Cinque pietanze immancabili nella colazione americana

Pancake e sciroppo, una delle più classiche colazioni all'americana

Se siete appassionati di serie tv americane (ma anche di film e cartoni animati), sapete bene che gli statunitensi fanno ogni mattina una colazione molto diversa dalla nostra: sentiamo parlare di pancake, sciroppo d’acerbo, muffin ed altre parole che i nostri padri non conoscevano, e cerchiamo un po’ alla volta di portarle all’interno della nostra cucina, acquisendone i segreti e il gusto.

[wpzon keywords=”colazione” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

Ma quali sono gli elementi principali della colazione che si consuma a New York e Los Angeles? Sono uguali a quelli della celebre english breakfast o differenti? Cosa dobbiamo fare se vogliamo tentare di riprodurre in casa nostra quel sostanzioso (e calorico) pasto di inizio giornata? Ecco i cinque cibi che ci sembrano immancabili.

 

Uova e bacon

Come cucinarle e come vengono servite a New York

Uova e bacon, una tradizione inglese che gli americani uniscono spesso al paneCominciamo con l’elemento più classico e più famoso, comune sia alla colazione americana che a quella britannica: le uova col bacon. Partiamo dalle prime. Le uova possono essere preparate in vari modi e in generale si può lasciare libero spazio alla fantasia, anche se le cotture più comuni, in America, sono la upside down, cioè uova cotte da entrambi i lati, e le uova strapazzate (o scrambled eggs, come ben sa chi conosce i Beatles e la storia di una delle loro canzoni più famose, Yesterday). Il bacon invece viene fatto rosolare nell’olio, ma può essere anche sostituito da apposite salsiccine, cotte allo stesso modo.

Fin qui, l’avrete già capito, questa portata non differisce dal suo corrispettivo britannico, ma se vi recherete direttamente in America vi renderete conto che in città come New York, in cui la fretta la fa da padrona, a colazione i bar sono soliti servire uova e bacon all’interno di un panino, che si può portar via o mangiare anche camminando, in tutta fretta (per non parlare delle Eggs Benedict, che però si servono principalmente per il brunch).

[wpzon keywords=”uova” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Pancake

Crêpe dolci e spesse

I classici pancake, elemento immancabile nella colazione americanaDelle varie portate della colazione americana, probabilmente quella più ignota ai nostri occhi di italiani è quella costituita dai pancake, dolci di cui abbiamo spesso sentito parlare, che abbiamo visto in film e cartoni animati ma che molti di noi non hanno mai avuto occasione di assaggiare. Cosa sono e come si preparano? Cerchiamo di rispondere in maniera concisa. Intanto chiariamo di cosa si tratta: i pancake sono frittelle simili alle crêpe francesi ma molto più spesse, capaci di arrivare a un centimetro e mezzo o due di spessore, preparate con burro, farina, latte, zucchero e uova, oltre al bicarbonato di sodio che dà la lievitazione richiesta.

Diffusi – anche se di volta in volta in forme lievemente diverse – nelle isole britanniche e in tutte le loro ex colonie, i pancake sono caratteristici, in America, anche per il condimento con cui vengono accompagnati: in genere vengono serviti infatti assieme a qualcosa di dolce, come ad esempio lo sciroppo d’acero, il miele, la confettura o lo zucchero alla cannella.

[wpzon keywords=”pancake” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Muffin

Un tocco di pasticceria a tavola

I muffin, ormai diffusi anche da noiDi origine tipicamente britannica sono anche i muffin, che la tradizione vuole aver avuto origine nel Diciassettesimo secolo come cibo popolare, che i fornai delle famiglie nobili realizzavano per la servitù utilizzando i rimasugli del pane e dei biscotti del giorno prima; nel corso dei secoli, però, la dignità di questa particolare pietanza è cresciuta, tanto che oggi sono considerati soprattutto da noi un esempio di buona pasticceria che si tenta sempre più spesso di imitare ed importare. Per chi non li avesse mai assaggiati, si tratta di tortini di dimensioni variabili ma in genere piuttosto piccoli, che si mangiano in tre o quattro bocconi, che possono assumere diversi gusti ma che sono contraddistinti dalla morbidezza dell’impasto.

Tale morbidezza si ottiene grazie a una preparazione specifica, che consiste nel dividere in due i composti necessari: da un lato, infatti, si devono amalgamare gli ingredienti in polvere come farina, bicarbonato di sodio, lievito chimico e le eventuali spezie; dall’altro quelli umidi, come latte, burro, uova e yogurt. Una volta pronti, i due composti vanno amalgamati tra loro piuttosto rapidamente, in modo da formare un impasto grumoso che poi va messo in forno. La differenza principale tra il muffin americano e quello inglese sta nel tipo di lievitazione: gli statunitensi, infatti, sono soliti usare il lievito chimico, mentre i britannici usano rigorosamente quello di birra, cosa che ha delle conseguenze sul volume e la consistenza del muffin.

[wpzon keywords=”muffin” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Succo d’arancia

Un elemento immancabile della colazione in tutto il mondo

Il più classico dei succhi d'aranciaConcludiamo con le bevande, che non possono assolutamente mancare in alcun pasto e tantomeno nella colazione. Due sono le principali: il succo d’arancia e il caffè americano (a cui, talvolta, si aggiunge anche il tè, ma con minor frequenza). Sul primo non c’è molto da dire: è semplice succo, in tutto simile a quello che troviamo ormai dappertutto anche nei nostri supermercati e che possiamo al limite creare anche noi in casa con una manciata di arance e un buon spremiagrumi.

D’altro canto, il succo d’arancia è un elemento tipico delle colazioni di mezzo mondo e non solo dell’american breakfast; non è un caso, infatti, che sia anche uno dei beni che viene solitamente tracciato dalla borsa merci, come bene viene raccontato in un film molto popolare degli anni ’80 come Una poltrona per due, in cui i due “cattivi” della pellicola, gli avari fratelli Duke, cercano di avviare una speculazione proprio sul succo d’arancia congelato.

[wpzon keywords=”succo d’arancia” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Caffè americano

La bevanda calda

Il caffè americano, allungato e, almeno per noi, annacquatoConcludiamo con il caffè, che chiamiamo “americano” per distinguerlo nettamente dal caffè a cui siamo abituati noi, visto che, nonostante abbiano lo stesso nome, sono quasi due bevande diverse (e infatti è piuttosto comune, per noi, non riuscire a berlo, abituati come siamo al nostro). Una descrizione sommaria è quella di dire che il caffè americano è semplicemente caffè annacquato, allungato, diluito con acqua: non per niente non viene bevuto in tazzine ma in tazze da colazione e in quantità molto più elevate di quelle a cui siamo abituati.

In realtà non si tratta solo di aggiungere acqua calda, ma diversa è anche la preparazione: il caffè americano infatti si prepara per infusione, un po’ come si fa con il tè, mentre la miscela è ottenuta da chicchi di caffè macinati a formare una grana più grossa di quella che solitamente si usa in Italia.

[wpzon keywords=”caffè” sindex=”Kitchen” sort=”relevancerank” listing=”6″ country=”it” descr=”0″ col=”3″]

 

Segnala altre pietanze immancabili nella colazione americana nei commenti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here