I cinque più lunghi fiumi dell’Asia

Il Fiume Giallo a Lanzhou

L’Asia è un continente sconfinato. E che conosciamo anche molto poco. Certo, sappiamo identificarne le zone principali – Cina, India, Russia, la zona del sud-est –, ma non ne conosciamo minimamente le caratteristiche geografiche e ambientali. Nella nostra mente sono ancora una realtà indefinita, composta di steppe, deserti, foreste di salgariana memoria.

In realtà i paesaggi sono vari e interessanti. Alcuni li abbiamo catalogati, non a caso, tra i più belli del mondo, ma tanti altri meriterebbero di essere scoperti e ammirati. Oggi in particolare vogliamo concentrarci sui fiumi, un altro elemento di cui sappiamo poco. Quali sono i più lunghi di tutta l’Asia? Ecco i primi cinque, con un breve accenno, in chiusura, alle posizioni successive.

 

1. Fiume Azzurro

Il più lungo di tutta l’Asia

Il primo fiume asiatico – e il quarto al mondo – è il Fiume Azzurro, lungo più di 6.400 chilometri. Un fiume che ha un’importanza fondamentale nella storia della Cina, entro i cui confini si distende completamente, sfociando sul Mar Cinese Orientale.

Infatti questo lungo corso d’acqua porta un quinto delle acque di tutto il paese e sulle sue coste sorgono città che ospitano addirittura un terzo degli abitanti dello Stato. D’altronde, anche il PIL legato al fiume è impressionante e sale fino al 20% di tutta la Repubblica Popolare.

Il Fiume Azzurro in Cina

Caratterizzato da un bacino idrografico di 1.800.000 chilometri quadrati e di una portata media di 34.000 metri cubi d’acqua al secondo, il fiume attraversa tra le altre Wuhan, Nanchino e Shanghai. Nel suo lungo percorso – che comincia sull’altopiano tibetano, a quasi 5.000 metri di altezza – si ingrossa grazie a oltre 700 affluenti.

Questi affluenti in realtà negli ultimi decenni sono calati per via del forte inquinamento legato all’industrializzazione del paese, anche se forme di tutela ambientale sono state messe in atto negli ultimi tempi.

Un fiume, molti nomi

Importanti, architettonicamente, sono anche i ponti che lo attraversano. Il primo è stato completato solo nel 1957 ed è il Wuhan Yangtze River Bridge. Molto belli, comunque, anche il Yichang Yangtze Highway Bridge e il Ponte Sutong. Attenzione, però, al nome del fiume.


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L’appellativo Fiume Azzurro è infatti presente solo nelle lingue italiana, spagnola e francese, forse per analogia col Fiume Giallo, di cui parleremo. Il nome in inglese è invece Yangtze, mentre in Cina è chiamato Chang Jiang, che significa “Fiume Lungo”.

 

2. Enisej

Il più grande in Russia

Significa, almeno etimologicamente, “Grande Fiume” anche il nome del secondo corso d’acqua della nostra lista, l’Enisej, che scorre in Russia. Nasce in realtà vicino al confine con la Mongolia, in Siberia, e poi procede verso nord, tagliando di traverso il grande paese eurasiatico. Le città che sorgono lungo le sue sponde non sono particolarmente note: in territorio russo si segnalano Abakan, Kasnoyarsk e Norilsk.

La lunghezza è di 4.287 chilometri, che salgono però a 5.550 se si tiene conto – come fanno i geografi – degli affluenti più lunghi. Una cifra che gli permette di superare di poco il Fiume Giallo cinese e di spedirlo in terza posizione, almeno a livello continentale.

Il fiume Enisej in Russia

Il bacino idrografico – cioè l’area di raccolta delle sue acque – è di ben 2.580.000 chilometri quadrati mentre la portata media è di 19.600 metri cubi al secondo. Una cifra, per dare un termine di paragone, che è due volte e mezza quella del Danubio.

 

3. Fiume Giallo

Il dolore della Cina

Ritorniamo in Cina con il Fiume Giallo, noto in lingua mandarina come Huang He o Hwang Ho. È considerato la culla della civiltà cinese, perché lungo il suo percorso sorgono alcune delle più antiche città del territorio, come Lanzhou, Xi’an, Zhengzhou e altre.

La sua caratteristica principale, o quantomeno quella più appariscente, è però il suo colore. Il “giallo” del nome, presente anche nell’epiteto cinese, non è casuale: le acque del fiume hanno infatti un particolare colore ocra, dovuto ai sedimenti di loess che vengono portati fino al mare.

Il Fiume Giallo a Lanzhou

Anche questo fiume trae origine sull’altopiano del Tibet, anche se man mano che scende a valle manifesta un carattere particolarmente impetuoso. Le popolazioni locali infatti lo soprannominano “L’ingovernabile” o “Il dolore della Cina”, perché spesso rompe gli argini ed inonda la pianura.

Sfocia nel Mare di Bohai, a sud di Pechino, dopo un percorso di 5.464 chilometri. La sua portata non è però imponente, pari a “solo” 2.571 metri cubi di acqua al secondo, mentre il bacino idrografico è di medie proporzioni, in rapporto alla lunghezza, e pari a 752mila chilometri quadrati.

 

4. Ob’

Lungo le steppe della Siberia

Il bacino idrografico più grande di tutta l’Asia è però quello dell’Ob’, fiume russo che, per lunghezza, si piazza solo al quarto posto della graduatoria.

Pensate che questo bacino misura addirittura 2.990.000 chilometri quadrati, quattro volte quello dell’appena citato Fiume Giallo. E circa dieci volte la superficie dell’Italia. Questo bacino ha origine nella steppa della Siberia meridionale e arriva alla tundra del nord, dalle parti del Circolo Polare Artico.

L'Ob' ghiacciato (foto di Summ via Wikimedia Commons)
L’Ob’ ghiacciato (foto di Summ via Wikimedia Commons)

Nasce nei Monti Altaj, al confine tra Russia, Mongolia, Cina e Afghanistan, e poi procede verso nord. Il suo principale affluente è l’Irtyš, la cui lunghezza viene sommata a quella del tratto rimanente dell’Ob’ quando si tratta di stilare le classifiche, arrivando a un totale di 5.410 chilometri.

La portata è di 12.800 metri cubi al secondo, in media con altri fiumi delle stesse dimensioni. Un dato importante, se si considera anche che il fiume è ghiacciato per alcuni mesi all’anno.

Le principali città attraversate dal fiume sono Omsk, Novosibirsk e Barnaul, che sono anche importanti centri industriali visto che lungo il fiume si sono trovati bacini importanti di petrolio e gas naturale.

 

5. Mekong

Dalla Cina al Vietnam, uno dei fiumi più inquinati del mondo

Lasciamo almeno per una volta Russia e Cina e spostiamoci nella parte sud-orientale del continente asiatico. Qui incontriamo il Mekong, il quinto fiume d’Asia, che origina e percorre vari chilometri in Cina ma poi passa – facendo anche da confine naturale – in Birmania, Laos, Thailandia, Cambogia e Vietnam.

Anche questo fiume nasce nell’altopiano tibetano, anche se è difficile identificarne una sorgente unica perché si forma dall’affluenza di numerosi piccoli rivoli d’acqua. I geografi hanno concordato comunque una lunghezza di 4.880 chilometri, a cui vanno aggiunti un bacino da 810.000 chilometri quadrati (poco al di sopra del Fiume Giallo) e una portata media di 12.800 metri cubi al secondo.

Pescatori sul fiume Mekong

Il problema, però, non sono i dati, quanto l’ambiente. Il Mekong infatti è considerato uno dei dieci fiumi più inquinati al mondo a causa di più di 200 industrie che vi scaricano i loro residui. Un problema che non è ancora stato affrontato dalle autorità di nessun paese coinvolto.

Ma – prima di lasciarci – cerchiamo di rispondere a una domanda che di sicuro vi siete posti: chi viene subito dietro a questi primi cinque fiumi? Al sesto posto troviamo l’Amur, che attraversa Russia, Cina e Mongolia. Al settimo il Lena, completamente russo.


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All’ottavo l’Eufrate, che ricorderete dai vostri libri di scuola, che si spande tra Iraq, Turchia, Iran e Siria. Al nono l’Indo, che passa attraverso Pakistan, India, Cina e Afghanistan e infine al decimo il Syr Darya, in Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan.

 

E voi, quale fiume dell’Asia preferite?

Ecco i fiumi più lunghi dell'Asia: vota il tuo preferito.

 

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