secondo le rilevazioni de Il Sole 24 Ore.
Presenta ancora i tratti dell’antico borgo medievale, con relativa cinta muraria e tre torri ancora intatte. Si trovano in città e nei suoi dintorni anche alcune ville venete e chiese di rilievo, come il Santuario della Madonna di Rosa.
Pizzighettone
In provincia di Cremona incontriamo anche Pizzighettone, cittadina che sorge sul fiume Adda poco prima che questo confluisca nel Po. L’Adda passa proprio per il centro storico, cosa che conferisce al paese una particolare conformazione e degli scorci interessanti.
Borgo con varie costruzioni medievali e rinascimentali, è stato utilizzato, per la sua bellezza, anche per le riprese di molti film, come, di recente, Chiamami col tuo nome. Inoltre a novembre c’è la fiera enogastronomica del Fasulìn de l’öc cun le cùdeghe, piatto tipico locale.
Savona
Torniamo in Liguria con Savona, capoluogo di provincia da circa 60mila abitanti e sede di un importante porto con vocazione sia turistica che commerciale. La città ha avuto un ruolo importante soprattutto dal Rinascimento in poi, sia per le navigazioni, sia per il legame con diversi papi che lì nacquero o vissero una parte della loro vita.
Il simbolo della città è la Torre Leon Pancaldo, o Torretta, costruita nel Trecento davanti al porto. Spiccano comunque, architettonicamente, anche il Palazzo Della Rovere fatto costruire dal futuro papa Giulio II con disegno di Giuliano da Sangallo e, dal punto di vista religioso, la Cattedrale dell’Assunta e il Santuario di Nostra Signora della Misericordia.
Ala
Ala è una piccola cittadina che sorge nella parte meridionale della provincia di Trento, vicino a Rovereto. È posta ad appena 180 metri sul livello del mare, ma alle sue spalle si ergono diverse montagne, come le Piccole Dolomiti e il Pasubio.

Proprio per la sua posizione – e per essere terra di passaggio tra Italia ed Austria – ha avuto un ruolo storico di rilievo, ospitando anche personaggi importanti come Napoleone, Mussolini e Mozart. Oggi vi si trovano un Museo del pianoforte antico e, in luglio, la manifestazione Città di velluto, che rievoca la Ala del ‘700.
Cuneo
A più di 500 metri sul livello del mare si erge invece Cuneo, città piemontese nota come “Capoluogo della Granda” (perché la sua provincia è molto estesa) e “Città dei 7 assedi”. Il centro abitato sorge dove i fiumi Stura e Gesso s’incuneano tra loro, e deve il proprio nome proprio a questo particolare incontro.
Il centro storico ha una struttura a scacchiera, con strade molto caratteristiche e ampia presenza di porticati, anche perché le condizioni meteorologiche sono spesso avverse. Da notare anche la grandissima Piazza Galimberti, in stile neoclassico, che ospita anche un importante e frequentato mercato il martedì.
Pordenone
Ritorniamo in Friuli-Venezia Giulia con Pordenone, capoluogo di dimensioni medio-piccole ma bello da visitare e piuttosto caratteristico. Il centro storico della città si sviluppa lungo Corso Vittorio Emanuele II (soprannominato anche “Canal Grande senz’acqua“), con vari edifici del XIII e XIV secolo.
C’è ad esempio il Palazzo Comunale in stile gotico; c’è Palazzo Ricchieri, oggi sede del Museo Civico d’Arte. Infine c’è il Duomo eretto in stile romanico-gotico. Inoltre, bisogna segnalare che ormai da molti anni Pordenone si piazza benissimo nelle varie classifiche sulla qualità della vita in Italia.
Darfo Boario Terme
Darfo Boario Terme è in realtà un comune che unisce due diversi paesi, Darfo, il capoluogo vero e proprio, e la frazione di Boario Terme. La località si trova in provincia di Brescia, in Val Camonica, alla confluenza tra il fiume Dezzo e l’Oglio.

Il Comune è un importante centro turistico soprattutto per via delle famose terme, ma anche per i suoi reperti archeologici. Esistono infatti un Parco comunale delle incisioni rupestri protetto dall’UNESCO e un parco tematico – chiamato Archeopark – dedicato alla preistoria.
Castelseprio
Sempre in Lombardia ma in provincia di Varese troviamo poi Castelseprio, anch’esso una zona archeologica. Il villaggio venne infatti distrutto nel XIII secolo e in questa località ne sono però conservati i ruderi, tanto che anche questi reperti sono protetti ancora una volta dall’UNESCO.

La cittadina fu infatti rasa al suolo dai milanesi nel 1287 e poi abbandonata alla vegetazione. È stata riscoperta solo in epoca (relativamente) recente, recuperando gli edifici religiosi che vennero in parte risparmiati allora, tra cui la Basilica di San Giovanni e il Monastero di Torba.
Monzambano
Monzambano occupa una posizione notevole nella provincia di Mantova. Il paese è situato infatti tra le colline moreniche che sorgono poco a sud del Lago di Garda, assumendo un ruolo importante nelle varie roccaforti difensive costruite prima dai veneziani e poi dagli austriaci nella zona.

Il paese si sviluppa di fianco al fiume Mincio, che offre notevoli scorci, ed esibisce qualche architettura di pregio, come la settecentesca Chiesa di San Michele o come l’antica roccaforte, costruita nell’XI secolo forse per volere di Matilde di Canossa.
Lodi
Lodi non è forse la prima meta a cui si pensa, quando si programma una gita in Lombardia. Eppure la cittadina fondata da Federico Barbarossa offre notevoli motivi di interesse, sia per le sue costruzioni tardomedievali e rinascimentali, sia per la sua vitalità.

Famosa, dal punto di vista storico, per essere stata la città in cui si firmò la Pace di Lodi nel 1454, esibisce un bel Duomo costruito nel Duecento in stili che variano dal romanico, al gotico al rinascimentale. Interessanti anche il Tempio della Beata Vergine Incoronata e vari palazzi patrizi. Non distante, infine, c’è la Grande foresta di Lodi.
Udine
Udine conta 99mila abitanti e rientra quindi nei parametri che ci siamo dati per questo articolo davvero di un soffio. È oggi il capoluogo del Friuli, succeduto, per importanza, al declino prima di Aquileia e poi di Cividale, città che abbiamo già citato nel nostro articolo.

Il centro storico è dominato dal castello, posto su una collina che domina la città. Su Piazza Libertà si segnala poi la Loggia del Lionello, capolavoro del gotico veneziano, mentre, sempre al capitolo “logge”, merita una menzione anche quella di San Giovanni con la torre dell’orologio. Importanti, infine, pure la Cattedrale e il Palazzo Patriarcale.
Saint-Vincent
Torniamo brevemente in Val d’Aosta, ora che siamo prossimi alla chiusura della nostra lunga lista, con Saint-Vincent, cittadina a quasi 600 metri d’altezza davanti alle Alpi, e proprio per questo meta di intensi flussi turistici.

Oltre che per le montagne, comunque, la località è importante anche per le terme – collegate al centro del paese tramite una funicolare – e per molti edifici della Belle époque. In città è infine presente il Casino de la Vallée, una delle tre sole case da gioco italiane.
Rovigo
Rovigo è il più meridionale dei capoluoghi di provincia del Veneto e anche uno dei più piccoli. Nonostante un passato di povertà e scarso sviluppo, negli ultimi decenni ha migliorato il proprio profilo, rivalutando la sua storia e i suoi palazzi.

Il pezzo forte della città è il Tempio della Beata Vergine del Soccorso, detto La Rotonda, mentre tra i palazzi spicca il Roverella, oggi sede di importanti mostre pittoriche. Inoltre meritano una visita il Museo dei Grandi Fiumi e le due torri, ciò che rimane dell’antico castello medievale.
Varese
Varese è una città dalla vocazione industriale, che però è giustamente anche soprannominata “Città giardino” per via dei numerosi parchi che la adornano. Spesso, tra l’altro, questi parchi erano nati come giardini di ville liberty e nobiliari che ancora decorano le strade della città.
Importanti in città sono soprattutto le architetture religiose. Da una parte, si segnala la Basilica di San Vittore, edificata tra Cinquecento e Seicento su una base però trecentesca. Poi merita una passeggiata anche il Sacro Monte, una via di un paio di chilometri fiancheggiata da 14 cappelle votive ispirate al Rosario.
E cosa ne pensano i nostri lettori?
Prima di salutarci, però, lasciate che vi presentiamo anche l’opinione dei nostri lettori. Dopo aver costruito il nostro articolo, infatti, abbiamo deciso di chiedere anche a chi ci segue su Facebook e Instagram un parere.
Abbiamo così selezionato le 40 città più appetibili e le abbiamo divise in 8 gironi da cinque località ciascuno. Poi, un girone al giorno, abbiamo chiesto il parere dei follower, facendoli votare su Facebook con i “like button”, le reazioni, e su Instagram tramite la “barra slide”.
Dai 40 nomi iniziali siamo così passati a 15 e poi ai 5 che si sono giocati la “finalissima”. Qui di seguito trovate l’esito di tutti i nostri sondaggi.
Quarti di finale – Gruppo A
Chioggia: 19,05%
San Martino di Castrozza: 21,65%
Sanremo: 14,72%
Stresa: 15,58%
Venaria Reale: 29,00%
Hanno votato 231 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Venaria Reale. San Martino di Castrozza va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo B
Arquà Petrarca: 13,15%
Como: 35,68%
Palmanova: 4,23%
Portofino: 39,90%
Sappada: 7,04%
Hanno votato 213 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Portofino. Como va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo C
Asiago: 12,40%
Grado: 6,61%
Mantova: 40,91%
Sirmione: 35,54%
Varenna: 4,54%
Hanno votato 242 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Mantova. Sirmione va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo D
Bassano del Grappa: 36,56%
Camogli: 25,81%
Ivrea: 9,14%
Lecco: 12,36%
Monte Isola: 16,13%
Hanno votato 186 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Bassano del Grappa. Camogli va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo E
Auronzo di Cadore: 20,75%
Peschiera del Garda: 24,06%
Porto Venere: 30,19%
Treviso: 19,34%
Vigevano: 5,66%
Hanno votato 212 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Porto Venere. Peschiera del Garda va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo F
Cividale del Friuli: 9,41%
Courmayeur: 35,88%
Marostica: 10,00%
Orta San Giulio: 17,06%
Riva del Garda: 27,65%
Hanno votato 170 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Courmayeur. Riva del Garda va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo G
Aosta: 34,27%
Asolo: 11,80%
Bressanone: 13,48%
Lerici: 15,73%
Pavia: 24,72%
Hanno votato 178 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Aosta. Pavia va invece al girone di ripescaggio.
Quarti di finale – Gruppo H
Alba: 15,06%
Aquileia: 32,53%
Cremona: 22,89%
Sabbioneta: 14,46%
San Leo: 15,06%
Hanno votato 166 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Aquileia. Cremona va invece al girone di ripescaggio.
Girone dei migliori secondi
Como: 35,68%
Sirmione: 35,54%
Riva del Garda: 27,65%
Camogli: 25,81%
Pavia: 24,72%
Peschiera del Garda: 24,06%
Cremona: 22,89%
San Martino di Castrozza: 21,65%
Vengono ripescate tutte tranne San Martino di Castrozza.
Semifinale – Gruppo 1
Aosta: 11,34%
Aquileia: 8,25%
Camogli: 23,20%
Como: 25,77%
Mantova: 31,44%
Hanno votato 194 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Mantova. Como va invece al girone di ripescaggio.
Semifinale – Gruppo 2
Cremona: 11,11%
Portofino: 23,98%
Porto Venere: 28,65%
Riva del Garda: 12,87%
Sirmione: 23,39%
Hanno votato 171 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Porto Venere. Portofino va invece al girone di ripescaggio.
Semifinale – Gruppo 3
Bassano del Grappa: 22,03%
Courmayeur: 20,90%
Pavia: 16,95%
Peschiera del Garda: 25,99%
Venaria Reale: 14,13%
Hanno votato 177 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Passa il turno Peschiera del Garda. Bassano del Grappa va invece al girone di ripescaggio.
Girone dei migliori secondi
Como: 25,77%
Portofino: 23,98%
Bassano del Grappa: 22,03%
Vengono ripescate tutte tranne Bassano del Grappa.
Finale
Como: 73,42%
Mantova: 9,11%
Peschiera del Garda: 5,14%
Portofino: 6,90%
Porto Venere: 5,43%
Hanno votato 681 persone (qui il sondaggio su Facebook).
Domande e risposte finali
Cosa visitare nel nord Italia?
Le possibilità sono davvero tantissime. Noi consigliamo di lasciare da parte, per una volta, le metropoli e buttarsi su una cittadina di medie dimensioni, come Sanremo, Como, Mantova, Bassano del Grappa o Treviso.
Quali sono le città d'arte nel nord Italia?
A parte le solite mete, vi segnaliamo Mantova, Cremona, Pavia, Aquileia, Sabbioneta, Vigevano, Venaria Reale, Rovereto, Bobbio, Gardone Riviera, Moncalieri.
Quali sono le città del nord Italia adatte a una gita invernale?
Ovviamente quelle legate alla montagna, quindi in primo luogo Bassano del Grappa, Aosta, Courmayeur, San Martino di Castrozza, Auronzo di Cadore, Bressanone, Asiago, Sappada, Sauris, Rovereto, Merano, Vipiteno, Vigo di Fassa.
Quali sono i borghi o le città più caratteristici del nord Italia?
Tra i luoghi di mare o di lago bisogna citare Porto Venere, le Cinque Terre, Stresa, Portofino, Sirmione, Monte Isola, Lerici, Camogli, Chioggia. Tra quelli storici, invece, Crespi d'Adda, Palmanova, Marostica, San Leo, Cividale del Friuli, Arquà Petrarca.
L’infografica col riassunto finale
E voi, quale piccola città del nord preferite?
Note e approfondimenti